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E' possibile il pensiero metafisico?
Riprendo il motivo montaliano per porvi questo mio dilemma.
Vi è qualcuno, ma più che qualcuno molti, che affermano che il successo biologico dell’uomo consista nella sua intelligenza e in particolar modo nella sua capacità di “astrazione”. La capacità di ricreare mentalmente situazioni che potrebbero avvenire e di trovarne, sempre mentalmente, una soluzione, costituirebbe di fatto l’arma definitiva della specie Homo. Va da sé che questa abilità si presti stupendamente ad esigenze di tipo pratico ed immediato, come può rappresentare ad esempio la costruzione di una trappola per la selvaggina.
E’ successo spesso, però, che l’esigenza pratica venisse travalicata e da ciò ci è derivato quell’immenso fiorire di filosofie ed altrettante teorie metafisiche. Arrivo alla mia questione: è possibile per un “parto della realtà” quale è l’uomo scavalcare l’immanenza e riuscire in qualche modo a trascendere? Nonostante tutti gli esempi che mi si potrebbero portare davanti (vedi le sopraccitate filosofie) continuo a considerarla una domanda lecita. E penso di aver la forza di affermarlo soprattutto alla luce del fatto che di metafisica si discorre mediante concetti, idee, parole che appartengono alla nostra “parte” di mondo. Mi garba questa esemplificazione: un concetto apparentemente metafisico quale l’immortalità potrebbe, ad una prima analisi, risultare estranea alla nostra realtà, finendo, in pratica, per contraddire quanto sto sostenendo. In verità, tale parola viene dalla negazione di mortalità. La mortalità, in evidenza, ci appartiene. La negazione è il procedimento che fa corrispondere un elemento di una coppia di opposti al suo complementare. Appartiene anche questa, dunque, alla nostra sfera d’azione. Alla fine, immortalità è la sintesi di concetti assolutamente “fisici”.
La conclusione a cui volevo arrivare è questa: se noi siamo esseri fisici, dotati di parole, concetti e idee “fisiche”, come possiamo discutere di metafisica senza altrimenti attuare procedimenti (assolutamente non leciti) come quello che ho sopra descritto, che rappresentano unicamente un “rimescolamento” delle carte in tavola? Ho il timore che incarnando qualcosa di fisico, il parlar di chimere sia solo aria fritta.
E qui chiudo.
Mi raccomando non spingete.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
In poche parole, domandi se è possibile trascendere, col pensiero, la natura stessa dell'uomo e del suo universo?
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
Ph@ntom ha scritto lun, 23 febbraio 2004 alle 21:26
Riprendo il motivo montaliano per porvi questo mio dilemma.
Vi è qualcuno, ma più che qualcuno molti, che affermano che il successo biologico dell’uomo consista nella sua intelligenza e in particolar modo nella sua capacità di “astrazione”. La capacità di ricreare mentalmente situazioni che potrebbero avvenire e di trovarne, sempre mentalmente, una soluzione, costituirebbe di fatto l’arma definitiva della specie Homo. Va da sé che questa abilità si presti stupendamente ad esigenze di tipo pratico ed immediato, come può rappresentare ad esempio la costruzione di una trappola per la selvaggina.
Da quel poco che ne so di evoluzione umana direi in pratica è l'intelligenza, sempre più sviluppata, ad averci favorito, sia nei confronti degli altri viventi che nella "competizione" con le altre specie di ominidi (pace all'anima degli Australopiteci)
Citazione:
Quote:
E’ successo spesso, però, che l’esigenza pratica venisse travalicata e da ciò ci è derivato quell’immenso fiorire di filosofie ed altrettante teorie metafisiche. Arrivo alla mia questione: è possibile per un “parto della realtà” quale è l’uomo scavalcare l’immanenza e riuscire in qualche modo a trascendere? Nonostante tutti gli esempi che mi si potrebbero portare davanti (vedi le sopraccitate filosofie) continuo a considerarla una domanda lecita. E penso di aver la forza di affermarlo soprattutto alla luce del fatto che di metafisica si discorre mediante concetti, idee, parole che appartengono alla nostra “parte” di mondo. Mi garba questa esemplificazione: un concetto apparentemente metafisico quale l’immortalità potrebbe, ad una prima analisi, risultare estranea alla nostra realtà, finendo, in pratica, per contraddire quanto sto sostenendo. In verità, tale parola viene dalla negazione di mortalità. La mortalità, in evidenza, ci appartiene. La negazione è il procedimento che fa corrispondere un elemento di una coppia di opposti al suo complementare. Appartiene anche questa, dunque, alla nostra sfera d’azione. Alla fine, immortalità è la sintesi di concetti assolutamente “fisici”.
