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Una nuova morte illustre: il liberismo
Citazione:
Ma non si tratta di un incentivo a fondo perduto: i soldi andranno restituiti
E Gm, Ford e Chrysler dovranno affrontare una ristrutturazione senza precedenti
15 miliardi di dollari all'auto Usa
Via al piano di salvataggio
di VINCENZO BORGOMEO
http://www.repubblica.it/2008/12/mot...9918_12350.jpg
Quindici miliardi di dollari. Alla fine il congresso Usa ha dato l'ok per il gigantesco piano di aiuti all'industria dell'auto. Un progetto a due facce però: da un lato arriva una valanga di quattrini per GM, Ford e Chrysler, dall'alta le tre big si devono impegnare in un processo di ristrutturazione senza precedenti. E per capire quanto in America facciano sul serio su cose del genere basti dire che il governo ha già previsto la nomina di una super commissario per gestire la profonda ristrutturazione.
Una figura di grande potere e non di facciata: questa specie di Zar ha la possibilità di decretare il fallimento delle società se il piano di ristrutturazione non sarà credibile e non sarà presentato entro il mese di marzo. Non solo: sarà sempre questo commissario a Toccherà ad autorizzare tutte le spese superiori ai 25 milioni di dollari. In pratica tutti, dal lancio di nuovi modelli all'apertura di nuove fabbriche. In più alle case automobilistiche viene anche richiesto l'impegno formale di rinunciare a sporgere denuncia contro eventuali leggi statali sull'effetto serra.
I dettagli di questo accordo si conosceranno in giornata ma si sa che il programma prevede un finanziamento sotto forma di prestito, al 5% per cinque anni e al 9% per i rimanenti due. Una cosa è certa: questi non sono certo aiuti a fondo perduto.
Intanto continuano anche le pressioni per ottenere il licenziamento dei Ceo dei tre gruppi, primo tra i quali del numero uno di Gm Richard Wagoner. Solo lo storico ex Ceo della Chrysler, Lee Iacocca, 84 anni, l'uomo che negli anni Ottanta aveva salvato dal fallimento il gruppo, sostiene gli attuali management debbano rimanere in carica. "Non sono d'accordo con l'idea emersa al Congresso, secondo la quale un cambio della dirigenza rappresenta una delle condizioni per ottenere il prestito", ha detto Iacocca, secondo cui "i gruppi forse non sono perfetti, ma chi li dirige sono gli unici a possedere l'esperienza, la conoscenza approfondita e la comprensione del vero funzionamento dell'industria dell'auto".
A Iacocca ha fatto eco lo svizzero Bob Lutz, uno dei vicepresidenti della Gm, ex presidente della Chrysler, ex vicepresidente della Ford, secondo cui Wagoner ha in realtà fatto un lavoro eccezionale. Se bisogna licenziare qualcuno - sostiene il veterano di Detroit - pensiamo allo stesso Lutz, ormai giunto alla venerabile età di 76 anni. Vedremo come finirà. Ma una cosa è certa: la battaglia è ormai cominciata.
(
10 dicembre 2008)
Non siamo ancora arrivati agli aiuti di stato a fondo perduto all'italiana (per fortuna degli ameringi) ma ancora una volta gli Usa abbandonano il loro mantra liberista per uscire dalla crisi economica che dal quel sistema è stata causata...
speriamo serva :look:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
io farei come michael moore: GM e Ford PRIMA me le comprerei ai valori di borsa correnti (opa ostile), poi caccerei IN TOTO i dirigenti e i componenti del consiglio di amministrazione, e solo DOPO darei loro degli aiuti.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Ronin
io farei come michael moore: GM e Ford PRIMA me le comprerei ai valori di borsa correnti (opa ostile), poi caccerei IN TOTO i dirigenti e i componenti del consiglio di amministrazione, e solo DOPO darei loro degli aiuti.
e faresti felici un mare di speculatori :D
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Solo a me pare che il mercato della automobili non possa fare a meno di fallire? E' proprio necessario fare venticinquemila modelli personalizzabili in un'infinità di maniere? Non sarebbe ora di sacrificare le nostre velleità consumistiche? Dopo l'ingresso delle coreane e delle ultraeconomiche cinesi nel mercato europeo la vedo dura fare ancora una decina di segmenti. Io ne farei TRE. Monovolume da viaggio, berlina e smart, evitando flop che poi paga l'intera azienda.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Pkforever
Solo a me pare che il mercato della automobili non possa fare a meno di fallire? E' proprio necessario fare venticinquemila modelli personalizzabili in un'infinità di maniere? Non sarebbe ora di sacrificare le nostre velleità consumistiche? Dopo l'ingresso delle coreane e delle ultraeconomiche cinesi nel mercato europeo la vedo dura fare ancora una decina di segmenti. Io ne farei TRE. Monovolume da viaggio, berlina e smart.
dimentichi tutta la parte concernente la ricerca. Cinesi, indiani ecc ecc,stanno copiando cose vecchie.
