en passant: forse per interesse o cultura di chi scrive, ma secondo me stiamo comunque parlando del processo sbagliato.
il processo penale non è un problema grave, in Italia, quanto quello civile, o amministrativo.
no?
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en passant: forse per interesse o cultura di chi scrive, ma secondo me stiamo comunque parlando del processo sbagliato.
il processo penale non è un problema grave, in Italia, quanto quello civile, o amministrativo.
no?
Tu intendi confessione in senso letterale e basta, "sono stato io".
Io (e i magistrati che adoperano tale sistema, così diffuso da essere diventato una prassi - informati) lo intendo nel senso di collaborare, fornire le prove, spiegare per filo e per segno come hai architettato la tale speculazione finanziaria truffaldina eccetera, non semplicemente dire "sono stato io perché sì".
:lol:Citazione:
gli interessa poco nella misura in cui uno si limita a confessare per sè, anche perchè se ottieni delle misure cautelari vuol dire che gli elementi sono molto forti...
L'istituto della carcerazione preventiva non ha questa funzione secondo i nostri codici, informati meglio. Quello di cui tu parli è appunto la degenerazione del medesimo che si fa in Italia negli ultimi tempi, soprattutto da Mani Pulite in poi... :no:Citazione:
come non cambia :rotfl:
ripeto il sistema esiste per evitare di incastrare la gente commettendo abusi, come avveniva con l'Inquisizione
oggi questo non è più possibile
risultato raggiunto. e bon.
ma secondo te come si fanno le indagini? :lol:
e non sarai anche tu uno di quelli che quando avviene un furto di caramelle grida che è una vergogna uno scandalo bisogna arrestarli e buttar via la chiave, e poi sono contro le intercettazioni le perquisizioni e qualsiasi altra cosa :asd:
se tizio ha fatto una rapina con caio e sempronio, e io arresto tizio, lo torchio finchè non mi dice chi sono caio e sempronio
una volta je se menava
oggi non si può
però si può tenerlo in carcere.
sennò boh, possiamo anche abrogare il codice penale in toto :lol:
Di "innovare" con un'idea che non s'è mai vista da nessuna parte.Citazione:
io di cosa stavo parlando? :uhm:
poi se a te la proposta non convince è un altro discorso.
Io, come dicevo, non penso che sia un delitto (...ops :asd:) innovare, ma visto che nel nostro ordinamento è già difficile far funzionare le cose semplici e collaudate, la proposta di incasinare ulteriormente il tutto mi convince pochissimo, anche e soprattutto, come dicevo, dal profilo costituzionale.
ok diabolik è un troll, possiamo procedere..
nel momento in cui dici a chi lavora, sia pure come smanettone, nel settore, ed ha pure fatto un esame di procedura penale, di "informarsi meglio" sui presupposti della carcerazione preventiva, come se io non li sapessi, ti riveli per quello che sei: un troll :asd:
non perderò tempo a spiegarti come si leggono ed applicano le norme, nè altro. :lul: magari riesci a convincere, che so, ale, che è più dotto di me e forse anche più paziente :lul:
E' curioso, visto che anche se non lavoro nel settore, procedura penale l'ho fatta, e mi riesce difficile pensare che lavori nel settore uno che sostenga che l'istituto della carcerazione preventiva fosse previsto dal codice per torchiare i sospettati affinché facciano i nomi dei complici. Se mi indichi l'articolo del CPP dove sta scritto, te ne sarò grato: io ero rimasto ai tre casi espressamente previsti dagli art. 274-275. O forse il troll sei tu, che dici di lavorare nel settore e sei incapace di sostenere una conversazione civile in merito? :uhm:
Dimenticavo, leggiti anche il parere in merito di uno che forse non ci lavora solo come "smanettone", visto che ci siamo:
http://davidesteccanella.postilla.it...na-anticipata/
su, bravo, torna a giocare con la ricerca di google :asd: un giorno capirai tante cose. :nod:
Bene, mi sembra sia chiaro chi sia in realtà il troll, qui :ciaociao:
Tocca srotolare la scheda professionale :asd:
P.s. che significa lavorare nel settore "come smanettone"? :uhm:
P.p.s. che io sappia qui di avvocati ci son solo Orologio ed ale, appunto.
Vabbè ma invece di fare a chi ce l'ha più duro spiegatevi per bene :asd: che magari a qualcuno interessa. Ben vengano anche le cose da google :look: se entrambi avete fatto procedura dei peni, immagino che non possano esserci punti di vista sulla questione ma aspetti oggettivi.
Insegnante...poi sbirro....
Ti manca diventare politico poi i mestieri piu infami li hai fatti.
allora il problema è che è tutto vero ma è una questione di punti di vista.
e il punto di vista del troll coso è invertito rispetto a quella che è la realtà.
bisogna chiarire una cosa: "arrestare" una persona, ovvero sbatterla dentro PRIMA della CONDANNA (tecnicamente si chiama "custodia cautelare in carcere"), è TREMENDAMENTE DIFFICILE.
Salvo i casi di flagranza del reato (nei casi in cui si deve o si può arrestare), il CCP prevede che le misure cautelari possano essere applicate solo se sussiste almeno una delle 3 seguenti condizioni:
- pericolo di fuga
- pericolo di "inquinamento delle prove"
- pericolo di reiterazione del reato
Queste devono essere VALUTATE IN CONCRETO ovvero se io ammazzo qualcuno non è che si può dire "eeeeeee ha ucciso una volta potrebbe rifarlo!". Nono. Negativo. Questa è una valutazione generica, superficiale, astratta. Non si arresta uno argomentando così.
Oltre alla valutazione in concreto, c'è anche il fatto che la misura deve essere idonea e necessaria. In particolare, non si può mettere in galera uno se non per motivi gravi che escludano l'applicazione di misure meno afflittive, dai domiciliari in giù, come l'obbligo di firma o di dimora per esempio.
