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City di Baricco
Un libro apprezzatissimo dalla critica di tutta Europa.
Straordinari i monologhi,dalle digressioni sulle Nynphees di Monet alle riflessioni sull'onestà intellettuale,resa addirittura ossimorica dal professor Kilroy;una verà e propria metropoli di storie e racconti,uno stile quasi travolgente.
Probabilmente uno dei migliori libri di Baricco -finora ho letto Novecento,Seta,Iliade,e tutt'ora sto leggendo Oceano Mare-.
In particolare il già citato "Saggio sull'onesta intellettuale",da cui si potrebbero fare diverse riflessioni sui sofisti,sulla concezione contemporanea delle idee e della retorica.E,se forse un po' "estremo" e,lo stesso personaggio che lo enuncia non lo pubblica in quanto in fondo teme sia un'ingenuità.
Precisamente,il saggio è strutturato in sei tesi:
1)Gli uomini hanno idee
2)Gli uomini esprimono idee
3)Gli uomini esprimono idee che non sono loro
O meglio,una volta lo erano,nel momento in cui le esprimono sono dei riadattamenti in forma comprensibile ed esprimibile dell'idea originale.
4)Le idee,una volta espresse e dunque sottoposte alla pressione di un pubblico,diventano oggetti artificiali privi di un reale rapporto con la loro origine.Gli uomini le affinano con tale impegno da renderle micidiali.Col tempo scoprono di poterle usare come armi.Non ci pensano un attimo.E sparano.
5)Gli uomini usano le idee come armi,e in questo gesto se ne allontanano per sempre.
Riprendendo forse in qualche modo i discorsi di Socrate e Platone contro i sofisti.
6)L'onestà intellettuale è un ossimoro.
O è comunque qualcosa difficilmente raggiungibile dall'uomo.
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Re: City di Baricco
Ho letto City.
Libro strano. Mentre lo leggevo non avevo particolari sensazioni o piacere.
Una settimana dopo averlo finito mi è piaciuto moltissimo.
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Le idee sono armi, dà un accezione negativa alle idee.
Le idee sono potenziale è più corretto secondo me.
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Re: City di Baricco