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Re: Decreto sulle università
ma la situazione è critica.
qua a Firenze l'università rischia di non riuscire a pagare gli stipendi ai docenti già da Gennaio prossimo.
da un documento dei rettori italiani
Citazione:
http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1605
Tali misure sono pesantemente aggravate dalla nuova Legge finanziaria appena presentata dal Governo, che prevede per il 2010 una diminuzione del Fondo di finanziamento delle università addirittura di 700 milioni (
più del 10% dell’attuale Fondo) e tagli drastici per le università non statali. Deve essere sin d’ora chiaro che con interventi di tale entità
sarà impossibile per le università pubbliche anche solo pagare le retribuzioni del personale.
e ancora
Citazione:
Gli Atenei italiani non saranno in grado di chiudere in pareggio i propri bilanci, facendo fronte ai loro impegni didattici, scientifici e di servizio, già a partire del 2010.
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Re: Decreto sulle università
Tra l'altro il Crui è stato sempre molto (fin troppo) moderato, se scende in campo e dice la sua vuol dire che stanno veramente con le pezze al qulo :asd:
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Re: Decreto sulle università
Citazione:
Originariamente Scritto da
PinHead81
Rifacciamo i conti
no, no, che rifacciamo i conti: i tagli mica sono cumulativi, se il governo dice che taglierà un fondo da 1000 M l'anno, di 200 M quest'anno e di 300 M l'anno prossimo, il governo verserà 800M il 1° anno e 700 il 2°, non 800 il 1° anno e 800-(200+300)=500M il secondo. almeno credo (altrimenti si deve specificare che i trasferimenti sono tagliati di "ulteriori" 300 M, che nel decreto non c'è) :look:
gli immatricolati che pagano le tasse universitarie sono 1,8 milioni tutti gli anni.
i nuovi iscritti sono 324mila tutti gli anni.
il fondo di finanziamento delle università è di 16.700 milioni trasferiti ogni anno.
dunque fare le somme di cinque anni di tagli è sbagliato, perchè tutti i valori sono annuali (es. in 5 anni le facoltà ricevono 16700x5=83,5 miliardi di euro, e i nuovi iscritti sono 324x5=1,6M, e le rette annuali pagate sono di 1,8 milioni di studenti x 5 anni = 9 milioni di rette annuali).
il taglio di 1,5 miliardi è sui complessivi 5 anni, dunque va spalmato su 83,5 miliardi, non su 16,5.
l'aumento di 165 euro non c'è ogni anno: c'è solo una volta, e poi si paga per tutti gli anni, dunque gli 820 euro di aumento sono complessivi, sull'arco di tutto il corso accademico, non sono aumenti della rata annuale: si aumentano le tasse una sola volta di 165 euro, ed è sufficiente a coprire i 300 M di tagli medi annui per i 5 anni seguenti (insomma, se oggi si pagano 1000 euro di rata, l'anno prossimo se ne pagheranno 1165, e l'anno dopo ancora 1165, non 1330).
ma anche se avessi ragione tu (e può essere, con quei furboni al governo), e mi sbagliassi, l'aumento sarebbe di 800 euro di rata (spalmati su 5 anni); l'ultima rata che ho pagato io prima di laurearmi era di 1500 euro circa; da dove diavolo esce una rata 3/4 volte? è chiaro che questa è una balla cosmica.
e anche il taglio ricadesse solo sui nuovi iscritti, la differenza sarebbe solo nel transitorio: il 1° anno i nuovi iscritti si beccherebbero 800 e rotti euri in più sulla groppa, ma dall'anno successivo pagherebbero uguale (perchè l'anno successivo ci sarebbero ALTRI 300k nuovi iscritti, quindi le rate aumentate sarebbero il doppio: in 6 anni, avresti sostituito con nuovi iscritti TUTTI gli 1,8 milioni di iscritti attuali).
PS: anche mi sbagliassi e avessi ragione tu, i rettori non sono equanimi nella faccenda (coi privati, addio baronie). per rendersi conto dell'affidabilità del CRUI, basta semplicemente usare i suoi dati: notate che sceglie l'anno con più tagli (700M del 2010, mentre i tagli degli altri 4 anni sono MOLTO minori).
ma anche così, provate a calcolare 700 / 16700 * 100 e vedere se vi viene "più del 10%".
scoprirete che viene il QUATTRO VIRGOLA DUE per cento; il dato di 16700 è un dato ufficiale del miur, e 700 lo forniscono i rettori stessi (tra l'altro il dato è ERRATO perchè nel decreto c'è scritto chiaramente 310 M per il 2010): perciò è certificato e innegabile che i rettori RACCONTANO PALLE.
per quanto mi riguarda con questa uscita hanno perso ogni credibilità possibile.
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Re: Decreto sulle università
Uhmm no mi sa che hai ragione tu :sisi:
Sull'inaffidabilità del crui sono d'accordo, il problema è che è l'unico organo che ha un peso reale e, come tale, ormai è intasato di quel migliaio di vecchiacci rettori che è impossibile schiodare anche con la soda caustica :asd: Tra l'altro ho appena scoperto l'acqua calda, ovvero un professore mio carissimo amico mi ha detto che in realtà ci sono moltissime università che sono favorevoli al decreto e alla futura privatizzazione e, addirittura, ci sono già aziende che stanno facendo pressione in tal senso su strutturati e eventuali persone probabilmente coinvolte nei futuri ruoli decisionali (senza far nomi...dipartimento di ingegneria di roma tre e policlinico di tor vergata :look:)
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Re: Decreto sulle università
Ora non vorrei fare del classismo, ma al sud non ci sono aziende che sono in grado di reggere l'università con i propri finanziamenti :asd:
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Re: Decreto sulle università
Metteranno richieste altissime ai laureifici, sai i soldi che fanno solo con gli esami di stato di giurisprudenza? :asd:
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Re: Decreto sulle università
Citazione:
Originariamente Scritto da
PinHead81
Metteranno richieste altissime ai laureifici, sai i soldi che fanno solo con gli esami di stato di giurisprudenza? :asd:
Forse è gia stato ricordato, ma pare che la ministra stessa abbia usufruito di uno di questi... ha fatto il concorso per l'abilitazione forense a Catanzaro, in un noto laureificio in cui pare che la percentuale di promossi al concorso sia dell'80-90% contro il 30% tipo di altre sedi... :sisi:
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Re: Decreto sulle università
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
quindi il taglio è di circa lo 1,8% (cribbio, hai letto bene? UNO VIRGOLA OTTO PERCENTO!).
ma solo a me, anche in percentuale, un taglio dell' 1,8% sembra TANTO? :boh2:
vabbe' che siamo in recessione :uhm:
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Re: Decreto sulle università
ti sembra tanto perchè assumi che l'ingresso dei privati sia pari allo 0%...
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Re: Decreto sulle università
beh, ma effettivamente per le università che rimarranno tali e non diventeranno fondazioni... i fondi aggiunti da privati non dovrebbero appunto rimanere a 0, no? :mah:
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Re: Decreto sulle università
i fondi privati ci sono già mi pare....anche il dato precedente, su cui si è calcolato che il taglio è del 1.8% mi pare che sia comprensivo anche di fondi privati.
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Re: Decreto sulle università
no, alfio, l'1,8% è calcolato sul fondo di trasferimento pubblico (che copre circa il 65% dei finanziamenti all'università).
i fondi privati non vengono calcolati, quindi; attualmente essi garantiscono più o meno il 5% del totale (il 30% che manca è diviso tra finanziamenti pubblici alla ricerca, rette universitarie, e introiti autonomi delle università, ad esempio con i brevetti che producono).
il taglio dell'1,8% (che lo ripeto è l'1,8% del 65%) NON sarà generalizzato, uguale per tutti: nella legge è scritto chiaro che il fondo verrà riequilibrato, e chi avrà più contributi privati ne avrà anche meno pubblici.
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Re: Decreto sulle università
Ecco il primo testo scritto su cui metto le manine dei contro133...
Generalmente li si sente chiacchierare, ma non c'è modo di leggere.
Ecco il documento prodotto dal nocciolo duro della protesta pisana:
http://133.anche.no/wp-content/uploa...ssier-1331.pdf
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Re: Decreto sulle università
documento che straparla di tagli spaventosi, ma guarda caso dimentica di dire di che entità sono rispetto al totale dei trasferimenti.
