Sì.
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Sì.
Non posso ancora risponderti.
Citazione:
Ben Gurion ha scritto sab, 10 aprile 2004 alle 21:09
vi consiglio di leggere "Dio è taoista?" di RAYMOND M. SMULLYAN, contenuto nel libro di, appunto, Dennet "L'Io della mente"
mi diventi sempre più simpatico... http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_wink.gif
comunque la nostra mente non è in grado di risolvere il dilemma libero arbitrio si libero arbitrio no.
è al di sopra delle nostre possibilità...
Pensa, delle volte è la mente stessa a negare le realtà alla sua portata.
Citazione:
Ph@ntom ha scritto mer, 28 aprile 2004 alle 10:38
Dipende da come ci si dichiara.
Per i sedicenti scientisti suggerisco io. Uomo e robot non hanno differenze, quelle che sussistono ancora sono colmabili col tempo.
in effetti basterebbe definire robot.
nel momento stesso in cui definisci il robot come meccanico, programmato (perchè poi, non siamo anche noi programmati?), lo separi dall'umanità.
la distinzione cade se consideri un'intelligenza. logica, neurale, chimica, la differenza a quel punto sarebbe solo nel supporto.
la tua intelligenza e una teorica "intelligenza artificiale" su supporto di silicio sono esattamente, eticamente e moralmente identiche.
l'anima poi è tutto un altro paio di maniche, ma è clamorosamente OT qui...
Citazione:
antonyfirst ha scritto mer, 28 aprile 2004 alle 15:06
A l'idea che ho io è che una macchina non può produrre attivamente pensiero perchè non ha bisogno di farlo. MI spiego: la cellula nasce, deve sopravvivere e per farlo si adegua in modo di adattarsi all'ambiente, di cercare di cavarsela dalle insidie, procurarsi il sostentamento. Nel tempo l'evoluzione ha portato a una risposta sempre più specifica e complessa ai bisogni dell'essere vivente, in relazione all'ambiente, e con diverse soluzioni.
Il pensiero, le azioni della vita, sono sostenute dal bisogno di farlo. Una macchina per definizione non ha bisogni. Non nasce con questo scopo, non nasce per organizzarsi autonomamente, nè per preservarsi. Per questo secondo me è inattuabile, a partire dalla sola artificialità, una volontà arificiale, e un sentire artificiale. Proprio per definizione.
perchè?
non potrebbe essere "interno" al cocetto di intelligenza il "bisogno di produrre"?
se crei un'intelligenza (artificiale) non può essere intrinseco il meccanismo che la spinge a sopravvivere?
in noi è un meccanismo inconscio, esattamente come nella cellula.
Bof, non credo.Citazione:
memex ha scritto mer, 05 maggio 2004 alle 11:47
Citazione:
antonyfirst ha scritto mer, 28 aprile 2004 alle 15:06
A l'idea che ho io è che una macchina non può produrre attivamente pensiero perchè non ha bisogno di farlo. MI spiego: la cellula nasce, deve sopravvivere e per farlo si adegua in modo di adattarsi all'ambiente, di cercare di cavarsela dalle insidie, procurarsi il sostentamento. Nel tempo l'evoluzione ha portato a una risposta sempre più specifica e complessa ai bisogni dell'essere vivente, in relazione all'ambiente, e con diverse soluzioni.
Il pensiero, le azioni della vita, sono sostenute dal bisogno di farlo. Una macchina per definizione non ha bisogni. Non nasce con questo scopo, non nasce per organizzarsi autonomamente, nè per preservarsi. Per questo secondo me è inattuabile, a partire dalla sola artificialità, una volontà arificiale, e un sentire artificiale. Proprio per definizione.
perchè?
non potrebbe essere "interno" al cocetto di intelligenza il "bisogno di produrre"?
se crei un'intelligenza (artificiale) non può essere intrinseco il meccanismo che la spinge a sopravvivere?
in noi è un meccanismo inconscio, esattamente come nella cellula.
Bisogna stamparli, certi istinti, credo.
non è una questione di doverceli mettere o meno, non importa se siano innati o inculcati.Citazione:
Emack ha scritto mer, 05 maggio 2004 alle 22:38
Bof, non credo.Citazione:
memex ha scritto mer, 05 maggio 2004 alle 11:47
Citazione:
antonyfirst ha scritto mer, 28 aprile 2004 alle 15:06
A l'idea che ho io è che una macchina non può produrre attivamente pensiero perchè non ha bisogno di farlo. MI spiego: la cellula nasce, deve sopravvivere e per farlo si adegua in modo di adattarsi all'ambiente, di cercare di cavarsela dalle insidie, procurarsi il sostentamento. Nel tempo l'evoluzione ha portato a una risposta sempre più specifica e complessa ai bisogni dell'essere vivente, in relazione all'ambiente, e con diverse soluzioni.
