[30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Secondo un articolo pubblicato ieri sul Washington Post, la Central Intelligence Agency, altrimenti detta CIA, avrebbe in progetto di stanziare qualche milione di dollari per lo sviluppo di un videogioco, il cui obiettivo principale sarebbe aiutare gli analisti dell'Agenzia a ragionare come i terroristi, così da riuscire meglio a combatterli. Una sorta di Sim-Osama (od Osama Sim Laden, se preferite), nel quale il "giocatore" si trova a dover affrontare missioni di addestramento di una cellula terroristica, o trasferimenti di denaro per finanziare attività illecite, cose del genere. La parola chiave, in questo caso, è immedesimazione: gli analisti devono imparare a pensare e agire come il personaggio che gli viene assegnato, a guardare il mondo dalla prospettiva dei terroristi.
C'è già stato chi, in America, ha fortemente criticato il progetto, affermando che se la CIA è costretta a ricorrere a questi strumenti, allora probabilmente la lotta al terrorismo come è stata condotta fino ad oggi non ha portato a grandi risultati.
Senza entrare nel merito di questo discorso, credo che il problema di fondo sia un altro: che la parola "videogame", da sola, non basta a rendere una simulazione credibile. Il comportamento di un personaggio, di un intero mondo, all'interno di un videogioco, è programmato: se non direttamente nelle azioni, lo è sicuramente nelle regole che le determinano. La CIA vuole realizzare una simulazione sul terrorismo, la cui accuratezza presuppone il dover conoscere alla perfezione le regole che ne stanno alla base, e la cui conoscenza È ESATTAMENTE l'obiettivo che la simulazione si pone. Un caso da manuale di cane che si morde la coda, direi...
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
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Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Citazione:
keiser ha scritto mar, 30 settembre 2003 alle 08:52
Senza entrare nel merito di questo discorso, credo che il problema di fondo sia un altro: che la parola "videogame", da sola, non basta a rendere una simulazione credibile. Il comportamento di un personaggio, di un intero mondo, all'interno di un videogioco, è programmato: se non direttamente nelle azioni, lo è sicuramente nelle regole che le determinano. La CIA vuole realizzare una simulazione sul terrorismo, la cui accuratezza presuppone il dover conoscere alla perfezione le regole che ne stanno alla base, e la cui conoscenza È ESATTAMENTE l'obiettivo che la simulazione si pone. Un caso da manuale di cane che si morde la coda, direi...
Sono completamente d'accordo. Mi domando come tutti sti cervelloni dietro questo progetto (che alla cia dovrebbero esserci, ma visto l'accaduto non ne sono più così sicuro), non abbiano fatto queste semplici considerazioni. Avrebbero capito in fase di analisi del progetto la totale inutilità di questa idea... Mah... http://forumtgmonline.futuregamer.it...n_confused.gif
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Non dimenticate però che da più parti si mormora che Bin Laden sia stato in passato (tempi URSS Afganistan) uno dei migliori agenti della CIA.
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Citazione:
Parmenides ha scritto mar, 30 settembre 2003 alle 12:18
Non dimenticate però che da più parti si mormora che Bin Laden sia stato in passato (tempi URSS Afganistan) uno dei migliori agenti della CIA.
Più che si mormora, si sa che Bin Laden sia stato addestrato proprio per combattere l'invasione russa.
Paradossalmente, ieri hanno rifatto per l'ennesima volta Rambo 3: indovinate quale era la frase finale del film?
"Questo film è dedicato al glorioso popolo afghano". Chissà se e quando se ne accorgeranno, se lo censureranno. http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_neutral.gif
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
penso fosse dedicato al popolo, non ai talebani...
e cmq i combattenti che ci sono nel film sono gli stessi che, fino all'intervento americano, hanno combattuto i talebani.
cmq Rambo3 ... bah
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
in realtà dento ogni copia del gioco ci sarà uno script che controlla se riesci a finirlo... in modo che, una volta distribuito, se un terrorista vero ci gioca e lo finisce col massimo dei punti il gioco si autoconnetterà e fornira la posizione del suddetto alla CIA, è un Trojan http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Classico comportamento da completo ignorante di come funziona un software per computer?
Se vuoi le cose preordinate, a programmarle fatichi 10. Peccato che come dice Claudio in questo caso non serva che le cose siano preordinate (ricordo un articolo su una guerra simulata dal vivo, forze armate superaccessoriate contro forze armate poveracce... le forze armate poveracce con un canotto-bomba e altri sotterfugi "non previsti" stavano vincendo... poi hanno cambiato le regole e sono riusciti a farli perdere).
