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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Baddo
Lo sai che mussolini era nel partito socialista? :asd:
Non è che per me sia proprio una novità.............
Però, che c' entra ?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Baddo
è ovvio che un'involuzione è assurda, io parlavo più che altro di una rivoluzione che elimini un po del relativismo e dello scientilluminismo maledetto, portati dalla riv.fran.
E che magari non proibisca gli scioperi in nome della democrazia :asd: :asd:
Una rivoluzione non ha mai fatto esattamente quel che si pensava facesse, anzi : spesse volte i risultati finali sono stati diversissimi dalle intenzioni iniziali (ad esempio : confronta un po' l' opera di Stalin con gli ideali di Marx ed Engels !!!).
Come diceva l' ufficiale prussiano del film "Frankestein Junior" di Mel Brooks :
"Un zomosso è un kosa zeria. Zi za kome zi komincia ma non zi za dofe zi fa a finire".....:D
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Marco Cattaneo
Scusa, ma questa non te la passo "in toto". Il 90% delle persone credenti che conosco (e ne conosco tante, compresa la mia ragazza) non sono credenti perchè hanno visto la Madonna, o gli è apparso l' Arcangelo Gabriele in salotto.. Sono credenti perchè da piccini gli è stato insegnato "Dio esiste", "la religione", "la messa della domenica"...
E' semplicemente una cosa tramandata di padre in figlio, tanto è vero che funziona così con tutte le religioni del mondo.
"Scusa, ma questa non te la passo" (cit.):asd: : secondo te una persona adulta con un cervello funzionante se non crede a ciò che dice il Cristianesimo si rovina la vita costringendosi a fare cose assurde in cui non crede? Nessuno farebbe una cosa del genere.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
certo che si invece, è difficile rinnegare l'ideale di vita che abbiamo sempre seguito, prova sono tutti i religiosi del mondo, che malgrado le assurdità palesi e imbarazzanti delle rispettive religioni ingannano loro stessi. E' difficile rinnegare ciò che ci hanno abituato a credere fin da bambini, ci vuole coraggio
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
ElitePhoenix
Non è che per me sia proprio una novità.............
Però, che c' entra ?
Una rivoluzione non ha mai fatto esattamente quel che si pensava facesse, anzi : spesse volte i risultati finali sono stati diversissimi dalle intenzioni iniziali (ad esempio : confronta un po' l' opera di Stalin con gli ideali di Marx ed Engels !!!).
Come diceva l' ufficiale prussiano del film "Frankestein Junior" di Mel Brooks :
"Un zomosso è un kosa zeria. Zi za kome zi komincia ma non zi za dofe zi fa a finire".....:D
ok, so che è una cosa senza valore e che anzi la maggior parte del forum lo considererebbe un'insulto, ma ti sei guadagnata la mia stima.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Hellvis 2006
certo che si invece, è difficile rinnegare l'ideale di vita che abbiamo sempre seguito, prova sono tutti i religiosi del mondo, che malgrado le assurdità palesi e imbarazzanti delle rispettive religioni ingannano loro stessi. E' difficile rinnegare ciò che ci hanno abituato a credere fin da bambini, ci vuole coraggio
iz gud to parlare per luoghi comuni :sisi:
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Verbi in futuro semplice: un'ottima soluzione.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Ma soprattuto che esempio del cavolo.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Marco Cattaneo
Scusa, ma questa non te la passo "in toto". Il 90% delle persone credenti che conosco (e ne conosco tante, compresa la mia ragazza) non sono credenti perchè hanno visto la Madonna, o gli è apparso l' Arcangelo Gabriele in salotto.. Sono credenti perchè da piccini gli è stato insegnato "Dio esiste", "la religione", "la messa della domenica"...
E' semplicemente una cosa tramandata di padre in figlio, tanto è vero che funziona così con tutte le religioni del mondo.
Beh, anzitutto quando dico che uno ha "incontrato Dio" non mi riferisco a "visioni private"... L'ha incontrato nella sua vita, nella sua storia, nelle persone che l'hanno accompagnato, nelle sue vicende "ritrova" la presenza provvidente di Dio...
Se poi tu sei così sicuro delle percentuali che dici... non so che dirti!
Ridurre a "è semplicemente una cosa tramandata di padre in figlio, tanto è vero che funziona così con tutte le religioni del mondo" non rende giustizia alla storia di tanti... non ho la pretesa di dire di tutti, ma di tanti sì!
