Mi state incuriosendo anzichenò.
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Mi state incuriosendo anzichenò.
Lo farò :sisi:
(leggerli non rigranziarti :lul: )
Purtroppo me lo sono completamente spoilerato senza leggerlo quando andavo a scuola, per presentare una relazione in tempo :ehm:
Io lo dico che i professori devono togliersi il vizio di volerci insegnare per forza qualcosa, perchè se uno è interessato, lo fa senza che qualcuno glielo dica quando vuole (guardasi quel povero ragazzo che si è subito guerra e pace :bua: ), chi non è interessato, rimane ignorante anche se è forzato.
Detto questo, Delitto e Castigo merita. Ho letto altri libri di Dostojewski (ho giusto finito di leggere stanotte Umiliati e Offesi :bua: ) e sapendo come scrive, posso consigliartelo vivamente,conoscendo la trama. Lascia sempre spazio a riflessioni e ti affascina senza scadere in noia e convenevoli.
beh, ma per i grandi lassici della laetteratura non si può mai parlare di spoiler, dai... nella maggior parte dei casi si sa già come finiscono per cultura generale, e la cosa non impedisce mai di goderseli
Ecco un'altra cosa che mi fa imbestialire. Qualche settimana fa avevo cominciato a leggere Il rosso e il nero, e leggendo la prefazione , nelle prime 2 righe e mezzo, c'era scritta la trama e come andava a finire :| . L'ho letto ugualmente perchè avevo il puntiglio che volevo leggerlo/non avevo niente da leggere, ma mi scoccia a grandi livelli sapere come va a finire un libro, mi toglie il gusto di leggerlo e mi da l'impressione del "va letto col senno dell'analisi perchè è un classico e bon".
Un'altra cosa che ho imparato a NON FARE è quella di leggere le prefazioni. Ormai le leggo tutte alla fine perchè ho imparato a mie spese (come nel tuo caso appunto :bua:) che rovinano la lettura. Per fortuna quando lessi ai tempi il Conte di Montecristo evitai la prefazione per poi leggermela una volta terminato il libro ed accorgermi che spoilerava tutto :|
Non leggo neanche più le quarte di copertina :nono:
Ritornando in tema Dostojevskij, ho finito ieri sera di leggere I Fratelli Karamazov e l'ho trovato persino superiore allo stesso Delitto e Castigo :sisi:
sono solidale con te :consola:
è da sempre la mia politica.
Ma che cavolo le chiamano a fare pre-fazioni... ma non lo capiscono che chi legge ama anche stupirsi della trama oltre che apprezzarne tutti gli approfondimenti!!! ( se no uno che li rileggerebbe a fare sti capolavori? )
cominciato... :look: ...gia' da qualche giorno ormai.
:rullezza:
quante soddisfazioni che mi dai :proud:
Finito oggi pomeriggio.. che dire, senza parole..mi e' piaciuto da morire.
L'ho trovato meno scorrevole di quanto mi era stato detto, ma credo dipenda dalle condizioni di sfinimento in cui spesso l'ho letto..
Tuttavia, guardandolo retrospettivamente, ora che l'ho finito, non posso che esserne sinceramente entusiasta.
S'impone da sé un paragone col Conte.. Non c'è un vero e proprio motivo per cui dovrebbero essere paragonati (salvo il fatto che sono cronologicamente vicini), se non il fatto che li ho letti uno dopo l'altroSpoiler:
Restano cmq diverssimi.
Il CdM è, come tutti sanno, un romanzo sulle passioni umane. Dumas ci descrive una avvincente epopea, che dura diversi anni, e che coinvolge vicende, nazioni e passioni le più disparate. Dumas e' al contempo pittore e anatomista, illustratore/narratore e scienziato della natura umana, ma con una "telecamera" per lo piu' esterna; e' difficile capire cosa passa per la testa dei personaggi, se non attraveso quello che loro stessi si dicono. Il corso emotivo dei personaggi e', in un certo senso, quasi sempre successivo e "derivato" rispetto al fatto.
In D&C l'ottica e' evidentemente decentrata: la vicenda, per così dire, va dall'interno all'esterno, plasmata dai pensieri dei personaggi prima ancora che dai fatti in se stessi.
Come conseguenza di cio', il linguaggio e' diversissimo: spesso rozzo e sgrammaticato, sintatticamente non elegante, complice anche l'estrazione sociale decisamente "inferiore" rispetto al 90% dei personaggi del conte.
Una somiglianza puo' naturalmente essere scorta nell'elemento della "redenzione" (anzi, nel percorso che va dalla caduta alla redenzione), che tuttavia in D&C - e, mi dicono, anche in altre opere di Dostoevskij - assume un colore molto piu' metafisico e cristianeggiante.
Inutile poi ribadire la maestria con cui sono tratteggiati i personaggi e i caratteri, pur nella ovvia diversita' di soluzioni.
Che altro dire, vorrei attaccare subito con i "Fratelli", ma penso che mi dero' piu' tempo per digerirlo, e che dirottero' su qualche lettura meno impegnativa.
datti tempo Fede ;)
I Fratelli Karamazov è molto bello, ma per certi versi piu' ostico rispetto a D&C.
Sicuramente impegantivo ( oltre che per il numero di pagine ) e di non facile lettura, per quanto risulti assolutamente di livello.
Respira.
Dostoevskij è Dostoevskij non si discute, anche se la mia preferenza assoluta va sicuramente al Conte di Montecristo.
Jimmy prossimamente prova anche a dare una chance ad Anna Karenina di Tolstoj altro bel mattoncino-capolavoro :rullezza:
ho letto praticamente tutto Dostoevskij, posso dire sia il mio scrittore preferito, per quanto sia una scelta banale è assolutamente giustificata: costruzione dei personaggi e introspezione psicologica mostruosa, trattazione dei temi più alti visti da più prospettive, tutte profondissime.
Delitto e Castigo è IL libro, spazza via tutto ciò l'uomo ha fatto prima e farà
gli altri romanzi maggiori sono TUTTI Capolavori ma ho una preferenza per L'Idiota
Sava se non te sbrighi co st'ordine ti faccio saltare in aria la macchina :|
se mi fai saltare in aria la macchina chi ti scarrozza poi? :|
Anche io (mi mancano i Karamazov ma li tengo per tempi più tristi..mi fa brutto non aver più niente altro di Fedor da leggere oltre a quello..
Il fatto è che Dostoevskij ha una sensibilità introspettiva particolarmente sviluppata, che gli permette di entrare letteralmente nella testa del lettore e renderlo partecipe dei processi mentali dei personaggi che descrive come fosse parte di loro..ecco perchè leggere i suoi libri è un'esperienza quasi psicologica, ti entra dritto in testa.
La prosa la trovo semplicemente favolosa, senza freni..mi fa venire voglia di imparare il russo, solo per capire cosa è leggere questi capolavori come sono stati scritti.
Ah, ti quoto anche sulla predilezione per l'Idiota: ho un debole per quel romanzo, e se possibile (ma forse non lo è) lo preferirei anche a Delitto e Castigo.
Mito
Ken, da oggi ti amo! :lol:
:timido: