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[11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Sull'onda del - comprensibile - sconforto post 11 settembre quasi tutte le software house e gli sviluppatori si sono precipitati ad annunciare tagli e modifiche ai giochi che allora erano in fase di sviluppo, consistenti principalmente nell'assurda "sparizione" delle Torri Gemelle dagli scenari ambientati a New York, piuttosto che la cancellazione di titoli che potessero essere in qualche modo considerati non adatti a quel particolare momento storico.
Cosa è rimasto di tutto questo, a più di quattro anni da quell'evento? Niente, verrebbe da dire. Anzi. Se si dà una rapida occhiata agli scaffali dei negozi continuano a proliferare giochi di guerra, ambientazioni perlopiù realistiche, con eserciti e corpi speciali addestrati nella lotta al terrorismo, missioni a Baghdad, in Medio Oriente o comunque in zone "calde" del pianeta.
Ammetto che mi sfugge il motivo del perchè di tanto successo, o per meglio dire mi è molto chiaro: è la domanda a determinare l'offerta. I publisher, che non fanno beneficenza, assecondano il più possibile le richieste del mercato, che evidentemente non è sazio di giochi nei quali sparare ai terroristi oppure condurre guerre di liberazione che abbiano esiti meno complicati di quelle reali. Oppure c'è dell'altro?
E sì qui dentro siete in parecchi: c'è qualcuno di voi che è appassionato di giochi militari, qualcuno che contribuisce a creare questa domanda...
Toc toc?
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Catarsi digitale. Banale, ma efficace.
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Vogliono tutti colpire il terrorismo fin nel profondo.
Distruggere le loro armi e così via.
Io mi accontento di eliminare Jon Irenicus per la milionesima volta...
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Citazione:
hansolo ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 13:15
Vogliono tutti colpire il terrorismo fin nel profondo.
Distruggere le loro armi e così via.
Io mi accontento di eliminare Jon Irenicus per la milionesima volta...
e, oltretutto, é molto piú divertente eliminare Jon Irenicus per la milionesima volta che uccidere il solito terrorista mediorientale con l'ak 47 per la miliardesima volta...
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Si io lo ammetto li prediligo i giochi militari o di guerra, infatti ora mi sto dedicando a Battlefield 2, anche se mi vaporizzano in due nanosecondi http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Che problema c'è sviluppare videogiochi di guerra con ambientazioni realistiche?
Nessuno.
Che problema c'è girare film di guerra con ambientazioni realistiche?
Nessuno.
Che problema c'è scrivere un romanzo di guerra con ambientazioni realistiche?
Nessuno.
Che problema c'è creare un fumetto di guerra con ambientazioni realistiche?
Nessuno.
In rapporto escono più videogiochi di guerra che film e romanzi,questo perchè nel 90% dei videogiochi bisogna ammazzare qualcuno.
Sai che noia se no!
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Io credo che giocare immedesimandosi in un persanaggio realistico, in un ambiente realistico, in un contesto realistico (anche storicamente) possa attirare molto l'attenzione di molti giocatori.
Io in realtà non guardo tanto al contesto realistico o meno, l'importante è che il gioco mi diverta.
Non credo che ci si posso lamentare una volta che (pur nel loro interesse) le grandi case facciano anche l'interesse della maggior parte dei videogiocatori
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Si io e allora? non capisco perchè un gioco non debba essere considerato un gioco e basta ma si ci debba creare dietro una pensiero filosofico assurdo .
Da piccoli giocavamo a guardia e ladri ma mi pare che nessuno di noi sia andato a rubare nelle case , se alla gente piacciono gli fps e perchè sono solamente un gioco con cui confrontarsi online con altra gente e passare il tempo che si passerebbe a fare altro.
Francamente non condivido quest allarmismo e francamente nonostante mi dispiaccia dell' attentato dell 11 settembre non capisco questo accostare il gioco all evento non ha senso.
Allora perchè a palermo abbiamo perso il dc9 nel mare di puntarais leviamo di mezzo i simulatori di volo ma che senso ha??
Francamente continuero' a giocare a quello che voglio e se la domanda e giochi di guerra ben vengano meglio giocarci alla guerra che farla.
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Eccome quì, un'appassionato di giochi di guerra (infatti anche io mi sto dedicando a battlefield 2).
E mi accontento anche io di uccidere terroristi digitale
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
...voglio Call Of Duty 2...
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
l'unico gioco di guerra che ho giocato è stato aa, esclusi i i doom (se possono essere considerati giochi di guerra)
per il resto amo gli sparatutto, ma non devono essere necessariamente di guerra (quake? http://forumtgmonline.futuregamer.it...lookaround.gif )
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Ho adorato all'inverosimile Ghost Recon e simila. Perche'? Ti danno tutta l'emozione , la spettacolarita' di eventi del genere senza conseguenze. Inoltre, per quanto realistici, tendono sempre a creare situazioni morali abbastanza distinte, nero e bianco, e ovviamente noi siamo i buoni!!!
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
A me i videogiochi piacciono a prescindere dall'ambientazione...per es, in sti giorni gioco alla demo multiplayer di FEAR, perchè? Beh, è stupendo...se fosse ambientato in un'altro ambiente....uguale, l'importante è che sia bello!
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Citazione:
keiser ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 13:02
Toc toc?
Avanti http://forumtgmonline.futuregamer.it.../icon_wink.gif
Forse perchè siamo cresciuti all'ombra di due delle maggiori icone cinematografiche dei film d'azionie quali Stallone e Schwarzenegger.
E tutti quindi desiderosi, almeno i più, di vestire i panni dell'eroe di turno, invincibile, raffigurato sullo schermo.