Quindi insomma quando si arriva all'esecuzione di una OCC (ordinanza di custodia cautelare) vuol dire -se si son fatte le cose per bene, poi se vogliamo partire dall'assunto che son tutti cialtroni allora vabbè- che esistono FORTISSIMI MOTIVI e che si è seguita una trafila che comprende:
- richiesta da parte della polizia giudiziaria al PM
- valutazione del PM
- richiesta del PM al GIP
- valutazioni del GIP
- emissione dell'ordinanza
- esecuzione (e vabbè)
E il GIP e il PM non ragionano allo stesso modo. Magari il PM chiede, che so, 5 OCC in carcere, e il GIP gliene da 2 in carcere, 2 ai domiciliari, e 1 non gliene da, perchè lui valuta i presupposti in modo diverso dal PM.
Questa non è teoria, è pratica: capita spesso che il GIP ragioni in modo diverso dal PM e spesso è più "buono", diciamo così.
A questo punto, Tizio è in carcere, e cosa succede.
Succede che per uscire lui ha alcune (3) possiiblità:
1 - aspettare che scadano i termini di legge;
2 - andare al Tribunale del Riesame e far valutare la sua posizione da dei giudici indipendenti (sono sempre giudicanti ma sono estranei al procedimento, a differenza per inciso del GIP che comunque le carte del PM le conosce)
3 - convincere il PM a chiedere al GIP di revocare/ammorbidire le misure (e poi il PM dovrà convincere il GIP, il che è diciamo facile, ma tecnicamente non scontato, e anche qui avrei da raccontare, ma non posso perchè sono procedimenti aperti :asd: )
Tale "convinzione" la puoi produrre parlandoci, e ci parli facendoti interrogare, mica andando insieme al bar :asd: il solo modo per "parlarci" è quello
Ora mettiamo che uno voglia usufruire del punto 3.
E' una sua scelta, mica del PM.
Allora.
Tu sei Tizio.
Il PM ha appena scritto al GIP chiedendo che tu sia arrestato perchè c'erano dei SOLIDI MOTIVI PER FARLO.
E tu che fai?
Fai scena muta?
Magari neghi i fatti?
Ma allora, ANCHE VOLENDO (ma perchè dovrebbe volerlo lui, lol), ANCHE SE IL PM SI FOSSE NOTTETEMPO CONVERTITO AVESSE VISTO LA LUCE o quant'altro, COME ACCIDENTI PUò lui scrivere al GIP una richiesta di scarcerazione?
Cosa deve scrivere? "LOL avevo scherzato, RISPETTO A DUE SETTIMANE FA NON E' CAMBIATO NIENTE MA DAI MANDIAMOLO A CASA è UN BRAVO RAGAZZO SAI"???
:azz:
Tizio devi fornire al PM motivi perchè lui possa *ARGOMENTARE* la revoca o l'indebolimento delle misure.
E se Tizio da elementi di informazione, ovvero collabora, allora ciò *può essereé (dipende dai casi) un elemento che contribuisce alle argomentazioni.
Se Tizio aiuta l'indagine fornendo ulteriori fonti di prova, posso argomentare che non vuole inquinare le prove, no?
Se aiuta l'indagine fornendo nomi di ulteriori complici in una associazione per delinquere, posso argomentare che non potrà reiterare il reato, in quanto gli altri associati, incavolati, lo sbatteranno fuori dal gruppo, no?
Eccetera.
(Attenzione, sto semplificando. Ma spero che il succo si capisca lo stesso, perché il succo... è questo.)
Ma se Tizio non dice niente o nega, come fa un PM, anche volendo (e non vuole, visto che è lui che ha chiesto le misure al GIP :asd: ), a chiedere di revocare la misura emessa e che, ripeto, è stata emessa a ragion veduta dopo che lui stesso l'ha scritta e il GIP l'ha vagliata?
Ecco.
Poi è chiaro che tutto questo può essere visto come:
o mi dai quello che voglio o rimani dentro.
Ma questo in un certo senso non è sbagliato, ma ripeto, il punto di vista va capovolto:
se tu sei in carcere allora vuol dire che TU DOVRESTI RIMANERE DENTRO, PUNTO.
Lo dice il Codice.
Sei dentro perchè ci sono OTTIME RAGIONI (uno dei tre presupposti di cui sopra + non era possibile procedere altrimenti)
Se però FAI IL BRAVO, però, si può RAGIONARE e vedere se i presupposti, che al momento dell'arresto c'erano, sono venuti a cadere.
:)
L'istituto della carcerazione preventiva è previsto un po' come ultima ratio quando altri provvedimenti cautelari personali (divieto di espatrio, obbligo di presentazione ecc.) non siano giudicati sufficienti, e comunque in tre casi soltanto: quando cioè vi siano rischi concreti di fuga/reazione violenta, oppure di reiterazione del reato, oppure di inquinamento delle prove/ostacolo alle indagini. Peccato che dai tempi di Mani pulite in Italia venga usato, fra le forti perplessità della dottrina e in assenza di convincenti pezze d'appoggio normative, per "far cantare" le persone (nell'accezione sopra spiegata), facendo leva soprattutto, in caso di reati da white collars, su un'interpretazione molto stiracchiata del terzo punto (inquinamento delle prove).
Che chi abbia studiato legge non abbia mai sentito parlare del dibattito e delle fortissime obiezioni in merito (e se ne parlava da anni e anni già 10 anni fa, quando studiavo io) mi sembrava oltremodo singolare, certo se lui è uno "sbirro" il discorso è diverso, è, come dire, dall'altra parte della barricata e sarà forse normale che la veda così, boh: ovvio che se l'imputato spiega tutto lui / fa il nome dei complici eccetera le indagini sono molto più semplici e l'accusa in tribunale si può preparare meglio; d'altronde non credo sia un caso se le leggi teoricamente le fanno i giuristi, e non i poliziotti. Si sarà sentito offeso, cosa che non era mia intenzione, ma certo se evitasse di dar del troll a destra e a manca sarebbe anche meglio, eh :)
fixed
se neghi l'evidenza e proponi una interpretazione faziosa come l'ovvia verità si fa fatica a non pensare che stai trollando ;)Citazione:
Si sarà sentito offeso, cosa che non era mia intenzione, ma certo se evitasse di dar del troll a destra e a manca sarebbe anche meglio, eh :)
La dottrina non è composta (solo) da avvocati penalisti. E le pezze d'appoggio non sembra vederle.