La conclusione a cui volevo arrivare è questa: se noi siamo esseri fisici, dotati di parole, concetti e idee “fisiche”, come possiamo discutere di metafisica senza altrimenti attuare procedimenti (assolutamente non leciti) come quello che ho sopra descritto, che rappresentano unicamente un “rimescolamento” delle carte in tavola? Ho il timore che incarnando qualcosa di fisico, il parlar di chimere sia solo aria fritta.
E qui chiudo.
Mi raccomando non spingete.
Penso d'aver capito... è un po' come il discorso che faccio io quando mi chiedo se ha senso parlare di dio... arrivo alla conclusione che non ne ha (di senso) in quanto il tentativo di descrivere un'entità (e già sto sbagliando) che esce dalla nostra più minima comprensione non può portare a qualcosa di concreto. E saltando da un discorso all'altro, direi che mi mette pure parecchia tristezza il fatto che tutto quello che noi partoriamo, come pensieri e, soprattutto, emozioni, è frutto solo della sinergia di molecole che girano nell'organismo (ovviamente è sottointeso che non credo nell'anima). Forse ho divagato troppo e non ho centrato il bersaglio. Per risponderti più strettamente... mi pare che la soluzione sia "semplice": basta riconoscere questo "limite" (non mi sembra neanche giusto chiamarlo così) della nostra capacità di elaborazione di pensiero ogni qual volta facciamo uso dei neuroni per spingerci, negli intenti, oltre quello che più nell'immediato ci rimanda alla nostra fisicità; converrai che l'astrazione è comunque un processo diverso dal semplice ragionare sulla quotidianità, anche se non sostenuto dal presupposto che hai tirato in ballo (staccarsi dai nostri meccanismi). Forse è il massimo a cui possiamo arrivare, una finzione coinvolgente, insomma.
PS: ho l'impressione di non aver risposto correttamente... http://forumtgmonline.futuregamer.it...n_confused.gif
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
per capirsi bisogna mettere dei paletti...a 360° gradi
dunque, metafisica significa "oltre la fisica", ma da quando è stata stabilita l'uguaglianza tra materia ed energia, tutto ciò che ha a che fare con queste due "forme" è giurisdizione della fisica
quindi la metafisica è tutto ciò che non è né materia né energia
il nulla è metafisico, il vuoto assoluto, il niente, il dieci alla meno infinito
ecco, riflettere su questo non è aria fritta
il pensiero umano, in quanto materia, in quanto energia, può comprendere il vuoto
il corsivo indica che il termine è volutamente ambiguo, poiché ha senso parlare di vuoto solo in contrapposizione al pieno (il pensiero), perché A pone sempre non-A, come hai sottolineato anche tu
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
Emack ha scritto lun, 23 febbraio 2004 alle 21:51
In poche parole, domandi se è possibile trascendere, col pensiero, la natura stessa dell'uomo e del suo universo?
Si.
Per Pascoli (quale poeta!): credo che tu abbia capito.
Ho qualcosa da dire a Gangio.
Citazione:
Gangio
per capirsi bisogna mettere dei paletti...a 360° gradi
dunque, metafisica significa "oltre la fisica", ma da quando è stata stabilita l'uguaglianza tra materia ed energia, tutto ciò che ha a che fare con queste due "forme" è giurisdizione della fisica
D'accordissimo
Citazione:
Quote:
quindi la metafisica è tutto ciò che non è né materia né energia
Si.
Citazione:
Quote:
il nulla è metafisico, il vuoto assoluto, il niente, il dieci alla meno infinito
ecco, riflettere su questo non è aria fritta
il pensiero umano, in quanto materia, in quanto energia, può comprendere il vuoto
No, qui non sono d'accordo.
Innanzitutto, sono quasi certo del fatto che tu non stia parlando del vuoto spaziale, che poi tanto vuoto non è. Ti starai riferendo al suo fratello maggiore. Il "vuoto assoluto", lo chiamo così.
Ecco, come si fa a concepire un "mostro" del genere? Io non riesco, tu? Ripeto non è un semplice vuoto spaziale. E' niente. Anzi, non è nemmeno niente, è diverso. Assenza del niente. Che casino! Metafisico? Forse. In ogni caso inimmaginabile.
Per quanto mi riguarda diciamo che lo "penso" fuori dall'universo (che paradosso). E bianco, non so perchè. Inutile dire che è una visione alquanto viziata.
C'era un filosofo greco (perdonatemi non ricordo il nome) che sosteneva il fatto che il vuoto non avrebbe senso in quanto non esisterebbe nè un alto, nè un basso, nè niente (gentilmente se vi è qualcuno che me lo sa dire, gliene sarei grato). Nel vuoto spaziale naturalmente una cosa del genere è falsa, in quanto una navetta spaziale si può muovere. Nel vuoto assoluto invece...
Ah, il 10 alla meno infinito non fa 0 assoluto. Dipende.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
il vuoto assoluto non può esistere come realtà a sé stante, ma solo se delimitato da materia o energia
questo è il punto
l'errore sta proprio nel concepirlo come scisso dalla materia, mentre ne è il limite
se esiste la materia deve per forza esistere anche il vuoto assoluto
è assiomatico
la tua concezione di universo è viziata da un pregiudizio
il vuoto fa parte dell'universo, non lo circonda
cosa c'è al di fuori dell'universo?
un altro universo, e poi un altro ancora, e così via sino all'infinito
non è l'universo ad essere infinito, ma gli universi, esattamente come i punti che costituiscono una circonferenza
edit: 10 alle meno infinito è un'espressione per "pressione nulla"
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
[email
Ph@ntom[/email] ha scritto mar, 24 febbraio 2004 alle 00:04]
Citazione:
Emack ha scritto lun, 23 febbraio 2004 alle 21:51
In poche parole, domandi se è possibile trascendere, col pensiero, la natura stessa dell'uomo e del suo universo?
Si.
No. Purtroppo il pensiero è governato da certe regole fisiologiche.
(secondo me)
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
il pensiero, come facente parte del tutto, non potrà mai vedere il tutto
esattamente come un punto di una circonferenza non potrà mai vedere la circonferenza, ma solo una linea
tale linea avrà ampiezza massima quando lo sguardo sarà diretto lungo il diametro che si diparte dal punto stesso, e lunghezze via via minori per corde sempre più piccole, sino alla corda nulla di chi non vede al di là del proprio naso
può un punto della circonferenza guardare verso l'esterno della circonferenza, verso il niente?
secondo me no, proprio perché non si può vedere solo il niente, poiché serve sempre la controparte
così i punti che vediamo seguendo corde e diametri sono al di là del nulla che riempie la circonferenza, e comprendiamo tale nulla proprio in virtù della distanza che ci separa da quei punti
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
gangio ha scritto mar, 24 febbraio 2004 alle 00:13
il vuoto assoluto non può esistere come realtà a sé stante, ma solo se delimitato da materia o energia
questo è il punto
l'errore sta proprio nel concepirlo come scisso dalla materia, mentre ne è il limite
Se non ci fosse la materia, non ci sarebbe nemmeno il vuoto. Cosa ci sarebbe allora?
Citazione:
Quote:
se esiste la materia deve per forza esistere anche il vuoto assoluto
è assiomatico
Stessa domanda di sopra.
