La Cassazione: "Eluana Englaro ha diritto di morire"

[Hellvis 2006]

La ragazza è in coma da 15 anni, il padre aveva denunciato l'accanimento
"Con la sentenza di oggi finalmente un sussulto di umanità e libertà"
Cassazione, nuovo processo per Eluana
"Ecco quando si può staccare la spina"

I paletti dei giudici: coma vegetativo e chiara volontà del malato
La Cei ribadisce la contrarietà della Chiesa: "La vita va difesa sempre, fino alla fine"



Eluana Englaro

ROMA - La Corte di Cassazione ha disposto un nuovo processo per il caso di Eluana Englaro, la ragazza in coma da 15 anni e per la quale il padre chiede la sospensione dell'alimentazione artificiale. Ribaltando la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione Giacomo Caliendo che aveva chiesto il rigetto del ricorso presentato dal padre della ragazza.

E' "un sussulto di umanità e di libertà verso una vittima sacrificale del codice deontologico dei medici e della legge", ha commentato son sollievo Beppino Englaro, il papà di Eluana.

Ora a decidere sarà sempre la Corte d'appello di Milano, ma una diversa sezione rispetto a quella che si è pronunciata per il no al distacco del sondino alla ragazza.

La Corte ha deciso che il giudice può, su istanza del tutore, autorizzare l'interruzione soltanto in presenza di due circostanze concorrenti: che sia provata come irreversibile la condizione di stato vegetativo e che sia accertato che il convincimento etico di Eluana avrebbe portato a tale decisione se lei fosse stata in grado di scegliere di non continuare il trattamento.

"Ove l'uno o l'altro presupposto non sussista, il giudice deve negare l'autorizzazione - sottolinea ancora la Cassazione - dovendo allora essere data incondizionata prevalenza al diritto alla vita, indipendentemente dal grado di salute, di autonomia e di capacità di intendere e di volere del soggetto interessato e dalla percezione, che altri possano avere, della qualità della vita stessa".




A rendere l'importanza del pronunciamento dell'Alta Corte sono le parole del legale di Beppino Englaro, il padre di Eluana, l'avvocato Vittorio Angiolini. "La Cassazione - ha chiarito - ha messo un bel paletto a tutela di chi si trova nelle condizioni di Eluana: quelle di chi ha avuto un trauma grave non superato con la rianimazione e che, in base alle sue convinzioni, mai avrebbe voluto essere mantenuto in vita in uno stato vegetativo. La Suprema Corte, con una decisione apripista, fissa le condizioni alle quali il giudice può e deve ordinare lo stop alla somministrazione di trattamenti sanitari nei confronti di chi non è più in grado di esprimere la propria volontà".

Una scelta che ribalta una sentenza pronunciata appena due anni fa, quando la Cassazione aveva dichiarato inammissibile il ricorso del padre della ragazza, che chiedeva il distacco delle macchine che tengono in vita la ragazza in stato di coma vegetativo. Adesso questa nuova pronuncia potrebbe cambiare le cose.

Il pronunciamento dell'Alta corte ha inevitabilmente riaperto il dibattito sull'eutanasia, riproponendo gli schieramenti favorevoli e contrari. La chiesa cattolica, per bocca di monsignor Betori, segretario della Conferenza episcopale italiana, ha ricordato la sua ferma contrarietà: "Noi vescovi ribadiamo la difesa della vita sempre, fino alla sua naturale conclusione e il riconoscimento dell'idratazione indotta come diritto della persona alla vita e non come accanimento terapeutico".

Soddisfatta del verdetto della Cassazione sul caso di Eluana, è invece Mina Welby, la vedova di Piergiorgio Welby, il malato terminale al centro lo scorso anno di un lungo caso. A suo avviso "rappresenta una nuova importante vittoria nella battaglia per riaffermare la volontà di chi non è più capace di esprimersi e lo fa attraverso un tutore che in questo caso è il padre della giovane". "Non parlerei di evento storico - ha aggiunto - ma mi auguro che questo pronunciamento possa essere un aiuto, affinché il Parlamento affronti con concretezza il tema del testamento biologico".