Ma per curiosità, degli esami per entrare in polizia so ben poco, ma oltre a procedura non ti hanno fatto fare anche cose tipo diritto penale parte generale, teoria generale del diritto eccetera? :uhm:
Ma che bei presupposti per dialogare, davvero, con le opinioni contrarie alla propria che diventano "negare l'evidenza"... :facepalm:Citazione:
se neghi l'evidenza e proponi una interpretazione faziosa come l'ovvia verità si fa fatica a non pensare che stai trollando ;)
E allora la tua, quella di un poliziotto (nemmeno di un PM, che già a sua volta non si potrebbe definire neutrale...), invece è un'interpretazione obiettiva? :mah:
è incredibile come nessuno veda le motivazioni per una cosa e però si continui a farla lo stesso :asd:
forse le cose non stanno esattamente come dici tu?
forse ci sono pareri discordanti?
Comunque la pratica è come l'ho descritta io sopra.
L'ho visto fare.
Io SO che non è facile ottenere misure di custodia cautelare. So che magari fai un'indagine e ci sono 20 denunciati, tutti con solidi elementi; il PM ne chiede 5, di OCC, e il GIP gliene da 2 in carcere e 3 ai domiciliari.
Perchè mancano i presupposti per l'emissione di misure cautelari, non perchè gli altri siano innocenti. Il PM ed il GIP non pensano che siano innocenti ma pensano che non ci siano i presupposto per chiedere ordinanze. Quindi, 15 DPL.
Questi sono numeri inventati ma abbastanza realistici, nella mia modesta esperienza ma anche parlando con colleghi più anziani.
Ma naturalmente è molto più semplice pensare che ci sia un complotto per cui PM e GIP (perchè ricordiamo che devono essere d'accordo entrambi), fregandosene della Vera Dottrina™, abusano del carcere preventivo per esercitare il loro potere.
Io non dico che non ci siano errori od abusi; ce ne sono in ogni settore, perchè non qui.
Contesto che sia la norma.
Ma possibile che quando si parla di persone che non contano nulla si ha l'impressione che vengano scarcerate troppo in fretta, e invece quando si parla di persone "importanti" viene mutuata l'impressione opposta? :|
Uno può anche pensare che sia un GOMBLODDO o che i giudici siano psicopatici.
Io penso che del negher o dello spaccino non importi nulla a nessuno, mentre per la persona importante si trova sempre chi è disposto a difenderla.
La verità è che la legge viene applicata allo stesso modo in entrambi i casi, anzi: se c'è prudenza, è proprio colla persona importante, non certo con quella insignificante.
La verità, secondo me, è che di norma non c'è affatto un abuso della custodia cautelare in carcere: essa anzi viene usata troppo poco.
C'è piuttosto un abuso di intelligenza da parte di chi vuole convincere il popolo che sia così, per fare l'interesse dei potenti che non accettano che la legge venga applicata anche a loro, e di finire in carcere come dei poveracci qualsiasi.
diritto penale parte generale sìCitazione:
Ma per curiosità, degli esami per entrare in polizia so ben poco, ma oltre a procedura non ti hanno fatto fare anche cose tipo diritto penale parte generale, teoria generale del diritto eccetera? :uhm:
parte speciale anche
teoria generale del diritto no
cmq sono cc non polizia
e cmq li ho fatti dopo, non prima :asd:
vedi sopra.Citazione:
Ma che bei presupposti per dialogare, davvero, con le opinioni contrarie alla propria che diventano "negare l'evidenza"... :facepalm:
E allora la tua, quella di un poliziotto (nemmeno di un PM, che già a sua volta non si potrebbe definire neutrale...), invece è un'interpretazione obiettiva? :mah:
sono stufo di vedere la realtà travisata da persone che vorrebbero per i propri fini modificare i codici rendendo le nostre attività ancora più difficili.
E' davvero una mistificazione colossale
Che in qualche caso specifico (documentato, PLS) vi sia stato o vi sia ancor oggi un abuso della carcerazione preventiva ci credo, anzi sono SICURO che è avvenuto.
Mera statistica. Sicuramente è successo.
Che questa sia la NORMA, beh, è una boiata colossale. La norma è che si fa fatica a metter dentro i delinquenti, e quando lo si fa ci sta pure che vengano scarcerati dal Tribunale del Riesame. Che fa il suo lavoro, sia chiaro. Ma come si possa parlare di prassi di abuso della carcerazione preventiva con questi presupposti... :azz:
Beh? Avendo studiato diritto saprai benissimo che esiste sempre una pluralità d'opinioni e voci discordanti, non è mica la dimostrazione di un teorema di fisica o di geometria: quando si dice la maggioranza della dottrina è insito nel termine che vi siano anche opinioni contrarie.
Quanto al perché lo fanno lo stesso, di nuovo: hai studiato, non ti devo spiegare io la differenza fra dottrina e giurisprudenza, e quella che applica concretamente le leggi è la seconda... la prima tutt'al più orienta, influenza, spinge, nel lungo periodo, la seconda (ed ecco che potrebbe in questo caso orientarla in tal senso in futuro, vedremo)
Quando ogni tanto la Cassazione o la Corte Costituzionale fanno propria una certa interpretazione / dichiarano illegittima costituzionalmente, del tutto o in parte, una certa legge, che fino a qualche giorno prima questa veniva applicata allegramente, vuol dire che tutti erano contenti e poi improvvisamente una mattina si sono svegliati e hanno cambiato idea? Evidentemente c'erano delle forti voci di dissenso, dei dubbi sull'equità e/o sulla costituzionalità dell'interpretazione fatta di prassi dalla giurisprudenza di quel periodo, che partono (ovviamente) dalla dottrina e si estendono fino ad arrivare alle più alte Corti.
Mi pare che ci si debba intendere alla base su quale sia nel nostro ordinamento lo scopo del carcere. Il carcere è una pena, con funzioni di prevenzione sia generale che speciale e blablabla (inutile che scriva un papello in merito, giusto?), che come tale è disposta dopo la sentenza. I casi in cui venga utilizzato per altri scopi sono casi eccezionali (si potrebbero riassumere in un "per non fargli fare altri danni"), regolati specificamente da quella parte della procedura penale di cui parlavamo e che disciplina le misure cautelari personali. Sono quelle e basta, è un elenco limitato e tassativo, e le hai elencate e motivate pure tu. Ovviamente, come tutto, bisogna interpretarle, ma esaminiamo l'esempio che hai fatto ieri:Citazione:
Comunque la pratica è come l'ho descritta io sopra.
L'ho visto fare.
Io SO che non è facile ottenere misure di custodia cautelare. So che magari fai un'indagine e ci sono 20 denunciati, tutti con solidi elementi; il PM ne chiede 5, di OCC, e il GIP gliene da 2 in carcere e 3 ai domiciliari.
Perchè mancano i presupposti per l'emissione di misure cautelari, non perchè gli altri siano innocenti. Il PM ed il GIP non pensano che siano innocenti ma pensano che non ci siano i presupposto per chiedere ordinanze. Quindi, 15 DPL.
Questi sono numeri inventati ma abbastanza realistici, nella mia modesta esperienza ma anche parlando con colleghi più anziani.
Ma naturalmente è molto più semplice pensare che ci sia un complotto per cui PM e GIP (perchè ricordiamo che devono essere d'accordo entrambi), fregandosene della Vera Dottrina™, abusano del carcere preventivo per esercitare il loro potere.
Io non dico che non ci siano errori od abusi; ce ne sono in ogni settore, perchè non qui.
Contesto che sia la norma.
"ma secondo te come si fanno le indagini? :lol:
[...]
se tizio ha fatto una rapina con caio e sempronio, e io arresto tizio, lo torchio finchè non mi dice chi sono caio e sempronio
una volta je se menava
oggi non si può
però si può tenerlo in carcere"
Questo è esattamente ciò che non è coperto dal nostro CPP.
Tizio "si può tenere in carcere" se si pensa che scappi, se può inquinare le prove o se si pensa che farà un'altra rapina (e come dicevi tu stesso, se ci sono elementi concreti a farlo credere, mica così perché forse va a ruba' di nuovo). Non certo per farlo "confessare" i nomi di Caio e Sempronio. Perché il carcere, lo ripeto, è la pena, la retribuzione per l'illecito commesso, non altro, non il mezzo per agevolare le indagini.
Proprio l'opposto rispetto ai sistemi pre-illuministici, nei quali in origine carcere e tortura erano, al contrario, il mezzo per ottenere le prove (al vertice delle quali vi era la confessione) più che la pena (che invece era inizialmente afflittiva, non detentiva: da quella capitale a quelle minori tipo frustate, mutilazioni e allegrie varie in piazza)
Che poi, come hai scritto oggi, una volta che siano stati accertati i presupposti per la custodia cautelare di Tizio costui non vada rilasciato finché codesti presupposti non vengano meno è lapalissiano e nessuno credo l'abbia mai negato.
Di nuovo, penso che tu, forse per la frustrazione data alla situazione della delinquenza in Italia (cosa che capisco benissimo e credimi, il fatto che io sia garantista in sede procedurale non significa che vorrei vedere i delinquenti a spasso) stia mettendo insieme due cose diverse.Citazione:
Io penso che del negher o dello spaccino non importi nulla a nessuno, mentre per la persona importante si trova sempre chi è disposto a difenderla.
La verità è che la legge viene applicata allo stesso modo in entrambi i casi, anzi: se c'è prudenza, è proprio colla persona importante, non certo con quella insignificante.
La verità, secondo me, è che di norma non c'è affatto un abuso della custodia cautelare in carcere: essa anzi viene usata troppo poco
C'è piuttosto un abuso di intelligenza da parte di chi vuole convincere il popolo che sia così, per fare l'interesse dei potenti che non accettano che la legge venga applicata anche a loro, e di finire in carcere come dei poveracci qualsiasi.
vedi sopra.
sono stufo di vedere la realtà travisata da persone che vorrebbero per i propri fini modificare i codici rendendo le nostre attività ancora più difficili.
E' davvero una mistificazione colossale
Che in qualche caso specifico (documentato, PLS) vi sia stato o vi sia ancor oggi un abuso della carcerazione preventiva ci credo, anzi sono SICURO che è avvenuto.
Mera statistica. Sicuramente è successo.
Che questa sia la NORMA, beh, è una boiata colossale. La norma è che si fa fatica a metter dentro i delinquenti, e quando lo si fa ci sta pure che vengano scarcerati dal Tribunale del Riesame. Che fa il suo lavoro, sia chiaro. Ma come si possa parlare di prassi di abuso della carcerazione preventiva con questi presupposti... :azz:
Il problema è che i "delinquenti", prima del processo (che potrebbe anche trovarli innocenti, fra l'altro, non dimentichiamolo mai), dovrebbero stare dentro solo e soltanto se nel frattempo sono un pericolo per la società, mica per altro.
Dopo il processo, è un altro discorso, e lì ti appoggio incondizionatamente sui disastri dell'attuale diritto penitenziario, figlio in parte delle concezioni criminologiche "da trattamento", direi strasuperate dai tempi.
