La polizia di un piccolo villaggio del Colorado ha arrestato un sacerdote cattolico beccato mentre correva completamente nudo all'interno di un parco di una scuola. Il reverendo, un certo Robert Whipkey, ha spiegato stava facendo la sua consueta corsa mattutina.Qualcuno, nonostante il sole non fosse ancora sorto, lo ha però notato e, ritenendo non fosse una cosa del tutto normale, e quindi moralmente accettabile, ha chiamato il 911, l'equivalente del nostro 113. Gli agenti giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare con i propri occhi e fermare il prete.
Whipkey, 53 anni, stando a quanto spiegato dai poliziotti avrebbe tentato di giustificarsi raccontando che quando va a correre, di solito, non indossa nulla perché suda troppo e che comunque a quell'ora pensava che nessuno lo potesse vedere.
Per qualcuno può essere offensivo, ma in realtà si tratta di divertimento puro vecchio stile, viene dalla Gran Bretagna e colpisce in occasione degli eventi sportivi più rilevanti: è la corsa a tutto campo dei cosiddetti "streaker", gli esibizionisti che scorazzano nudi sull'erba di campi da calcio, rugby, golf o cricket e che da oggi sono più liberi che mai. Un tribunale di Liverpool ha deciso infatti che le autorità non possono impedire a Mark Roberts, lo "streaker" più famoso del Regno, di partecipare alle grandi competizioni sportive.Dopo la sua ultima apparizione alla Ryder Cup, in Irlanda, la polizia aveva chiesto ai magistrati di emettere contro il nudista impenitente un provvedimento per comportamenti anti-sociali, che i giudici hanno invece respinto. Roberts - che vanta nella sua carriera di "streaker" ben 380 corse senza veli - è riuscito ad infiltrare quasi tutti i più importanti eventi sportivi.
"Me ne mancano pochi", ha detto alla stampa britannica. In seguito alla decisione del tribunale non commetterà, infatti, alcun reato. E senza lo spettro della prigione, ha giurato che colpirà ancora, presto.