Re: Primi passi nel mondo poetico
Re: Primi passi nel mondo poetico
grazie jimmy, ne aggiungo una fatta or ora.
Quella Lacrima
Quella lacrima
Ti scongiuro uccidila
Quella lacrima
Il tuo volto, candido, puro
Macchiato
Da quella lacrima
Rimembri quando impugnavi il mio dolore?
E nella tua morsa tutto era così dolce
Come esalando un ultimo respiro
E poi l’assenza di percepibilità
Si, tutto era così dolce
Ma quella lacrima
Perché mi tormenta?
Sono inerme
Dinnanzi a quella lacrima
Che solca il tuo volto
Con la violenza di una lama
Che non lascia sangue dietro si sé
Ma strazio nel mio cuore
Re: Primi passi nel mondo poetico
Ironia Di Una Stoltezza Andata
Sei un punto di una retta infinita
Insignificante
Sei quel sole debole, fiacco
Che non filtra tra le nubi della mia anima
Inerme
Sei quella stella offuscata
In un cielo raggiante la smunta unica
Marginale
Ironico, o quasi, riflettere ora
Su quello che eri un tempo
Così rimarchevole
Come quel segmento separante le nostre anime
Così potente
Come la passione tra di noi, visibilmente unilaterale
Così essenziale
Come le tue sporche labbra
Ironico, già ironico
Vedere la stoltezza del passato
Esaminarla da qui
Con l’imparzialità di un giudice supremo
Come se fossi sul ciglio di una nave
Osservando quieto
Una cara e maledetta terra che lasciando vado
Re: Primi passi nel mondo poetico
Re: Primi passi nel mondo poetico
grazie.
chiunque voglia postare commenti, critiche ecc.... faccia pure!
Re: Primi passi nel mondo poetico
Citazione:
DeadStar ha scritto mer, 09 giugno 2004 19:33
grazie jimmy, ne aggiungo una fatta or ora.
Quella Lacrima
Quella lacrima
Ti scongiuro uccidila
Quella lacrima
Il tuo volto, candido, puro
Macchiato
Da quella lacrima
Rimembri quando impugnavi il mio dolore?
E nella tua morsa tutto era così dolce
Come esalando un ultimo respiro
E poi l’assenza di percepibilità
Si, tutto era così dolce
Ma quella lacrima
Perché mi tormenta?
Sono inerme
Dinnanzi a quella lacrima
Che solca il tuo volto
Con la violenza di una lama
Che non lascia sangue dietro si sé
Ma strazio nel mio cuore
Un bel concept. Non mi convince però la musicalità che hai deciso di conferire al componimento: troppo ruvida, troppo satura.
Re: Primi passi nel mondo poetico
Secondo me alcune parole come "percepibilità", "unilaterale" e altre tra quelle un po' lunghe, la appesantiscono e la rallentano un po'. Le tolgono fluidità ecco.
Per il resto mi piacciono molto.
Re: Primi passi nel mondo poetico
complimenti, mi piacciono
Re: Primi passi nel mondo poetico
beh vi posso dar ragione, in effetti nella musicalità e nel ritmo nn sono mai stato una cima.
Re: Primi passi nel mondo poetico
Essenze Di Rovina E Gloria
Del fondo il sapore
La lingua ne è intrisa
E vorrebbe gridare
Gridare la sua rivalsa
E al mondo sputarla in faccia
Traslando quell’amaro sapore
Donandolo con infido amore
Alla moltitudine
E saziare la fame
Vorace
Saziarla, assaporando, finalmente
Il gusto della vittoria
Re: Primi passi nel mondo poetico
aggiungo altri pensieri, alcuni scritti in pochi secondi, postate commenti, saranno apprezzati, grazie.
Catene Domestiche
Sei pago sopprimendo la mia estasi?
O è l’invidia a muoverti?
O la paura a controllarti?
Il tuo animo è così debole?
