Re: e ancora doping......
Spero proprio che non sia vero :|
Re: e ancora doping......
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Chuck Schuldiner
Spero proprio che non sia vero :|
Speriamo...
Re: e ancora doping......
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Chuck Schuldiner
Spero proprio che non sia vero :|
quoto.
Re: e ancora doping......
Re: e ancora doping......
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ale#12
Preterintenzionale?
infatti :rotfl:
Re: e ancora doping......
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XxVeNoMxX
Secondo una perizia medica chiesta dal magistrato, "sussiste una compatibilità fra la massiccia terapia Roentigen praticata nel 1976 e la leucemia acuta diagnosticata a Beatrice nel 1985".
Marònn :asd: mi sembra una cosa quantomeno opinabile, se qualcuno è interessato magari scendo nei dettagli più scientifici...:sisi: Tra l'altro si chiama terapia Roentgen senza la i :timido:
Re: e ancora doping......
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PinHead81
Marònn :asd: mi sembra una cosa quantomeno opinabile, se qualcuno è interessato magari scendo nei dettagli più scientifici...:sisi: Tra l'altro si chiama terapia Roentgen senza la i :timido:
scendi, scendi che sono curioso :sisi:
Re: e ancora doping......
riportando quello che ho letto su un paio di giornali stamattina si parlava di una pubalgia,o qualcosa di simile del giocatore,e per fargliela passare prima lo sottoposero a dosi massicce di raggi X tutti i giorni per tre mesi.
L'accusa parla di una connessione tra questa terapia e la leucemia che lo colpì meno di dieci anni dopo
Re: e ancora doping......
Sì ma nn capisco che centra Mazzone, voglio dire, l'allenatore allena, lo staff medico cura.
Le terapie dovrebbe deciderle lo staff mica il buon Carletto che tra l'altro manco saprà che è una terapia Rottincul o come si chiama..
Cioè letta al volo così nn vedo il nesso, o mi sn perso qualcosa?
Re: e ancora doping......
centra in quanto si pensa che fosse d'accordo con lo staff per far tornare il giocatore il prima possibile,e fosse d'accordo anche con le eventuali cure somministrate al giocatore.
almeno così ho letto
Re: e ancora doping......
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GoDsMaCk
centra in quanto si pensa che fosse d'accordo con lo staff per far tornare il giocatore il prima possibile,e fosse d'accordo anche con le eventuali cure somministrate al giocatore.
almeno così ho letto
eh e questo l'ho capito, ma secondo voi Mazzone era a conoscenza di eventuali rischi che correva il giocatore? secondo me Rottingam nn sà manco dove stà de casa...
che poi vorrei sentire come lo pronuncia :rotfl:
Re: e ancora doping......
Mi sembra assurda sta storia.
Re: e ancora doping......
Parla la famiglia Beatrice: "Li curavano con terapie criminali"
12/12/2007
Un'insolita foto accoglie i clienti dell'hotel Portici, quattro stelle di «charme» nel centro di Arezzo: dentro la cornice argentata Gianni Rivera insegue Bruno Beatrice. La prassi rovesciata, il grande campione in affanno nel duello col terzino avversario, che se ne va con la palla al piede verso la metà del campo. Immagine in bianco e nero, di un Milan-Fiorentina degli anni Settanta. Un contributo alla memoria: Bruno Beatrice morì a 39 anni nel 1987 di una forma leucemica parecchio aggressiva e probabilmente indotta da una terapia sbagliata, per non dire colposa. Oggi sua moglie Gabriella e i figli, Claudia e Alessandro, gestiscono l'albergo di famiglia, 8 camere ricavate dall'unione di più appartamenti comprati dal giocatore con i risparmi di una carriera. La storia è nota. Nel '76 Beatrice giocava nella Fiorentina e soffriva di pubalgia, lo curarono con i raggi Roentgen e una decina d'anni più tardi si ritrovò ammalato di leucemia.
IL DOLORE Claudia Beatrice, trent'anni, è presidente dell'Associazione familiari vittime del doping, che ha due finalità: assistenza medica e legale ad atleti e familiari nei dolorosi percorsi di certe malattie; educazione sportiva nelle scuole, combattere la «cultura» del doping e del farmaco preso non per curare, ma per agevolare la prestazione. Claudia, però, è prima di ogni altra cosa la figlia di Bruno Beatrice: «La sera, prima di dormire, prego di non sognare papà, perché se succede sto male per tre giorni. Per anni ho incontrato una psicologa, che mi invitava a elaborare il lutto. Facile, a parole. Non supererò un bel niente, io resterò una persona a cui è stato sottratto il padre».
LACRIME «Quando il male colpì papà, ero bambina e non capivo. La consapevolezza è venuta più avanti e tutto è peggiorato. Come si fa accettare il fatto di aver perso un genitore per qualche maledetta partita da giocare a ogni costo? C'è un aspetto che viene poco considerato nelle storie degli atleti morti o ammalati per doping, è il capitolo sui familiari. Noi, i "rimasti", viviamo immersi dentro un dolore perenne e se proviamo a uscire dalla gabbia della compassione, scatta l'insinuazione. Prendete mia madre: quando cominciò a battagliare, a mettere insieme pezzi di verità, certa gente del calcio mormorava in giro che era pazza scatenata, che lo faceva per soldi. Noi non abbiamo bisogno di denaro, chiaro? Stiamo bene, viviamo dell'albergo messo su grazie agli investimenti di papà. Teneteveli, i vostri soldi. A noi basterebbe la verità».