Ecco bravo, io odio i WoT, sei appena riuscito a farmene scrivere uno :facepalm:
questo è un discorso teorico e generale.
nel concreto ed applicandoci al caso specifico:
cosa vorrebbe la "dottrina" da parte dei pm?
quali sono questi miGlioni di casi di carcerazione preventiva di poveri cristi che non stavano tentando di scappare, non volevano inquinare le prove e non potevano reiterare il reato?
perchè se non è un problema reale, stiamo parlando di massimi sistemi.
Sì, certo, la legge va applicata.
Non lo si sta facendo? Explain when and why.
inutile un papello così come una riga.Citazione:
Mi pare che ci si debba intendere alla base su quale sia nel nostro ordinamento lo scopo del carcere. Il carcere è una pena, con funzioni di prevenzione sia generale che speciale e blablabla (inutile che scriva un papello in merito, giusto?),
rimango e rimarrò sempre un ignorante, in generale; ma nello specifico so perfettamente cos'è la pena a seguito di una condanna e cos'è una misura cautelare, conosco le riserve che da la Costituzione in fatto di privazione della libertà personale, e blabla :nod:
:nod:Citazione:
I casi in cui venga utilizzato per altri scopi sono casi eccezionali (si potrebbero riassumere in un "per non fargli fare altri danni"), regolati specificamente da quella parte della procedura penale di cui parlavamo e che disciplina le misure cautelari personali. Sono quelle e basta, è un elenco limitato e tassativo, e le hai elencate e motivate pure tu.
ti ripeto che è il punto di vista che devi capovolgere.Citazione:
Ovviamente, come tutto, bisogna interpretarle, ma esaminiamo l'esempio che hai fatto ieri:
"ma secondo te come si fanno le indagini? :lol:
[...]
se tizio ha fatto una rapina con caio e sempronio, e io arresto tizio, lo torchio finchè non mi dice chi sono caio e sempronio
una volta je se menava
oggi non si può
però si può tenerlo in carcere"
Questo è esattamente ciò che non è coperto dal nostro CPP.
Tizio "si può tenere in carcere" se si pensa che scappi, se può inquinare le prove o se si pensa che farà un'altra rapina (e come dicevi tu stesso, se ci sono elementi concreti a farlo credere, mica così perché forse va a ruba' di nuovo). Non certo per farlo "confessare" i nomi di Caio e Sempronio. Perché il carcere, lo ripeto, è la pena, la retribuzione per l'illecito commesso, non altro, non il mezzo per agevolare le indagini.
Dunque: io mi sono espresso da sbirro, ovviamente. Perchè a me va bene così. Per me arrivare ad una OCC è un traguardo investigativo.
Non me ne frega niente di privare uno della libertà, a me, salvo che per 3 cose:
1- come cittadino son contento che ci sia un pericolo in meno per le strade
2- (purtroppo, è sbagliato ma è così) il successo degli sbirri si misura dal numero di arresti
3- può avere utili risvolti investigativi
E bon.
Ma la realtà è che in fondo a me fottesega de faccio una OCC o un DPL, salvo quanto sopra. Sono cazzi della penitenziaria, mica miei :asd3:
E scrivere le esigenze cautelari sono cazzi del PM. Io chiedo, arrestiamoli tutti. Poi lui se la vede. La richiesta al GIP la fa lui, io non saprei farla, comunque non bene quanto lui! Se la faccio io il GIP mi da al massimo l'obbligo di firma :lol:
Questò è lo sbirro-reasoning.
Dal punto di vista legale, però, le cose vanno come ho spiegato sopra: se ci sono i motivi per arrestarlo, si arresta; a questo punto, se vuole tornare in libertà prima della scadenza dei tempi per la CC e in assenza di esito positivo al Riesame, non gli resta altro da fare, al carcerato, che far venir meno i motivi per cui dovrebbe stare in carcere.
Lo deve fare lui, mica io, non son mica suo padre.
E l'unico modo che ha di farlo, se ce l'ha (perchè non è detto che ce l'abbia: se è comunque pericoloso a piede libero può anche confessare l'omicidio Kennedy, dietro le sbarre rimane) è fornire argomentazioni utili al PM per poter chiedere al GIP di indebolire le misure.
Adesso spiegami tu che argomentazioni può dare al PM uno che
- nega l'evidenza
o
- non collabora.
:)
E' tutto così semplice, ed in linea con la normativa! :o
Imho il motivo per togliere valore alla confessione è proprio che estorcendola si falsa la verità; chiunque torturato abbastanza confesserebbe qualsiasi cosa, anche di essere in combutta col Demonio.Citazione:
Proprio l'opposto rispetto ai sistemi pre-illuministici, nei quali in origine carcere e tortura erano, al contrario, il mezzo per ottenere le prove (al vertice delle quali vi era la confessione) più che la pena (che invece era inizialmente afflittiva, non detentiva: da quella capitale a quelle minori tipo frustate, mutilazioni e allegrie varie in piazza)
Non è quello che avviene nelle nostre carceri, afaIk.
Per convincermi del contrario però mi devi portare fatti, non le vesti stracciate dei Difensori della Dottrina.
mah, invero credevo di aver parlato solo del PRIMA, io... :???:Citazione:
Di nuovo, penso che tu, forse per la frustrazione data alla situazione della delinquenza in Italia (cosa che capisco benissimo e credimi, il fatto che io sia garantista in sede procedurale non significa che vorrei vedere i delinquenti a spasso) stia mettendo insieme due cose diverse.
L'avevo già detto, semplicemente un'applicazione stretta del "nuovo" CPP (che nacque proprio per temperare alcuni eccessi di matrice fascista del precedente - lo sai che l'attuale CP è ancora quello del '30, no? Solo che essendo ovviamente l'impronta autoritaria più evidente nella procedura che non nel codice in sè, l'uno è nuovo mentre l'altro, pur modificato e rimaneggiato, rimane quello) che non stiracchiasse nessuno dei requisiti previsti, in particolare quello dell'inquinamento delle prove riguardo alla criminalità economica, invece di quella ampia del post Mani pulite. Ho letto interviste a *PM* (non sbirri) dire che per cose del genere si utilizzava il carcere preventivo proprio sperando che parlasse (nomi di chi aveva dato o preso le mazzette ecc. ecc.) perché altrimenti loro erano con le mani legate e non potevano proseguire nell'indagine. Il che è deprecabile, ma certo non si risolve tenendo dentro uno finché non parla, non è quello lo scopo della detenzione nel nostro ordinamento.
