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La crisi e le disuguaglianze
Non so se merita un topic a parte, ma ho sentito questa interessante riflessione e forse qualcuno ha un'opinione illuminante a tal proposito.
Quello che scrivo qui non è farina del mio sacco, ma è quello che ho sentito dire al mio capo durante una telefonata che ha interrotto un nostro meeting. Lui dovrà a breve presenziare un panel per un meeting economico a Giugno e stava dando le linee guida sugli argomenti che intendeva proporre ai partecipanti al panel. Sostanzialmente, la sua opinione è che la crisi economica sia una benedizione per la maggior parte delle persone al mondo.
I dati su cui si basa sono fondamentalmente questi:
Codice:
Year 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
World 5.1 5.2 3.0 -0.5 5.1 4.3 4.5
Advanced economies 3.0 2.7 0.6 -3.4 3.0 2.2 2.6
Euro area 2.9 2.7 0.7 -4.1 1.8 2.0 1.7
USA 2.7 2.1 0.4 -2.6 2.9 2.5 2.7
Developing countries 7.9 8.3 6.0 2.8 7.4 6.6 6.4
In pratica qual è il punto? Il punto è che anche se le economie più sviluppate (US, UK, Eurozona, Giappone) stentano (quando non in recessione), la crescita media mondiale non va affatto male. I paesi in via di sviluppo stanno sempre ben al di sopra della media mondiale e per quello che possono la trainano. Di fatto, la crisi economica non sta facendo altro che far emergere nuovi mercati e nuove economie, diminuendo (almeno in media e a livello macro) le disparità economiche.
Da qui se ne possono trarre svariate conclusioni e previsioni, ma sarei prima curioso di sapere che cosa se ne pensa qui.
Un tipico calvinista direbbe che in occidente siamo diventati tutti pigri e che africani, sudamericani e asiatici lavorano molto più sodo di noi :asd:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
a tal proposito sarebbe interessante seguire lo show finanziario di benetazzo
http://www.youtube.com/watch?v=ZLwf7zKYR5A
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Mah, penso che anche senza la crisi, fosse un processo già in corso. La crisi lo ha forse accentuato/accelerato. Ci sarà un livellamento anche secondo me, anche se sinceramente non ho la più pallida idea di come varierà la situazione. Forse i paesi in via di sviluppo rallenteranno man mano che si avvicinano al livello "medio" e la ricchezza si ridistribuirà, fino ad arrivare (fra 200 anni?) ad una situazione omogenea a livello mondiale.
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Non ho capito il senso. La crescita e' rallentata sia nei Paesi in via di sviluppo che nei Paesi sviluppati. Addirittura il differenziale di crescita tra Paesi in via di sviluppo e Paesi sviluppati e' diminuito. Quindi chi e' che ne trarrebbe vantaggio ? Al massimo si puo' dire che "non tutti stanno andando male", ma e' un dato che lascia un po' il tempo che trova, dato che l'unica zona che sta andando veramente male al momento e' l'Euro area e per ragioni piu' politiche che economiche.
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Re: La crisi e le disuguaglianze
non ci vedo granché di positivo in una riduzione della disparità economica dovuta alla contrazione della ricchezza nei percentili più alti :bua:
è come dire che il benessere relativo è più importante di quello assoluto
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
Bloody83
Mah, penso che anche senza la crisi, fosse un processo già in corso.
Ne sei proprio sicuro? Io sapevo che da che mondo è mondo le forbici si allargavano sempre di più tant'è che è anche quello che sostiene il Nero.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nero
Non ho capito il senso. La crescita e' rallentata sia nei Paesi in via di sviluppo che nei Paesi sviluppati. Addirittura il differenziale di crescita tra Paesi in via di sviluppo e Paesi sviluppati e' diminuito. Quindi chi e' che ne trarrebbe vantaggio ? Al massimo si puo' dire che "non tutti stanno andando male", ma e' un dato che lascia un po' il tempo che trova, dato che l'unica zona che sta andando veramente male al momento e' l'Euro area e per ragioni piu' politiche che economiche.
