Il futuro del retrogaming
Uhm... Un dubbio da 5 di mattina. :asd:
Mi chiedo: tra qualche anno sarà possibile dedicarsi al retrogaming su quelle generazioni di console nate e cresciute basando gran parte della loro forza sulla componente online?
Credo che lo spartiacque sia stato proprio dato dalla generazione scorsa (PS3, Xbox 360, ecc.) perché fino a PS2/Xbox 1 il ruolo dell'internetS non era ancora così fondamentale (direi Xbox 1 già con una marcia in più però).
Cosa accadrà dopo lo shutdown dei network, per dirne una? Se oggi ho un Megadrive coi giochi e un TV CRT sono più che a posto, ma una PS3 che non va più online avrebbe ancora senso? Se per quei giochi basati sul multiplayer il problema diventa il non avere più nessuno con cui giocare (ma è fisiologico), forse il problema vero saranno le patch, DLC e cazzilli vari che ormai sono la prassi per qualunque titolo, anche quelli esclusivamente singleplayer. Dovremo spulciare i forum di nostalgici, cercare i link, scaricare la roba a mano e installarla con una chiavetta?
Altro dubbio amletico: gli acquisti in DD. Per quanto tempo Sony/Microsoft o chiccazz'è mi garantirà la fruibilità dei titoli che ho acquistato solo ed esclusivamente in versione digitale?
Re: Il futuro del retrogaming
bella domanda, soprattutto l'ultima.
Re: Il futuro del retrogaming
domande molto interessanti, io credo che la digitalizzazione totale permetterà comunque di giocare più o meno a tutto, però per me il vero retrogame rimane legato al feticcio dell'oggetto fisico
Re: Il futuro del retrogaming
Sono d'accordo... Posso scaricarmi centinaia di ROM per NES in pochi minuti e giocarmele su PC, ma non è la stessa cosa. :sisi:
Col tempo pure i 6 GB di un gioco per PS3 diventeranno una bazzeccola, i miei dubbi sono più sulla piega che ha preso il mercato da una decina d'anni. La console vive in simbiosi con la rete, senza connessione l'esperienza di gioco è castrata o impossibile.
Probabilmente il retrogaming diventerà più da smanettoni di quanto non sia ora (reperire il firmware, aggiornare la macchina, cercare le patch per la tua specifica versione del gioco, installarle a mano - sempre che si possa).
Il DD invece... Boh. Se io ho centinaia (migliaia?) di euro in acquisti digitali in che modo sono tutelato se la piattaforma va a gambe all'aria? Certo il software diventa comunque obsoleto e come quando ci si comprava i giochi scatolati a un certo punto li si accantona in favore delle novità. Con la differenza che i floppy/cd/cartucce posso provare a tirarli fuori dalla polvere e adoperarmi per farli funzionare (coi floppy mi sa di no, ghgh), gli acquisti digitali rischiano di volatilizzarsi e punto.
Magari il risultato finale è molto simile. :asd:
Inviato dal mio SM-G900F
Re: Il futuro del retrogaming
Citazione:
Originariamente Scritto da
wonderboy3
domande molto interessanti, io credo che la digitalizzazione totale permetterà comunque di giocare più o meno a tutto, però per me il vero retrogame rimane legato al feticcio dell'oggetto fisico
Dissento. Il supporto muore, il contenuto rimane.
Re: Il futuro del retrogaming
Citazione:
i miei dubbi sono più sulla piega che ha preso il mercato da una decina d'anni. La console vive in simbiosi con la rete, senza connessione l'esperienza di gioco è castrata o impossibile.
Paura legittima ed infatti io temo che sara' proprio cosi'. O il gioco e' strafamoso (tipo che so, Diablo 3) e allora magari ci sara' qualcuno che si prende la briga di fare reverse engineering del server o ci attaccheremo al tram.
Perosnalmente pero', non mi sento molto toccato dal problema: onestamente negli ultimi 5 anni penso di aver giocato al massimo ad 1 o 2 titoli con supporto online di cui vorrei poter fare retrogaming fra tipo 20 anni. Voglio dire, se non potro' giocare a Diablo 3, sti cazzi ecco. Mi basta sapere che potro' rigiocare a Divine divinity: original sin, wasteland 2, europa universalis, etc. Insomma il problema c'e', ed e' reale, ma non personalmente al momento mi sta andando di lusso :asd:
Re: Il futuro del retrogaming
Il supporto fisico mi fa paura alla stessa stregua dei dubbi che si possano avere sul discorso del digitale (se Steam chiude?).
Ora va bene, ma tra 5 anni il Megadrive tenuto così bene si accende? Regge? E se il pad non funge più? Fin quando una persona può continuare a girare per i negozi dell'usato sperando di trovare un pezzo di ricambio? Chi è in grado tra 5/10 anni di aggiustare una circuiteria del NES che saluta?
E alla fine, la collezione fisica di tutte quelle cartucce che fine farà?
Secondo me anche questo aspetto è importante ed ha lo stesso valore dei dubbi che incorrono in chi compra giochi PS3 dallo store digitale, sapendo che già con PS4 Sony ti ha già salutato...
I giochi NES scaricati ed emulati non sono la stessa cosa, vero. Ma è l'unica alternativa ad ora e la più percorribile (chi non ha un NES ora che dovrebbe fare? Comprarsi una console usata e poi tutte le sue cartucce? A che prezzi? E si tratta sempre di mercato usato, per cui Nintendo non vede un euro così come non lo vede quando scarichi le rom...).
Personalmente presi 2 PS2 per paura che una delle due salutasse. Intanto mi sono saltati due dualshock. E benedico per questo l'esistenza di PCSX2, e non certo di Sony che semplicemente:
-scientemente non usa la retrocompatibilità per potere vendere "robba nuova", per cui per essa il passato è morto, almeno per l'uso del supporto originale
-adotta la tattica: se vuoi comunque una manciatina dei giochi PS2 te li devi ricomprare in digitale, anche se li possiedi...