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Cherno
Bè tieni conto che il perito informatico, l'analista informatico(facoltà informatica) e l'ingengnere informatico(facoltà ingegneria informatica) sono 3 competenze diverse. Mediamente il perito è quello che dovrebbe sapere programmare più di tutti, quindi si i puntatori sono nel programma di informatica delle superiori :sisi:
Facolatà informatica non mi pare esista. Il corso di studi di informatica mi pare faccia parte della facoltà di matematica (occhio però: qui potrei dire una grossa cazzata, se non è così siete liberi di cricifiggermi perché me lo merito :P).
Sulle figure hai ragione in teoria... ma in pratica non tanto. Cioè io faccio l'analista, l'ingegnere e il programmatore. E questo è vero sopratutto in italia che è i lregno delle PMI. Pochi dipendenti (10 è già una discreta PMI come dimensione) ed in genere devi saper fare un po' di tutto, dal programmatore al sistemista (scripting per il backup del database, configurazione dei dischi raid del server, configurazioni delle VPN etc etc). Non è che se il capo ti da un lavoro da fare gli puoi dire: "eh qui ci vorrebbe un analista, deve assumere un informatico". No no, te lo devi proprio smazzare tu. E, nel farlo, impari. Farai qualche cazzata ma nel complesso impari e il CV si gonfia :P.
Dell'aritmetica dei puntatori io vidi qualcosa alle superiori si, ma per arrivare a capire quali porcate essa permetta bisogna aspettare di avere la fortuna (o la sfiga) di vedere codice reale, scritto da altri.
Solo lì capisci quali bassezze possano ragigungere i programmatori se li lasci a briglia sciolta :asd:
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Riferimento: Università per informatica
Sì fa parte della facoltà di matematica. E io da informatico ritengo l'ingegnere inf. una figura più completa. Non è che le materie strettamente informatiche siano poi tanto diverse da un ingegnere(anzi).
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Frinn
Sulle figure hai ragione in teoria... ma in pratica non tanto. Cioè io faccio l'analista, l'ingegnere e il programmatore. E questo è vero sopratutto in italia che è i lregno delle PMI. Pochi dipendenti (10 è già una discreta PMI come dimensione) ed in genere devi saper fare un po' di tutto, dal programmatore al sistemista (scripting per il backup del database, configurazione dei dischi raid del server, configurazioni delle VPN etc etc). Non è che se il capo ti da un lavoro da fare gli puoi dire: "eh qui ci vorrebbe un analista, deve assumere un informatico". No no, te lo devi proprio smazzare tu. E, nel farlo, impari. Farai qualche cazzata ma nel complesso impari e il CV si gonfia :P.
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nemesis69
Sì fa parte della facoltà di matematica. E io da informatico ritengo l'ingegnere inf. una figura più completa. Non è che le materie strettamente informatiche siano poi tanto diverse da un ingegnere(anzi).
Bhè per quanto riguarda la parte di programmazione non penso ci siano poi differenze grossissime. Sicuramente ad ingegneria ti danno una migliore infarinatura del "resto" della scienza: fisica tecnica, elettronica, segnali, reti logiche. Non esiste un ingegnere che non conosca i principi della termodinamica, i principi dell'algebra booleana, non sappia fare gli equivalenti di Thevenin e Norton, o non sappia cosa sia una trasformata di Fourier. E sono importanti non solo a livello nozionistico per la forma mentis che ti da studiare cose di questo tipo.
Ma d'altro canto ad informatica si approfondiscono molte altre cose che io non ho fatto: lo studio della complessità del software è ridotto ai minimi termini, non si studiano algoritmi (no, non abbiamo un esame di algoritmi, pensate un po'), niente studio dei parser (LALR e compagnia bella non furono nemmeno citate al mio corso) e solo cenni su linguaggi dichiarativi (tipo Prolog, per intenderci).
Chiaro nulla che non si riesca a colmare. Nell'azienda dove lavoravo prima si doveva sviluppare una grammatica usando tool opensource come flex e yacc. Mi sono preso un libro universitario sui parser e me lo son letto velocemente e, alla fine, dopo 2-3 giorni di lettura, ho implementato la grammatica. Mentre leggevo, però, ho intuito come un argomento di quel tipo sarebbe stato ben degno di un bell'esame apposito. Ma adesso so (o almeno inizio a capire) l'incredibile potenza espressiva che ti mette a disposione la possibilità di poter creare una grammatica. L'idea di provare con una grammatica invece che con delle semplici espressioni regolari mi fu data, guarda caso, da un laureato in informatica; io, essendo a digiuno sull'argomento, non ci avrei nemmeno pensato :P
Ognuno dei due corsi deve sacrificare qualcosa per darti qualcos'altro ma l'importante è avere la cultura necessaria per sapersi adattare: ok non ho studiato le grammatiche, ma con un buon libro ne ho implementata una, anche se so bene che un laureato in informatica ne saprà sempre di più di me sull'argomento (almeno finché non mi studio l'argomento come se dovessi darci un esame).
