Comprato.
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Comprato.
arrivooooOOOOooOOOH
Trailer del film
https://www.youtube.com/watch?v=Ue4PCI0NamI
E ovviamente nel film deve trattarsi di un ammutinamento...
Snatura sia il libro sia le premesse che aprono il trailer stesso :facepalm:
Sarò un sentimentalone, ma rivedendo il trailer mi sono venuti i brividi al ricordo di alcune scene lette.
E' indubbiamente un libro che ha saputo emozionarmi.
Preso e finito, grazie per la dritta! Speriamo che il film non deluda...
letto in 2 giorni. bellissimo.
tecnicamente cmq quello dell'equipaggio è un ammutinamento.
Spoiler:
arrivato ieri :alesisi:
Finito ora.
Vado leggermente controcorrente e dico che è si bello, ma anche leggermente noioso.
Le descrizioni tecniche sono troppe e (almeno io) ci ho capito ben poco di tutto quello che modifica ecc. Inoltre non mi è piaciuto il fatto che non parli mai della sua vita sulla terra e di ciò che gli manca maggiormente; avrebbe dato un tocco ancora più emozionante a tutta la vicenda.
Bello il finale :sisi:
A me invece proprio il fatto che non sta a piangere su quanto gli manca la terra/moglie/cazzatevarie mi ha fatto apprezzare tantissimo questo libro :asd:
:uhoh:
iniziato ieri.
Sono a pag 130.
Dupalle co tutto sto CO2 + n1 - cacca :asd:
Pare McGyver in gita su Marte.
Buono quando cambia ritmo e la narrazione diventa "duplice".
Ho ancora buone aspettative.. ma mi aspettavo piu' Marte e piu' introspezione. Al momento poco del primo e quasi zero della seconda.
Pero' il libro prende :sisi:
Fra un po' avrai tutto il Marte di cui avrai bisogno.
Quanto all'introspezione... beh, in bocca al lupo. :look:
Ho appena scritto all'editore intimandogli di ritirare tutte le copie in circolazione e ristamparle con queste tue parole sulla quarta di copertina, a caratteri cubitali. :snob:
veramente pessimo
Mi conforta sapere che non sono l'unico ad averlo bocciato :bua:
Io invece ho apprezzato che non si perda in piagnistei e quando al mcguyver su marte ...bhe apollo 13 cosa era se non mcguyver nello spazio? Cmq promosso.non un capisaldo della scifi ma cmq bello
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SPOILER, SPOILER EVERYWHERE ... ma anche stica.
Che delusione.
Hype ai massimi... tutti quelli che lo avevano letto me lo avevano contemporaneamente consigliato.
Niente fantascienza per questo romanzo dove Marte rimane una scusa. Poteva benissimo essere al Polo Nord oppure in una città abbandonata a causa delle radiazioni o chessò io...
Non sono mai riuscito ad appassionarmi alla lettura totalmente.. e le ultima pagine le ho lette col sottofondo della partita di calcio dell'Italia (assurdo per me).
scritto per farci un film ... e sta cosa io la soffro molto.
Altro che opera prima... furbacchione sto Weir.
Ho sofferto moltissimo la finta pertinenza "tecnica" del protagonista: come se veramente a qualcuno piacesse verificare che CO2-N1=CACCA :D
La lettura deve essere un momento rilassante, o di introspezione, di viaggio, sicuramente deve essere qualcosa di affascinante e appagante. L'uomo di Marte non ha niente di tutto questo imho. Non bastano due (belle) battute in tutto il libro a promuovere un romanzo. Non bastano una serie di sventure a rendercelo simpatico. (Anche perchè le "sventure" te le aspetti .. e almeno in questo non vieni disilluso manco una volta). :facepalm: Alla fine dici BASTAH PLS, BASTA, lo so che stai riscrivendo la Legge di Murphy in salsa marziana! E GRAZIE! Grazie per aver omesso il viaggio verso la Terra ed il relativo atterraggio.. tanto lo sappiamo che in quei frangenti invece va sempre tutto bene! :sisi:
La grande assente è una struttura narrativa degna di questo nome.
Nessun colpo di scena vero e prorpio. Nessun cliffhanger. L'unico climax ce lo aspettiamo tutti (ok, sono 2. Ma ce li spettiamo tutti e due, anzi sappiamo esattamente dove e quando!), telefonatissimo come il finale, anticipato amabilmente dai geniacci che hanno scelto il titolo in italiano del film che troneggia nella mia edizione.
Pessima la scelta del punto di vista narrativo. In prima persona in forma di diario (come flashback): perfetta per precluderci ogni colpo di scena, il tizio scrive, il tizio è vivo, il tizio ha anche voglia e umore per farlo, il tizio che palle. Oppure ogni tot in terza persona onniscente: utilizzata solo quando sta succedendo qualcosa! Perfetta per farci capire pagine e pagine prima che proprio li' qualcosa andrà "male", con buona pace del thrilling. (Oh, meno male che ogni tanto il POV cambiava, sia chiaro... i primi capitoli dalla Terra ho ringraziato il signore perchè stavo per mollare il romanzo... pero' se il cambio = succede qualcosa.. bho sento che mi stai levando qualcosa).
Non so Voi, ma io non ho mai mai mai mai mai mai MAI temuto per la vita del protagonista. Bah.
Marte deve essere un posto meraviglioso. Pieno di luoghi da "scoprire". Valli e crateri che portano il segno del tempo. Millenni (?) di vastità inesplorate, intonse, vergini. Non possiamo davvero ridurlo ad una massa di sabbia fredda! E' come raccontare ad un bambino di 3 anni che Babbo Natale non esiste! Non gli importa di saperlo! Lui vuole il mistero, la sorpresa! Così da amante della fantascienza la sorpresa (minima e coerente con la storia, piuttosto che una sparata colossale come quella di Mission to Mars ad esempio) l'avrei davvero gradita.
...ma NO! Questa non è sci-fi: questo è un enorme, clamoroso, ridondante SPOT alla NASA. (e alla pace nel mondo .cit)
Verso 3/4 del romanzo si ha la genialata di creare un antagonista, ammettiamolo (!!!) c'eravamo rotti tutte le palle di questa enorme solidarietà, di questo volemose bene, siamo Cinesi? Li odiamo gli ammerregani? Ma stica! Offiramogli la nostra migliore astronave in cambio di un biglietto della lotteria!! Siiiii evviva, :cheers: siamo un mondo unito e solidale, W la pace nel mondo e la figa! Vabbè la pianto :asd: ...dicevo: proprio quando l'autore ha la genialata di creare un (semi) antagonista lascia cadere la cosa nel giro di un capitolo: insurrezione, sabotaggio, ammutinamento... pufff... tutto sparito! mavaff! :bua:
Ok, sospensione della credulità! Una caratterisca necessaria a godersi qualsiasi opera di finzione... ma qui state prendendo un po' troppo per i fondelli il mio senso critico. Dick, ma pure Asimov (a cui l'autore è piu' vicino come sviluppo delle tematiche) si stanno senza dubbio rigirando nella tomba da quando questo romanzo è stato messo nello stesso scaffale dei loro. E non mettetelo manco vicino al classico della sopravvivenza a cui si accenna pure in copertina (Robinson Crusoe) perchè manca totalmente la parte introspettiva e ... la paura (vera) di morire. "Ach, sto per morire!" "Ach, ora basta piangersi addoso e risolviamo questo problema!" :blabla:
Capirete da Voi che levato quanto sopra... ad un romanzo del genere cosa rimane?
Ho passato quasi una settimana a sentirmi dire sempre le stesse cose, cacca, patate, CO2 .. per me Weir ha assolutamente fallito nell'intrattenermi.
Ho voglia forte di sci-fi adesso! Devo levarmi sto saporaccio dalla bocca... :uhoh:
Severo ma giusto :sisi:
Sostanzialmente troppa Sci e poca fi per Sava.
Vedo che parecchie critiche sono sulla mancanza di introspezione. Oh, ma solo a me ha rotto i coglioni l'introspezione? :asd:
Finalmente un personaggio che non si perde in seghe mentali (che in quella situazione sarebbero equivalse a morte certa) e usa la logica e le sue conoscenze per sopravvivere in un ambiente ostile come nessun altro senza lasciarsi andare a inutili lamenti. Si inutili, perchè in una situazione simile, se ti metti a piangere su te stesso puoi anche iniziare a scavarti la tomba :asd:
Appena finito e mi è piaciuto molto. Sembra MacGyver su Marte, ma va bene così dai...