Il pensiero, le azioni della vita, sono sostenute dal bisogno di farlo. Una macchina per definizione non ha bisogni. Non nasce con questo scopo, non nasce per organizzarsi autonomamente, nè per preservarsi. Per questo secondo me è inattuabile, a partire dalla sola artificialità, una volontà arificiale, e un sentire artificiale. Proprio per definizione.
perchè?
non potrebbe essere "interno" al cocetto di intelligenza il "bisogno di produrre"?
se crei un'intelligenza (artificiale) non può essere intrinseco il meccanismo che la spinge a sopravvivere?
in noi è un meccanismo inconscio, esattamente come nella cellula.
Bisogna stamparli, certi istinti, credo.
la questione è se siano necessari per avere un'intelligenza...
La cellula si arrabatta per cercare di sopravvivere e preservarsi. Costruzioni come l'intelligenza e la spontaneità sono indirettamente riconducibili a questo concetto, secondo me. L'intelligenza come quella umana è una conseguenza delle diverse soluzioni adottate dalla vita per adattrasi meglio all'ambiente (oddìo, non è questa la sede, ma pensare che in Darwinismo venga tolto dalle scuole... brrr! :terrorizzato: ), nella storia dell'evoluzione (o, nel caso dell'intelligenza di una cellula che si accorge degli stati interni ed esterni, è contemporanea alla sopravvivenza).Citazione:
memex ha scritto gio, 06 maggio 2004 alle 11:20
non è una questione di doverceli mettere o meno, non importa se siano innati o inculcati.Citazione:
Emack ha scritto mer, 05 maggio 2004 alle 22:38
Bof, non credo.Citazione:
memex ha scritto mer, 05 maggio 2004 alle 11:47
Citazione:
antonyfirst ha scritto mer, 28 aprile 2004 alle 15:06
A l'idea che ho io è che una macchina non può produrre attivamente pensiero perchè non ha bisogno di farlo. MI spiego: la cellula nasce, deve sopravvivere e per farlo si adegua in modo di adattarsi all'ambiente, di cercare di cavarsela dalle insidie, procurarsi il sostentamento. Nel tempo l'evoluzione ha portato a una risposta sempre più specifica e complessa ai bisogni dell'essere vivente, in relazione all'ambiente, e con diverse soluzioni.
Il pensiero, le azioni della vita, sono sostenute dal bisogno di farlo. Una macchina per definizione non ha bisogni. Non nasce con questo scopo, non nasce per organizzarsi autonomamente, nè per preservarsi. Per questo secondo me è inattuabile, a partire dalla sola artificialità, una volontà arificiale, e un sentire artificiale. Proprio per definizione.
perchè?
non potrebbe essere "interno" al cocetto di intelligenza il "bisogno di produrre"?
se crei un'intelligenza (artificiale) non può essere intrinseco il meccanismo che la spinge a sopravvivere?
in noi è un meccanismo inconscio, esattamente come nella cellula.
Bisogna stamparli, certi istinti, credo.
la questione è se siano necessari per avere un'intelligenza...
Gli istinti sono parte di questa evokuzzione, dunque innati. Sono necessari dei bisogni analoghi per costituire un'intelligenza artificiale? Dipende da come si considera questa! Se si parla di un'intellligenza consapevole (un essere artificiale che ha coscienza di sè), spontanea, sì, perchè, almeno per come io la vedo attualmente, bisognerebbe indirizzare nella macchina un processo analogo a quello che compie la vita. Altrimenti possiamo parlare dell'IA intendendola come quella di Unreal Tournament, e in questo caso non c'entra molto con quello che intendo io.
Più che altro tendiamo ad elaborare modelli sulla base di misure considerate certe. Ma quei modelli sono approssimazioni.Citazione:
Ph@ntom ha scritto mar, 04 maggio 2004 alle 23:57
A dire il vero è l'"unico" esempio che potrebbe salvarti.Citazione:
Emack ha scritto mar, 04 maggio 2004 alle 23:50
http://forumtgmonline.futuregamer.it..._icons/ehm.gif
era un esempio... nulla è misurabile con esattezza, lo insegnano sin dal primo giorno del corso di fisica.
Nulla è misurabile con certezza. Bravo. Ogni cosa però ha una sua misura certa. L'incertezza del moto dell'elettrono è per il fatto di non poterci strappare questo corpo umano.
L'aleatorietà di tantissimi fenomeni ci consente ancora parecchio margine, inoltre.
primo post in quest'area; salto tutto il topic e rispondo alla domanda nel titolo..
il determinismo genetico ed il libero arbitrio sono concetti che si possono riassumere in due parole comunemente usate in ambito scientifico:
- genotipo http://it.wikipedia.org/wiki/Genotipo
- fenotipo http://it.wikipedia.org/wiki/Fenotipo
ciao :)