Come dicevo altre volte, il cammino di fede non è "più semplice", se vissuto bene... dipende da come lo si vive, come ogni cosa "umana"... si può prenderlo con superficialità, alla leggera, o con serietà.
Sicuramente se ci si accontenta della "fede trasmessa" dagli altri, che non diventa "tua", non dura molto...
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
alexdon
Sicuramente se ci si accontenta della "fede trasmessa" dagli altri, che non diventa "tua", non dura molto...
posso confermare per esperienza personale :sisi: è la pura verità.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
alexdon
Beh, anzitutto quando dico che uno ha "incontrato Dio" non mi riferisco a "visioni private"... L'ha incontrato nella sua vita, nella sua storia, nelle persone che l'hanno accompagnato, nelle sue vicende "ritrova" la presenza provvidente di Dio...
Se poi tu sei così sicuro delle percentuali che dici... non so che dirti!
Ridurre a "è semplicemente una cosa tramandata di padre in figlio, tanto è vero che funziona così con tutte le religioni del mondo" non rende giustizia alla storia di tanti... non ho la pretesa di dire di tutti, ma di tanti sì!
Come dicevo altre volte, il cammino di fede non è "più semplice", se vissuto bene... dipende da come lo si vive, come ogni cosa "umana"... si può prenderlo con superficialità, alla leggera, o con serietà.
Sicuramente se ci si accontenta della "fede trasmessa" dagli altri, che non diventa "tua", non dura molto...
Diciamo che, se per qualche assurda congiunzione astrale, tutti i cristiani in italia dichiarassero se lo sono con il cuore o solo per "tradizione", il numero dei fedeli prenderebbe un duro colpo.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
sottoscrivo. anche se come ho gia detto, non giudicare per non essere giudicati. ognuno la vive come vuole, ipocrita o no. E non deve risponderne ai suoi fratelli ma a se stesso e al padre.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Si, quello è vero, non era per giudicare, era perchè così si capisce meglio la situazione.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Premetto di non aver letto tutto :asd:
Io sono ATEO.. cerco di spiegarvi il mio punto di vista..
L'agnostico dice in pratica che non avendo la certezza non ci si può esprimere, però secondo me è sbagliato perchè a questo punto qualisiasi cosa sarebbe possibile. Se ad un agnostico gli chiedono se crede nel fantasma formaggino lui direbbe che potrebbe esistere ma non essendoci prove non si pronuncia..
L'agnostico nega un concetto umano, lasciando la porta aperta ad ogni possibilità. L'idea che ho io invece è un ritorno ad un assenza del concetto stesso che è già di suo assurdo.
Sicuramente non sono stato chiaro :asd:
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Stavo pensando a un filosofo che ora non ricordo chi fosse, che diceva che i credenti sono atei che si sforzano di credere, e gli atei sono credenti che si sforzano di non credere. In effetti, la condizione di entrambi è molto simile, ma opposta; sia l'ateo che il credente hanno solo indizi, raccolti nel corso della loro esperienza di vita. Questi indizi vengono interpretati da ognuno in modo diverso, e man mano che si procede all'interpretazione, aumentano o diminuiscono nella nostra mente le probabibilità dell'esistenza di Dio. Tuttavia, queste probabilità non potranno mai raggiungere il 100%, perchè non si hanno prove chiare. Ecco da dove nasceva la domanda del topic. Poichè nessuno può presumere di essere certo dell'esistenza o meno di Dio, che senso ha la sfumatura "agnostico"? Oguno di noi compone il suo puzzle su Dio, e ci sono solo due ipotesi possibili: o c'è o non c'è. E di conseguenza, due posizioni probabili: credo che ci sia, o credo che non ci sia. L'agnostico è solo apparentemente una terza scelta (non voglio pensarci), ma di fatto, non pensandoci, lo considera inesistente.
Fa male guardare troppe puntate di Death Note di fila.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Ma non è piuttosto che il credente afferma che dio è conoscibile tramite le scritture, mentre l'agnostico afferma che se c'è non è conoscibile (da qui la conclusione -> chissenefuotte, tanto se non c'è bene, se c'è non posso farci niente), e l'ateo dice che dio non esiste?
Mi sembrano tre vie ben distinte...