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Re: Decreto sulle università
Oggi al poliTO c'è stata un'assemblea in cui il rettore ha letto e mostrato un documento in cui si calcolavano i fondi e quindi i tagli dei prossimi anni, per quel che riguarda il nostro ateneo. In sintesi, per il 2008 e il 2009 il fondo resta sostanzialmente invariato, grazie anche a una quota aggiuntiva in entrata (a quanto ho capito stanziata in precedenza da Padoa-Schioppa e Mussi). Dal 2010 le cose si fanno più complicate perchè i tagli diventano maggiori, e l'inflazione gioca la sua parte. Il rettore ha anche precisato che attualmente, oltre al fondo ordinario statale, riceviamo parecchi soldi da fondazioni bancarie (san paolo e cassa di risparmio). Fatto sta che la situazione (per quel che riguarda i quattrini) che ha dipinto è si problematica, ma visto che fino ad ora il bilancio è in regola si fronteggeranno gli eventuali tagli andando a ricercare i fondi mancanti altrove per quanto possibile. E' stato inoltre detto molto chiaramente che nessuno ha intenzione di trasformare l'ateneo in fondazione di diritto privato.
Quando hanno iniziato a parlare i rappresentanti degli studenti è iniziato ad emergere quanto a me era già chiaro da un pezzo: anche di fronte alle cifre e ai conti fatti con dovuta precisione e chiarezza si preferisce spostare il fronte della discussione sull'etica (e sotto sotto la politica), sottolineando che la possibilità che le università si trasformino in fondazioni private comporterebbe rette elevatissime, che di fatto impedirebbero l'accesso a molti, andando a ledere il sacro diritto allo studio sancito dalla costituzione, impedendo la mobilità sociale e la diffusione della conoscenza ecc ecc ecc. E hanno chiesto in definitiva al rettore di prendere posizione anche su questa questione, su cui prima non si era pronunciato, cosa che non mi pare che abbia fatto.
In conclusione, che questo decreto sia principalmente a sfondo economico mi pare ormai cosa scontata, ed è più che altro criticabile, come detto anche dal rettore, la mancanza di una programmazione e di un progetto (ad esempio di ridistribuzione dei fondi secondo merito) dietro i tagli e le riduzioni di personale. Tutto il resto mi pare fuffa. Gli scenari apocalittici descritti da alcuni (università che dall'anno prossimo andranno in completo fallimento) mi sembrano fuori dalla realtà, al più potrà esserci una limitata diminuzione della qualità dei servizi. Che non è una buona cosa, beninteso, ma da qui a prevedere il collasso dell'intero sistema universitario ce ne passa.
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Re: Decreto sulle università
Bè non tutti stanno messi bene come il PoliTo...mica hai detto fuffa, se permetti :asd: vallo a dire alla Federico II...
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Re: Decreto sulle università
Allora, diamo una sistemata a tutti i numeri ...
Citazione:
DL 112 / 2008
[...]
Art. 66.
[...]
13. Le disposizioni di cui al comma 7 trovano applicazione, per il triennio 2009-2011 fermi restando i limiti di cui all'articolo 1, comma 105 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nei confronti del personale delle università. Nei limiti previsti dal presente comma e' compreso, per l'anno 2009, anche il personale oggetto di procedure di stabilizzazione in possesso degli specifici requisiti previsti dalla normativa vigente. Nei confronti delle università per l'anno 2012 si applica quanto disposto dal comma 9. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette. In relazione a quanto previsto dal presente comma, l'autorizzazione legislativa di cui all'articolo 5, comma 1, lettera a) della legge n. 537 del 1993, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e' ridotta di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.
[...]
Art. 69.
Progressione triennale
[...]
2. In relazione ai risparmi relativi al sistema universitario, valutati in 40 milioni di euro per l'anno 2009, in 80 milioni di euro per l'anno 2010, in 80 milioni di euro per l'anno 2011, in 120 milioni di euro per l'anno 2012 e in 160 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, tenuto conto dell'articolazione del sistema universitario e della distribuzione del personale interessato, definisce, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze le modalità di versamento, da parte delle singole università delle relative risorse con imputazione al capo X, capitolo 2368 dello stato di previsione delle entrate del Bilancio dello Stato, assicurando le necessarie attività di monitoraggio.
[...]
Citazione:
DL 93 / 2008
[...]
Art. 5.
[...]
7.
[...]
d) quanto a 985,8 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010, mediante riduzione lineare del 6,78 per cento degli stanziamenti di parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 24 dicembre 2007, n. 244;
[...]
(Per la tabella in oggetto, vedere pag 271 di
http://gazzette.comune.jesi.an.it/20...ziaria2008.pdf
Fondo attuale:
http://www.miur.it/DefaultDesktop.aspx?doc=958
Utile tabella di conticini, con alcuni "extra":
www.dottorato.it/media/tagliffo.xls
Risultato finale per i pigri: le Università si beccano effettivamente un -10% nel 2010 e poi giù ad andare peggio negli anni successivi. La cosa non risulta evidente immediatamente perchè i tagli sono spezzettati su più decreti, che sono stati sparati uno dopo l'altro, ma è così.
Spero sinceramente che qualcuno mi smentisca e che magari gli uni sono decreti attuativi degli altri, per cui ho contato doppio o triplo. Spalmandolo sull'intera popolazione universitaria, vengono fuori 350€ all'anno a testa, circa.
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Re: Decreto sulle università
direi che possiamo prendere per buoni i tuoi numeri, che sono la pietra tombale sulla protesta: chi parla di aumenti delle tasse di molte migliaia di euro fa aria fritta.
l'unico dato errato è il 10%, perchè il finanziamento pubblico alle università non è dato dal solo FFO riportato nella tabella di excel:
http://statistica.miur.it/Data/uic2007/Le_Risorse.pdf
pagina 3 tabella 1.1.1 1a colonna, spese totali 2005 = 16695 milioni di euro (e non 6888 come scrivi).
lo dividi per 3, e i conti più o meno tornano.
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Re: Decreto sulle università
il punto mi sa che sia che le tase, comunque sia, non possono essere alzate più di tanto. esiste una legge o qualcosa del genere che dice che non possono essere più di tot. quelli che parlano di aumenti vertiginosi si riferiscono alle eventuali fondazioni private
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Re: Decreto sulle università
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
direi che possiamo prendere per buoni i tuoi numeri, che sono la pietra tombale sulla protesta: chi parla di aumenti delle tasse di molte migliaia di euro fa aria fritta.
l'unico dato errato è il 10%, perchè il finanziamento pubblico alle università non è dato dal solo FFO riportato nella tabella di excel:
http://statistica.miur.it/Data/uic2007/Le_Risorse.pdf
pagina 3 tabella 1.1.1 1a colonna, spese totali 2005 = 16695 milioni di euro (e non 6888 come scrivi).
lo dividi per 3, e i conti più o meno tornano.
Avevo visto quel dato e non sapevo come inserirlo nel mosaico, in effetti.
Anche perchè se si guarda ad altri dati, tipo questi:
Non combaciano completamente. Bisognerebbe capire esattamente come interpretare questi dati, magari consultando qualche bilancio delle università più "a rischio" per farsi un'idea più precisa. :sisi:
Comunque c'è da dire che un'oscillazione di -750 milioni per il 2008 e -1100 milioni per il 2013, se non è devastante (spalmato sulla popolazione universitaria, a regime fanno 500€ a persona all'anno, più o meno), tuttavia non è trascurabile, soprattutto considerando che la retta media pagata dall'italico studente si aggira intorno ai 700€, con forti caratterizzazioni geografiche. Questo senza contare che i discorsi sul sistema in generale vanno bene fino ad un certo punto, dato che il sistema universitario è tutt'altro che omogeneo e potrebbero venire anche a crearsi situazioni di profonda difficoltà.
PS: La tabella riassuntiva in excel non è la mia ! :D Ma suppongo tenga conto del solo FFO.
