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Nello specifico,il 99% delle canzoni segue sempre la struttura:
primo verso
ritornello
secondo verso
ritornello
solo musica (o verso più corto)
ritornello finale,allungato
Possibile che nessuno abbia un pò di fantasia? :uhm:
C'è qualche messaggio subliminale per cui sta roba vende di più?
Probabilmente perchè resta più orecchiabile, ma pensando al metal se entri in qualche sotto genere questa struttura non c'è...e nemmeno in musica classica...
Aspettiamo qualche esperto :sisi:
La fantasia gli autori ce l'hanno, sono gli ascoltatori che non sono abituati. Per fortuna, nonostante tutto, il prog è ancora vivo e vegeto. Certo, in Italia si fa la fame, va meglio nel resto d'Europa.Citazione:
Originariamente Scritto da Mdk001
Perché è la struttura a cui siamo più abituati, e che permette ad una canzone di essere ricordata più facilmente.
Se ci pensi è una struttura semplicissima, non fanno altro che ripetersi verso e ritornello. Facile da suonare, ma soprattutto facile da ricordare.
Una struttura più complessa richiede un impegno diverso, e l'ascoltatore medio (quello che porta i guadagni in una casa discografica) non ha voglia di impegnarsi, ascolta la musica mentre fa mille cose.
E' il 99% della musica che ascolti tu. La struttura della poesia fa il genere (come in molti casi la lingua stessa della composizione), quindi se ascolti prevalentemente uno o pochi generi che hanno strutture simili arrivi erroneamente alla tua conclusione: è un problema di prospettiva.
Sonetti, sestine (il mio genere preferito sia per struttura che per temi ricorrenti), canzoni d'amor cortese avevano tutti una loro struttura prefissata dalla quale non ci si muoveva granché, ma tutto era fuorché mancanza di fantasia.
Inoltre chi non ha strutture del genere non è solo il prog, ma praticamente tutta la musica che esula dal pop e dal rock più facile :asd:
Beh,la musica che ascolto io varia dal pop al rock fino al rap (e probabilmente anche altra roba,in minor numero);bene o male son tutte appoggiate alla stessa struttura :sisi:
Praticamente un semplice "Chi lascia la via vecchia per la nuova..." e nessuno osa provare strutture nuove...speravo ci fosse dietro un qualche motivo più interessante,tipo una sezione aurea per l'udito :look:
Beh, ovvio, ci possiamo far rientrare di tutto. Il prog era solo un esempio, tra i primi che hanno cercato di spezzare la struttura classica del rock.Citazione:
Originariamente Scritto da Mikk
http://it.wikipedia.org/wiki/Canzone_%28musica%29
è una forma.
se non ha quella forma, un brano musicale non può derfinirsi "canzone", così come un componimento in versi non è un sonetto se non è ABAB CDCD EFG FGE
ma non è vero, ci sono tante canzoni prive di ritornello che sono comunque canzoni.
semplicmente è la forma più diffusa, come le fiabe che cominciano con c'era una volta e finiscono con e vissero tutti felici e contenti... sono una forma tradizionale, classica, ma non l'unica forma possibile
e anche qui ti sbagli.
le fiabe hanno una forma ben precisa e finiscono SEMPRE con tutti che vivevano per sempre felici e contenti.
tra l'altro, sapevastelo (io l'ho imparato quando mio figlio studiava alle elementari), sono una cosa diversa dalle favole, che hanno altre forme ed altre funzioni.
le canzoni prive di ritornello (o con un ritornello molto breve, tipo "dammela a me biondina, dammela a me biondà") sono, di solito, definite "ballate", e derivano direttamente dalla tradizione della (appunto) musica da ballo popolare.
che poi alla fine ogni compositore faccia un po' quel che gli pare e chiami le sue creazioni come gli pare, questo non vuol dire che rientrino effettivamente nelle categorie stilistiche.
allora, per rimanere in topic, per quanto ne sapessi io, la ballata è un tipo particolare di canzone, che è il gruppo generale che racchiude tutti i tipi di 'testi cantati', che abbiano la struttura con ritornello, o no. de andrè, per dirne uno, scriveva canzoni quasi tutte prive di ritornello.
dal link wiki che tu stesso hai riportato:
è uno standard, non una regola assolutaCitazione:
L'impianto più frequente di una canzone è dato da introduzione, strofa, ritornello (o refrain) ripetizione della strofa, eventuale breve inciso strumentale, di nuovo un ritornello (a volte con variazione) e finale (o cadenza). Lo standard di una canzone di musica leggera è caratterizzato pertanto dall’alternanza strofa/ritornello, con una “cornice” di introduzione e finale, la cui durata complessiva, per esigenze commerciali, dovrebbe essere compresa in un range di 3/4 minuti.
a proposito dell' off topic che ho involontariamente creato, conoscevo la differenza fra fiabe (quelle dei grimm) e favole (quelle di esopo), e posso testimoniare che esistono fiabe (abbastnza rare) prive di c'era una volta (esempio: pollicino, nel testo originario)
Il fatto è che in tempi moderni il termine "canzone" è stato utilizzato per indicare tutte le forme musicali con testo della musica leggera radiofonica, proprio perché per la maggior parte erano appunto canzoni. Ma non è il suo significato originale, che è quello di vero e proprio genere letterario. E in quel significato la canzone ha struttura fissa o non è una canzone, punto. Quindi, come genere letterario la ballata non è una canzone, come significato allargato moderno musicale la ballata è un tipo di canzone.
Le "canzoni" di De André a cui ti riferisci infatti non sono canzoni, per di più in moltissimi titoli viene anche espressamente detto (Ballata dell'amore cieco, La Ballata del Miché, ...).
non so il significato originario, ma quello che dico io mi pare decisamente usato e utilizzabile.
e de andrè ha fatot anche un album 'canzoni' che comprende pure la ballata dell'amore cieco, ma anche la canzone dell'amore perduti.
insomma, alla fine nessuno ha torto, basta mettersi d'accordo sull'accezione da dare alla parola canzone