L'altra differenza è la forma mentis: più "tecnica" quella ingengeristica, più "teorica" quella informatica, ma spesso penso che questa sia una differenza sopravvalutata.
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Cherno
E' invece utile conoscerlo, l'assembly, in quanto per alcune operazioni si possono sfruttare delle caratteristiche dell'architettura sulla quale si sta programmando, in modo da poter dare un boost alle prestazioni.
Sì mi sono espresso male, non intendevo dire programmarli interamente in assembly ma solo per alcuni aspetti, come dici tu.
Però forse è d'obbligo conoscerlo un po' per essere assunti in una sofware house di vg (riferendomi anche alle console, che non presentano il problema di compatibilità che giustamente hai sottolineato).
Poi dovrebbe aumentare le conoscenze del programmatore (essendo un linguaggio più vicino all'hardware).
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ZioYuri78
Non C++, ma proprio il C. Quando abbiamo iniziato il corso ho detto al mio docente "Io ho studiato C++ alle superiori" e lui mi ha risposto: "Dimenticalo, il primo anno fai il C, ed il secondo anno fai C++ e dimentica quello che ti hanno insegnato alle superiori". Infatti il 70% dei periti informatici non ha passato l'esame del modulo A di informatica :asd:
Saranno stati davvero impreparati quei periti, io ad esempio gli esami di programmazione li passai senza neanche frequentare le lezioni od aprire un libro.
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Originariamente Scritto da
Frinn
Facolatà informatica non mi pare esista. Il corso di studi di informatica mi pare faccia parte della facoltà di matematica (occhio però: qui potrei dire una grossa cazzata, se non è così siete liberi di cricifiggermi perché me lo merito :P).
Sulle figure hai ragione in teoria... ma in pratica non tanto. Cioè io faccio l'analista, l'ingegnere e il programmatore. E questo è vero sopratutto in italia che è i lregno delle PMI. Pochi dipendenti (10 è già una discreta PMI come dimensione) ed in genere devi saper fare un po' di tutto, dal programmatore al sistemista (scripting per il backup del database, configurazione dei dischi raid del server, configurazioni delle VPN etc etc). Non è che se il capo ti da un lavoro da fare gli puoi dire: "eh qui ci vorrebbe un analista, deve assumere un informatico". No no, te lo devi proprio smazzare tu. E, nel farlo, impari. Farai qualche cazzata ma nel complesso impari e il CV si gonfia :P.
Dell'aritmetica dei puntatori io vidi qualcosa alle superiori si, ma per arrivare a capire quali porcate essa permetta bisogna aspettare di avere la fortuna (o la sfiga) di vedere codice reale, scritto da altri.
Solo lì capisci quali bassezze possano ragigungere i programmatori se li lasci a briglia sciolta :asd:
Le bassezze, come le chiami tu, son quelle che ti fanno ad esempio girare un gioco a 60fps :)
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Originariamente Scritto da
nemesis69
Sì fa parte della facoltà di matematica. E io da informatico ritengo l'ingegnere inf. una figura più completa. Non è che le materie strettamente informatiche siano poi tanto diverse da un ingegnere(anzi).
Sono due figure professionali differenti, come dice frinn. Un ingegnere per corso di studio non sa come ottimizzare un algoritmo ad esempio, nè è sua competenza farlo. Quindi :boh2:
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Toty_
Sì mi sono espresso male, non intendevo dire programmarli interamente in assembly ma solo per alcuni aspetti, come dici tu.
Però forse è d'obbligo conoscerlo un po' per essere assunti in una sofware house di vg (riferendomi anche alle console, che non presentano il problema di compatibilità che giustamente hai sottolineato).
Poi dovrebbe aumentare le conoscenze del programmatore (essendo un linguaggio più vicino all'hardware).
Quando parlavo di conoscere l'architettura, non è un problema di compatibilità quanto più di cosa puoi fare meglio e come. Magari sul processore arm degli smart phone ti conviene computare la moltiplicazioni di matrici sfruttando certe cose, su un intel lo in un altro modo, su un cortex(iphone4) ancora un'altro e così via.
Intendevo questo :sisi:
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Io non so bene in cosa siano più bravi gli ing informatici rispetto agli informatici... Ma a programmare gli informatici sono moooooooooolto meglio.
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In realtà è molto bravo a programmare uno che fa tanta esperienza applicata, studiando e sbattendo la testa contro il monitor. Indipendentemente dal titolo.
Per esempio dove lavoro io c'è un programmatore con i controcazzi, non ha la laurea e se non sbaglio ha il diploma di ragioneria, insomma non è perito informatico. Eppure ha un'esperienza sull'ottimizzazioni di strutture dati, memoria & co, che è davvero invidiabile.
E' questione di obiettivi.
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Originariamente Scritto da
Cherno
In realtà è molto bravo a programmare uno che fa tanta esperienza applicata, studiando e sbattendo la testa contro il monitor. Indipendentemente dal titolo.
Per esempio dove lavoro io c'è un programmatore con i controcazzi, non ha la laurea e se non sbaglio ha il diploma di ragioneria, insomma non è perito informatico. Eppure ha un'esperienza sull'ottimizzazioni di strutture dati, memoria & co, che è davvero invidiabile.
E' questione di obiettivi.
Naturalmente. Certo è che l'università ti può andare un boost in più e una mano sulla teoria.
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Se capiti bene e se hai la testa per l'ambiente univeristario si. Personalmente ho mollato, eran più le volte che ero ubriaco, correvo dietro alle donne e giocavo a carte che quelle che ero a lezione.
Iperbole per dire che io personalmente mi distraggo un sacco, quindi devo studiare da solo, esercitare ed applicare in contesti di lavoro. Se no fatico.
Per dire ora sto lavorando in una sh di milano dove facciamo applicazioni flash, applicazioni iphone e videogames iPhone e beh, ho imparato più li in un mese che altrove: questo perchè il livello di skills di chi mi è intorno è alto.
Insomma ad ognuno il suo metodo ;)
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Perdonatemi se la domanda è stupida ma su cosa devo concentrarmi (premetto che devo ancora cominciare l'università) per diventare un bravo programmatore negli anni (a parte l'esperienza)? Cos'è che fa la differenza alla fine?
La volontà di studiare non manca. Nel tempo a disposizione, oltre l'università, è sufficiente studiare più linguaggi di programmazione o non basta? Anche per non rimanere disorientati nel lavoro...
Chiedo a voi che avete più esperienza di me.
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Non serve che studi piu' linguaggi di programmazione prima degli ultimi anni, a meno che, come e' successo a me, non ti viene una grossa curiosita'.
Iscriviti ad un corso "canonico" (es: informatica o ing.informatica, lasciando perdere ibridi che non servono a niente), segui i corsi, studia giorno per giorno (piu' o meno) e goditi gli anni migliori della tua vita :)
Tutto il resto lo capirai strada facendo. In bocca al lupo!
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Originariamente Scritto da
Toty_
Perdonatemi se la domanda è stupida ma su cosa devo concentrarmi (premetto che devo ancora cominciare l'università) per diventare un bravo programmatore negli anni (a parte l'esperienza)? Cos'è che fa la differenza alla fine?
La volontà di studiare non manca. Nel tempo a disposizione, oltre l'università, è sufficiente studiare più linguaggi di programmazione o non basta? Anche per non rimanere disorientati nel lavoro...
Chiedo a voi che avete più esperienza di me.
Ma dipende. Bravo programmatore di che?
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Originariamente Scritto da
Toty_
Perdonatemi se la domanda è stupida ma su cosa devo concentrarmi (premetto che devo ancora cominciare l'università) per diventare un bravo programmatore negli anni (a parte l'esperienza)? Cos'è che fa la differenza alla fine?
La volontà di studiare non manca. Nel tempo a disposizione, oltre l'università, è sufficiente studiare più linguaggi di programmazione o non basta? Anche per non rimanere disorientati nel lavoro...
Chiedo a voi che avete più esperienza di me.
Anzitutto devi capire in cosa ti vuoi specializzare. Non puoi fare tutto, nè conviene. Ci si specializza.
Prima capisci che cosa vuoi fare meglio è.
E' come presentarsi in una s.h. dove fanno video game e dire "io voglio programmare i videogames": ti mandano via a pedate.
Specializzati in qualcosa.
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Secondo voi va bene cominciare con il C++ anzichè il C (a dire il vero ho cominciato dal C#)?
E' il paradigma l'unica differenza tra C e C++? L'efficienza è la stessa?
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Originariamente Scritto da
Toty_
Secondo voi va bene cominciare con il C++ anzichè il C (a dire il vero ho cominciato dal C#)?
E' il paradigma l'unica differenza tra C e C++? L'efficienza è la stessa?
In C non ci stanno le classi, template, overloading, namespace, solo le strutture, è più efficiente e un po' più difficile di C++, è di più basso livello.
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No in effetti vanno forte uguale se sai scrivere bene il codice.
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Prevedo un flame C vs C++ ma sono buono e me ne stò in disparte :popcorn:
EDIT: come non detto, allarme rientrato.
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Ma no, sono uguali praticamente... Meglio C++
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Rei Ayanami
No in effetti vanno forte uguale se sai scrivere bene il codice.
Hai postato un secondo prima di me e stavo per dirlo, poi ho divagato. :asd:
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ZioYuri78
Prevedo un flame C vs C++ ma sono buono e me ne stò in disparte :popcorn:
EDIT: come non detto, allarme rientrato.
No niente flame. Ero solo mooolto curioso.