Citazione:
Quote:
la tua concezione di universo è viziata da un pregiudizio
il vuoto fa parte dell'universo, non lo circonda
Lo circonda "idealmente". Io stesso t'ho detto che la mia era una visione poetica.
Se non ci fosse l'universo, al suo posto cosa ci sarebbe. Forse è questa la definizione di vuoto assoluto che mi serviva.
Purtroppo siamo imbrigliati nei limiti delle parole e dalla nostra fisicità. Infatti lo chiamiamo vuoto (è un pregiudizio bello e buono questo). In realtà è qualcosa di inimmaginabile. E' qui che si dimostra veritiera la mia tesi iniziale.
Citazione:
Quote:
cosa c'è al di fuori dell'universo?
un altro universo, e poi un altro ancora, e così via sino all'infinito
non è l'universo ad essere infinito, ma gli universi, esattamente come i punti che costituiscono una circonferenza
Può essere così, può non essere così. Non vedo come tu sia in grado di affermarlo così fermamente.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
Emack ha scritto mar, 24 febbraio 2004 alle 01:14
Citazione:
[email
Ph@ntom[/email] ha scritto mar, 24 febbraio 2004 alle 00:04]
Citazione:
Emack ha scritto lun, 23 febbraio 2004 alle 21:51
In poche parole, domandi se è possibile trascendere, col pensiero, la natura stessa dell'uomo e del suo universo?
Si.
No. Purtroppo il pensiero è governato da certe regole fisiologiche.
(secondo me)
Eddai che mi fai incavolare il Gangio http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
gangio ha scritto mar, 24 febbraio 2004 alle 13:47
il pensiero, come facente parte del tutto, non potrà mai vedere il tutto
esattamente come un punto di una circonferenza non potrà mai vedere la circonferenza, ma solo una linea
tale linea avrà ampiezza massima quando lo sguardo sarà diretto lungo il diametro che si diparte dal punto stesso, e lunghezze via via minori per corde sempre più piccole, sino alla corda nulla di chi non vede al di là del proprio naso
può un punto della circonferenza guardare verso l'esterno della circonferenza, verso il niente?
secondo me no, proprio perché non si può vedere solo il niente, poiché serve sempre la controparte
così i punti che vediamo seguendo corde e diametri sono al di là del nulla che riempie la circonferenza, e comprendiamo tale nulla proprio in virtù della distanza che ci separa da quei punti
http://forumtgmonline.futuregamer.it...ns/scratch.gif Non è che stiamo dicendo la stessa cosa?
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
bella domanda
se non ci fosse la materia cosa ci sarebbe?
credo la risposta possa essere solo una: la materia non può non esistere
questo è il limite della materia (e della logica), l'impossibilità di sottrarsi a se se stessa, e quindi sono d'accordo con Emack, e forse anche con te
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
gangio ha scritto mar, 24 febbraio 2004 alle 17:51
bella domanda
se non ci fosse la materia cosa ci sarebbe?
credo la risposta possa essere solo una: la materia non può non esistere
questo è il limite della materia (e della logica), l'impossibilità di sottrarsi a se se stessa, e quindi sono d'accordo con Emack, e forse anche con te
Se non ci fosse la materia ci sarebbe quel vuoto assoluto di cui stavamo parlando. Noi lo chiamiamo vuoto per comodità, per "esorcizzarlo". In realtà è qualcosa di assolutamente inconcepibile. Era lo stesso discorso dell'immortalità che facevo prima. Non se ne può dir niente (se non affibiandone qualche parola "plebea"). Quindi dovremmo essere d'accordo.
Se editi questa frase
Citazione:
Quote:
ecco, riflettere su questo non è aria fritta
mi fai felice.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Ok, è aria fritta...o devo proprio editare il messaggio? http://forumtgmonline.futuregamer.it...on_biggrin.gif
Citazione:
Ph@ntom ha scritto mar, 24 febbraio 2004 alle 16:04
Citazione:
Quote:
cosa c'è al di fuori dell'universo?
un altro universo, e poi un altro ancora, e così via sino all'infinito
non è l'universo ad essere infinito, ma gli universi, esattamente come i punti che costituiscono una circonferenza
Può essere così, può non essere così. Non vedo come tu sia in grado di affermarlo così fermamente.
