[07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
E se a dirlo sono Will Wright e J. Allard, non esattamente i primi arrivati nel mondo del videoludo, c'è - se non da crederci - almeno da ragionarci su. In un intervento alla Entertainment Gathering, i due hanno evidenziato quello che negli anni a venire sarà il ruolo sempre più attivo dei giocatori, anche nella creazione del "content" dei videogame, del loro contenuto.
Wright ha citato il suo Spore, che permetterà di far evolvere nuove specie, che da semplici microorganismi potranno diventare vere e proprie divinità. E nel mezzo, la costruzione di nuovi mondi. Mondi che saranno disponibili a tutti i giocatori, che potranno visitarli, conquistarli, ecc.
«Il videogioco è l'unico medium nel quale gli sviluppatori cedono il controllo del protagonista. Cediamo anche quello di regista e produttore!», ha detto Allard, prendendo a modello altre realtà come Wikipedia e l'Open Source, che vivono del contributo della community che vi ruota attorno.
Del resto, con i budget di sviluppo che lievitano in continuazione, onde evitare un continuo aumento dei prezzi, quella di coinvolgere i giocatori è una possibile via di uscita dal circolo vizioso.
Che, seppur timidamente, sta già prendendo piede: Wright cita a ragione The Sims e Sim City, dove la gente passa ore a costruire nuove città, customizzando i personaggi e creando nuovi oggetti. A me - più timidamente - viene in mente al volo Trackmania Nations: alle cento e passa piste già presenti nel gioco si sono rapidamente affiancati altri centinaia di tracciati fatti dai giocatori, così tanti che non basterebbe una vita intera per correrli tutti.
L'idea, insomma, dice Wright, è che «invece di mettere i giocatori nei panni di Luke Skywalker o di Frodo Baggins, li si mette in quelli di George Lucas».
Tutto molto bello e tutto molto condivisibile, ma nel ragionamento di Allard c'è un errore di fondo: Wikipedia è gratis, il software Open Source lo è quasi sempre. I videogiochi no. A meno che non intendano distribuire gratuitamente Spore, ma non vorrei peccare di ottimismo...
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Credo che la collaborazione dei giocatori possa portare a un incremento della qualità del gameplay. Mi auguro che l'iterazione tra software house e player venga ricompensata con l'abbassamento dei prezzi del prodotto finale.
Leggendo questo editoriale non ho potuto fare a meno di ricordare i videogame del passato e la realizzazione quasi amatoriale che conferiva al gioco un carisma oggi piuttosto raro.
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Anche per me un dialogo con l'altra faccia della medaglia, i videogiocatori, è fondamentale.
Senza di questo, senza sondare il terreno, vi è sempre il rischio di ritrovarsi dei giochi magari bellissimi graficamente però senz'anima, senza quel pathos che ti attira e ti "costringe" a giocare...
E' necessario staccarsi da scelte puramente "manageriali"...
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Ciao.
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Non mi sembra poi una grandissima innovazione, specialmente da quando si vedono dei MOD che diventano giochi a sè stanti (Red Orchestra, per dire).
Per quanto riguarda la gratuità o meno, anche con alcune licenze Open Source puoi guadagnare soldi, vendendo la tua versione del software open source (tipo le distro Linux che ti vendono in edicola). Certo, non paghi la licenza e questo abbassa (notevolmente) i costi.
Se a questa iniziativa si accompagnerà un drastico abbassamento dei prezzi(dopotutto, se una parte del lavoro la fanno gli utenti, l'azienda ha meno costi) penso che potrà avere successo.
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
l'immagine è tratta da populous, giusto? http://forumtgmonline.futuregamer.it..._surprised.gif
Il prossimo passo sarà consegnare il motore grafico direttamente ai modders e dir loro di fare il gioco?
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Nel campo delle simulazioni di guida "pure" (Gpl, gtr, rFactor etc...) è una realtà da un po' di tempo non trovate? A parte l'esplosione di mod per i vari F1 degli ISI l'esempio più lampante e rFactor. Visti i costi di sviluppo di un simulatore ben fatto e il relativo basso numero di utenti interessati (è un mercato di nicchia, non per chi vuole farsi una "partitella" ogni tanto) gli isi hanno semplicemente fatto una "piattaforma" sulla quale possano lavorare tutti i modders.
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Citazione:
Daniel_san ha scritto mar, 07 febbraio 2006 alle 13:12
Se a questa iniziativa si accompagnerà un drastico abbassamento dei prezzi(dopotutto, se una parte del lavoro la fanno gli utenti, l'azienda ha meno costi) penso che potrà avere successo.
Ed abbasserà anche drasticamente la qualità: c'è una gran differenza dal lavorare su una cosa tutti i giorni 8 ore al giorno e lavorarci quando puoi.
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Non ho ben capito come si vorrebbe mettere in pratica questa collaborazione: chiedendo l'aiuto dei giocatori, che di per sè sembra una bella cosa, non c'è il rischio di veder ascoltati solo i duri e puri?
E se significasse "premiare" solo i giochi che avranno più utenti collaborativi?
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Citazione:
Team84 ha scritto mar, 07 febbraio 2006 alle 12:17
Credo che la collaborazione dei giocatori possa portare a un incremento della qualità del gameplay. Mi auguro che l'iterazione tra software house e player venga ricompensata con l'abbassamento dei prezzi del prodotto finale.
Leggendo questo editoriale non ho potuto fare a meno di ricordare i videogame del passato e la realizzazione quasi amatoriale che conferiva al gioco un carisma oggi piuttosto raro.
QUOTO ASSSSSSSSSOOOOOOOLUTAMENTE http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/icon_nod.gif
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
più che altro io vedo i giocatori utili in fase di beta testing: diffondere una versione dimostrativa potrebbe aiutare a capire meglio come si comporta il gioco su PC diversi, e a scoprire (e correggere) un maggior numero di bug. magari poi si potrebbe lasciare agli utenti la possibilità di "allungare" giochi che sarebbero eccessivamente corti, ma far sviluppare completamente i giochi agli utenti... http://forumtgmonline.futuregamer.it...icons/nono.gif
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
già, me lo immagino, un gruppo di giocatori, tutti contenti, portano il gioco appena finito (e testato a dovere) alla sh di turno e per tutta risposta si sentono dire: bella grafica, trama coinvolgente ed un ottimo gameplay, bravi, avete sviluppato un ottimo gioco.
occhey, fanno 50 euro a testa! http://forumtgmonline.futuregamer.it...s/icon_eek.gif
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Citazione:
DreamPainter ha scritto mar, 07 febbraio 2006 alle 13:42
Citazione:
Daniel_san ha scritto mar, 07 febbraio 2006 alle 13:12
Se a questa iniziativa si accompagnerà un drastico abbassamento dei prezzi(dopotutto, se una parte del lavoro la fanno gli utenti, l'azienda ha meno costi) penso che potrà avere successo.
Ed abbasserà anche drasticamente la qualità: c'è una gran differenza dal lavorare su una cosa tutti i giorni 8 ore al giorno e lavorarci quando puoi.
nn c'è dubbio
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
A me non sembra una cattiva idea.
Forse essere più ricettivi verso quelle che sono le aspettative della community, può essere davvero una buona mossa.
Abbassare la qualità???
Non credo.....a meno che non facciano fare a me il game designer.. http://forumtgmonline.futuregamer.it...lookaround.gif
Re: [07/02/2006] I giochi di domani, fatti dai giocatori di oggi
Citazione:
Xadoom ha scritto mar, 07 febbraio 2006 alle 20:01
più che altro io vedo i giocatori utili in fase di beta testing: diffondere una versione dimostrativa potrebbe aiutare a capire meglio come si comporta il gioco su PC diversi, e a scoprire (e correggere) un maggior numero di bug. magari poi si potrebbe lasciare agli utenti la possibilità di "allungare" giochi che sarebbero eccessivamente corti, ma far sviluppare completamente i giochi agli utenti...
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Sono parzialmente d'accordo sul diffondere maggirmente la versione beta del gioco.
Nel senso che una diffusione della beta, come un demo, sarebbe controproducentissima.
Però invece di fare una fase di beta chiusa e ristretta a 100 persone che hanno l'abbonamento a Fileplanet(ad esempio)che mi pare una cavolata, si potrebbe fare un beta test più aperto, in modo tale da poter correggere molti più difetti del gioco. E non mi riferisco solo ai bug......