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La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Sempre nella galleria video del programma "Il Testimone", della ex iena Pif, c'è questo.
EP1: http://www.mtv.it/tv/programmi/serie...ge=3&id=289921
EP2: http://www.mtv.it/tv/programmi/serie...ge=3&id=289922
EP3: http://www.mtv.it/tv/programmi/serie...ge=3&id=289923
EP4: http://www.mtv.it/tv/programmi/serie...ge=3&id=289924
Un reportage allo stesso tempo agghiacciante e commovente, girato con molta semplicità.
Alcune cose mi hanno praticamente chiuso lo stomaco per un'ora buona:
Vi giuro. Mi è girato lo stomaco. Inizialmente. Poi mi sono girati i cogli0ni, al pensiero che la maggior parte di quei bei signori citati nel video siano oggi chi senatore, chi deputato, e uno, baffanqulo, pure presidente del consiglio.
Che paese di mer*a
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Lo dico da sempre, l'unico modo è far cessare tutte le garanzie di uno Stato democratico per i mafiosi, poichè i mafiosi le usano a loro favore.
Per tot tempo si decide che i mafiosi verranno prelevati e uccisi/incarcerati senza processo o con una parvenza di processo.
La lotta alla mafia è una barzelletta, chi la fa seriamente con i mezzi attuali viene ucciso e/o palesemente ostacolato.
Tanto si sa chi sono, i processi e tutte le beghe burocratiche servono solo a favorirli.
Non ci sono alternative, è talmente palese.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Una certa mentalità non potrà mai essere cambiata :boh2:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Si che si può, ma solo con uno Stato autoritario.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Mi piace quando nomi e facce vengono mostrati così. Che generalmente sono poi sempre i soliti, ma è comunque bene ribadirli tutte le volte che si può, visto come vanno le cose.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
IntoTheStars
Lo dico da sempre, l'unico modo è far cessare tutte le garanzie di uno Stato democratico per i mafiosi, poichè i mafiosi le usano a loro favore.
Per tot tempo si decide che i mafiosi verranno prelevati e uccisi/incarcerati senza processo o con una parvenza di processo.
La lotta alla mafia è una barzelletta, chi la fa seriamente con i mezzi attuali viene ucciso e/o palesemente ostacolato.
Tanto si sa chi sono, i processi e tutte le beghe burocratiche servono solo a favorirli.
Non ci sono alternative, è talmente palese.
Ma soprattutto, finchè la gente voterà partiti con dentro (o addirittura a capo) persone indagate/condannate per associazione a delinquere o collusione con la mafia, cosa potrà mai cambiare?
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dehor
Ma soprattutto, finchè la gente voterà partiti con dentro (o addirittura a capo) persone indagate/condannate per associazione a delinquere o collusione con la mafia, cosa potrà mai cambiare?
Eh... ma che alternative ci sono?
Grillo? :asd:
Tutto il sistema è colluso, per farti votare ci vogliono tanti mezzi e poi ti devi confrontare con tutti gli organi e gli apparati dello Stato... che ovviamente sono una ragnatela di interessi.
Ribadisco, scordatevi di risolvere questi problemi con la democrazia, non si può.
L'attuale sistema ha pro e contro, una forma di governo più autoritaria ha altri pro e contro.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
IntoTheStars
Eh... ma che alternative ci sono?
Grillo? :asd:
Dal momento in cui Grillo dice "fuori i condannati dal parlamento", organizzando una raccolta firme che ha i suoi frutti (la proposta del "Parlamento pulito" è arrivata in Senato e DEVE essere discussa), beh, sì, è un'alternativa.
Un'altra potrebbe essere quella di votare partiti che non hanno condannati in lista, ma faglielo capire alla gente.
Citazione:
Ribadisco, scordatevi di risolvere questi problemi con la democrazia, non si può.
Cit. di C. Bene? :asd:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dehor
Dal momento in cui Grillo dice "fuori i condannati dal parlamento", organizzando una raccolta firme che ha i suoi frutti (la proposta del "Parlamento pulito" è arrivata in Senato e DEVE essere discussa), beh, sì, è un'alternativa.
Un'altra potrebbe essere quella di votare partiti che non hanno condannati in lista, ma faglielo capire alla gente.