Beh forse la combo della morte è stato il biennio 2008-2009, dopo ci si è riassestati sui valori pre-2007 (tenendo conto che ovviamente una minima diminuzione della crescita percentuale è aspettata perché non si può sempre crescere indefinitamente all'8%). Però sarei curioso di vedere se quei rapporti del 2006 sono gli stessi storici degli anni dai '60 ai '90 (che però non ho), perché se così non fosse allora il dato sarebbe più interessante di quanto ritieni. Diciamo che verrebbe più a mancare la connessione logica tra la crisi e la diseguaglianza. Anche se concordo nel punto implicito che fai: tante vesti stracciate da due anni quando praticamente i tassi di crescita anche da noi sono quasi gli stessi del 2006, mah...
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
non ci vedo granché di positivo in una riduzione della disparità economica dovuta alla contrazione della ricchezza nei percentili più alti :bua:
è come dire che il benessere relativo è più importante di quello assoluto
Più che altro è come dire che il benessere medio è meglio di pochi che stanno benissimo e altri che stanno malissimo. Che si può essere d'accordo come no, ma non è il solo effetto. Ad esempio conseguenze indirette possono essere: minori flussi migratori perché non ci sono più grosse disparità economiche (gli italiani hanno smesso di andare negli US perché in Italia s'è cominciato a star meglio) e nuovi mercati con più potere d'acquisto in cui esportare prodotti più sofisticati e tecnologicamente avanzati. Entrambi portano dei notevoli vantaggi che una semplice crescita economica non può portare, ad esempio diminuione della microcriminalità, clandestinità, ecc.
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
cek21
ma anche no
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mikk
Più che altro è come dire che il benessere medio è meglio di pochi che stanno benissimo e altri che stanno malissimo. Che si può essere d'accordo come no, ma non è il solo effetto. Ad esempio conseguenze indirette possono essere: minori flussi migratori perché non ci sono più grosse disparità economiche (gli italiani hanno smesso di andare negli US perché in Italia s'è cominciato a star meglio) e nuovi mercati con più potere d'acquisto in cui esportare prodotti più sofisticati e tecnologicamente avanzati. Entrambi portano dei notevoli vantaggi che una semplice crescita economica non può portare, ad esempio diminuione della microcriminalità, clandestinità, ecc.
il punto è che non si può guardare con favore il fatto che la crescita economica, nei paesi sviluppati, si sta contraendo. così come si sta contraendo nei PVS, ma in misura minore: la crescita è inferiore per tutti, l'unica cosa rilevante è il restringimento della forbice. alle condizioni del 2006 l'incremento dei mercati dei PVS, che hai riportato, era maggiore, così come era maggiore la nostra capacità di produrre beni per quei mercati.
l'unica cosa positiva è la faccenda dei flussi migratori che hai citato.
per il resto, vedere qualcosa di positivo in un rallentamento differenziato della crescita economica mi sembra una cosa veramente di sinistra :asd:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
come se l'esplosione del trasporto merci marittimo del 1994-2004 non fosse bastato a sconvolgere tutto, BRIC & co. hanno ripreso a correre in uno scenario più favorevole, post 2008-2009.
infatti l'HIX ed il BDI (tariffari dek trasporto container e rinfusa) sono scesi in picchiata assieme ai mercati, ma sono rimasti a terra, letteralmente.
la crescita della capacità di TEU via mare, il 75% del mercato mondiale, invece, non ha battuto ciglio http://www.confetra.it/it/centrostud...01988-2011.pdf.
insomma, tariffario più basso+offerta in espansione. in questo senso, la crisi li ha agevolati.
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
per il resto, vedere qualcosa di positivo in un rallentamento differenziato della crescita economica mi sembra una cosa veramente di sinistra :asd:
:asd:
Ho per caso accennato che il mio capo viene dal Venezuela? :asd:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
infatti c'è scritto che la crisi economica sarebbe una benedizione per la maggior parte delle persone al mondo, non altro :uhm:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mikk
Più che altro è come dire che il benessere medio è meglio di pochi che stanno benissimo e altri che stanno malissimo. Che si può essere d'accordo come no, ma non è il solo effetto. Ad esempio conseguenze indirette possono essere: minori flussi migratori perché non ci sono più grosse disparità economiche (gli italiani hanno smesso di andare negli US perché in Italia s'è cominciato a star meglio) e nuovi mercati con più potere d'acquisto in cui esportare prodotti più sofisticati e tecnologicamente avanzati. Entrambi portano dei notevoli vantaggi che una semplice crescita economica non può portare, ad esempio diminuione della microcriminalità, clandestinità, ecc.
Io sono daccordo sul fatto che il benessere medio sia meglio di pochi che stanno benissimo e altri che stanno malissimo, ma il problema è che stiamo parlando di dati macroeconomici, e quindi in realtà nei paesi sviluppati non ci si sta omogeneamente abbassando da un benssere diffuso altissimo verso un benessere medio diffuso, ma DI FATTO i poveri diventano sempre più poveri ed i ricchi sempre più ricchi.
Comunque lo avevo previsto già anni fa: "quando andremo a rotoli e i paesi emergenti saliranno, beh allora diranno che la ricchezza è meglio distribuita" avevo scritto proprio qui nel 2008 o giù di lì......
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
Moloch
per il resto, vedere qualcosa di positivo in un rallentamento differenziato della crescita economica mi sembra una cosa veramente di sinistra :asd:
Non è di sinistra, è un'ottica pauperista, e direi pure un po' polpottiana.....
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Re: La crisi e le disuguaglianze
positivo, mah, per me sarà un giorno positivo quando ad esempio si annichiliranno a vicenda pakistan ed india, ecco quello per me sarebbe un giorno positivo. :fag:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
sempre a giocare a fantacalcio te, eh? :fag:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
la speranza è l'ultima a morire e, rullo di tamburi... è aggratisse!!!
poi visto il livello dei due popoli e relativa "classe dirigente", per quanto purtroppo improbabile non impossibile. :fag:
molto più probabile che alla fine la mina vagante del kashmir scoppierà in culo ai pakibani che saranno sopraffatti dagli "bidettari nel fiume putrido" al grido di chi mi sta a valle si becca la mia sciacquata di palle. :fag:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
Muccolo
positivo, mah, per me sarà un giorno positivo quando ad esempio si annichiliranno a vicenda pakistan ed india, ecco quello per me sarebbe un giorno positivo. :fag:
Quello per me sarebbe invece un giorno negativo, perché resterebbe soltanto la Cina.
La Cina e l' India sono le superpotenze economiche del futuro.
Ma la Cina è una dittatura, l' India è una società molto più aperta e democratica: ergo in futuro, tra venti o trent'anni, se il modello sociale che scimmiotteremo sarà quello indiano non sarà andata poi così male.....ma se invece fosse quello cinese, beh, sarevvero volatili per diabetici.........
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Re: La crisi e le disuguaglianze
l'india è molto più aperta e democratica; se non sei un paria, naturalmente.
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
ElitePhoenix
l' India è una società molto più aperta e democratica
o_O
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Re: La crisi e le disuguaglianze
potrei sbagliarmi ma secondo me il fatto è che negli ultimi secoli lo sviluppo maggiore delle economie è avvenuto nell'occidente ed in America principalmente,mentre ora queste aree sono in recessione o statiche nella crescita mentre il boom sta avvenendo principalmente nell'area orientale.
Ora se l' occidente non cresce o recede leggermente mentre l'oriente (una bella fetta della popolazione mondiale) cresce esponenzialmente la media sarà positiva e quindi la media mondiale risulta in crescita.
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
NoNickName
o_O
rispetto alla CINA, capisci.
è una bella lotta :sisi:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
ah pensavo rispetto a uno zerg hive
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
CapitanSkywolf
rispetto alla CINA, capisci.
è una bella lotta :sisi:
rispetto alla cina l'india sembra anarchica :asd:
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Re: La crisi e le disuguaglianze
Citazione:
Originariamente Scritto da
CapitanSkywolf
l'india è molto più aperta e democratica; se non sei un paria, naturalmente.
Hai dimenticato un pezzo: l'India è una società molto più aperta e democratica rispetto alla CinaInoltre se vivi a Mumbai, Hyderabad o Bangalore, cioè in città moderne, il concetto di "paria" NON esiste.
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Re: La crisi e le disuguaglianze
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Originariamente Scritto da
MrWashington
rispetto alla cina l'india sembra anarchica :asd:
Rispetto alla Cina anche l' Italia può sembrare anarchica.............