Immaginavo che lo sapessi, per questo ho scritto solo l'incipit e non ho proseguito. Ma visto che per aver scritto troppo poco mi sono preso del troll, meglio argomentare un po' di più... :jfs2:Citazione:
inutile un papello così come una riga.
rimango e rimarrò sempre un ignorante, in generale; ma nello specifico so perfettamente cos'è la pena a seguito di una condanna e cos'è una misura cautelare, conosco le riserve che da la Costituzione in fatto di privazione della libertà personale, e blabla :nod:
Ed è appunto il motivo per cui gli "sbirri" non fanno le leggi né le applicano, ma fanno solo diciamo da "braccio" della magistratura :sisi:Citazione:
Dunque: io mi sono espresso da sbirro, ovviamente. Perchè a me va bene così. Per me arrivare ad una OCC è un traguardo investigativo.
Non me ne frega niente di privare uno della libertà, a me, salvo che per 3 cose:
1- come cittadino son contento che ci sia un pericolo in meno per le strade
2- (purtroppo, è sbagliato ma è così) il successo degli sbirri si misura dal numero di arresti
3- può avere utili risvolti investigativi
E bon.
Ma la realtà è che in fondo a me fottesega de faccio una OCC o un DPL, salvo quanto sopra. Sono cazzi della penitenziaria, mica miei :asd3:
Questò è lo sbirro-reasoning.
Se facessi scrivere il CPP ad un ladrone, praticamente voi non potreste fare nulla e se vedete uno borseggiare una vecchia dovreste chiedergli scusa e ridargli il malloppo.
Se lo scriveste voi, avreste il potere di effettuare arresti arbitrari, tenere la gente in carcere senza motivazione a tempo indeterminato, riempire di botte per far parlare eccetera (ed è quello che succede quando c'è un golpe militare, p.es.)
Ecco perché non lo scrivete né voi né i ladroni, senza offese per nessuno per il poco nobile accostamento :rotfl:
E nel tuo esempio di Tizio Caio e Sempronio, dov'erano i motivi? :uhm:Citazione:
Dal punto di vista legale, però, le cose vanno come ho spiegato sopra: se ci sono i motivi per arrestarlo, si arresta;
Se ci sono i presupposti per la custodia cautelare, vuol dire che finché permangono la persona resta in carcere, chi ha mai detto diversamente? L'avevo già ribadito nell'altro post... :uhm:Citazione:
a questo punto, se vuole tornare in libertà prima della scadenza dei tempi per la CC e in assenza di esito positivo al Riesame, non gli resta altro da fare, al carcerato, che far venir meno i motivi per cui dovrebbe stare in carcere.
Lo deve fare lui, mica io, non son mica suo padre.
E l'unico modo che ha di farlo, se ce l'ha (perchè non è detto che ce l'abbia: se è comunque pericoloso a piede libero può anche confessare l'omicidio Kennedy, dietro le sbarre rimane) è fornire argomentazioni utili al PM per poter chiedere al GIP di indebolire le misure.
Ho mai detto che nelle nostre carceri la gente viene torturata? :mah:Citazione:
Imho il motivo per togliere valore alla confessione è proprio che estorcendola si falsa la verità; chiunque torturato abbastanza confesserebbe qualsiasi cosa, anche di essere in combutta col Demonio
Non è quello che avviene nelle nostre carceri, afaIk.
Per convincermi del contrario però mi devi portare fatti, non le vesti stracciate dei Difensori della Dottrina.
Beh, se parlassi anche del dopo capirei meglio. Io trovo inaccettabile che gente stracondannata, sommando tutte le varie misure premiali che ormai sono quasi "cosa dovuta" (sì adesso non dirmi che il giudice di sorveglianza deve dare l'assenso: lo so) sia fuori molto prima della condanna prevista, anche perché trovo che mini la certezza del diritto che già è a livelli scarsetti per l'ipertrofia normativa e la conseguente amplissima forbice che si riscontra nelle sentenze.Citazione:
mah, invero credevo di aver parlato solo del PRIMA, io... :???:
Nel caso di Tizio Caio e Sempronio ipotizzavo che le indagini mi avessero portato a Tizio e che esso fosse in carcere perchè... perchè c'era motivo che ci stesse: pericolo di fuga, reiterazione, inquinamento, boh :asd:
sul "dopo" anche io penso che ci siano troppe misure premiali, anche se ritengo che la certezza della pena, più che l'entità della pena, faccia la differenza.
In fondo a me basterebbe che tutti i reati avessero pena nel massimo di almeno 5 anni, così si può intercettare :asd3:
non parlo soltanto di iniziare le intercettazioni ma anche del fatto che sempre, una volta che le inizi per un motivo, vengon fuori altre magagne. E a volte non le puoi utilizzare. :sad:
Il discorso della certezza della pena è importante.
Per esempio, volevo fare una osservazione a una cosa detta da ale.
Lui diceva che si usano poco i riti alternativi al dibattimento.
Sono d'accordo.
Ma in realtà non mi sembra sia dovuto ad un problema dei PM. O del codice.
Loro, i PM, di solito son ben felici se uno vuole patteggiare. Hanno tanti procedimenti, se uno patteggia chiudono anche loro e si sgravano di una serie di rotture.
E comunque non è che possono opporsi, certo devono trovare un accordo, ma vabbè.
O sennò uno può andare in abbreviato, anche lì è sua scelta...
Invece no.
Il problema è che c'è la gente imputata che non vuole patteggiare, o altro.
Eppure poi molta di questa gente viene condannata, la maggior parte...