IL LIBRO Tutto cominciò per via di un libro. Lo spiega la signora Gabriella Bernardini, vedova Beatrice: «A metà degli anni Novanta morì una persona di famiglia. Quando andai a riordinare la sua casa, trovai un vecchio saggio medico-scientifico, edito da Feltrinelli: parlava del fisico tedesco Wilhelm Roentgen, l'inventore degli omonimi raggi, e diceva che lo stesso Roentgen già sapeva che queste radiazioni possono essere fonte di leucemie e tumori al fegato. Sentii una fitta al cuore, mi ricordai della pubalgia di Bruno nella primavera del '76. A Roma il professor Perugia gli aveva prescritto una cura a base di impacchi e riposo, ma alla Fiorentina lo spedirono nella clinica Villa Camerata, dove per settimane lo sottoposero alla terapia dei raggi Roentgen per farlo giocare la domenica. A giugno lo vendettero al Cesena, senza dirglielo. Bruno litigò malamente con l'allenatore, Carlo Mazzone, che al culmine della rissa gli urlò: "Morirai sputando sangue". Beh, è andata così. Come tutti i leucemici, nei suoi ultimi giorni Bruno perdeva sangue dalla bocca ».
IL DOPING Ancora la signora Gabriella: «Io sono certa che Bruno e gli altri "ragazzi" della Fiorentina sono morti o si sono ammalati perché venivano dopati o perché li curavano con terapie "criminali". Ho visto mio marito prendere il Decadurabolin, che poi ho scoperto essere uno steroide anabolizzante. Qui l'abuso di farmaci non c'entra, quelle iniezioni costituivano doping bello e buono, e l'ho detto al pm Bocciolini. No, Bruno non sapeva bene che cosa fosse, si fidava dei medici e assumeva quello che gli davano. Cercate di capire, stiamo parlando di giovani inconsapevoli, animati dal sacro fuoco del calcio. Se il dottore di famiglia prescrive delle medicine, si va in farmacia a comprarle. Nelle squadre il meccanismo è identico, tanti ragazzi accettano senza fiatare le prescrizioni dei vari specialisti. I calciatori della Fiorentina di quell'epoca sono confusi, a quattr'occhi dicono una cosa e in tv o sui giornali ne affermano altre. Li capisco, tacciono perché hanno paura di essere emarginati dal mondo in cui continuano a gravitare. Nello Saltutti, il centravanti amico e compagno di Bruno, mi telefonò pochi giorni prima di morire, ucciso da un infarto. "Gabriella, io lo so che il mio mal di cuore viene dal calcio, dalle fiale e dalle pastiglie che ci davano". E aggiunse che gli piaceva lavorare il legno e che la sera stava il più a lungo possibile in garage a darci dentro con gli attrezzi perché era terrorizzato dall'idea di andare a dormire e non svegliarsi più».
LA PENSIONE «Ci sarebbe un altro aspetto da chiarire. Come vedova percepisco una pensione di reversibilità, la bellezza di 318 euro al mese. Non ne faccio una questione di soldi: ho allevato da sola due bambini piccoli, mi sono lanciata nell'avventura dell'albergo e oggi godiamo di un certo benessere. Del mensile dell'Enpals posso fare a meno, ma domando: possibile che tanti contratti remunerativi come quelli di cui beneficiò Bruno in vent'anni di attività abbiano partorito una pensione così bassa? Forse le società facevano strani giochetti anche con i contributi?».
di SEBASTIANO VERNAZZA
FONTE LA GAZZETTA DELLO SPORT
bah ci credo poco nell'affermazione grassettata
Re: e ancora doping......
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Originariamente Scritto da Frykky
bah ci credo poco nell'affermazione grassettata
In effetti non mi pare una cosa che possa uscire dalla bocca di Mazzone, almeno non in italiano...
Re: e ancora doping......
Ma poi Mazzone :asd:...tutta sta cultura medica non gliela dò :sisi:
Re: e ancora doping......
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Originariamente Scritto da
Angelo
Ma poi Mazzone :asd:...tutta sta cultura medica non gliela dò :sisi:
ma l'articolo è dalla gazzetta, li conosciamo :sisi:
Re: e ancora doping......
Certo che in quegli anni i giocatori prendevano ogni genere di roba...
Re: e ancora doping......
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Originariamente Scritto da
firewall76
scendi, scendi che sono curioso :sisi:
Partiamo dall'assunto che, effettivamente, la Roentgen PUO' causare tumori, ma allo stesso modo in cui una qualsiasi lastra può farlo, ovvero con un'incidenza a dir poco ridicola; parlare di Roentgen senza specificarne i dosaggi/cicli, quantificandoli, non ha senso poichè si parla solamente di irradiazioni "massiccie" senza specificare alcunchè, mentre invece un'eventuale patogenicità è strettamente variabile anche solo tra dosaggi bassi/frequenti o dosaggi ingenti/sporadici. Ma vabbè, potrebbero anche essere dosi realmente alte o somministrate senza cognizione di protezione settoriale quindi tralasciamo...
Va altresì specificato che una leucemia acuta (mieloide o linfoblastica? non ho trovato specifiche in alcun articolo) raramente può avere una causa di tale tipo, ovvero un trattamento intenso ma di breve durata precedente di 10 anni. Solitamente una cellula tumorale di tale tipo ha un espansione clonale eccezionale (che è quella che ci permette di rispondere a infezioni varie in rapidissimo tempo), per cui una volta che si è creato un clone alterato questo si propaga e stop, se è destinato a farlo; molto più raro che resti invece quiescente o in forma non replicativa, dal punto di vista immunologico non ve ne sarebbe motivo.
Per finire, sebbene "statisticamente" si sono verificati tassi maggiori di fumatori, esposizioni a radiazioni ionizzanti, contatto con benzene e altro nei casi di leucemia, dal punto di vista strettamente medico (e quindi immagino impugnabile in un processo dal punto di vista giuridico) c'è il forte sospetto ma nessuna prova definitiva (scientifica) che possa affermare che uno dei succitati fattori possa provocare le leucemie acute linfoblastiche/mieloidi. Ebbene si, nonostante lo si ripeta sempre ovunque, le cause sono sostanzialmente sconosciute per quanto (come detto sopra) fortemente sospettate :sisi:
Re: e ancora doping......
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ethan81
Certo che in quegli anni i giocatori prendevano ogni genere di roba...
parlando con un medico sportivo, ho appreso che la situazione ora è migliore, almeno adesso sono sotto controllo :sisi:
Re: e ancora doping......
Citazione:
Originariamente Scritto da
PinHead81
Partiamo dall'assunto che, effettivamente, la Roentgen PUO' causare tumori, ma allo stesso modo in cui una qualsiasi lastra può farlo, ovvero con un'incidenza a dir poco ridicola; parlare di Roentgen senza specificarne i dosaggi/cicli, quantificandoli, non ha senso poichè si parla solamente di irradiazioni "massiccie" senza specificare alcunchè, mentre invece un'eventuale patogenicità è strettamente variabile anche solo tra dosaggi bassi/frequenti o dosaggi ingenti/sporadici. Ma vabbè, potrebbero anche essere dosi realmente alte o somministrate senza cognizione di protezione settoriale quindi tralasciamo...
Va altresì specificato che una leucemia acuta (mieloide o linfoblastica? non ho trovato specifiche in alcun articolo) raramente può avere una causa di tale tipo, ovvero un trattamento intenso ma di breve durata precedente di 10 anni. Solitamente una cellula tumorale di tale tipo ha un espansione clonale eccezionale (che è quella che ci permette di rispondere a infezioni varie in rapidissimo tempo), per cui una volta che si è creato un clone alterato questo si propaga e stop, se è destinato a farlo; molto più raro che resti invece quiescente o in forma non replicativa, dal punto di vista immunologico non ve ne sarebbe motivo.
Per finire, sebbene "statisticamente" si sono verificati tassi maggiori di fumatori, esposizioni a radiazioni ionizzanti, contatto con benzene e altro nei casi di leucemia, dal punto di vista strettamente medico (e quindi immagino impugnabile in un processo dal punto di vista giuridico) c'è il forte sospetto ma nessuna prova definitiva (scientifica) che possa affermare che uno dei succitati fattori possa provocare le leucemie acute linfoblastiche/mieloidi. Ebbene si, nonostante lo si ripeta sempre ovunque, le cause sono sostanzialmente sconosciute per quanto (come detto sopra) fortemente sospettate :sisi:
grazie mille :)
Confermo che sotto un profilo probatorio occorra avere la certezza per confermare il nesso di causalità.
Tempo fa c'era stato un dibattito sia dottrinale che giurisprudenziale a proposito della rilevanza processuale della probabilità in campo medico.
:sisi:
Re: e ancora doping......
In un articolo su "La Nazione" di oggi dicono che Beatrice fu sottoposto ad un centinaio di sedute nell'arco di 3 mesi °°
Re: e ancora doping......
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Originariamente Scritto da
Ethan81
Certo che in quegli anni i giocatori prendevano ogni genere di roba...
e invece ora ....
Re: e ancora doping......
Almeno ora c'è più controllo e cognizione...in tutti gli sport il doping non è scomparso, anzi, ma se non altro è diventato meno rischioso e praticato da medici (per quanto criticabili) e non da cialtroni.
Re: e ancora doping......
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Originariamente Scritto da
Chuck Schuldiner
In effetti non mi pare una cosa che possa uscire dalla bocca di Mazzone, almeno non in italiano...
dopo quella frase, mazzone è stato anche sentito esclamare : "e tu donna, partorirai con dolore"