Ma cosa dici...
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Ma cosa dici...
Guarda l'italia, leggi il tread dell'istruzione e vedi che non abbiamo studenti stranieri.
Guarda le altre nazioni dove tutti hanno una infarinatura decente di inglese, e qui da noi no.
Poi guarda che da noi è pieno di turisti stranieri e chiediti se l'italia non è una nazione stupida.
Solo questo può far capire quanti potenziali soldi sprechiamo.
"non abbiamo studenti stranieri" è una delle puttanate più colossali mai sentite qui dentro :asd:
http://www.universita.it/rapporto-vi...nti-stranieri/
Sono pochi solo rispetto a Paesi dove c'è la tradizione dei campus, ma da noi sono tutt'altro che assenti.
Addirittura, le sedi di Lecco e di Como del PoliMi hanno corsi solo in Inglese e c'è una presenza massiccia di cinesi e indiani.
Mi son basato sull'articolo postato nel topic dell'università.
Cmq nella mia università ci sono un pò di studenti stranieri...son teneri nel loro angolino buio. :asd:
Cmq leggo che:
Una percentuale del 2% sul totale degli studenti, ancora molto esigua, se confrontata con la media del 10% e oltre di studenti stranieri ospitati dalle università di altri Paesi europei come il Regno Unito (305.051), la Germania (183.122) o la Francia (181.730).
Anche se comunque si vede una tendenza in aumento.
Quei pochi vengono in Italia non perchè c'è una buona università, ma semplicemente perchè le tasse sono basse rispetto agli altri Paesi e perchè altri ancora talvolta vengono addirittura sussidiati per venire a studiare qui.
Io dell'istruzione impartitami dalla mia università non ho da lamentarmi, però non posso fare confronti non essendo stato in altre università.
Certo quello che dicevo io era questo: E' pieno di gente che va matta per l'italia per il nostro patrimonio artistico e culturale.
Se investissimo fortemente in istruzione per creare un università coi controcazzi in grado di esser paragonata a una harward o a una oxford, ci sarebbe la fila di gente disposta a pagar fior di quattrini per venire in italia a studiare.
E questo indirettamente porterebbe poi un vantaggio competitivo all'italia rispetto alle altre nazioni.
Ma questo è solo uno dei tantissimi esempi dove noi potremmo approfittare di tutto il nostro patrimonio per essere migliori degli altri.
Citazione:
Italia prossimo paese nel mirino dei mercati se non cresce più dell'1% (Wsj)
di Elysa FazzinoCronologia articolo 29 novembre 2010
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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2010 alle ore 15:30.
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Fondi d'investimento: le società italiane continueranno a perdere mercato (di Elysa Fazzino)
Dopo Grecia e Irlanda, Portogallo e Spagna, l'Italia rischia di essere il prossimo paese dell'eurozona a finire nel mirino dei mercati, "a meno che non riesca a far crescere l'economia più dell'attuale 1%". E' il monito lanciato sulWall Street Journal dall'economista e politologo Irwin Stelzer in un'analisi in cui sottolinea i "segnali d'allarme per l'Italia".
http://www.ilsole24ore.com/images201...7-327e20fc8273
«La buona notizia è che l'Italia, terza economia di Eurolandia, non è come la Grecia o l'Irlanda». Non è scoppiata una bolla immobiliare, non c'è stata nessuna grande implosione bancaria, «almeno non ancora», scrive Stelzer. «La cattiva notizia è che l'Italia è come il Portogallo», che pure finora è scampato a problemi immobiliari e bancari di proporzioni greco-irlandesi, ma «cresce così lentamente che gli introiti fiscali rischiano di non coprire i ‘pagherò». Una notizia «ancora peggiore», prosegue, è che l'economia italiana è una volta e mezza quella spagnola, e la Spagna è un paese considerato troppo grande per fallire, ma per il cui salvataggio l'eurozona non sarebbe in grado di offrire sufficienti risorse.
Dei protagonisti della vita pubblica italiana, Stelzer, direttore degli studi di politica economica presso l'Hudson Institute, fa solo due nomi: uno è citato in positivo, ed è Mario Draghi; l'altro no, ed è Silvio Berlusconi. La «posizione finanziaria relativamente buona dell'Italia», osserva, è dovuta «ad alcuni competenti organi di controllo bancari e all'abile governatore della banca centrale, Mario Draghi».
Lo stesso Draghi – sottolinea l'opinionista - ha lamentato che l'Italia «è incapace di crescere a tasso sostenuto» e ha registrato una «chiara perdita di competitività rispetto ai suoi principali partner europei». Tra il 1998 e il 2008, la produttività tedesca è cresciuta del 22%, quella francese del 18% e quella italiana appena del 3%. Se non aumenta la crescita della produttività, l'Italia non sarà in grado di crescere più del previsto 1% e in tal caso, dice l'Ocse, «gli introiti fiscali scenderanno e l'Italia non sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi di deficit».
Le nuove imprese necessarie per generare «innovazione, produttività e crescita» non riescono a decollare. Stelzer parla di «blocco imprenditoriale» e ne dà la colpa a una serie di tipicità italiane ("spaghetti-like"): lungaggini procedurali, corruzione, una struttura fiscale che massimizza gli incentivi all'evasione e una smisurata burocrazia pubblica.
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http://bs.serving-sys.com/BurstingPi...uID=0&Pos=8576 http://adv.ilsole24ore.it/5/www.ilso...330?_RM_EMPTY_
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L'industria italiana di gestione dei fondi "continuerà a perdere quote di mercato" in Italia
Tags Correlati: Banca Mondiale | Governo | Grecia | Irlanda | Irwin Stelzer | Italia | Mario Draghi | Ocse | Portogallo | Silvio Berlusconi | Spagna
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Ad aggravare il problema c'è l'opinione «depressa» che il mondo imprenditoriale ha del governo. Il primo ministro Silvio Berlusconi, «i cui flirt con giovani donne divertono gli italiani meno del resto del mondo», affronterà il voto di fiducia il 14 dicembre.
Gli imprenditori interpellati da Stelzer sono convinti - scrive l'economista – che «qualunque sia l'esito di quel voto» finiranno con un governo sempre incapace di pulire dalla spazzatura una Napoli «controllata dai gangster», di salvare i pericolanti tesori artistici italiani, o di portare avanti le «necessarie riforme strutturali dell'economia».
L'economia italiana – spiega - è trainata dalle piccole e medie imprese manifatturiere che fabbricano beni di consumo di alta qualità. Un'industria ad alta intensità di lavoro messa a dura prova dalla concorrenza di prodotti di minore qualità e prezzi molto più bassi fabbricati dai lavoratori cinesi, sia in Cina che in Italia.
Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna stanno pagando premi dal 5% al 7% sul bund decennali tedeschi. L'Italia, che recentemente ha pagato un premio di appena l'1,7%, potrebbe essere la prossima nel mirino degli investitori se non riesce a crescere più dell'1%. Dopotutto, conclude Stelzer, con un debito pari al 120% del Pil, l'Italia è più indebitata del Portogallo, che sta all'85%. E nella classifica della Banca Mondiale dei paesi dove è più o meno facile fare business, il Portogallo è 31.mo, mentre l'Italia è all'80.mo posto: per un imprenditore, in Italia è più dura che in Mongolia o in Zambia e poco meglio che in Giamaica, Albania e Pakistan.
fra un po' saremo nel mirino. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Ehmmm...non vorrei uccidere il tuo sogno nella culla, ma Oxford e Harvard mi pare che siano quello che sono grazie ai copiosi finanziamenti privati che attirano su di esse grazie alla ricerca vendibile che producono.
Il problema del finanziamento pubblico é che se lo dai ai fisici che studiano la fusione fredda lo devi dare anche ai filosofi che studiano il perché delle gonadi di Nietzche altrimenti discrimini.
Prepariamoci ad una nuova manovra (questa volta seria e che licenzi qualche centinaia di migliaia di inutili dipendenti pubblici) non appena ci sarà un nuovo governo.Citazione:
CDS italia 231,08
Ah, io uscirei subito dall'Euro, che si è rivelato essere una grande farsa commissionata dalle banche e dai poteri forti per favorire la Germania con lo svantaggio del resto dei Paesi (grazie Prodi)
sisi voglio vederti poi a pagare le spese con la lira :asd:
Come se Oxford non avesse prodotto alcuni degli studi e delle ricerche più interessanti in ambito umanistico :rotolul:
La realtà è che l'industria nostra finanzia ancora troppo poco (vuoi perché non si fida, vuoi perché il settore della moda non ha bisogno della ricerca scientifica)
la germania ha tagliato lo stato sociale ma ha aumentato i finanziamenti per la scuola e la ricerca. Il giappone finanzia pesantemente la ricerca, anche gli usa finanziano pesantemente la ricerca attraverso il pentagono la nasa e altri enti. Non credo affatto che la via sia di aspettare finanziamenti privati per cose immediatamente spendibili, perfino il pentagono finanzia ricerche su cose che oggi non hanno un'immadiata applicazione ma un domani potranno essere utili e dare quel know how che permette di creare qualcosa di completamente nuovo.
Proprio grazie a Prodi se uscissimo adesso dall'euro avremmo un ano talmente divaricato da perderci gli stronzi per strada.
La germania può farlo quando vuole, e speriamo vivamente non lo faccia.
E' vero che questa europa è dei banchieri, ma ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare.