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Calon
L'agnostico è solo apparentemente una terza scelta
credevo che avessimo sviscerato l'argomento a sufficienza.
scherzi della memoria a breve termine: rileggi più sopra, e ti verrà in mente che avevamo (proprio io e te, intendo) raggiunto la seguente conclusione: la scelta dell'agnostico è un giudizio di merito diverso da quello dell'ateo e del credente, e corrisponde a ritenere che l'esistenza di dio è ininfluente, cioè priva di importanza qualunque sia la realtà (che ci sia o non ci sia).
altrimenti, se fosse ritenuto importante scegliere, si sceglierebbe comunque, anche senza sapere.
quindi, è una vera e propria terza via.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Non ho dimenticato quello che si era detto prima, ma nell'ultimo intervento che ho scritto mettevo proprio in risalto il fatto che la non scelta, o la scelta contro, tutto sommato non sono poi così diverse.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
Calon
Poichè nessuno può presumere di essere certo dell'esistenza o meno di Dio, che senso ha la sfumatura "agnostico"? Oguno di noi compone il suo puzzle su Dio, e ci sono solo due ipotesi possibili: o c'è o non c'è. E di conseguenza, due posizioni probabili: credo che ci sia, o credo che non ci sia. L'agnostico è solo apparentemente una terza scelta (non voglio pensarci), ma di fatto, non pensandoci, lo considera inesistente.
Veramente a me sembra il contrario : sono le due certezze (dell' ateo e del credente) ad essere piuttosto irrazionali in mancanza di prove, mentre la posizione dell' agnostico è chiara :
poichè nessuno può presumere di essere certo dell'esistenza o meno di Dio, la sfumatura "agnostico" è l' approccio più razionale alla religione.
Esempio :
"Dio esiste ?"
"Boh, non lo so. Forse sì. forse no. Nessuno lo sa con certezza"
"Che vuole Dio da te ?"
"Non lo so - ci sono un migliaio di religioni diverse ognuna con la sua specifica interpretazione, non posso mica diventare pazza a studiarle tutte, e comunque non sono in grado di capire qual' è quella giusta, ammesso che ce ne sia una giusta ! Quindi se Dio esiste e se vuole qualcosa da me si faccia avanti e me lo dica chiaramente. A tu per tu. E' inutile che vengono degli umani : per me sono tutti millantatori".
La posizione degli agnostici è chiarissima : oltretutto, nel caso Dio esistesse e non chiedesse loro niente, poi non potrebbe accusarli di non aver rispettato le sue leggi !!!
L' agnostico non pensa a Dio in quanto è evidente che se Dio non parla all' agnostico è perchè : A) Dio non esiste, oppure B) Dio non vuole nulla in particolare dall' agnostico.
Se non avessi la mia posizione sarei certamente agnostica.......................
Però, figli miei, le vie possibili non sono tre, ma bensì quattro. E di più non posso dirvi. Vi dico solo : rifletteteci, è solo nel vostro interesse (non certo nel mio, io sono già a posto)........................
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Citazione:
Originariamente Scritto da
ElitePhoenix
Se non avessi la mia posizione sarei certamente agnostica.......................
Però, figli miei, le vie possibili non sono tre, ma bensì quattro. E di più non posso dirvi. Vi dico solo : rifletteteci, è solo nel vostro interesse (non certo nel mio, io sono già a posto)........................
che finale sibillino! mi hai messo curiosità, davvero non può dire nulla sulla quarta scelta? :)
un saluto
Somebody
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Veramente le posizioni sono tantissime, visto che si possono combinare:
uno può essere ateo con riguardo al cristianesimo ma agnostico se si parla di un Dio generico; oppure si può essere credenti riguardo al cristianesimo e atei nei confronti dell'islam e così via...
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
Io sono Ateo, nel senso che sono senza dio e sono Agnostico, nel senso che esista o non esista, me ne frego.
Non credo ad alcun dio o religione che ci sia nel mondo. Punto. E' un fatto personale, non vedo perchè tanta gente apra topic per decidere e chiedere agli altri...
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
e se te lo chiedi cosa ci fai qui? :asd:
p.s. ateo non vuol dire senza dio (che non so bene cosa soignifichi) ma convinto che non esista alcun dio. Se sei ateo non puoi essere agnostico.
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Re: In che cosa si differenzia un ateo da un agnostico?
per l'ennesima volta, siamo TUTTI agnostici. Abbiamo solo opinioni