Ecco, avrei una dimostrazioncina da proporre alle teste fine che frequentano questo thread.
Allora, postulato che l'energia non può essere infinita per l'uguaglianza con la materia, un universo può essere definito come una combinazione energetica temporaneamente coerente di stati quantistici finiti. Quindi la successione delle combinazioni (universi) è infinita, poiché esse non possono che ripetersi periodicamente nel continuo, cosi che è lecito supporre l'esistenza d'infiniti universi uguali al nostro, ma non d'infiniti universi diversi dal nostro, per la succitata finitezza delle combinazioni.
Sono sicuro che è piena di magagne, ma queste non derivano tanto dal postulato iniziale che è, in definitiva, una convenzione, ma dai passaggi successivi.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
se non ci fosse la materia cosa ci sarebbe?
e se fosse la domanda a non essere lecita?
in fondo di domande senza senso ce ne sono tante: a che giro corrisponde il sesto di un leviatano?
il limite della logica potrebbe essere proprio quello di non poter scindere i due concetti: materia e non-materia
preferisco porre un limite alla logica piuttosto che rinunciare al concetto di vuoto assoluto...che poi assoluto è sbagliato!
il vuoto ha senso solo in contrapposizione alla materia
ho mal di testa....
in definitiva, per rispondere alla domanda che denomina il topic, il pensare metafisico è possibile, ma solo in senso relativo e non in senso assoluto
sarebbe buona norma eliminare questa parola dai dizionari, non potrebbe che farci bene...la parola assoluto, intendo, mentre il suo valore semantico temo sia incancellabile...
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Fammi capire meglio la faccenda degli universi qualitativamente identici ma quantitativamente infiniti, gangiozzo...
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
Emack ha scritto mer, 25 febbraio 2004 alle 13:47
Fammi capire meglio la faccenda degli universi qualitativamente identici ma quantitativamente infiniti, gangiozzo...
Forse fa riferimento a questo. A me lo ha ricordato:UNn universciò?
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
gangio ha scritto mer, 25 febbraio 2004 alle 02:17
un universo può essere definito come una combinazione energetica temporaneamente coerente di stati quantistici finiti.
Mmh, dovresti spiegare meglio.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
Ph@ntom ha scritto mer, 25 febbraio 2004 alle 15:50
Citazione:
gangio ha scritto mer, 25 febbraio 2004 alle 02:17
un universo può essere definito come una combinazione energetica temporaneamente coerente di stati quantistici finiti.
Mmh, dovresti spiegare meglio.
Una catena di amminoacidi. Gli amminoacidi sono venti, ma formano diversi generi di proteine.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Ciò non presuppone che nel mondo vi siano tutte le combinazioni possibili di proteine. Ehm...non c'entra vero?
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
In ogni caso:
-->stati quantistici finiti<---
?????
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
La fisica quantistica descrive il comportamento della materia su scala atomica. Amplia la teoria della meccanica classica, in quanto:
- Il valore di ogni grandezza non è continuo, bensì discreto, cioé procede a salti (e da qui, "quanto"). Fai questo rapporto:
numeri reali : meccanica classica = numeri interi : meccanica quantistica
- La materia si muove anche ondulatoriamente (eq. di Schrodinger, se non vado errato, che rivedono quelle di Hamilton).
Per stato quantistico "finito" credo che gangio intenda "definito".
Ma si tratta un modello "ideale", mai riscontrato empiricamente.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Citazione:
Chizuru Yoshida ha scritto mer, 25 febbraio 2004 alle 14:39
Citazione:
Emack ha scritto mer, 25 febbraio 2004 alle 13:47
Fammi capire meglio la faccenda degli universi qualitativamente identici ma quantitativamente infiniti, gangiozzo...