Per quanto riguarda i pronostici sulle crisi, delle agenzie americane, (del tipo: la prossima a crollare sarà l'italia) si sono dimostrate già tante volte senza fondamento e unicamente fatte allo scopo di far muovere le borse per fare delle belle speculazioni. A questo pro potrebbero e dovrebbero stare zitte o pagare multe salatissime per procurato allarme. ;)
Su questo sono d'accordissimo. E quelli che rimangano sappiano fare il proprio lavoro e lavorino seriamente.
Citazione:
Ah, io uscirei subito dall'Euro, che si è rivelato essere una grande farsa commissionata dalle banche e dai poteri forti per favorire la Germania con lo svantaggio del resto dei Paesi (grazie Prodi)
Si dai usciamo dall'euro così poi la nostra economia implode entro tre mesi e a fare la spesa ci vai tipo i tedeschi nel dopoguerra, con le banconote a sei zeri :bua:
Immagino che tu sia in grado di dirci quali, e da chi sono stati finanziati...:roll:
La realtà é che quando devi fare ricorso alla cassa integrazione soldi per la ricerca te ne rimangono pochi. Ma cosa te lo dico a fare? :facepalm:Citazione:
La realtà è che l'industria nostra finanzia ancora troppo poco (vuoi perché non si fida, vuoi perché il settore della moda non ha bisogno della ricerca scientifica)
La Germania non é afflitta dalle torme di paraculi che, in Italia, di fronte ad un simile provvedimento scenderebbero subito in piazza a manifestare contro la "macelleria sociale" e che, ovviamente, sono i medesimi che oggi latrano contro i tagli alla ricerca.
Dai non diciamo eresie su, il programma spaziale americano é crollato miseramente dopo che, a fronte di finanaziamenti miliardari i risultati si sono dimostrati insufficienti o non produttivi, ed il pentagono finanzia ricerche che portano o a sistemi d'arma o a sistemi ad essi immediatamente connessi (comunicazioni, navigazione, equipaggiamento). Da essi derivano le applicazioni civili ma non viceversa.Citazione:
Il giappone finanzia pesantemente la ricerca, anche gli usa finanziano pesantemente la ricerca attraverso il pentagono la nasa e altri enti.
Almeno potremo svalutare il voluminoso debito.
Postilla per farvi spaventare un po': http://brunoleoni.it/debito.htm
http://img130.imageshack.us/img130/87/e1b1op.gifCitazione:
Ah, io uscirei subito dall'Euro, che si è rivelato essere una grande farsa commissionata dalle banche e dai poteri forti per favorire la Germania con lo svantaggio del resto dei Paesi (grazie Prodi)
l'attacco all'italia è iniziato?Citazione:
Crisi, spread BTP-Bund vola su massimi nascita Euro
http://www.teleborsa.it/Tools/ImageS...0&h=190&mode=4 (Teleborsa) - Roma, 30 nov - Si amplia ancora lo spread fra i titoli di Stato italiani e quello tedeschi, che raggiunge nuovi massimi dalla nascita dell'Euro (1999), a conferma dell'aumento del premio per il rischio per coloro che investono in bond governativi italiani. Idem per la Spagna.
Intanto, lo spread fra i BTP decennali ed il Bund tedesco ha raggiunto un picco di 213 punti mentre quello contro i titoli spagnoli è cresciuto a 270 punti.
Farvi nel senso far spaventare anche voi :asd:
Berlusconi dice che la Spagna sta peggio di noi, ma forse non è riuscito a comprendere bene la situazione.Citazione:
Stamane lo spread ha toccato i 219,7 punti base, mai così in
alto dalla nascita dell'euro, con il rendimento sul 10 anni
italiano in avvicinamento alla soglia del 5%. Record dall'introduzione dell'euro anche per lo spread spagnolo ES10YT=TWEB DE10YT=TWEB che ha toccato i 313 punti base.
Lo spread Irlanda-Germania IE10YT=TWEB DE10YT=TWEB è
giunto al record di 708 punti base.
Già prima della manovra di qualche mese fa affermai qui dentro che sarebbe stata necessaria, nonostante le varie smentite dei politici.
Ora rilancio: ne serve un'ulteriore da 20-30 miliardi per ridurre il deficit sotto il 3% già nel 2011 e resistere all'attacco che ci sarà sui bond italiani.
E'vero che la Spagna sta peggio. se vedete i miei post del 2008-2009 si sapeva: Irlanda e Spagna erano gia' fottute. Si e' solo provato a salvare alcune delle loro banche private. Cosa che non ha funzionato. RBS, HBOS e Santander sono tutte insolventi, col cappio al collo per valutazioni immobiliari non realistiche.
Questo non vuol dire che l'Italia stia molto meglio. In questo caso, Berlusconi a prescindere. Sarebbe stata la stessa cosa con un altro governo (forse anche peggio)