[10 aprile] SONO UN PROGRAMMATORE, CONTATTI IL MIO AGENTE

Se è vero - come è vero - che l'industria del videogioco sta ogni giorno diventando sempre più simile a quella del cinema sotto moltissimi aspetti (promozione dei titoli, relazioni con la stampa, fatturato, popolarità), la nascita di una società come Egomaniacs (http://www.egomaniacs.co.uk) era forse prevedibile, così come è facile prevedere che non sarà l'unica nel suo genere.
Egomaniacs è una piccola realtà inglese che si prefigge l'obiettivo di rivoluzionare il mercato del lavoro in questo settore: evitando come la peste i tradizionali metodi di assunzione praticati fino ad oggi, Egomaniacs vuole adottare un modello del tutto simile a quello già in uso nell'industria dell'entertainment musicale e cinematografico (e dello sport): rappresentare e promuovere il talento degli "artisti" (che in questo caso sono programmatori, game designer ecc.) presso le grandi compagnie di sviluppo. Ogni figura professionale inserita nel porfolio della società, insomma, avrà un suo agente che si occuperà di offrire al cliente la/le migliori opportunità lavorative, promuovendone il lavoro sia contattando direttamente le software house, sia dedicando un'area del suo sito web (ancora in costruzione) all'esposizione - qualora possibile - dei suoi lavori.
Vi confesso che non mi sono fatto un'opinione in merito a questa iniziativa: da una parte viene spontaneo storcere il naso, dall'altra non posso nascondere che sia un modo affascinante, per certi versi condivisibile, sicuramente diverso dal solito, di affrontare il problema dell'occupazione nell'industria ludica.

Iniziativa interessante e per certi versi lodevole, tuttavia se nei pioneristici anni 80 erano molti i talenti underground capaci nel garage di casa di rivoluzionare il gameplay, oggi tutto è massificato in gruppi di lavoro più o meno grandi che tendono a premiare la produzione collettiva piuttosto che l'estro ed il talento dei singoli (opinione che mi sono fatto, pur senza generalizzare, i geni ci sono ancora).. Ma non si fanno un Sid Meier, un Peter Moulinex o un Geoff Crammond ogni giorno..

Potrà anche non essere invitante l'immagine ma Paun Norris si è già fatto conoscere a tutti quelli che hanno visitato tale pagina.

Non la trovo comunque un idea del tutto malvagia, in quanto le Software House che oggi la fanno da padrone tirando il collo ai designer ed ai programmatori. Ci penseranno due volte prima di mandare all'aria il contratto con una celebrità del Game designing, magari lasciandogli anche più libertà rischiando un flop... questo potrebbe dare modo di vedere titoli sempre più diversi ed originali.

Dall'altra parte c'è il compenso di queste celebrità che potrebbe lievitare troppo bloccando la situazione.

ci sono molti fattori da tenere in considerazione: Aspettiamo e vediamo come si evolve.

Salve,

rispondo a questo topic perchè mi sento chiamato in causa, nel senso che sto affrontando l'arrembaggio al mondo del lavoro.

Il 20 marzo mi sono laureato in informatica (laurea triennale), pieni voti e con lode.

Sto pian piano iniziando a lavorare nel campo dell'animazione (tra cinema e televisione) e come tutti il mio sogno sarebbe di entrare nella produzione di videogiochi.

Ho molta passione per la programmazione, lo faccio da qualcosa come 20 anni, etc. etc. etc.

Quando ho letto l'editoriale nn ho subito pensato qualcosa di chiaro, mi sono limitato a fare mentalmente un quadro di quello che può essere il mondo del lavoro (ovviamente ristretto al campo di produzioni artistiche simili a quelle di un videogioco o cose del genere).

Molto spesso pur tenendo ben presente che il lavoro d'equipe che c'è dietro a progetti di un certo tipo è immenso, non si prova mai a mettersi nei panni di una persona che vuole scegliere, nel senso che senza una guida ci si perde a cercare di capire quale ramo sarebbe meglio approfondire sia per sè (mi riferisco ad una maggiore attitudine personale) che per il proprio lavoro (cosa è più richiesto).

Una volta che si è poi scelto un campo e lo si approfondisce (ed è un'impresa titanica) NON è detto che si riesca a trovare una giusta collocazione, anche per una questione di semplice probabilità di entrare in contatto con aziende che cerchino persone che facciano quello che si conosce bene (è pur vero che per alcuni casi la collocazione è automatica, ma nn tutti sono in grado di scrivere motori di illuminazione multi-piattaforma).

Tutto questo sproloquio per dire che magari, se tale società in un futuro sarà seria, efficiente ed 'efficace', riuscirà a collocare gli uomini nel proprio portafoglio in posizioni 'ottime' rispetto a quanto potrebbero fare da soli.

Siccome è un pò oscuro (sto cercando di raccontare quella che per me è stata un'esperienza fatta in prima persona) faccio un esempio: pur nn avendo mai usato tools di animazione in maniera intensiva, sviluppo animazioni di battaglie anche molto complesse.

Questo mi è stato possibile perchè ho una persona vicino che ha capito quali sono le mie potenzialità e mi ha indirizzato, ed oggi faccio una cosa che mi piace molto senza sapere (fino ad un pò di tempo fa) di poterla fare, nel senso che credevo che ci volesse un'esperienza infinita nel campo (quella si può anche acquisire durante il tragitto).

Mi sa che sarà una discussione interessante...

Byez

Egoisticamente parlando, da Game Designer, approvo a pieni voti l'iniziativa.
E' la volta che la smettono di usare i mezzucci nati nelle industrie 20 anni fa (tipo, ti assumo, ma ti sotto pago, tanto c'è gente + in gamba di te in giro).
Il panorama in Italia non è bellissimo, in questo ramo, e forse, un'idea del genere potrebbe dare una svolta.
Mi ritengo fortunato, xchè dove sono sto bene, ma vedo colleghi e amici di altre ditte "concorrenti" che non ce la fanno +... http://forumtgmonline.futuregamer.it...n_confused.gif

Beh, concordo pienamente.

Leggendo la tua mail sorridevo, perchè pensavo che oltre a fare un bel lavoro fai anche una cosa che è FONDAMENTALE SEMPRE E COMUNQUE nella programmazione (e non solo) e che non si fa mai se non in RARI casi: il design.

Prova a trovare un'azienda che spenda tempo oltre che nel design nella formazione delle persone in direzione del design.

Di contro prova a fare un progetto che non sia "Hello world!" senza progettazione e poi facci sapere....

Ah, il fantastico mondo del lavoro....

vero.
se pensi che quando una ditta entra in crisi... i primi a saltare siamo noi design, con la scusa che "il design lo fa chiunque".... http://forumtgmonline.futuregamer.it...n_rolleyes.gif

.....che nn è assolutamente vero....

Beato chi ci capisce qualcosa...