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Cit. di C. Bene? :asd:
Non serve a niente... tra le altre cose su un volantino di Grillo ho visto una lista di vari condannati che secondo lui non devono stare in Parlamento, ha messo pure Maroni... per resistenza a pubblico ufficiale....
Facendo cosi' il Sistema rimane uguale, al massimo trovano delle scappatoie, ma cmq alla radice non cambierebbe nulla.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Se sei convinto che il Parlamento senza alcun condannato sarebbe uguale, beh, la vediamo molto diversamente :asd:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dehor
Se sei convinto che il Parlamento senza alcun condannato sarebbe uguale, beh, la vediamo molto diversamente :asd:
Per condannarli li devi beccare, una volta beccati devono essere condannati... cosa non automatica, o no?
Inoltre interessi e corruzioni ci sono ovunque, forse i comuni sono peggio del Parlamento.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Visto che la dittatura in Italia è già stata collauda,ed è stato un fallimento (anche contro la mafia), e visto che la democrazia ha portato "cucù" a diventare premier,e quindi è stato un altro fallimento,proporrei di mettere le singole regioni all'asta su ebay,e venderle alle varie nazioni mondiali,a questo punto mi sembra una soluzione di buonsenso.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Visto che la dittatura in Italia è già stata collauda,ed è stato un fallimento (anche contro la mafia)
A prescindere dal resto (che ci porterebbe OT), ti faccio presente che il fascismo arrivò vicino alla distruzione totale della mafia. E non lo diciamo io o Teon, che siamo piccoli brutti e neri; lo dicevano pentiti mafiosi di spicco come Calderone e Buscetta, che quel periodo l'avevano vissutto. Informati meglio la prossima volta.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Scusa ITS, ma la tua mi pare una palese illusione. La sospensione temporanea dei vincoli legali e costituzionali sarebbe un'arma terribile nella lotta contro la mafia, qui non ci piove. Anche a me piacerebbe vedere queste bestie che scioglievano i bambini nell'acido messe di fronte a un plotone d'esecuzione, non prima però di aver sputato tutti i nomi, le date, i luoghi e i numeri di conto corrente utili a forza di elettroshock ai testicoli, in barba a tutte le leggi sul pentitismo.
Ma come si dovrebbe decidere questa sospensione della costituzione? Con metodi costituzionali. Cioè metodi comunque ancora soggetti alla bella gente di Montecitorio. E ti pare che questa gente, che già ostacola gli "ordinari" mezzi di lotta alla mafia, possa alzarsi un giorno ed essere così stupida da approvare mezzi di lotta alla mafia "upgradati"?? Sarebbe una bella zappata sui piedi, visto che dopo i vari Rina, Badalamenti, ecc, verrebbe anche il loro turno (si spera), di indossare il pigiamma a righe.
Quindi, caro mio, il sovvertimento delle garanzie costituzionali "dall'alto" è probabile quanto l'arresto del Berlusca entro oggi a mezzogiorno.
L'unica altra sarebbe il sovvertimento dei diritti dei mafiosi che venisse imposto "dal basso". Dicesi "rivoluzione". Ma purtroppo ormai sono passati gli anni '20. Viviamo in un mondo globalizzato, in cui se il nostro governo tira un peto, Mosca, Londra e Camberra sono in diritto di dirci cosa ne pensano. E poi, a causa di quella stramaledetta guerra persa 70 anni or sono, ci ritroviamo oggi ad essere uno stato mezzo fantoccio (anche tre quarti) dei cari USA. E qualsiasi cambiamento o sovvertimento del nostro ordine costituito che non gli garbasse, potrebbe portare a risposte o ritorsioni imprevedibili.
E poi, dai, se non sono riusciti a fare sta rivoluzione gli affamati degli anni 50, ne gli inqazzati degli anni 70, come pensi che potrebbero farla gli Italiani oggi, vessati in maniera spropositata, ma rincoglioniti da telefonini e campionati di pallone?? Oggi il massimo dell'azione rivoluzionaria concepita consiste nell'evadere le tasse...
Improbabile il cambiamento dall'alto, addirittura uopico quello dal basso, credo che purtroppo rimangano praticabili solo l'emigrazione o l'adattamento.
Per assurdo forse aveva ragione proprio Lunardi: con la mafia ci tocca imparare a convivere.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
-BORG-
Visto che la dittatura in Italia è già stata collauda,ed è stato un fallimento (anche contro la mafia), e visto che la democrazia ha portato "cucù" a diventare premier,e quindi è stato un altro fallimento,proporrei di mettere le singole regioni all'asta su ebay,e venderle alle varie nazioni mondiali,a questo punto mi sembra una soluzione di buonsenso.