Perché lo fanno?
Non vedo altra spiegazione che la percezione, che queste persone probabilmente hanno, che riusciranno a spuntarla con qualche trucco o cavillo o con la prescrizione.
percezione che solo in parte è veritiera, purtroppo per loro: scoprono tardi che se non ti chiami per esempio ********** non è tanto facile mandare in vacca tutto il processo, anche se magari qualcosa si prescrive.
e ancora.
certezza vs. durata.
penso che per molti reati la durata sia relativamente poco importante.
prendi un ladro.
per te è un ladro;
per lui, il suo lavoro è rubare.
se lo arresti non fai altro che... mandarlo in ferie forzate.
una volta fuori... ritornerà a fare il ladro!
quindi o lo tieni in galera a vita; o lo rieduchi, gli insegni un altro lavoro e lo convinci a farlo; oppure beh, allungare la pena lo terrà lontano dai furti un po' di più fra una serie di furti e l'altra, ma non credo che cambi molto...
ultima cosa, se io scrivessi il CPP non farei nessuna di quelle cose che dici tu.
a me il cpp così com'è piace abbastanza, l'unica cosa che trovo davvero insensata è l'esagerazione del principio dell'oralità del dibattimento.
capisco che sia nata per evitare che venissero fabbricate prove a tavolino, ma così non ha senso. tempo e soldi sprecati.
diminuirei i casi di arresto obbligatorio in flagranza, darei la possibilità di ritardare certi atti come la denuncia di un fermato in certi casi, perchè a volte può essere utile non dare troppo nell'occhio
:look:
aumenterei lo spettro dei reati per cui si può intercettare --ma questo si può fare anche aumentando la pena massima, volendo. anzi... vorrei :asd3:
piuttosto cambierei il cp, accorpando alcuni reati, aggravandone altri.
non farei come dici tu perchè so che una confessione estorta non vale niente.
anche io confesserei se venissi imprigionato e picchiato... confesserei anche cose non fatte! :roll:
non ci vuole un genio per capirlo, non mi capacito di come lo si sia fatto per migliaia di anni :pippotto: ci arriva anche uno stupido :|
inoltre, le percosse e le lesioni sono un reato, e non si può certo introdurre una causa di giustificazione "di polizia". e noi dobbiamo dare il buon esempio!!!
La validità della P.E.C non può prescindere dalla presenza di una casella P.E.C. sia in uscita che in entrata. Il che vuol dire che una emal inviata via P.E.C. ad una casella di posta normale non ha nessun valore. Con queste premesse e considerando il panorama telefonico italiano, obbligare tutti gli avvocati italiani ad avere una casella P.E.C. già lo vedo difficile, se poi immagino i costi che lo Stato riuscirebbe a tirare fuori per dotare esso stesso dello stesso sistema, francamente rabbrividisco.
Tutte le amministrazioni dello stato sono già dotate di P.E.C.
:boh2:
http://www.indicepa.gov.it/documentale/index.php
Gli avvocati, si organizzino (semicit.).
:boh2:
Nè tu nè io lo vogliamo sapere...
:bua:
mi risulta che anche le imprese, grandi o piccole che siano (anche individuali) abbiano l'obbligo di PEC :bua:
Infatti, è obbligatoria. pure quei poco informatizzati dello studio medici sono riusciti a crearsele e farsele verificare (in tempi biblici)
anche senza premesse, avere una casella pec è differente dal farsene una standard, solo basta essere a un livello poco superiore al rincoglionimento totale per inviare i documenti al provider.
Senza contare che se un avvocato non è in grado di farsi una pec, che merda di avvocato.
La PEC ce l'ho obbligatoria anche io, sia come libero professionista (per quel poco che ancora fatturo :asd:) che a livello della piccola impresa a conduzione familiare (che è un negozio di 100mq e 3 vetrine, ma comunque la PEC deve averla :asd: mah).
quanto costa ad un povero cristo privato la PEC?
Non è gratis all'INPS/Poste? Se non lo è più, libero te la dà gratis per un anno e da quello successivo paghi sui 25 euro/anno o simile.
Su Aruba costa 5/6 euro l'anno.
inviato da mobile, strafalcioni possybily.
A me la dà gratis l'Ordine degli Ingegneri, il che significa che la pago 200 euro l'anno, visto che è l'unica cosa che mi da
:asd:
inviato da mobile, strafalcioni possybily.
Ma quindi basta avere una p.iva senza nemmeno essere iscritti alla camera di commercio per essere obbligati ad avere una PEC?
Boh? A me ha imposto di farla l'ordine nazionale cui appartengo :chebotta:
Ma la pec è già obbligatoria per tutti gli avvocati.
Nel civile è da un po' che tutte le comunicazioni (i "biglietti di cancelleria") vengono trasmessi solo a mezzo pec, quando gli uffici sono in grado di farlo. Altrimenti si procede a mezzo fax.
Poi ci sono gli uffici dove non possono fare comunicazioni a mezzo pec (non ho ben capito perchè) e nei casini della "riforma" sono rimasti senza toner per il fax e allora devono fare tutte le comunicazioni a mezzo ufficiali giudiziari, con gran risparmio per le casse dello stato :bua:
Comunque è obbligatorio indicarla negli atti, altrimenti le comunicazioni non arrivano e ci si becca pure una sanzione pecuniaria.
Non solo
Citazione:
Di seguito si riproduce l'art. 16 commi da 4 a 10 del D.L. 18 ottobre 2012 n. 179 convertito in Legge n. 221 in data 17 dicembre 20124. Nei procedimenti civili le comunicazioni e le notificazioni a cura della cancelleria sono effettuate esclusivamente per via telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o comunque accessibili alle pubbliche amministrazioni, secondo la normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Allo stesso modo si procede per le notificazioni a persona diversa dall’imputato a norma degli articoli 148, comma 2-bis, 149, 150 e 151, comma 2, del codice di procedura penale. La relazione di notificazione e` redatta in forma automatica dai sistemi informatici in dotazione alla cancelleria.