Non riesco a comprendere
Ma percepisco la tua presenza
Ovunque
E sento le tue calde mani
Manovrare fili che mi legano
E mi trattengono
Sottomettendomi al tuo volere
Sto perdendo la fugacità della vita
Immobile ad osservar quieto la pioggia
Che lacera il mio volto
Al tuo fianco
Prigioniero del tuo ponderato egoismo
Follia
È il diavolo che i miei movimenti scruta
Conscio delle mie debolezze
E delle mie paure
I suoi artigli insinua
Tentandomi
È conscio
Conscio della mia fragilità
Intrinseca del mio stesso ego
All’orizzonte scorgo
La consapevolezza nella sua vuota armatura lucente
Futili tentazioni
Lontane sono le paure
Il mio desiderio è lasciarmi ammaliare
Si, scrutami
Sarò tuo
Paranoia
Le voci scarne della vita mai avuta
M’implorano
Sono stanco
Di avere il peso del mondo su i miei occhi
Re: Primi passi nel mondo poetico
Perdizione
L’aspra terra
E gl’irti colli
La morte nel paesaggio
La mia mente una trincea
Paradiso di ricordi lontani
Frammenti, indistinti
Scrutate la vostra opera
Prima che la fine giunga
Sangue Impazzito
Ansimante il petto mio
E il ventre
Come se l’embrione
Della passione il figlio
Scalciasse
Per esplodere di vita
Questo, appena questo
Quando gli occhi miei
Incrociano i tuoi
Schizofrenia
Potere e servilismo
Forza e debolezza
Tutto ciò
Insieme, in me
Dormienti nella mia mente psicolabile
Temendo E Sperando
Appagato dalla tua scatola
Soddisfatto della tua mortalità
Entusiasta del tuo cammino
Stolto
Plasmami e mi strapperò gli occhi
Affinché possa evitare il ghigno della mia stessa sconfitta
Re: Primi passi nel mondo poetico
Vita Multicolor
L’insulsa grigia ruota
Della vita il fulcro
Fittizie le consapevolezze che subdoli c’innestano
Falso
Lampante come la cecità e l’assuefazione
E la polvere bianca è bandita
Non voglio finire così
Uccidimi
O mi strapperò il cuore con un apriscatole
Modello di lusso, multifunzione
Come piace a voi
Oro E Oblio
Ho sognato sedici anni
Credendomi oro in un mondo argenteo
E solo ora schiudendo lievemente gli occhi
Scorgo rannicchiata in disparte
Un’assurda eventualità
Che senza schioccar lingua mi sussurra
Altro che a nulla corrispondi
L’Importanza D’Essere Importanti
Mostrami che ho cambiato il mondo
E l’ultimo tramonto
Sarà la più dolce delle ascese
Re: Primi passi nel mondo poetico
Si vede, in alcune poesie, un po' troppo la derivazione dai testi di Bellamy, mescolata con il tipico catastrofismo spensierato dei 16 anni.
Io fossi in te cercherei una via più personale.
Re: Primi passi nel mondo poetico
Re: Primi passi nel mondo poetico
Ad esempio "quella lacrima".
Mi riferisco alla stile, un po' dark e un po' melò, ed a certe scelte lesscali; non certo a derivazioni dirette (copiature), ma solo l'imprinting iniziale.
Comunque se ti sembra di no, sarà solo catastrofismo adolescenziale...
Come ti hanno detto altri lavora sul ritmo: rileggi ad alta voce, pensa se tutto pare essere al posto giusto o ci sono degli "stop" immotivati (a livello concettuale).
Inoltre stai più attento alle scelte lessicali, prova a mantenere un registro costante per tutta la poesia.
Infine
Citazione:
Quote:
aggiungo altri pensieri, alcuni scritti in pochi secondi, postate commenti, saranno apprezzati, grazie.
Vuoi commenti sui pensieri o sulle poesie?
Perchè nel primo caso il fatto che vengano strappati via in pochi secondi può essere marginale, ma nel secondo ti consiglio di rivedere lucidamente quello che scrivi a distanza di un paio di giorni e rigiudicarlo, per comprendere ciò che non va, o va modificato.
Inerte Mendicante - poesia
Citazione:
DeadStar ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 16:20
Con gli occhi il vento insegui
Inerte mendicante
Come il fato gli atti tuoi
Setaccia, è segugio
Sì zelante a cui non è giurato
Nulla
T’ho spiato miagolare
Per briciole di pane
E nel mezzogiorno del bisogno
Vagliare i doni di fantasmi
Dal volto familiare
Quando è giunto poi il tramonto
Nelle estive dolci stasi
E s’è placato il tuo capriccio
Ha allora irrotto il fato
Che del mondo dono
Infine t’ha fregiato
Con gli occhi il vento insegui
Inerte mendicante
Or che il mondo a te largito
È guizzato di soppiatto
Come dal vetusto fredda vita
Dal congedo principia viaggio
Chiamami lira che in strada
T’accompagna
Nell’elemosina silente
Di estiva dolce stasi
Inerte mendicante
Un Giorno, Forse, Andremo Al Fiume - poesia
Citazione:
DeadStar ha scritto ven, 04 novembre 2005 alle 15:17
Un Giorno, Forse, Andremo Al Fiume
Un giorno, forse, andremo al fiume
E vorrei che fossimo acque gemelle
Che quiete alla corrente donano sé stesse
Un giorno, forse, andremo al fiume
Quel giorno, poi, vorrei che il vento
Confondesse la memoria e disperdesse
Il pianto, come suole con i granuli
Che a riva si ricreano e ballano
Coglierò me stesso nel pregare il sole
Per sorbir così dei ricordi il lago
E coartare l’affiorare del più vivo
Dei cadaveri, che taciuto in fondo giace
Quel giorno, forse, ma scorgo oggi
Dell’aria le carezze di marmo
Ora che un duello col vuoto m’appare
La mia esistenza
Nel sogno stringimi tuttavia
Un giorno, forse, andremo al fiume
D'inverno coglievo la neve - poesia
Citazione:
DeadStar ha scritto ven, 13 gennaio 2006 alle 20:55
D’Inverno Coglievo La Neve
Lasciati cogliere, inverno
Avrai la mia voce
E il mio eco
Sarà come il gioco tra il vecchio
E la vita
Ma tu, lasciati cogliere, inverno
Nuda avrai la mia pelle vergine
Se di sfiorarti dignità
Mai avranno le mie mani
Con gli occhi, ti coglierò
Caro inverno
E se la mia vita per capriccio vorrai
Nelle braccia del tuo zefiro
Più gelido, la getterò
Purché, il tuo gennaio, si spenga poi
Con me
dopo due mesi d'inattività, si partorisce questo, a presto