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Re: Decreto sulle università
700? la mia ultima rata nel 2002 era di oltre 1500 euro...
d'altro canto, lo ripeto, nella situazione attuale l'università è pagata per il 15% da chi ci va e per l' 85% da chi non ci va: secondo me è una situazione da riequilibrare.
anche fare il calcolo considerando l'ingresso del privato pari a 0 non mi sembra molto corretto: quello è il caso peggiore in assoluto, ed è lontanissimo dagli scenari catastrofici: è ragionevole pensare che qualche privato che entra ci sarà, per cui lo scenario finale sarà ancora meno pesante, e oserei dire che è altrettanto ragionevole pensare che se l'ingresso dei privati si rivelasse pari a zero, si potrebbe convincere il governo a tornare sui suoi passi (è un bilancio, mica una condanna alla sedia elettrica...).
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Re: Decreto sulle università
Vorrei linkarvi questo intervento del rettore del politecnico di milano che parla in generale della legge 133 e delle sue conseguenze sull università italiane, in risposta a molte mail di studenti. A me sembra molto interessante:
http://legge133.studentipolitecnico....agli-studenti/
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Re: Decreto sulle università
Ammetto di essere un po' confuso e di non avere le idee chiare quanto Ronin, ma se Rettori di due Atenei tanto diversi come il PoliMI e Pisa scrivono più o meno le stesse cose, con tutto il bene che posso volere a Ronin, non mi sento di credere fermamente che "è tutto ok"....
Il problema evidentemente esiste e a questo punto immagino che in questo topic ci sia un qualche passaggio dato per scontato che invece tanto scontato non è....
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Re: Decreto sulle università
dipende dal credito che dai ai rettori come fonte equanime nella questione...
il punto imho è che oggi come oggi, nell'università NON è "tutto ok". dunque inutile pensare che una riforma lasci le cose "tutte ok".
a qualcuno bisognerà pur scombinar le cose, per riformare: se questo qualcuno è la classe dei professori universitari (di cui i rettori sono somma espressione), che unanimemente e indiscutibilmente è considerata di valore scarso e affetta da nepotismi, inefficienze, baronie e indegnità morali di vario tipo, secondo me la riforma va nella giusta direzione.
poi ci sono gli studenti, che colpe non ne hanno, ma ripeto, quella di riequilibrare una situazione in cui chi va all'università paga il 15%, e chi invece non ci va paga il resto è secondo me un'esigenza imprescindibile. se si riesce a far sì che questo riequilibrio avvenga a spese dei baroni, grazie all'ingresso dei privati, sarà per il governo un successo di vaste (oserei dire insperate) proporzioni.
sennò sarà semplicemente un passo in direzione di una fiscalità più equa.
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Re: Decreto sulle università
Citazione:
Originariamente Scritto da
alfio86
il punto mi sa che sia che le tase, comunque sia, non possono essere alzate più di tanto. esiste una legge o qualcosa del genere che dice che non possono essere più di tot. quelli che parlano di aumenti vertiginosi si riferiscono alle eventuali fondazioni private
esatto
l'università può prendere con le tasse fino al 20% dei finanziamenti ricevuti dallo stato. quindi non si può neanche "riequilibrare" le perdite dovute ai tagli aumentando le tasse
ripeto, i tagli sono sbagliati in ogni caso, siano del 5 10 o 20%.
L'Italia deve spendere di più, non meno:
Il confronto internazionale effettuato sulla base dei dati Eurostat, indica per l’Italia una spesa media per
studente, calcolata a parità di potere d’acquisto della moneta nei diversi Paesi, molto inferiore rispetto
alla media dei Paesi di interesse (Tav. 1.1.3).
Ancora più marcata è la posizione di svantaggio se si confronta la spesa per studente in rapporto al Pil
pro capite al fine di tener conto anche dei livelli socio - economici dei Paesi: la posizione dell’Italia
risulta sensibilmente inferiore a quella di tutti gli altri Paesi considerati.
Citazione:
poi ci sono gli studenti, che colpe non ne hanno, ma ripeto, quella di riequilibrare una situazione in cui chi va all'università paga il 15%, e chi invece non ci va paga il resto è secondo me un'esigenza imprescindibile. se si riesce a far sì che questo riequilibrio avvenga a spese dei baroni, grazie all'ingresso dei privati, sarà per il governo un successo di vaste (oserei dire insperate) proporzioni.
sennò sarà semplicemente un passo in direzione di una fiscalità più equa.
non capisco, allora tutti i paesi che spendono più di noi (ovvero.. tutti) hanno una fiscalità meno equa? sprecano il doppio/triplo? :mah: