E un bel chissene? Ripeterò qualcosa che ho già detto, siamo noi che viviamo, non la Punto verde (in garage).
P.S. salto a piè pari brad, ci sto pensando http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
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E un bel chissene? Ripeterò qualcosa che ho già detto, siamo noi che viviamo, non la Punto verde (in garage).
P.S. salto a piè pari brad, ci sto pensando http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Non esistono fini, penso.Citazione:
sgrizzo ha scritto mar, 08 giugno 2004 17:17
bella domanda.Citazione:
Emack ha scritto sab, 05 giugno 2004 alle 02:15
Siamo più liberi noi esseri umani, o una farfalla?
te ne faccio un'altra.
supponendo che gli uomini possano godere della libertà, a che serve essere liberi ai fini dell'universo (o della natura)?
Che esulino dalla sopravvivenza, o dall'inesorabile divenire.
@ Sgrizzo: Sembrerò rozzo, ma cosa me ne frega del punto di vista dell'universo? Ciascuno di noi pensa a viversela dal proprio punto di vista, limitato, non eterno, ma proprio.
uno schietto: pienz e campà... http://forumtgmonline.futuregamer.it...icons/asd2.gif
Se rifletti un attimo, ti renderai conto che quello che hai ridotto a "pensa a campare" http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif non è una banalità. In fondo la conoscenza serve a vivere meglio. Assunto che l'oggettività non è raggiungibile (ai fini dell'universo il nostro peso è, si suppone, trascurabile, ma non per questo riteniamo la nostra vita inutile), tanto vale farsi un punto di vista che ci valorizzi in quello che facciamo pure se non ai fini dell'Assoluto.
e io che ho detto? solo, ho fatto un riassunto http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gifCitazione:
antonyfirst ha scritto mer, 09 giugno 2004 alle 00:16
Se rifletti un attimo, ti renderai conto che quello che hai ridotto a "pensa a campare" http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif non è una banalità. In fondo la conoscenza serve a vivere meglio. Assunto che l'oggettività non è raggiungibile (ai fini dell'universo il nostro peso è, si suppone, trascurabile, ma non per questo riteniamo la nostra vita inutile), tanto vale farsi un punto di vista che ci valorizzi in quello che facciamo pure se non ai fini dell'Assoluto.
se non esistono fini e l'unico scopo è la sopravvivenza perchè cercare di essere (o sentirsi?) liberi? perchè tutta questa premura nel volerci distinguere dagli animali?Citazione:
Emack ha scritto mar, 08 giugno 2004 alle 20:58
Non esistono fini, penso.Citazione:
sgrizzo ha scritto mar, 08 giugno 2004 17:17
bella domanda.Citazione:
Emack ha scritto sab, 05 giugno 2004 alle 02:15
Siamo più liberi noi esseri umani, o una farfalla?
te ne faccio un'altra.
supponendo che gli uomini possano godere della libertà, a che serve essere liberi ai fini dell'universo (o della natura)?
Che esulino dalla sopravvivenza, o dall'inesorabile divenire.
l'importante è dormire, riprodursi, mangiare e defecare.
il ciclo è completo.
stavo cercando di allargare il discorso.Citazione:
antonyfirst ha scritto mar, 08 giugno 2004 alle 21:58
@ Sgrizzo: Sembrerò rozzo, ma cosa me ne frega del punto di vista dell'universo? Ciascuno di noi pensa a viversela dal proprio punto di vista, limitato, non eterno, ma proprio.
il punto non è: come ci vede l'universo. ma è: le nostre esistenze hanno un senso finito? le nostre scelte interferiscono con il divenire dell'universo? se non è così, che senso ha essere liberi di scegliere, se non per un gusto del tutto personale?
Ma tu ponevi la domanda dal punto di vista dell'universo.Citazione:
sgrizzo ha scritto mer, 09 giugno 2004 20:41
se non esistono fini e l'unico scopo è la sopravvivenza perchè cercare di essere (o sentirsi?) liberi? perchè tutta questa premura nel volerci distinguere dagli animali?Citazione:
Emack ha scritto mar, 08 giugno 2004 alle 20:58
Non esistono fini, penso.Citazione:
sgrizzo ha scritto mar, 08 giugno 2004 17:17
bella domanda.Citazione:
Emack ha scritto sab, 05 giugno 2004 alle 02:15
Siamo più liberi noi esseri umani, o una farfalla?
te ne faccio un'altra.
supponendo che gli uomini possano godere della libertà, a che serve essere liberi ai fini dell'universo (o della natura)?
Che esulino dalla sopravvivenza, o dall'inesorabile divenire.
l'importante è dormire, riprodursi, mangiare e defecare.
il ciclo è completo.
e che c'è di male nel gusto del tutto personaleCitazione:
sgrizzo ha scritto mer, 09 giugno 2004 alle 20:51
se non per un gusto del tutto personale?
influenzo l'universo, non l'influenzo, gli faccio venire un raffreddore...che m'importa.
Da quando noi prendiamo decisioni pensando all'influenza sull'universo e non alla nostra individualità e/o al massimo ad un campo limitato di influenza che ci interessa direttamente o indirettamente?
Da quando abbiamo ucciso Dio.Citazione:
Mithrandir81 ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 10:48
e che c'è di male nel gusto del tutto personaleCitazione:
sgrizzo ha scritto mer, 09 giugno 2004 alle 20:51
se non per un gusto del tutto personale?
influenzo l'universo, non l'influenzo, gli faccio venire un raffreddore...che m'importa.
Da quando noi prendiamo decisioni pensando all'influenza sull'universo e non alla nostra individualità e/o al massimo ad un campo limitato di influenza che ci interessa direttamente o indirettamente?
bah, frase ad effetto ma che di fatto mi sembra poco significativa...Citazione:
bradbet ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 17:07
Da quando abbiamo ucciso Dio.
non mi risulta che prendessimo decisioni di così ampio respiro prima tantomeno ora...fino a prova contraria siamo circoscritti come un topolino in gabbia e seppure le piccole decisioni potrebbero (ammettiamolo) influenzare in "grande", quando mai ce ne siamo preoccupati
Dio non lo abbiamo ucciso, ci siamo accorti semplicemente che adoravamo un fantoccio, e anche vuoto...
Ah, a proposito, per qualcuno dio è ancora vivo...
quando ho detto che c'è qualcosa di male nel cercare di essere liberi solo per il gusto di esserlo (o credere di esserlo)?Citazione:
Mithrandir81 ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 10:48
e che c'è di male nel gusto del tutto personaleCitazione:
sgrizzo ha scritto mer, 09 giugno 2004 alle 20:51
se non per un gusto del tutto personale?
influenzo l'universo, non l'influenzo, gli faccio venire un raffreddore...che m'importa.
Da quando noi prendiamo decisioni pensando all'influenza sull'universo e non alla nostra individualità e/o al massimo ad un campo limitato di influenza che ci interessa direttamente o indirettamente?
la mia era una domanda.
va bene...ma nel tuo domandare pare quasi che quel "gusto del tutto personale" sia inteso in negativo...quasi debba esserci necessariamente un ALTRO senso piuttosto che quello del "gusto personale"...Citazione:
sgrizzo ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 22:56
quando ho detto che c'è qualcosa di male nel cercare di essere liberi solo per il gusto di esserlo (o credere di esserlo)?Citazione:
Mithrandir81 ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 10:48
e che c'è di male nel gusto del tutto personaleCitazione:
sgrizzo ha scritto mer, 09 giugno 2004 alle 20:51
se non per un gusto del tutto personale?
influenzo l'universo, non l'influenzo, gli faccio venire un raffreddore...che m'importa.
Da quando noi prendiamo decisioni pensando all'influenza sull'universo e non alla nostra individualità e/o al massimo ad un campo limitato di influenza che ci interessa direttamente o indirettamente?
la mia era una domanda.
potrebbe non esserci, potrebbe non aver senso quindi domandarsi...
la frase di bradbet non era affatto poco significativa.Citazione:
Mithrandir81 ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 17:45
bah, frase ad effetto ma che di fatto mi sembra poco significativa...Citazione:
bradbet ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 17:07
Da quando abbiamo ucciso Dio.
non mi risulta che prendessimo decisioni di così ampio respiro prima tantomeno ora...fino a prova contraria siamo circoscritti come un topolino in gabbia e seppure le piccole decisioni potrebbero (ammettiamolo) influenzare in "grande", quando mai ce ne siamo preoccupati
Dio non lo abbiamo ucciso, ci siamo accorti semplicemente che adoravamo un fantoccio, e anche vuoto...
Ah, a proposito, per qualcuno dio è ancora vivo...
chi crede nell'assoluto prende decisioni proiettate verso un futuro finito. escatologia.
per un religioso l'uomo partecipa della vita dell'universo.
quando l'assoluto è stato ucciso è sorto l'esistenzialismo: l'eterna ricerca di un significato che l'umanità non possiede di per sè.
il significato che l'universo ci assegna è limitato al semplice svolgimento del ciclo vitale. evidentemente le nostre esistenze devono compensare eventuali squilibri. siamo necessari.
siamo in grado di elevarci al di sopra di questo "compito"? no (secondo me).
quindi ci rimane una vita da riempire di significati soggettivi. una vita in cui non esiste nessuna Libertà, ma esistono le libertà. una vita in cui le libertà sono la differenza fra dominante e dominato.
non era significativa relativamente alle mie osservazioni, è vero ciò che hai detto dell'uomo religioso...questo però in un contesto che per me rimane solo ideale, all'atto pratico non mi risulta che l'essere umano religioso (o non) si sia comportato in funzione di una effettiva partecipazione alla vita dell'universo.Citazione:
sgrizzo ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 23:14
la frase di bradbet non era affatto poco significativa.
chi crede nell'assoluto prende decisioni proiettate verso un futuro finito. escatologia.
per un religioso l'uomo partecipa della vita dell'universo.
quando l'assoluto è stato ucciso è sorto l'esistenzialismo: l'eterna ricerca di un significato che l'umanità non possiede di per sè.
il significato che l'universo ci assegna è limitato al semplice svolgimento del ciclo vitale. evidentemente le nostre esistenze devono compensare eventuali squilibri. siamo necessari.
siamo in grado di elevarci al di sopra di questo "compito"? no (secondo me).
quindi ci rimane una vita da riempire di significati soggettivi. una vita in cui non esiste nessuna Libertà, ma esistono le libertà. una vita in cui le libertà sono la differenza fra dominante e dominato.
"In nome di dio" mi è sempre suonato falso...
"In nome di me stesso" è l'unica cosa che riesco a comprendere, a vari livelli (sparandola grossa anche una Maria Teresa è un'egoista ad un diverso livello)
Questo per me, forse un mio limite...ma è quello che penso.
In questo senso intendevo non significativo.
Un attimo, l'esistenzialismo non è unicamente quello ateo. Certo lo è quello che citi ora. Ti riferisci apertamente a Sartre, mi pare di capire...
non volevo parlare dell'esistenzialismo come diretta conseguenza del nichilismo.Citazione:
Ph@ntom ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 23:28
Un attimo, l'esistenzialismo non è unicamente quello ateo. Certo lo è quello che citi ora. Ti riferisci apertamente a Sartre, mi pare di capire...
ma è una corrente di pensiero che in un certo senso assume significato proprio in opposizione ai valori assoluti delle epoche precedenti.
chi sono gli esistenzialisti religiosi?
non stiamo parlando di ciò che siamo, ma di ciò che crediamo di essere (piano religioso e/o ideologico).Citazione:
Mithrandir81 ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 23:23
non era significativa relativamente alle mie osservazioni, è vero ciò che hai detto dell'uomo religioso...questo però in un contesto che per me rimane solo ideale, all'atto pratico non mi risulta che l'essere umano religioso (o non) si sia comportato in funzione di una effettiva partecipazione alla vita dell'universo.Citazione:
sgrizzo ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 23:14
la frase di bradbet non era affatto poco significativa.
chi crede nell'assoluto prende decisioni proiettate verso un futuro finito. escatologia.
per un religioso l'uomo partecipa della vita dell'universo.
quando l'assoluto è stato ucciso è sorto l'esistenzialismo: l'eterna ricerca di un significato che l'umanità non possiede di per sè.
il significato che l'universo ci assegna è limitato al semplice svolgimento del ciclo vitale. evidentemente le nostre esistenze devono compensare eventuali squilibri. siamo necessari.
siamo in grado di elevarci al di sopra di questo "compito"? no (secondo me).
quindi ci rimane una vita da riempire di significati soggettivi. una vita in cui non esiste nessuna Libertà, ma esistono le libertà. una vita in cui le libertà sono la differenza fra dominante e dominato.
"In nome di dio" mi è sempre suonato falso...
"In nome di me stesso" è l'unica cosa che riesco a comprendere, a vari livelli (sparandola grossa anche una Maria Teresa è un'egoista ad un diverso livello)
Questo per me, forse un mio limite...ma è quello che penso.
In questo senso intendevo non significativo.
(esiste poi realmente una differenza?)
Jaspers e Marcel.
ok, allora mi chiamo fuori, non amo credere di essere ciò che non sono...l'ideologia è un'astrazione a cui rinuncio volentieri...se non nelle sue manifestazioni nel particolare.Citazione:
sgrizzo ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 23:55
non stiamo parlando di ciò che siamo, ma di ciò che crediamo di essere (piano religioso e/o ideologico).
(esiste poi realmente una differenza?)
Ma come possiamo solo pensare che, attualmente, le nostre azioni possono generare ripercussioni significative per l'universo?Citazione:
Mithrandir81 ha scritto gio, 10 giugno 2004 alle 17:45
non mi risulta che prendessimo decisioni di così ampio respiro prima tantomeno ora...fino a prova contraria siamo circoscritti come un topolino in gabbia e seppure le piccole decisioni potrebbero (ammettiamolo) influenzare in "grande", quando mai ce ne siamo preoccupati
Se anche facessimo esplodere la Terra, con conseguente sbilanciamento del Sistema Solare, non sarebbe che la manipolazione di un'infinitesima quantità d'energia, a fronte di un cosmo pressoché infinito.