Come è stato dfetto, il fascismo ha disintegrato la mafia... non è che sono andati in America per sport.
Sul fallimento del Fascismo, bhe, una guerra di mezzo che è stata persa... è fallito per quello, non certo per altro.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
Caesar86
Scusa ITS, ma la tua mi pare una palese illusione. La sospensione temporanea dei vincoli legali e costituzionali sarebbe un'arma terribile nella lotta contro la mafia, qui non ci piove. Anche a me piacerebbe vedere queste bestie che scioglievano i bambini nell'acido messe di fronte a un plotone d'esecuzione, non prima però di aver sputato tutti i nomi, le date, i luoghi e i numeri di conto corrente utili a forza di elettroshock ai testicoli, in barba a tutte le leggi sul pentitismo.
Ma come si dovrebbe decidere questa sospensione della costituzione?
Non certo da parte dei politici...
Non certo tramite rivoluzione perchè come hai detto te è improponibile.....
Nel modo più semplice e pragmatico di tutti, con l'esercito ( magari con la collaborazioni di diversi organi dello Stato ), ovvero con la forza, una sorta di mezzo golpe in pratica... se vogliamo vederla in questo modo.
Non vedo altre soluzioni poichè la politica non ha intenzione di dare risposte, il popolo non lo farà... rimane solo l'esercito.
In Turchia se c'è una deriva religiosa l'esercito piò intervenire... bhe intervenga l'esercito da noi per la deriva mafiosa :asd:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Un golpe militare? Mbof, sempre una mezza rivoluzione sarebbe. Ma mi pare anch'essa una soluzione poco praticabile. Non mi pare che ci sia in Italia una tradizione di intervento politico dell'esercito com'è stato per la Spagna ed ancora è per la Turchia. Ne vi è in Italia una autocoscienza dell'Esercito come "gruppo politico/sociale a parte", con proprie aspirazioni, modelli sociali, principi, ecc ecc, a differenza sempre della Turchia.
Anzi, magari dico una castroneria, ma se non sbaglio i vertici delle forze armate in Italia sono sempre di nomina politica o comunque legati al potere politico, no?
E poi un golpe dell'esercito?? Suvvia. :asd:
Con la fama e il rispetto di cui gode l'esercito in questo paese, come glielo spieghi al leoncavallino medio che l'esercito sta prendendo il potere per combattere la corruzione e la mafia, piuttosto che per instaurare uno sporco regime fasssssssista? :chebotta:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
Caesar86
come glielo spieghi al leoncavallino medio che l'esercito sta prendendo il potere per combattere la corruzione e la mafia, piuttosto che per instaurare uno sporco regime fasssssssista? :chebotta:
A mazzate :asd:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Pessima idea, perchè mentre lo meni ci sono i reporter rompicogli0ni che ti filmano e mandano tutto sulla CNN.
Poi, amplificando, photoshoppando, rimodellando ed editando la stessa scena 45 volte, il governo americano riuscirà a dimostrare che in Italia si sta verificando un grave caso di violazione massiccia dei diritti dell'uomo.
Indi si farà dare dall'ONU una autorizzazione ad intervenire con la solita "missione di pace", e se l'ONU non gliela darà lo farà lo stesso, in barba al vecchio principio di "autodeterminazione dei popoli".
Quindi, a suon di minacce e magari bombardamenti mirati qua e là, Mr. President costringerà la tua fantomatica giunta militare alle dimissioni. Ufficialmente per esportare la democrazia in Italia -questo diranno ai leoncavallini-, ufficiosamente per impedire la formazione di un governo forte come può essere uno militare, che magari -udite, udite- sviluppi quella politica estera autonoma che l'Italia non ha più da almeno da 30 anni. Senza contare le pressioni dei compari mafiosi al di là dell'Atlantico, che attraverso la CIA e altre frange variegate dell'entourage chiedono a gran voce che si faccia qualcosa per aiutare i loro cugini pizzaioli, prima che magari arrivi un Prefetto Mori 2, la Vendemmia, a dare badilate nei denti a tutti.
Ti basta? :asd:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Bhe, si può sempre trovare un accorda con gli USA preventivo... insomma... non è che si improvvisa.
