Re: Commercio equo solidale
così a naso mi pare na ******ata.
avrà senz'altro qualche base di verità ma alcuni ragionamenti mi sembrano poco fondati, inoltre i continui riferimenti al sinistroide che dovrebbe cambiare le sue abitudini fanno capire al volo che l'articolo è scritto da uno che si fa le seghe cercando di demolire le convinzioni ecologiche dei radical chic.
Quanto al resto, personalmente non ho mai abusato del commercio equo e solidale, mi sembra una goccia nel mare e non ho sicuramente il tempo ne la voglia per farmi 10 km e pagare il doppio una scatola di caffè.
Re: Commercio equo solidale
Il post è molto lungo, mentre vorrei rispondere brevemente, su questi tre argomenti.
1. L'articolo è pieno di forzature per collegare i "sinistroidi" al Commercio equo Solidale. Forzatura per altro non necessaria.
2. Il Commercio Equo e Solidale non si fa garante di cibo più sano, ma solo di prodotti ottenuti con criteri meno intensive di quelli tradizionali, cioè biologici. L'affidarsi ad essi è un "atto di fede", non è qualcosa di più sano da un punto di vista medico.
3. L'interpretazione economica è povera, perché non tiene conto dei due lati del mercato: domanda ed offerta. Infatti il prezzo maggiorato non serve a tutelare beni in eccesso di domanda, ma prodotti il cui prezzo è depresso da un eccesso di offerta (in parte).
Michele
Re: Commercio equo solidale
Nel mio piccolo mi permetto di fare alcune osservazioni.
1)E' vero produrre con pesticidi e concimi chimici aumenta sicuramente la resa di una superfice. Ma l'articolo non cita dove vanno a finiere questi concimi, nelle acqua a soffocare fiumi e laghi. Ora, se in italia questa cosa è relativamente controllata non lo è certo nel terzo mondo, nessuno andrà dalla kimbo a dirgli di fare un piano di trattamento delle acque prima di collegare i canali con un corso d'acqua. In più c'è da dire che le aree ad uso agricolo ormai non sono certo le sole che sottraggono terreno alle forste, molto di più ne sottraggono aree per il pascolo del bestiame o produzione di legname. Per collegarmi al due, nessuno dice questo, però se ci aggiungiamo anche il "post trattamento" sì, e per quello intendo prendere un frutto ancora acerbo per poi farlo maturare dopo (e questo va a collegarsi con un punto più avanti) o vogliamo negare (e ci sono ricerche che lo confermano) che la frutta è sempre meno saporita?
3) Il commercio equo e solidale è fuori dal mercato. Dubito che a qualcuno dispiaccia se la kimbo se vede la sua produzione schiacciata ulteriormente. E comunque non tutti i prodotti sono a prezzi superiori.
4) Sarà così
5) Si è partiti da criticare i prodotti equi e solidali della coop e grandi magazzini per arrivare a questo punto e supporre che chi acquista equo e solidalecritichi il sistema della grande distribuzione.
A me sto' punto sembra una cavolata. Ci sono prodotti locali che vendono anche nei grandi magazzini e nei negozi, e per la frutta e la verdura questo è sicuramente meglio, visto che possono essere colti quando sono maturi e non settimane prima. Se quello che dici sugli ovini è vero e la nuova zelanda rispetta gli stessi criteri sanitari inglesi non vedo perchè no. Certo però questo toglie posti di lavoro e ricchezza economica all'inghilterra.
Infine il tuo commento sulla globalizzazzione, i morti di fame e malattie (insomma i poveri) nel mondo sono in aumento, e questa tendenza non sembra destinata a cambiare nonostante le belle parole sprecate all'onu da i paesi ricchi
Re: Commercio equo solidale
Citazione:
Originariamente Scritto da
Charles Manson
così a naso mi pare na ******ata.
avrà senz'altro qualche base di verità ma alcuni ragionamenti mi sembrano poco fondati, inoltre i continui riferimenti al sinistroide che dovrebbe cambiare le sue abitudini fanno capire al volo che l'articolo è scritto da uno che si fa le seghe cercando di demolire le convinzioni ecologiche dei radical chic.
Quanto al resto, personalmente non ho mai abusato del commercio equo e solidale, mi sembra una goccia nel mare e non ho sicuramente il tempo ne la voglia per farmi 10 km e pagare il doppio una scatola di caffè.
Purtroppo esistono amministrazioni locali che spendono non poche cifre in queste boiate del commercio equo solidale, come l'istallazione delle macchinette di prodotti equosolidali o i gemellatti tra cooperative sudamericane e assessori al commercio. E non sono in quota a Forza Italia.
Re: Commercio equo solidale
Citazione:
Originariamente Scritto da
Dio salvi il re
Purtroppo esistono amministrazioni locali che spendono non poche cifre in queste boiate del commercio equo solidale, come l'istallazione delle macchinette di prodotti equosolidali o i gemellatti tra cooperative sudamericane e assessori al commercio. E non sono in quota a Forza Italia.
all'orizzonte una nuova crisi economica dovuta alle macchinette equosolidali.
Re: Commercio equo solidale
Citazione:
Originariamente Scritto da
michy79
Il post è molto lungo, mentre vorrei rispondere brevemente, su questi tre argomenti.
1. L'articolo è pieno di forzature per collegare i "sinistroidi" al Commercio equo Solidale. Forzatura per altro non necessaria.
2. Il Commercio Equo e Solidale non si fa garante di cibo più sano, ma solo di prodotti ottenuti con criteri meno intensive di quelli tradizionali, cioè biologici. L'affidarsi ad essi è un "atto di fede", non è qualcosa di più sano da un punto di vista medico.
3. L'interpretazione economica è povera, perché non tiene conto dei due lati del mercato: domanda ed offerta. Infatti il prezzo maggiorato non serve a tutelare beni in eccesso di domanda, ma prodotti il cui prezzo è depresso da un eccesso di offerta (in parte).
Michele
sull'ultimo punto vorrei osservare che, fermo restando che l'interpretazione economica e' effettivamente povera, quello che dici tu ("Infatti il prezzo maggiorato non serve a tutelare beni in eccesso di domanda, ma prodotti il cui prezzo è depresso da un eccesso di offerta (in parte)") mi pare esattamente quello che dice l'articolo.
che ripropone tesi risapute, peraltro.