[04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Un importante studio legale spagnolo starebbe per far causa a quattromila "scambisti" iberici, accusati di scaricare e scambiare musica, software e film in maniera che viene definita "seria". Se la causa venisse portata avanti, si tratterebbe del più grosso intervento contro il P2P in Europa.
Lo studio legale avrebbe raccolto le "prove" nell'ambito di una inchiesta svolta in collaborazione con il BIT, il dipartimento poliziesco spagnolo che si occupa di crimini informatici: in questo modo sarebbero stati recuperati gli indirizzi IP di 95.000 utenti infiltrandosi nelle reti P2P con vecchie versioni dei client più diffusi, che non criptano i dati più "sensibili" (come l'indirizzo IP, per l'appunto). Ammetto di non sapere se una cosa del genere sia vera o se si tratti solo di una banfa "pseudo-tecnologica"; mi chiedo però se la raccolta di indirizzi IP e relativo tracciamento (da cui immagino si sia risaliti ai nomi dei quattromila downloader più incalliti) sia operazione lecita, che non viola la privacy. In Italia si tratterebbe sicuramente di un illecito che renderebbe vana ogni prova raccolta in quel modo, in Spagna non so.
Secondo alcuni, difficilmente il caso arriverà mai in un'aula di tribunale, visto che l'articolo 270 del codice penale spagnolo stabilisce espressamente la liceità dello scambio di file su Internet, almeno fino a quando questo non avviene per profitto. Questo principio non vale qui da noi: il reato viene commesso nel momento in cui si scambia materiale protetto da copyright, a prescindere da quanto ci si guadagna.
Si tratterebbe, insomma, stando a queste voci, più che altro di una tattica subdola messa in atto per spaventare gli utenti meno scafati, costringendoli a desistere per la paura di essere identificati. Un'idea già sperimentata in Italia, se ben ricordate, quando fu annunciata con grande clamore un'inchiesta a tappeto che riguardava diecimila scambisti italiani.
Il punto è: non c'è profitto nello scambiare un film senza chiedere nulla in cambio. Ma chi detiene i diritti non riceve il denaro che dovrebbe essere pagato per beneficiare del prodotto. Per l'utente si tratta di soldi risparmiati, e quindi indirettamente guadagnati. E' su questo punto che batte lo studio legale. Staremo a vedere che cosa ne verrà fuori... Per il momento, buon inizio di settimana a tutti!
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Io ancora nn ho capito bene questa storia del p2p ma è legale o no? e se nn lo è perchè ci sono così tanti programmi? e a breve dovrebbe riaprire anche napaster agratis
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Il p2p è legale,è illegale solo lo scambio di file protetti da copyright.
Detto questo,la cosa è una banfa evidente,per una lampante mancanza di prove: chi l'ha detto che quei ragazzi non si sono scambiati file che già avevano? Lo so anche io che con tutta probabilità scaricavano file che non possedevano,ma in tribunale una supposizione non vale niente.
Ancora: chi l'ha detto che hanno scaricato file protetti da copyright? Mi è successo più di una volta di scaricare da programmi p2p degli anime jap,delle patch o delle demo che NON ERANO quello che c'era scritto......anche qui ci vogliono delle prove.
Infine,mi chiedo come si possa avere la certezza matematica che i file siano davvero stati scaricati su quei pc senza aver visto i pc.
Questo è terrorismo psicologico,legalmente non ci sono prove per adire legalmente e se per caso si riuscisse a vincere una causa del genere,ci sarebbe davvero da preoccuparsi,ma non perchè si parla di p2p2,ma perchè sarebbe evidente il fatto che le major dettano leggi e che sono al di sopra delle leggi.
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
I cavilli legali sono ben altri per fortuna: queste sono leggi.
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Beh penso che si tratti di una mezza notizia vera, credo che si parli di utenti che guadagnano dal p2p come da noi in Italia, insomma quelli che scaricano e poi masterizzano migliaia di cd da vendere nelle bancarelle...
Cmq sono favorevole al tracking degli IP, a parte che è già pratica diffusa da parte delle forze dell'ordine e più di una volta ha permesso di collegare persone ad altre persone facendo chiudere parecchi casi, e inoltre è la stessa cosa dei cellulari....pochi anni fa se ricordate i gestori negarono la capacità di sapere in ogni istante dove si trovasse il singolo cellulare, l'altro giorno a Milano mi è arrivato un sms pubblicitario da parte di Omnitel mirato ad una famosa catena di negozi, sita qualche via indietro rispetto alla mia posizione...niente di strano?è arrivato anche alla mia ragazza che era con me ma...lei di solito vive a Cagliari http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Ciao belli parto per le vacanze http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Citazione:
keiser ha scritto lun, 04 agosto 2003 alle 10:55
Ammetto di non sapere se una cosa del genere sia vera o se si tratti solo di una banfa "pseudo-tecnologica"; mi chiedo però se la raccolta di indirizzi IP e relativo tracciamento (da cui immagino si sia risaliti ai nomi dei quattromila downloader più incalliti) sia operazione lecita, che non viola la privacy. In Italia si tratterebbe sicuramente di un illecito che renderebbe vana ogni prova raccolta in quel modo, in Spagna non so.
Credo che anche qui in Italia sarebbe un'operazione lecita, come lo sono per esempio le intercettazioni telefoniche e ambientali (che sono una palese violazione della privacy), ma sono consentite per scopi investigativi quando sono autorizzate (da un giudice mi pare di ricordare).
Citazione:
Quote:
Il punto è: non c'è profitto nello scambiare un film senza chiedere nulla in cambio. Ma chi detiene i diritti non riceve il denaro che dovrebbe essere pagato per beneficiare del prodotto. Per l'utente si tratta di soldi risparmiati, e quindi indirettamente guadagnati. E' su questo punto che batte lo studio legale.
Perfettamente d'accordo con il tuo punto di vista.
Mi pare (scusate ma vado a memoria), che le sentenze piú recenti in materia puniscano questa specie di "risparmio" come una forma di lucro.
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Io ho già preparato un bunker anti-nucleare segreto in cui riporre i CD dei film che scarico, e per raggiungerlo bisogna alzare il tappeto, digitare 644529 sul pannello e allora si aprirà la porta segreta per il mio bunker... non dovevo dirlo! D'OH!
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Mi a ridere come questi credano di risolvere il problema con il tracking dell'ip.
Chi guadagna veramente da questi traffici sarà proprio facile che utilizzi il pc di casa http://forumtgmonline.futuregamer.it...n_rolleyes.gif
Re: [04/08/2003] Tempi duri per il P2P, anche in Europa
Crossposting pungolando l'administrator, infilare la mano nella gabbia di una tigre siberiana per tirargli la coda potrebbe risultare meno pericoloso. Aria di ban per voi due http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/icon_nod.gif http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif