Originariamente Scritto da
Ronin
non so se capisco bene cosa intendi con scientismo.
io lo intendo così.
noi abbiamo la certezza (scientificamente parlando), che dopo i 3 mesi il feto dispone di un sistema nervoso centrale pienamente formato.
abbiamo altresì la certezza (come sopra) che dopo 15 giorni la specificità dell'embrione cambia, e le sue cellule perdono quell'"onnipotenza" che le caratterizza nella fase iniziale.
sulla scorta del primo fatto (che di per sè è un fatto senza implicazioni particolari), la legge 194 fissa il termine oltre il quale non è più legittimo ricorrere all'aborto (perchè ritiene evidente che a questo punto quello è un vero e proprio omicidio di un essere umano senziente, visto che il suo cervello è perfettamente in grado di funzionare).
sulla scorta del secondo fatto(come sopra), c'è chi dice che l'embrione dei primi 15 giorni è diverso da quello successivo, e quindi può essere oggetto di diverso trattamento e tutela da parte della legge.
ora, i due fatti sono fatti innegabili, dal punto di vista scientifico. se capisco bene, con scientismo intenderesti il sostenere che, siccome abbiamo prova di certe cose dal terzo mese (e dai 15 giorni), abbiamo anche prova che prima del terzo mese (e prima dei 15 giorni) avviene il contrario. il che naturalmente non è e non può essere.
cioè se abbiamo le prove che al terzo mese c'è il cervello e quindi c'è l'individuo, questo non può implicare che prima del terzo mese l'individuo non c'è. E' un passaggio che non è logico (nel senso aristotelico di "obbligato"), ma attiene all'opinione personale.
e dunque giustamente la legge ne lascia una certa libertà (che non è l'anarchia che dicono alcuni, giacchè l'aborto è sempre una decisione difficile e tremenda).
allo stesso modo si può sostenere il discorso dei 15 giorni senza essere nè nazisti nè folli adepti del male; ma è un'opinione, ed è anche un'opinione piuttosto arbitraria (perchè la differenza tra essere umano e no è fissata in un comportamento delle cellule che non sembra particolarmente decisivo in materia, in un momento della vita dell'embrione in cui è difficile attribuire a "umano" un significato che sia diverso da "essere stato generato con cellule umane").
si potrebbe osservare che non ha senso attribuire peso a una distinzione intorno ai 15 gg quando non si fa distinzione tra prima e dopo 3 mesi, ma c'è una differenza di fondo: non ci si vuol limitare all'eliminazione dell'embrione, ma lo si vuole usare per sperimentazioni; ciò coinvolge un livello emotivo decisamente superiore, e come cerco sempre di far capire a morghen non esiste solo il livello razionale (es. spicciolo: di per sè, a livello di libertà civili, non ci sono problemi ad utilizzare cadaveri per fare da manichini nei crash test, tanto sono morti; epperò ci sono questioni morali che ci hanno tutti indignato, quando si è scoperto che lo facevano).
per questo motivo, la sperimentazione sugli embrioni è un paio di maniche molto diverso dal semplice aborto. essere umano o no che sia, qui si parla di andare molto più in là (in senso etico) della semplice rimozione dello stesso dal corpo della donna.
un fatto che, appunto, per le profondissime implicazioni spirituali e morali che comporta, sono (siamo?) disposti ad accettare solo se di fronte alla prospettiva concreta di possibili passi avanti di grande entità e solo sotto strettissimo controllo etico, appunto.
e alcuni legittimamente non sono disposti ad accettarlo neanche così.
dico legittimamente, perchè a differenza dell'aborto (in cui c'è una madre), non ci sono in ballo altri diritti contrastanti di altri individui, se non possibilità vaghe e generiche di cure tutte da vedere. e quindi non ha senso fare della possibilità di sperimentare sugli embrioni una battaglia di diritti civili.
l'argomento attiene al campo della bioetica (un po' come gli ogm, per capirci: che li vogliamo oppure no, il fatto di poterli o meno produrre NON è una limitazione delle libertà civili), che è una questione del tutto differente e niente affatto legata.
dunque, quando partecipo ad un thread sulla legge 40, io ne critico i numerosi aspetti assurdamente punitivi nei confronti della donna; per questo motivo non accetto che "essere contro la legge 40" significhi essere sostenitori dell'eugenetica e delle aberrazioni naziste. non solo perchè sperimentare sugli embrioni non è necessariamente nazismo (es: potremmo fare oggetto della ricerca solo metodi di riduzione degli aborti spontanei): anche e soprattutto perchè NON è questo il punto della legge che mi preme di criticare.
mi fermo qui. non so se ho risposto alla domanda...