La ricerca, ora come ora, si fa praticamente solo in europa ed usa.
Ed è questa ricerca che permetterà all'industria automobilistica di sopravvivere.
Su GM, c'è da fare un lungo discorso. E' partita malconcia all'inizio della crisi e la crisi l'ha colta con le braghe calate.
Insomma la GM era la versione usa della fiat anni 90. Una buona ristrutturazione e tornerà più bella di prima :D
o magari no :look:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Pk, hai detto più o meno quello che ha detto Marchionne ieri :D . Lui ha aggiunto che ormai le aziende automobilistiche non potranno fare a meno di accorparsi, perché da sole non possono più far fronte agli investimenti necessari allo sviluppo ed alla messa in linea di un nuovo modello (ad esempio).
Soprattutto se intendono lasciare le catene produttive nel primo mondo, dove il costo del lavoro è altissimo.
Piccola nota: non credo proprio che la causa dello spataciàc delle borse sia da imputarsi al liberismo in se: il pompare l'economia artificialmente come ha fatto Greenspan negli anni passati è un'operazione che un liberista serio aborre, secondo me. Ho l'impressione che i "finanzieri" si siano permessi di fare tante e tali porcherie perché credevano di avere una rete pronta a raccolgierli in caso di caduta. E, almeno per i vertici, la rete c'è stata. Questo non è libero mercato, è una forma camuffata di oligarchia.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
mandiamo Lapo in GM :asd:
GM 2.0 :asd:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
va bene la ricerca, ma mi sto interrogando sul fatto che sia un mercato troppo piccolo per tutti. Voglio dire, la concorrenza asiatica ti dà la macchina a prezzi stracciati con tecnologia collaudata, lungi da me considerare una macchina di quel tipo alla pari di una europea, però è il portafoglio che comanda. Contrarre il numero di modelli per abbassare i costi non sarebbe poi una boiata, invece le case si sono sempre orientate a spellare la gente sugli optional per aumentare i margini. Mi sembra che la cuccagna sia finita, perché all'est iniziano a produrre carrette decenti e puntano a fare economia di scala. La mentalità di guadagnare sulla velleità consumistica del consumatore ci porterà alla rovina, dovrebbero iniziare a pensare di abbassare i costi di produzione. Per quel che ne capisco (esperienza diretta zero) mi viene da pensare così.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Qoelet
Pk, hai detto più o meno quello che ha detto Marchionne ieri :D . Lui ha aggiunto che ormai le aziende automobilistiche non potranno fare a meno di accorparsi, perché da sole non possono più far fronte agli investimenti necessari allo sviluppo ed alla messa in linea di un nuovo modello (ad esempio).
Soprattutto se intendono lasciare le catene produttive nel primo mondo, dove il costo del lavoro è altissimo.
ma questo non implica ridurre i modelli.
Guarda il caso della fiat 16. Fiat e suzuki hanno progettato un'auto nuova ma ognuno vende il proprio modello (quello di suzuki non lo ricordo, però è più economico :D )
Stessa cosa per le vecchie collaborazioni fiat e GM.Unite per progettare motori, ma divise quando si tratta di vendere auto
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
ma quante sedici ha venduto? due? a me sembra folle continuare a dopare i consumi per poi ritrovarsi con la crisi. Il consumismo dovrebbe responsabilizzarsi. Offrirti una gamma ristretta con novità importanti, non una rosa di macchine chilometrica in modo tale da invogliarti a cambiare la macchina dopo 2 anni al primo restyling. Il portafoglio è quello, è dal consumo irresponsabile che parte la crisi.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Citazione:
Originariamente Scritto da
Pkforever
va bene la ricerca, ma mi sto interrogando sul fatto che sia un mercato troppo piccolo per tutti. Voglio dire, la concorrenza asiatica ti dà la macchina a prezzi stracciati con tecnologia collaudata..