Forse fa riferimento a questo. A me lo ha ricordato:
UNn universciò?
oihbò, ora non ho tempo di leggere il topic linkato, ma dall'occhiata veloce mi sembra interessante
quanto alle risposte, speravo foste voi a darmele, visto che siete freschi di studi
ma ci metto la mia parte di colpa, forse sono stato troppo poetico nelle mie definizioni
che vi devo dire? secondo me gli stati quantistici (discreti, un po' schivi e ben educati) sono "limitati" nel numero, non possono essere una successione infinita, in quanto l'energia non può essere infinita
questo è l'assioma di partenza che non sono in grado di dimostrare in nessun modo, se non apoditticamente (ehm...significa intuitivamente, Emack http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/icon_lol.gif)
oddio, forse mi viene in aiuto l'equazione di Einstein: E=mc^2
poiché la velocità della luce è determinata, lo è anche il suo quadrato
ma questo non fa che spostare il problema, visto che la stessa matematica non è assoluta, ne parlavamo in altro loco
per quanto riguarda la natura ondulatoria della materia si pone lo stesso problema: l'ampiezza e la frequenza sono finite od infinite?
per il postulato di partenza le pongo finite, ma anche qui il dubbio rimane
quindi, dato per buono il postulato, il numero di universi possibili è un insieme finito
spero che questo sia chiaro
credo i problemi arrivino adesso, nel momento in cui ipotizzo una successione continua di universi
tale successione non avviene nello spazio-tempo, ma è lo spazio-tempo...sì, ok, è la stessa cosa
in una successione continua in teoria non posso distinguere un universo dall'altro, non posso individuarne il confine
ma teoricamente posso conoscere la qualità di questi universi, perché gli stati quantistici sono finiti
in tale successione infinita, in quanto continua, è assiomatico che le combinazioni si debbano ripetere
un numero finito di combinazioni può generare una successione infinita solo ripetendosi periodicamente
ma per lo stesso motivo l'universo x sarà ripetuto infinite volte, quindi potrebbero esistere infiniti universi uguali al nostro
è una sorta di infinità verticale, in quanto tutti gli universi possibili sono presenti nella successione un numero infinito di volte, mentre il numero di universi qualitativamente distinguibili rimane finito
due pensieri:
- successione continua potrebbe condurre ad una rappresentazione statica, in realtà questo non è detto
- probabilmente gli infiniti universi uguali a se stessi sono solo un errore logico, ma potrebbe essere un indizio per la staticità del tempo, nel senso che l'errore potrebbe derivare da una concezione dinamica del tempo
in realtà potrebbe esistere questo tot di universi, l'uno diverso dall'altro, in una successione finita
Phantom, sulla questione aria fritta siamo d'accordo? sei d'accordo sul fatto che pensato A non puoi fare a meno di pensare anche non-A?
per quanto tu ti sforzi di pensare solo A non potrai mai riuscirci, credo
edit: scusate, prevengo un'obiezione
una successione continua è infinita, ma limitata, quindi il postulato di partenza resta valido, credo
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
Allora, non ho mai studiato seriamente meccanica quantistica, ma credo occorra operare delle specificazioni.
- I valori della frequenza e dell'ampiezza di queste onde sono approssimativi.
- Per definire una successione finita di stati quantistici, occorre che questi siano definiti (limitati superiormente ed inferiormente).
- Gli elettroni si comportano in questo modo: ad ogni orbita corrisponde un livello energetico. E gli elettroni, da un'orbita al'altra, procedono a salti improvvisi.
Ora, sono molto perplesso ad accettare una successione di universi, in virtù del punto due. Potrebbero, al massimo, essere compenetranti.
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Re: E' possibile il pensiero metafisico?
beh, per questo ho parlato di successione continua e non discreta
ma questo è argomento da scienza e tecnologia
fra l'altro ho letto nel topic linkato da Chiz che c'è chi ipotizza l'infinità della materia
secondo me questo inficierebbe l'equazione E=mc^2
vabbeh, aria fritta, come si diceva
però sembra che l'aria fritta aiuti a mantenere giovane il cervello
esercitare la capacità d'astrazione è un ottimo allenamento per i neuroni, dicono i neurofisiologi