C'è tutta una preparazione, sarebbe da fare in un periodo molto buio, con l'economia veramente allo sbando, qualcosa non dico tipo Argentina ma quasi.
E' una cosa complessa.
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Si, ma per avere il "nulla osta" degli USA al tuo fantomatico "coupe de theatre" devi potergli far guadagnare qualcosa, agli ammerrrigani. E dubito che qualsiasi possibile accordo o concessione possa essere per loro più vantaggioso dello status quo attuale.
A meno di non promettergli mari e monti. Ma a sto punto, tanto vale tenerci il sistema attuale, se quello prossimo è condannato già in partenza ad essere peggiore e "ancora più compromesso". :asd:
E a sto punto, già che sei venuto a compromessi con gli USA, fanne uno anche con la mafia, che 50.000 uomini sparsi per il territorio ed abituati all'uso delle armi potrebbero essere un ostacolo non indifferente al tuo golpe.
Ma giacchè hai fatto l'accordo con gli USA e con la mafia, fanne uno anche con i Massoni, sia mai che ti venissero a mancare i soldi per comprare le armi.
E giacchè ti sei inciuciato con Usa, Mafia e Massoni, corrompi anche il Vaticano. Poi i partiti. Poi i sindacati. Naturalmente a ogn'uno devi dare il suo contentino.
Ed ecco che alla fine fai il colpo di stato, ti riesce, e...non cambia un qazzo...perchè anche volendo hai ora tanti se non più scheletri nell'armadio degli altri, e non ti conviene più fare quello che vuole cambiare il mondo e liberare l'Italia...e poi in fondo ora il tuo bel posto fisso c'è l'hai...mica vorrai rischiarlo, di nuovo?? Per cosa poi, per quegli str0nzi degli Italiani?? Naaaaa, non vale la pena....
Ecco come in una mezza dozzina di mosse il tuo movimento insurrezionale rivoluzionario si è trasformato in
Ripeto, il massimo che possiamo fare è sperare nel grande Chtulu. :asd:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Riporto dal sito IlDuce.net (sito notoriamente di sinistra :jfs2: ) :
Un altro "grande successo" del regime, messo dalla propaganda nel conto attivo insieme alla "battaglia del grano", alle trasvolate e alla bonifica dell'Agro Pontino, fu la lotta contro la mafia. Protagonista di questa impresa (che si sviluppò fra il 1925 e il 1929) fu Cesare Mori, il cosiddetto "Prefetto di Ferro". Mori nel '21 era prefetto di Bologna e fu il solo prefetto d'Italia a opporsi alle orde dilaganti dei fascisti. Quando Mussolini salì al potere trovandosi tra l'altro ad affrontare il problema del banditismo e della mafia siciliana, gli venne fatto il nome di Mori. Mussolini disse: "Voglio che sia altrettanto duro coi mafiosi così come lo è stato coi miei squadristi bolognesi". Così Mori partì per la Sicilia come uno sceriffo mediterraneo dell'epoca moderna. Arruolerà uomini, guardie giurate e truppe regolari per le sue battaglie campali, ma non si sottrarrà anche a epici inseguimenti e duelli a cavallo. Nessuno come lui arrivò ad umiliare tanto la mafia. Se non riuscì fino in fondo nel suo intento, ciò dipese dal potere politico, che fermò la sua azione quando stava per travolgere le più alte e vitali strutture della "onorata società". La vera mafia - la cosiddetta "alta mafia" - non è dunque debellata, ma il regime si vanta ugualmente di averla distrutta e tale tesi sarà unanimemente accettata anche dagli storici. In effetti il fascismo, dopo la grande retata di "pesci piccoli" realizzata da Cesare Mori, viene a patti con l'"alta mafia", nel 1929 richiama a Roma il "Prefetto di Ferro" (verrà nominato senatore) e, in un certo senso, "restituisce" la Sicilia ai capi mafiosi ormai fascistizzati. Infatti, i condoni e le amnistie, subito concesse dal governo dopo il richiamo di Mori, hanno favorito molti pezzi da novanta che, appena tornati in libertà, si sono subito schierati fra i sostenitori del regime anche se, dopo il 1943, gabelleranno i pochi anni di carcere o di confino come prova del loro antifascismo. I più avvantaggiati dal nuovo corso politico sono tuttavia gli esponenti dell'"alta mafia" che, ormai al sicuro da ogni sorpresa, aderiscono in blocco al fascismo, e