fiat :D la tata senza l'aiuto della fiat non vrebbe costruito neanche un triciclo.
e negli accordi è scritto chiaramente che la macchina ultra economica in europa non deve neanche essere nominata
Citazione:
lungi da me considerare una macchina di quel tipo alla pari di una europea, però è il portafoglio che comanda. Contrarre il numero di modelli per abbassare i costi non sarebbe poi una boiata, invece le case si sono sempre orientate a spellare la gente sugli optional per aumentare i margini. Mi sembra che la cuccagna sia finita, perché all'est iniziano a produrre carrette decenti e puntano a fare economia di scala. La mentalità di guadagnare sulla velleità consumistica del consumatore ci porterà alla rovina, dovrebbero iniziare a pensare di abbassare i costi di produzione. Per quel che ne capisco (esperienza diretta zero) mi viene da pensare così.
ad abbassare i costi di produzione ci hanno già pensando, ma i risultati non sono stati eccezionali (almeno sulle auto di punta).
sugli optional, dipende cosa intendi. quindici anni fa per fiat la quinta marcia era un optional :asd:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Il mercato occidentale è saturo, non ci sono cavoli. Il mercato dei paesi emergenti è precluso alle case occidentali, a parte un esguo numero di pezzi, a causa del prezzo. Quindi si, è un mercato destinato nel migliore dei casi alla stagnazione, nel peggiore ad una contrazione (ma non sono un economista, eh). Tra l'alto, ci siamo un po' fregati da soli: introducendo molti vincoli (inquinamento, sicurezza etc etc) abbiamo caricato le nostre industrie del settore di costi di ricerca, mentre nel lontano oriente se ne stracatafottono e continuano a bruciare tortine di guano ecchissenefrega. Ora che le loro macchine sono diventate appetibili per il mercato occidentale soprattutto a causa del basso costo del lavoro, possono giovarsi di tutto il lavoro di ricerca svolto in precedenza spendendo pochissimo (reverse engeneering rullezza) e entrano nel nostro mercato senza colpo ferire. Ovviamente tutto ciò va benissimo quando il primo ondo tira, ma adesso mi sa che i primi a battere la culata saranno proprio gli emergenti, visto che le loro industrie sono sbilanciate verso l'export ed il loro mercato interno ha un peso relativo.
Vitor non portare sfiga ché ho portato il CV al centro ricerche GM non sarà una settimana fa :asd:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Pkforever
ma quante sedici ha venduto? due? a me sembra folle continuare a dopare i consumi per poi ritrovarsi con la crisi.
mi pare che la sedici sia andata piuttosto bene :look:
Citazione:
Il consumismo dovrebbe responsabilizzarsi. Offrirti una gamma ristretta con novità importanti, non una rosa di macchine chilometrica in modo tale da invogliarti a cambiare la macchina dopo 2 anni al primo restyling. Il portafoglio è quello, è dal consumo irresponsabile che parte la crisi.
ok, questo è un altro discorso.
E, in linea di massiam sono d'accordo con te
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Infatti credo anch'io che il mercato sia saturo. O si diminuisce il peso specifico dei nostri prodotti oppure saranno gli orientali a buttarci fuori a suon di copie sottocosto. Bisogna fare uno, due, tre, prodotti marchiati tipo la GOLF e metterla in competizione contro la scatola di sardine con le ruote facendo assurgere l'idea che la prima è un'astronave che upgreida ogni tot anni e l'altra è un triciclo (come dice il buon abappio) per chi vuole passare la vita in officina.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Tyus da bass
speriamo serva :look:
Molto probabilmente non servirà. I problemi di GM non sono causati da un improvviso ed imprevisto crollo di acquisti per colpa della recessione. General Motors, Ford e Chrysler sono in crisi da anni, con perdite di miliardi di dollari. Una delle principali ragioni è che gli Americani si sono accorti che gli orrendi cassoni che sono abituati a guidare non vanno bene in un mondo in cui il prezzo del petrolio comincia a diventare stabilmente più alto. Difatti la crisi di vendite è sostanzialmente limitata ai cassoni, non alle auto più piccole ed efficienti come quelle che usiamo noi in Europa.
Insomma non sono più capaci di fare auto che la gente vuole: un problema piuttosto grave per dei costruttori di auto. E in casi come questi non si dovrebbero dare aiuti.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Il punto é: se agli americani serve, a noi ?
In una crisi economica globale, l'industria automobilistica americana pompata dagli aiuti di stato si trova a competere con un industria automobilistica europea che a quegli aiuti non può attingere. Non é forse uno stravolgimento del mercato ed una concorrenza sleale? :look:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Citazione:
Originariamente Scritto da
Sarpedon
Il punto é: se agli americani serve, a noi ?
In una crisi economica globale, l'industria automobilistica americana pompata dagli aiuti di stato si trova a competere con un industria automobilistica europea che ha quegli aiuti non può attingere. Non é forse uno stravolgimento del mercato ed una concorrenza sleale? :look:
teoricamente si, però, a parte ford, che non ha richiesto aiuti di stato, le altre marche non riesco a vederle come concorrenti dirette. :boh2:
senza contare che l'europa potrebbe mettere dei dazi. un pò come fece bush (nel primo mandato) con l'acciaio europeo :D
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Citazione:
Originariamente Scritto da
abaper
teoricamente si, però, a parte ford, che non ha richiesto aiuti di stato, le altre marche non riesco a vederle come concorrenti dirette. :boh2:
senza contare che l'europa potrebbe mettere dei dazi. un pò come fece bush (nel primo mandato) con l'acciaio europeo :D
Bé la Crysler vende sul mercato europeo sia nell'ambito monovolume che in quello Berlina, la General Motors é anche peggio dato che, se non erro, possiede la Opel, produttore di punta nel settore delle utilitarie.
Certo che per il Cipputi di Mirafiori, venire spedito in cassa integrazione da Obama sarebbe un brutto colpo. :asd:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
se la manovra farà ripartire l'economia americana ne gioveranno anche molti settori qui in Europa (nella mia zona si campa sulla vendita delle piastrelle, se riparte il mercato del mattone oltre oceano riparte anche il carrozzone qua da noi)... magari ne risulterà danneggiata la FIAT, ma tra l'andare male tutti e veder andare male solo la Fiat (sai che novità :bua: ) preferisco la seconda :look:
Citazione:
Originariamente Scritto da Qoelet
Piccola nota: non credo proprio che la causa dello spataciàc delle borse sia da imputarsi al liberismo in se
il titolo non si riferiva tanto alla crisi causata dal liberismo ma più al fatto che anche gli USA si stanno arrendendo a stanziare aiuti statali e a far controllare settori strategici da manager di nomina governativa (e, sopratutto la seconda, mi pare una novità per loro): indice abbastanza evidente, imho, che il liberismo non sia attuabile :boh2:
Citazione:
Originariamente Scritto da sempre Qoelet
Questo non è libero mercato, è una forma camuffata di oligarchia.
convieni quindi che il liberismo non è attuabile (perchè destinato a diventare un mercato governato dalle lobby)
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Tyus da bass
il titolo non si riferiva tanto alla crisi causata dal liberismo ma più al fatto che anche gli USA si stanno arrendendo a stanziare aiuti statali e a far controllare settori strategici da manager di nomina governativa (e, sopratutto la seconda, mi pare una novità per loro): indice abbastanza evidente, imho, che il liberismo non sia attuabile :boh2:
convieni quindi che il liberismo non è attuabile (perchè destinato a diventare un mercato governato dalle lobby)
Guarda che questi problemi insorgono quando il governo legifera al fine di manipolare il mercato :asd:
Se il liberismo non è attuabile è perchè i governi non vogliono attuarlo, preferendo guadagni a breve termine a fronte di grossi rischi nel lungo.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
Tutte le strutture sociali hanno dei controllori. Il problema del "quis custodiet ipsos custodes" è intrinseco a qualsiasi attività sociale umana, sia essa un'organizzazione, uno stato o un sistema economico.
Io credo che il liberismo sia il modello che richiede un numero minore di controllori e quindi una possibilità maggiore che questi controllori siano sottoposti a vaglio dagli "altri", aumentando le probabilità che questi siano (o si comportino, per lo meno) da probiviri. Anche perché le loro posizioni non sono, generalmente, inattaccabili: se non fai reddito, il CdA di caccia senza tante cerimonie. Ha anche sistemi di feedback negativo che lo autoregolamentano. Se però un grosso giocatore inizia a farla sporca e i mercati, al posto di indicare la bolla speculativa, si mettono a cavalcarne l'onda, allora si creano le condizioni per un "problema".
Ma attenzione: qui, la colpa non è da imputarsi alla struttura, ma all'intromissione di un "viro" che non è stato un cavolo "probo".
Ora, che il liberismo non sia perfetto non è vero: lo è tanto quanto è perfetto il Comunismo. Il problema, in tutte le filosofie sociali, non è il COSA fa la gente onesta, ma come arginare figli di trota. Credo che il liberismo ci riesca mediamente molto melgio delle filosofie socialiste in genere.
EDIT: Leggo ora Moloch: ho davvero eprso il dono della sintesi :D
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Tyus da bass
se la manovra farà ripartire l'economia americana ne gioveranno anche molti settori qui in Europa (nella mia zona si campa sulla vendita delle piastrelle, se riparte il mercato del mattone oltre oceano riparte anche il carrozzone qua da noi)... magari ne risulterà danneggiata la FIAT, ma tra l'andare male tutti e veder andare male solo la Fiat (sai che novità :bua: ) preferisco la seconda :look:
Mi sembra un'analisi un pò semplicistica. Nei primi 8 mesi del 2008 tra 10 maggiori settori dell'esportazione italiana c'erano gli autoveicoli (577 milioni di euro) e le componenti di autoveicoli (701 milioni di euro). Ora non so quante persone al mondo vogliano pavimentarsi il bagno con le piastrelle italiane ma mi sembra difficile che possano sviluppare un valore simile a quello dell'industria automobilistica. :sisi:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
io parlavo del settore più vicino a me
ma è chiaro che se ripartisse l'economia in USa ripartirebbero anche le esportazioni di moda, di prodotti alimentari e quant'altro
anche se gli aiuti statunitensi dovessero danneggiare la fiat sarebbe solo un settore ad avere una ripartenza più lenta (perchè alla fine si rilanciassero tutti gli altri settori dell'economia italiana alla lunga questi trainerebbero anche l'industria automobilistica) e per noi sarebbe ugualmente un affare :boh2:
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Tyus da bass
anche se gli aiuti statunitensi dovessero danneggiare la fiat sarebbe solo un settore ad avere una ripartenza più lenta (perchè alla fine si rilanciassero tutti gli altri settori dell'economia italiana alla lunga questi trainerebbero anche l'industria automobilistica) e per noi sarebbe ugualmente un affare :boh2:
L'industria degli autoveicoli italiana non é solo la FIAT, c'é una quantità di imprese controllate, e di indotto enorme che gira intorno alla FIAT, altrimenti non si spiegherebbe l'impatto degli autoveicoli e dei componenti per i medesimi sulla bilancia delle esportazioni, manco la FIAT fosse una corporazione tipo Cyverpunk.
Per il resto, al di la delle belle parole, non trovo il succo del tuo ragionamento. L'economia americana e quella europea sono tra di loro concantenate ma sono in competizione su tutto il resto del pianeta. Ora, se domani, le macchine facenti capo alle industrie americane, riescono a buttare fuori dal mercato le compagnie europee, perché grazie agli aiuti di zio Obama, possono ristrutturarsi e migliorare la gamma dei loro prodotti, quello che accade é una crisi di un settore strategico per l'industria europea, la perdita di vagonate di posti di lavoro e la conseguente crescita della disoccupazione. Mi sfugge quindi quali sarebbero questi mirabolanti vantaggi, dati da un industria americana dopata dagli aiuti di stato.
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Re: Una nuova morte illustre: il liberismo
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Originariamente Scritto da
Tyus da bass
Non siamo ancora arrivati agli aiuti di stato a fondo perduto all'italiana (per fortuna degli ameringi) ma ancora una volta gli Usa abbandonano il loro mantra liberista per uscire dalla crisi economica che dal quel sistema è stata causata...
speriamo serva :look:
La morte della verità. Anzi, quella non è mai resuscitata. Il liberismo non c'entra proprio niente con la crisi economica. Semmai sono proprio la politica economica e monetaria e le loro forzature che l'hanno procurata.
E ovviamente tutti questi interventi, dall'innondazione di liquidità che tutti chiedono, agli aiutini di stato e rottamazioni di sarcacchio, non faranno altro che rinviare la ristrutturazione di un sistema in crisi.
Ekkomunque:
Maestri Liberali battete un colpo