5. La notificazione o comunicazione che contiene dati sensibili e` effettuata solo per estratto con contestuale messa a disposizione, sul sito internet individuato dall'amministrazione, dell’atto integrale cui il destinatario accede mediante gli strumenti di cui all’articolo 64 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
6. Le notificazioni e comunicazioni ai soggetti per i quali la legge prevede l’obbligo di munirsi di un indirizzo di posta elettronica certificata, che non hanno provveduto ad istituire o comunicare il predetto indirizzo, sono eseguite esclusivamente mediante deposito in cancelleria. Le stesse modalita` si adottano nelle ipotesi di mancata consegna del messaggio di posta elettronica certificata per cause imputabili al destinatario.
Il problema è che per le comunicazioni il meccanismo è relativamente semplice: il cancelliere prepara la comunicazione, la firma digitalmente e la spedisce all'indirizzo pec che il difensore ha indicato negli atti.
La notifica di un atto civile invece pone una quantità di problemi che chi non è del mestiere sicuramente fa sicuramente fatica a capire
Per sommi capi la notifica di un atto di citazione cartaceo funziona così
- l'avv redige l'atto cartaceo e lo sottoscrive
- a margine o in calce (o anche su un altro foglio, ma deve essere materialmente congiunto, che altrimenti si ruba il lavoro ai notai) si inserisce la procura che viene sottoscritta dal cliente
- la procura viene autenticata dall'avvocato, che quindi attesta la provenienza della firma
- l'ufficiale giudiziario notifica a mani, a mezzo posta etc etc una copia dell'atto, che attesta essere conforme all'originale
- l'u. g. in fondo all'originale dell'atto attesta di aver notificato quel medesimo atto a tizio, in data X etc etc (spetterebbe a loro scrivere la relata ma tocca preparargliele noi)
- in giudizio l'avvocato produce il suo bell'originale con tutte le relate che dimostrano che l'atto di citazione è stato regolarmente notificato a tizio, caio e sempronio
So che sembra complicato, ma lo è meno di quanto si possa pensare.
E' il digitalizzare tutto 'sto procedimento che diventa decisamente più complesso.
Come autentico la procura (che normalmente sarà cartacea, dato che il cliente non avrà la possibilità di firmarla digitalmente)? Come la ficco nella pec? La relata come si fa e come si "lega" digitalmente all'originale? Nel giudizio, che per il momento non è ancora telematico, cosa produco? Una stampata fatta in casa?
Le norme che prevedono la possibilità (che dovrebbe diventare la normalità) di notificare a mezzo esistono da un po', ma fino a poco tempo fa mancavano tutte le norme tecniche per cui restavano del tutto inutili.
Ora pare (sono rimasto un po' indietro) che queste lacune siano state colmate almeno in parte.
Se volete farvi del male...
(è un vademecum per le notifiche in proprio, senza passare dagli ufficiali giudiziari, ma comunque rende l'idea)
Spoiler:
Beh, per certezza della pena non s'intende solo l'an, ma anche il quantum :sisi:
(Spiegazione per chi non ha fatto diritto: il concetto di certezza della pena non è solo il sapere di essere sicuramente puniti, ma anche il sapere di essere sicuramente puniti e con una pena certa. Dal punto di vista della prevenzione generale - la funzione di deterrenza svolta del diritto penale: non delinqui perché sai di andare in galera, in soldoni - la certezza della pena è un punto importante: anzi, se le pene fossero fisse, dal punto di vista generalpreventivo sarebbe l'optimum (io so che se faccio X sto Y anni in galera). In realtà non sono fisse perché ci sono anche altri fattori importanti e "personali" da considerare oltre alla generalprevenzione, ecco perché ci sono i cosiddetti limiti edittali ("da 3 a 6 anni di reclusione"), le attenuanti eccetera, però il punto è che se i limiti edittali, sommati alle aggravanti/attenuanti, alle misure premiali di diritto penitenziario eccetera producono una forbice eccessivamente ampia, ciò finisce col minare la certezza del diritto, dando una percezione diffusa (e criminogena, direi) che in carcere alla fine ci si sta sempre meno del previsto :asd:)
Non potrebbero essere mal consigliati dai loro legali?Citazione:
Ma in realtà non mi sembra sia dovuto ad un problema dei PM. O del codice.
Loro, i PM, di solito son ben felici se uno vuole patteggiare. Hanno tanti procedimenti, se uno patteggia chiudono anche loro e si sgravano di una serie di rotture.
E comunque non è che possono opporsi, certo devono trovare un accordo, ma vabbè.
O sennò uno può andare in abbreviato, anche lì è sua scelta...
Invece no.
Il problema è che c'è la gente imputata che non vuole patteggiare, o altro.
Eppure poi molta di questa gente viene condannata, la maggior parte...
Perché lo fanno?
Non vedo altra spiegazione che la percezione, che queste persone probabilmente hanno, che riusciranno a spuntarla con qualche trucco o cavillo o con la prescrizione.
percezione che solo in parte è veritiera, purtroppo per loro: scoprono tardi che se non ti chiami per esempio ********** non è tanto facile mandare in vacca tutto il processo, anche se magari qualcosa si prescrive.
Beh, è già qualcosa :asd:Citazione:
certezza vs. durata.
penso che per molti reati la durata sia relativamente poco importante.
prendi un ladro.
per te è un ladro;
per lui, il suo lavoro è rubare.
se lo arresti non fai altro che... mandarlo in ferie forzate.
una volta fuori... ritornerà a fare il ladro!
quindi o lo tieni in galera a vita; o lo rieduchi, gli insegni un altro lavoro e lo convinci a farlo; oppure beh, allungare la pena lo terrà lontano dai furti un po' di più fra una serie di furti e l'altra, ma non credo che cambi molto...
secondo me dovete prima analizzare l'attuale situazione italiana in cui tutto è proebito, ma tutto si fa....