I videogiochi, permettono ora, forti di livelli di realismo straordinario, di guidare il ns. alterego virtuale in uno di questi scenari.
Non credo sinceramente che gli tragici eventi dell'11 settembre siano stati il fattore scatenante di tale passione, ma bensì proprio la voglia di essere reali anche se virtuali determina la sempre maggior domanda di tali produzioni.
Non dimentichiamoci che uno dei padri del genere fps, il mai troppo apprezzato ed amato Wolf3D, faceva gestire al giocatore i panni di "B.J." Blazkowicz, agente di spionaggio delle forze alleate, il cui scopo era quello di arrivare, dopo il massacro di tutti i nazi, che avevano la folle idea di affrontarlo, ad uccidere il capo supremo, un certo Adolf Hitler.
Chris73
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Citazione:
ilonand ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 14:10
Ho adorato all'inverosimile Ghost Recon e simila...tendono sempre a creare situazioni morali abbastanza distinte, nero e bianco, e ovviamente noi siamo i buoni!!!
bella lì
ecco i risultati: l'esercito usa, o qualsiasi altro corpo simile, deve necessariamente rappresentare il bene; i buoni che pestano i cattivoni di turno
zi zi
http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/icon_sad.gif
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
toc toc,
pronti!
la risposta è semplice,anzi alla risposta rispondo con una domanda retorica:
perchè nel 90% dei casi bisogna ammazzare i talebani (o mediorientali che siano)?
perchè così si crea una situazione in cui chi gioca si sente sempre più dalla parte degli americani, questo raggiunge l'apice con America's Army (voluto proprio da quelli dell'esercito americano).
non dico che questo è negativo,non mi azzarderei a dare un giudizio,dico solo che secondo me è così.
non sono molti i giochi dove bisogna essere talebani per uccidere gli americani perchè:
1)non ci sono molte case di sviluppo mediorientali
2)ci sarebbe censura da parte del governo americano...
ogni critica costruttiva è ben accetta
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Be' in Battlefield 2 si può giocare con la fazione CMO (Medio Orientale) se si vuole. Anche nel vecchio gioco (la continuazione della serie comand & conquer) che non ricordo il nome e me ne pento amaramente http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif, si poteva usare i medioorientali.
Byez
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Trovo più sconcertante che a ground zero non sia stato fatto un monumento o un qualcosa per ricordare i morti e la tragedia....anzi ricostruiranno grattaceli e ci saranno uffici,negozi e altro.
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Amo la guerra, ma nn i morti. http://forumtgmonline.futuregamer.it...n_confused.gif
e chi come me, necessita di guardare film di guerra e giocare a videogiochi di guerra http://forumtgmonline.futuregamer.it..._surprised.gif
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Citazione:
kannolo ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 13:46
Io credo che giocare immedesimandosi in un persanaggio realistico, in un ambiente realistico, in un contesto realistico (anche storicamente) possa attirare molto l'attenzione di molti giocatori.
Eccomi http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
A me piacciono gli fps, ed in particolare quelli realistici, di guerra (anche se io preferisco di gran lunga la 2° guerra mondiale ad ambientazioni più recenti).
Poi vabbeh, se un gioco è bello è bello e basta, c'e' poco da dire http://forumtgmonline.futuregamer.it...icon_smile.gif
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
Come già detto in uno dei precedenti editoriali di tgmonline (e precisamente in quello relative alle scene esplicite in gta san andreas), l'america è il paese di "pistole si, sesso no", oppure, "fate la guerra, non l'amore"
Diciamoci la verità: Sparare è bello, dà soddisfazione, soprattutto se con la forza dell'immaginazione immagini di aver appena blastato il tuo despota di capufficio, o un collega rompipa**e, etc, etc, etc.
Inoltre la questione terrorismo ha aiutato molto questo genere di giochi per quanto riguarda le vendite. Dopo l'11 settembre c'è stato un boom di questi giochi con un successo quasi sicuro per ognuno di essi.
La psicologia gioca un fattore fondamentale in questi casi.
Pensate se un giorno venissimo attaccati realmente da degli alieni.
Sicuramente subito dopo usciranno tantissimi giochi dedicati al massacro dei piccoli esserini verdi con le antenne e faranno ognuno un successo strepitoso.
Seguire la massa è "purtroppo" la via sicura per quelli che mirano al mero profitto, con la conseguente morte sistematica di idee nuove e creatività, almeno fino al prossimo disastro/evento....
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Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)
devo dedurre che un rts a caso come ad es. rome total war va bene allora e un fps di guerra no? eppure la sostanza e' la stessa. Come mai questi giochi non fanno discutere e gli fps si? forse perche' l'uomo e' cosi' pecora che per vedere i contenuti di una cosa deve averli sotto gli occhi senno' e' come se non esistessero e magari proprio su questo si basano i pecorari per muovere il branco dove e' piu' utile? mi sa di si.
condite tutto con un pizzico di sana retorica e perbenismo e avrete la ricetta perfetta (oltre che alla sconfinata voglia di apparire di certi moralizzatori imbizzarriti, in casi come questo, per fortuna piu' che altro negli usa)^^.
per tornare al tema, che credo sia come mai la guerra piace tanto, il fatto e' che fa parte del dna dell'uomo (pensate a certe faide tra coinquilini...), piace l'adrenalina del "o tu o io" o anche del semplice sopravvivere, che naturalmente deve restare un gioco come quando un tempo da bambini si giocava con le armi giocattolo, che e' proprio lo scopo dei videogiochi.
La guerra vera l'hanno sempre scatenata quelli che non sanno giocare!