[Scrittura Creativa] Il tempo verbale: opinioni, esperienze, proposte, esticazzi

Ho scritto un raccontino.
Una cosa molto semplice, in prima persona, un po' autobiografica, dal tono abbastanza leggero e spensierato.
Non mi sembrava neanche malaccio.

Poi sono incappato nel mio peggior critico.
La moglie.

Tutto sommato le è piaciuto, ma ha bocciato su tutta la linea l'uso del passato remoto.
Dice che tutti quei "andai, vidi, lessi, capii, etc.." appesantiscono la scrittura e non si adattano al tono frizzante.

Io sono rimasto un po' stupito, perché non avevo mai messo in dubbio il fatto che dovesse essere al passato remoto.
Concordo un po' sul fatto che le forme verbali sono pesanti e lontanissime dal parlato quotidiano, ma che alternative ci sono?
Allora ho sfogliato un po' di libri che ho in casa e ho trovato diverse conferme del fatto che il passato remoto può dar vita a racconti in prima persona efficacissimi e non pesanti (Il giovane Holden, per esempio).
Poi però mi sono stupito di trovare anche altri esempi di scrittura al presente molto interessanti e vividi (Q di Luther Blisset).

A questo punto mi sono chiesto: e se alternassi i due registri verbali con parti "narrate" al passato remoto e parti "di azione", con molto discorso diretto, al presente?
Da avidi lettori quali siete, cosa ne pensate?

E' tua moglie: escile il pesce

Citazione:

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Originariamente Scritto da Zero/1

E' tua moglie: escile il pesce

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Già glielo uscii ma lei comunque apprezza quando glielo esco (tanto per stare in tema, ndr). :snob:

imho dipende tutto dalla struttura dell'intreccio e da come lo si vuole far percepire al lettore

Citazione:

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Originariamente Scritto da Camus

imho dipende tutto dalla struttura dell'intreccio e da come lo si vuole far percepire al lettore

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Capisco che sarebbe più semplice parlare del caso specifico e non in linea teorica, ma in realtà il racconto nasce per partecipare ad un concorso locale (con l'ovvio requisito che le opere partecipanti siano inedite).
Non so se parteciperò davvero (sono un timidone :timido: ) ma nel frattempo preferisco non far girare niente.

Citazione:

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Originariamente Scritto da bado

Capisco che sarebbe più semplice parlare del caso specifico e non in linea teorica, ma in realtà il racconto nasce per partecipare ad un concorso locale (con l'ovvio requisito che le opere partecipanti siano inedite).
Non so se parteciperò davvero (sono un timidone :timido: ) ma nel frattempo preferisco non far girare niente.

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ok, tenendoci agli esempi che hai fatto imho ragiona su quale sia più vicino al tuo e decidi se adattare il tuo racconto

mmh il passato remoto è un po' il tempo principe. Diciamo l'opzione di default in scrittura. Mi sembra difficile che possa stancare, è proprio la forma verbale più "digeribile" che c'è. Così a occhio è più facile pensare che il problema sia da qualche parte nella struttura del tuo racconto!!

Citazione:

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Originariamente Scritto da Franksinasce

è più facile pensare che il problema sia da qualche parte nella struttura del tuo racconto!!

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O nella moglie. :pippotto:

forse vuole il divorzio e non sa come dirtelo! :piange:

scrivilo al futuro

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Originariamente Scritto da Franksinasce

forse vuole il divorzio e non sa come dirtelo! :piange:

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Se così fosse, non sarebbe un modo sbrigativo perchè io non capirei mai che il messaggio nascosto è quello. :pippotto:

Citazione:

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Originariamente Scritto da Zero/1

scrivilo al futuro

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Consiglio eccezionale, corro a cambiare tutti i tempi verbali in futuri anteriori.

PS: questo contributo faceva parte della categoria "esticazzi" del titolo, vero? :pippotto:

Però potresti esporti al pubblico e farcelo leggere!

Citazione:

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Originariamente Scritto da Franksinasce

Però potresti esporti al pubblico e farcelo leggere!

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Potresti leggere più attentamente i miei post precedenti!

il passato remoto è imprescindibile nella narrativa.
semplicemente, il novantanove per cento dei romanzi sono scritti al passato remoto, quindi non ci vedo nulla di strano.
il presente è straniante, ma genera un effetto "diario" che deve essere dosato per non risultare stucchevole (ed anche i Wu Ming, per quanto bravi, ogni tanto esagerano).

io me ne fregherei. Se il racconto funziona, nnon è il tempo verbale che lo rende migliore.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Franksinasce

mmh il passato remoto è un po' il tempo principe. Diciamo l'opzione di default in scrittura. Mi sembra difficile che possa stancare, è proprio la forma verbale più "digeribile" che c'è. Così a occhio è più facile pensare che il problema sia da qualche parte nella struttura del tuo racconto!!