i grandi proprietari terrieri che, grazie alle leggi liberticide del regime, non hanno più bisogno delle "coppole storte" per tenere a freno i braccianti o i fittavoli più irrequieti. Anche questi gruppi sociali hanno fatto pressione sul governo affinchè liberasse l'isola dall'incubo di Mori. Col ritorno della normalità, possono nuovamente dedicarsi ai loro affari e ai loro traffici senza più correre il rischio di essere colpiti dagli imprevedibili fulmini dell'intransigente prefetto. Si distingue, per l'eccezionale attivismo, una principessa amica e amante del quadrumviro Michele Bianchi alla quale, a torto o a ragione, viene riconosciuto il merito di avere abbattuto Mori (a casa sua, la sera in cui giunse da Roma la notizia del licenziamento del prefetto, fu organizzata una festa). La nobildonna può liberamente realizzare tutte le sue avventurose iniziative immobiliari. Le sue suppliche a Mussolini, sempre scritte su cartoncini rosa profumati, ottengono buona accoglienza sia che si tratti di vendere "a prezzo adeguato" degli immobili allo Stato o alle organizzazioni del partito, sia che si tratti di cedere a "mille lire il metro quadrato" suoli di proprietà della sua famiglia.
Cesare Mori che si è stabilito a Roma, frequenta abitualmente il Senato. Non si è ancora rassegnato alla sconfitta e continua a occuparsi dei problemi dell'isola (praticamente non si occupa d'altro). Presenta piani e progetti di legge, o interviene, in qualità di esperto quando l'argomento Sicilia affiora nelle discussioni di Palazzo Madama. Il 30 marzo del 1930, parlando dell'atavica fame di terra dei contadini siciliani, definisce inconcepibile il fatto "che la proprietà terriera della Sicilia sia accentrata per un terzo della superficie catastale dell'isola nelle mani di ottocento famiglie e che, di queste, meno di duecento ne possiedano un sesto. La Sicilia - aggiunge - non ha soltanto bisogno di interventi di polizia, ma anche di interventi finanziari, di scuole e di bonifiche. Perchè oggi in gran parte dell'isola la vita è selvaggia, non dirò africana, perchè nelle nostre colonie c'è più civiltà. E se si vuole liquidare la mafia, che è ancora viva (se non proprio vegeta) e pronta a rialzare la testa, occorre bonificare, bonificare l'isola materialmente e spiritualmente.... - .
La mania dell'ex prefetto di sollevare il problema della mafia ad ogni occasione, dà fastidio ai fascisti. Un giorno Leandro Arpinati, diventato sottosegretario agli Interni, pochi giorni dopo il siluramento di Mori a Palermo, lo zittisce sgarbatamente invitandolo a non parlare più di una vergogna che il fascismo ha cancellato. "E' nostro diritto e nostro dovere dimenticare", ammonisce irosamente il sottosegretario bolognese.
Di quei giorni l'ufficio stampa del ministero dell'Interno provvede anche a distribuire una velina ai giornali invitandoli, nel caso pubblicassero articoli sulla Sicilia, a tenere presente che "la mafia non ha rappresentato, neppure nel suo momento di massimo rigoglio, altro che un aspetto trascurabile e marginale nel grande quadro della vita siciliana fatta di lavoro onesto e di pace".
E' in atto, da parte del regime, un chiaro tentativo di minimizzare la questione.
Ribadisco quanto detto,il fascismo non è riuscito a fermare la mafia,semmai una magistratura forte ci stava riuscendo,ah la storia...
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
IlDuce.net :rotfl:
A chi devo dare maggiore credito storiografico, alle biografie documentate di mafiosi che quel periodo lo vissero direttamente, o un sito internet in cui, tra un delirio ciellino e l'altro, si reclamizzano prodotti come "Nostalgia", il dopobarba del Duce?? :rotfl:
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Re: La Sicilia, ieri e oggi - Per non dimenticare
Citazione:
Originariamente Scritto da
IntoTheStars
Per tot tempo si decide che i mafiosi verranno prelevati e uccisi/incarcerati senza processo o con una parvenza di processo.
si certo, e chi giudichi chi è mafioso da chi non lo è?
ci vuole poco per estendere questo trattamento a chiunque