Re: Per Lisa (alla maniera di Cesare Pavese)
Rinnovo i complimenti, anche se questa la vedo ancora più "manieristica" e meno sentita.
Re: Per Lisa (alla maniera di Cesare Pavese)
Grazie per la tua attenzione. In effetti è decisamente "manieristica" ma non per questo meno sentita. La scrissi ai tempi per la ragazza di cui ero follemente innamorato...
Ciao
Antonio
Re: Le opere di yukomishima
Citazione:
yukomishima ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 16:28
Perché,
perché se mi scrutate
ogni cosa di me che vi era aperta
si ritrae?
Perché ogni parola,
ogni parola che mi date si fa pietra
tanto gravosa quale neppure il più robusto
degli schiavi sul suo dorso potrebbe sopportare?
Perché le braccia prima forti come rami di sequoia
si fanno gracili come steli di giuncaia?
E poi perché il torace prima pieno adesso è smunto?
Quand'ero come il fuoco
che a tutti dà calore e a nessuno mai si nega,
anzi: come il fusto cui le radici,
sprofondate sino al centro della terra,
danno pane,
tutto ritenevo di me al centro del mondo
ed il mondo, benevolo come al migliore dei suoi figli,
tutto di sé mi dava e mi nutriva.
Non v'era fame che non potessi soddisfare
non v'era sete
che non potessi placare;
e tutto ciò era già tanto e mi bastava.
Perché nulla ritenevo a me del mondo estraneo,
nulla mi poteva mai essere avverso.
Perché mi giudicate?
Il mondo che ci sovrasta non è poi sempre lo stesso?
Cola la resina dal tronco
l'acqua sciaborda e si ritrae
la fiamma brucia sempre
eterna.
Palermo, 18/01/02
Re: Le opere di yukomishima
Citazione:
yukomishima ha scritto ven, 04 marzo 2005 alle 20:17
Il lupo, quando bela,
è facile oggetto di scherno
per chi ha occhio lungo
e orecchie da elefante.
Spogliati, o sordo, tu Giuda
tu Efiarte
perchè possa vedere in te
la pustola del tuo vizio
spogliati e fatti vedere
che ci si possa scordare così
del tuo raglio
metallico e del tuo vizio
(roteavano, roteavano attorno ai tavoli
donne dal facile pregio, la rosa in mano
e Mr. Negus,
aggrappato alle spire di un cubano
piegava il mondo col peso della sua figura
-il palazzo del mio signore
ha la camera d'ambra e le pareti tutte d'oro-
le domeniche in chiesa
il sabato
riposo, gli altri giorni
foschia)
le quattro nobili verità della corteccia
e quattro chiacchere su Pier della Francesca
o Michelangelo.
quale mai Spirito o Potenza
ti ha consegnato le chiavi di quest'arte,
quale divinità ha di te mai fatto
sua splendente Imago in terra?
per chi è troppo facile la via
tortuoso è il cammino nel regno dei cieli,
per sempre chiuso il Centro
dove balugina l'acquario profondissimo,
chiavistello d'ogni redenzione e salvezza.
ma ricordati:
-"la formica è centauro
nel suo mondo di draghi"-
preciso è lo sguardo di Minosse.
Re: Le opere di yukomishima
Citazione:
yukomishima ha scritto mer, 26 gennaio 2005 alle 19:33
Guarda
laggiù vedrai danzare
una voce
che balena
e tace.
Nel biado risplende
e si frantuma,
un nembo passa
opaco
e non riflette il suono
e di salmastro è il vento
che trasale
e s'aggroviglia
contro il molo.
Guarda
e dal molo osserverai lo spiro
salino sibilare
e incidere gerbida
la roccia.
ti distenderai laggiù
chiotto
e udrai
il sapore fumido dell'erba
calpestata dalla pioggia.
Ritornerai in settembre
- scabro
del fiume il greto
dove morirai -
serpeggiando fuori
dalla gabbia.
Guarda
nel molo la barca
è impeciata
ma senz'acqua il suo peso
par esser più grave
greve è la mano
di chi l'ha lasciata là sola
a morire nel sole.
Ascoltami
Suonatore d'erba
ascolta la mia mano
tacere.
Intendi tu
lo stesso crepitio della zolla
che mi desta la mano
a nuovo colore?
il frusciare silente della foglia?
il turbinare bioccoso dell'onda
che biancheggia
aulente spumeggia?
Il tuo dolore è il mio
Suonatore d'erba.
Ascoltami, ascolta
la mia mano che tace
la memoria vaga
imprime.