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This :sisi:
22/11/63 di King è scritto tutto in prima persona al passato ed è un capolavoro e te ne potrei citare molti altri
Non credo che il difetto del racconto sia nei tempi, ma se tua moglie lo ha sentito 'pesante' forse si potrebbe interpretare come 'lento' o 'poco scorrevole'

Ciao bado anche se è passato un po' di tempo provo a dirti anch'io la mia. Secondo me il passato remoto è il tempo che dona solennità alla narrazione. Che la "certifica" in qualche modo. La prima persona, però, in alcuni contesti rischia di fare a cazzotti con questo principio. A quel punto infatti prevale il tono del racconto, il "mood". Se è umoristico il passato remoto lo ammazza (a meno che il narratore non è meridionale, e la cosa allora è voluta); se invece ha un taglio più serio, fino ad essere addirittura "sofferto", il passato remoto lo rende, appunto, solenne.

In generale vale la regola di rileggerlo dopo una o due settimane di "decantazione": se secondo te gira a prescindere da tutto, vai dritto per la tua strada.

Citazione:

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Originariamente Scritto da jackcarver

Ciao bado anche se è passato un po' di tempo provo a dirti anch'io la mia. Secondo me il passato remoto è il tempo che dona solennità alla narrazione. Che la "certifica" in qualche modo. La prima persona, però, in alcuni contesti rischia di fare a cazzotti con questo principio. A quel punto infatti prevale il tono del racconto, il "mood". Se è umoristico il passato remoto lo ammazza (a meno che il narratore non è meridionale, e la cosa allora è voluta); se invece ha un taglio più serio, fino ad essere addirittura "sofferto", il passato remoto lo rende, appunto, solenne.

In generale vale la regola di rileggerlo dopo una o due settimane di "decantazione": se secondo te gira a prescindere da tutto, vai dritto per la tua strada.

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Quoto tutto, compreso il consiglio di farlo decantare.

Io passerei tutto al presente comunque, se il tono è leggero e umoristico.

Alla fine avevo scelto il tempo presente che effettivamente si sposava bene con il tono leggero, ironico e immediato in prima persona singolare.
In attesa di sapere l'esito del concorso, sarei curioso di rileggerlo adesso a distanza di un paio di mesetti ma ho paura di provare solo tremenda vergogna. :timido:

e non puoi farcelo leggere a noi? (sic)

Citazione:

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Originariamente Scritto da alternat

e non puoi farcelo leggere a noi? (sic)

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Prima quantifico la tremenda vergogna. :timido:

Citazione:

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Originariamente Scritto da bado

Prima quantifico la tremenda vergogna. :timido:

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no, perché se vuoi uno scambio culturale, la vergogna mia sta su facebook... e pure da un bel po'.

Citazione:

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Originariamente Scritto da alternat

narrativa, in social network self publishing.
ho scelto la via facile, perché non sono né bravo, né paraculato, infatti mi risulta mi leggano in quattro o cinque, di cui uno solo sconosciuto (e dello sconosciuto non sono per nulla sicuro).
ma dato che siamo ancora più OT di quanto non siamo mai stati prima, visto che non si tratta nemmeno dello stesso genere argomento della discussione, e poi chiwaz si arrabbia veramente, è tutto quel che intendo dire al riguardo.
Se vi interessa, sono su facebook.

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Su su, dai un link.

io ho letto il prologo è m'è piaciuto, mi sto scaricando anche i pdf che mette su fb :sisi: però Alt lo sa che sono un lettore leeeeeeento :asd:

Citazione:

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Originariamente Scritto da Hellvis 2012

Su su, dai un link.

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cerca Max LaMaze su Facebook, c'è seicento pagine di fuffa da scaricarti.
se fail il bravo ti dò anche l'amicizia... :)

edito così non uppo.
la prima parte
la seconda parte
si tratta di pdf da circa un mega e mezzo, di cui la metà van via per la copertina... un problema a cui non ho ancora trovato una soluzione.

a breve, riprenderà la pubblicazione dei capitoli singoli su facebook, perciò non siate pigri.