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Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Citazione:
No ad una nuova "tassa sul macinato" per le rassegne stampa.
Liberazione
10 ottobre 2006
Un gruppo missionario che raccoglie sul web articoli sulla guerra in Darfur. Un comitato di quartiere che vuole documentare uno scempio ambientale archiviando articoli della stampa locale. Un'associazione di persone colpite da una malattia rara che vuole mettere a disposizione di tutti una rassegna stampa sui progressi scientifici del settore. Un'associazione pacifista che vuole denunciare, con prove giornalistiche alla mano, crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.
A partire da oggi tutti questi soggetti potrebbero essere costretti a pagare una "tassa sul macinato" alle associazioni degli editori per continuare a svolgere le loro attivita'. La sorpresa arriva proprio dalla finanziaria dipinta come uno strumento di tutela dei "soggetti deboli", e che in realta' e' servita anche a tutelare le lobby dell'editoria modificando per l'ennesima volta le norme diritto d'autore in senso peggiorativo, limitando il diritto dei cittadini alla realizzazione di rassegne stampa, e penalizzando le forme di uso libero e gratuito dell'informazione giornalistica a fini culturali.
Il centrosinistra sembra avere particolarmente a cuore questa normativa, dal momento che gia' nel 2000 la legge 248 ha ritoccato il diritto d'autore e stabilito la galera per chi copia software ottenendo un generico "profitto", quindi anche per chi fa una copia personale risparmiando per il mancato acquisto. Fino ad allora le manette scattavano solamente per un conclamato fine di lucro, se la copia era fatta per guadagnare soldi a danno degli aventi diritto.
Non e' facile trovare la disposizione che introduce il pizzo degli editori sulle rassegne stampa: per scovarla non basta leggere l'intero testo della finanziaria, ma va esaminato l'articolo 32 del capo IX del decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, collegato alla finanziaria ed entrato gia' in vigore il 3 ottobre scorso. Chi riesce ad arrivare alla fine di questo labirinto giuridico scopre che il decreto modifica la legge sul diritto d'autore all'articolo 65, stabilendo che "i soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni di categoria interessate. Sono escluse dalla cooresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche".
In sintesi: se vuoi fare una rassegna stampa online o cartacea, devi pagare. Anche se la tua attivita' e' senza fini di lucro, umanitaria o caratterizzata da una valenza culturale o sociale, devi versare comunque dei soldi. Soldi che per giunta verranno intascati dagli editori, e di certo non dai giornalisti che hanno scritto quegli articoli, pagati una tantum per la cessione dei loro diritti d'autore alle testate per cui lavorano.
Per capire la violenza di questo giro di vite in tutta la sua portata basta leggere la precedente formulazione dell'articolo 65, che condizionava le rassegne stampa alla sola citazione della fonte: "gli articoli di attualità di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l'utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell'autore, se riportato".
Questa vecchia formulazione secondo alcuni dava troppa liberta' ai cittadini senza dare un centesimo alle aziende editoriali che vogliono lucrare perfino sulle attivita' non-profit. Ma i tre grandi colossi editoriali italiani che applaudono alla nuova legge (Rcs, Mondadori/Fininvest e il gruppo Caracciolo/L'Espresso) ignorano che la citazione di un articolo su un blog o un sito web e' in realta' una pubblicita' gratuita per chi lo ha stampato, e che i cittadini sostengono gia' di tasca propria le imprese editoriali con i finanziamenti a pioggia della legge sull'editoria che premiano gli editori e gli stampatori di riviste associati a improbabili partiti e movimenti creati ad arte per scucire quattrini, come ha documentato un'ottima inchiesta di "Report"
Praticamente questo post che state leggendo or'ora, è stato fatto in barba al Decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262.
Se siete soliti riportare online articoli che avete letto da qualche parte e che vi paiono contenere informazioni utili da riferire - senza per altro alcun titolo oneroso - anche ad altri, allo potreste essere fuorilegge.
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vermicelli 8
Praticamente questo post che state leggendo or'ora, è stato fatto in barba al Decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262.
Se siete soliti riportare online articoli che avete letto da qualche parte e che vi paiono contenere informazioni utili da riferire - senza per altro alcun titolo oneroso - anche ad altri, allo potreste essere fuorilegge.
le Iene hanno detto il falso: con solo un consumatore di droghe su tre una cosa del genere non passerebbe:cattivo: 1/3 non è la maggioranza
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Ecchecca**? Non era Just4spam! :mad:
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Ottimo, sara' piu' semplice denunciare i giornalisti di Repubblica e Corriere online che scopiazzano a destra e a manca :asd:
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
ah i bei tempi al sole 24 ore...pensate che la divisione online
copiava paro paro gli articoli regionali di giornali Americani
traduceva, farciva un pochino e pubblicava... :|
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Ma se io scrivo "cacca" ed è stato scritto in un articolo di Repubblica, devo pagare la parola "cacca"?
Che vuol dire "parziale"? :asd:
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Ma possibile che nessuno si indigni?
O!!! Non potrete più riportare articoli giornalistici da nessuna parte!!!
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vermicelli 8
Ma possibile che nessuno si indigni?
Già Prodyknight.
Tant'è, meno scopiazzature, ma soprattutto meno blog di propaganda stantìa.
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Non mi stupisco più di nulla. Sono anni che l'Italia ha una classe dirigente totalmente incompetente.
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
io ho classe, ma non sono dirigente.
Forse dovrei lavora sulla dirigenza.
Forse.
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
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Originariamente Scritto da
DeGeNeRo
io ho classe, ma non sono dirigente.
Forse dovrei lavora sulla dirigenza.
Forse.
Io ho la diligenza. Me l'hanno assaltata gli indiani, maledetti musi rossi!
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vermicelli 8
Ma possibile che nessuno si indigni?
O!!! Non potrete più riportare articoli giornalistici da nessuna parte!!!
Ma cosa vuoi indignarti è la stessa legge che c'è da cinque e passa anni solo che nessuno la conosce e la tirano fuori ogni tanto quando c'è da fare un po' di... opposizione...
Intanto tutti hanno sempre continuato a copiare e incollare ma nessuno ho ancora visto finire in galera per aver usato CTR+C e CTRL+V :asd:
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Citazione:
Originariamente Scritto da
DarkAlien
Ma cosa vuoi indignarti è la stessa legge che c'è da cinque e passa anni solo che nessuno la conosce e la tirano fuori ogni tanto quando c'è da fare un po' di... opposizione...
Intanto tutti hanno sempre continuato a copiare e incollare ma nessuno ho ancora visto finire in galera per aver usato CTR+C e CTRL+V :asd:
??
Mi linki la legge precedente.
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
Evidentemente nessuno prima aveva deciso che il diritto di cronaca soccombe davanti ai diritti d'autore degli editori.
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
I problemi dell'Italia sono altri... non certo questa legge che nessuno rispetterà mai e che nessuno farà mai applicare.
E comunque mi pare più una cosa da Backstage a questo punto :sisi:
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Re: Attenzione bloggers e aggregatori vari, da oggi le rassegne stampa sono vietate.
la risposta a questo e ad altri soprusi è abbastanza semplice: ci si riunisce in gruppi più o meno grandi e si pubblicano tutte le rassegne stampa che ci pare.
quando arrivano i tipi incaricati di farci smettere e di farci pagare le eventuali sanzioni, gli si da un fracco di botte.
semplice, lineare, sbrigativo e consono ai modi di fare sia di destra che di sinistra, così non potranno accusarci di alcun estremismo.