Se vuoi le cose indeterminate, a programmarle fatichi 100 che vada bene.
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
dal punto di vista del videogiocatore mi pare una bella cosa. nello stesso identico sistema l'esercito americano ha fatto sviluppare full spectrum warrior, che oltre a essere un validissimo videogioco è un "tool" per l'addestramento dei militari davvero geniale. se le cose possono essere fatte con l'ausilio dei videogiochi, perché lamentarsi?
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Citazione:
MA ha scritto mar, 30 settembre 2003 alle 15:28
dal punto di vista del videogiocatore mi pare una bella cosa. nello stesso identico sistema l'esercito americano ha fatto sviluppare full spectrum warrior, che oltre a essere un validissimo videogioco è un "tool" per l'addestramento dei militari davvero geniale. se le cose possono essere fatte con l'ausilio dei videogiochi, perché lamentarsi?
Se la questione fosse tutta qui non ci sarebbe nessun motivo di lamentarsi. Ogni volta che un videogioco puó essere usato per qualche scopo utile, oltre che per lo svago e il divertimento, credo che ne siamo tutti ben felici perché dá prestigio (invece che disprezzo) al settore di nostro interesse.
Il problema é che, come ha spiegato bene keiser, c'é una contraddizione in partenza su questo progetto. Per essere sviluppato come si deve, dovrebbe ricostruire in una simulazione gli aspetti che invece sono i risultati finali che si vogliono ottenere. Non vedo quindi come possa funzionare una cosa del genere. Sarebbe meglio che questi signori impiegassero questi soldi e risorse umane in qualcosa di piú utile nell'ambito della lotta al terrorismo, che é il loro scopo.
E poi, credo che questa simulazione non uscirá mai dalla cia, non vedo quindi che vantaggio ne possano avere i videogiocatori (come nel caso di America's Army per esempio).
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
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Zapp ha scritto mar, 30 settembre 2003 alle 12:41
penso fosse dedicato al popolo, non ai talebani...
e cmq i combattenti che ci sono nel film sono gli stessi che, fino all'intervento americano, hanno combattuto i talebani.
cmq Rambo3 ... bah
Però la battuta di Rambo, quando si trova da solo con Trautman in un anfratto, con l'intera Armata Rossa schierata davanti, resta mitica.
Trautman: "Hai un piano?"
Rambo: "Circondarli lo escludo...".
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Citazione:
Zapp ha scritto mar, 30 settembre 2003 alle 12:41
penso fosse dedicato al popolo, non ai talebani...
e cmq i combattenti che ci sono nel film sono gli stessi che, fino all'intervento americano, hanno combattuto i talebani.
cmq Rambo3 ... bah
non mi risulta... gli alleati degli americani erano (in maggior parte) talebani, tanto che poi hanno preso il potere dopo aver cacciato i russi (con l'aiuto americano).
Questo è quello che mi risulta...ho detto una cassata? http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Tornando al "Sim Laden" mi pare una cavolata come poche, nelle ultime righe c'è già sritto brevemente il mio pensiero (magari l'avrei espresso in maniera più...esplicita... http://forumtgmonline.futuregamer.it...n_rolleyes.gif ) se questo è il "cambiamento di rotta" dei servizi segreti americani...siamo, anzi, sono passati dalla padella alla brace... http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_twisted.gif
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Io mi metterei a pensare inoltre, fossi in loro, che oltre agli analisti, devono essere i programmatori a immedesimarsi dato che in realtà nessuno sa bene cosa facciano i talebani dentro i loro centri addestramento. E dato che i programmatori saranno americani è probabile che nel videogioco, durante le pause allenamento, le reclute terroriste si incontreranno mentre vanno ai loro armadietti e si diranno che Brenda è uscita con Dylan. http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_wink.gif
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
Citazione:
style ha scritto mar, 30 settembre 2003 alle 23:22
non mi risulta... gli alleati degli americani erano (in maggior parte) talebani, tanto che poi hanno preso il potere dopo aver cacciato i russi (con l'aiuto americano).
Questo è quello che mi risulta...ho detto una cassata?
http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Esatto... grossa come una casa
Re: [30/09/2003] La CIA e i videogiochi
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nukemall ha scritto mar, 30 settembre 2003 alle 20:56
Trautman: "Hai un piano?"
Rambo: "Circondarli lo escludo...".
LOL, vero http://forumtgmonline.futuregamer.it...icon_smile.gif
Però il primo episodio è decisamente migliore.