Posizioni divergenti, infine, anche tra gli esperti di bioetica. Secondo Demetrio Neri, membro del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), si tratta di una sentenza "importante che apre una strada", mentre per Adriano Pessina, direttore del Centro di Bioetica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore è una decisione che "suscita diverse e gravi perplessità".

Inutile diche che il vaticano ha confermato immediatamente la propria pochezza, mediocrità e mancanza di umanità

Eutanasia, il Vaticano condanna la sentenza della Cassazione su Eluana





"Inaccettabile il relativismo dei valori" che emerge dalla sentenza della Cassazione sul caso Eluana. Duro il commento dell'Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, sulla decisione della Suprema Corte, che ieri ha deciso di consentire un nuovo processo sul distacco del sondino nasogastrico ad Eluana Englaro, la ragazza in stato vegetativo dal 1992 a seguito di un incidente stradale.
"Accettare, pure nel vuoto legislativo, una tale posizione - scrive il giornale vaticano -, significa orientare fatalmente il legislatore verso l'eutanasia". L'Osservatore Romano aggiunge poi che "attribuire a ognuno una potestà indeterminata sulla propria esistenza avrebbe delle conseguenze facilmente immaginabili, anche solo ragionando dal punto di vista etico".
"Nessun esperto potrebbe" spiega ancora il quotidiano vaticano "allo stato attuale, dichiarare l'irreversibilità della condizione di stato vegetativo, se non in base a una scelta puramente soggettiva". Infine, "sulla volontà di Eluana l'arbitrarietà appare palese: la dichiarazione di un momento non può evidentemente essere presa a parametro per presumere la volontà di una persona riguardo a scelte come quelle che riguardano la contrarietà o meno a un trattamento che fra l'altro si pone al limite fra terapia e nutrizione".
Il quotidiano ricorda poi le parole pronunciate ieri da monsignor Giuseppe Betori: "La vita va difesa in ogni suo momento" poiché "sulla vita stessa, e sulla sua interruzione, nessun uomo ha alcuna signoria".

[Hellvis 2006]

Visto che non fa mai male cito la costituzione italiana

Art. 32


La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dello individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

[Baddo]

la società in cui chi non è capace di esprimersi non esiste l'ha creata il relativismo.
ahi, quale controsenso.

p.s. la legge non deve rispondere al vaticano così come non deve la tizia e suo padre. Ancora co sto proibire la libertà d'espressione

[darknight74]

Questa la sentenza ufficiale
http://www.cortedicassazione.it/Noti...ws.asp?ID=1748

Peccato che, allo stato attuale, nessun medico possa distinguere in maniera scientifica ed univoca uno stato vegetale temporaneo da uno "irreversibile"...

[Hellvis 2006]

la società in cui chi non è capace di esprimersi non esiste l'ha creata il relativismo.

ma anche no
ah il fatto che il relativismo abbia creato la democrazia è un punto a favore o a sfavore di questa corrente di pensiero (appunto il relativismo)?


Tornando IT, credo che un padre abbia il diritto di decidere per la propria figlia, perchè è lui ad averla conosciuta intimamente ed a lui spetta il compito di interpretarne la volontà. Non certo alla proterva arroganza del vaticano o di altri

[il Mago di Ot]

la società in cui chi non è capace di esprimersi non esiste l'ha creata il relativismo.
ahi, quale controsenso.

p.s. la legge non deve rispondere al vaticano così come non deve la tizia e suo padre. Ancora co sto proibire la libertà d'espressione

Intendevi forse

la società in cui, chi non è capace di esprimersi non esiste, l'ha creata il relativismo.

..?

Non sono sicuro di aver interpretato bene cosa volevi dire

[Baddo]

si, se vogliamo abbondare di punteggiatura, il significato è quello.

[Baddo]

ma anche no
ah il fatto che il relativismo abbia creato la democrazia è un punto a favore o a sfavore di questa corrente di pensiero (appunto il relativismo)?


Tornando IT, credo che un padre abbia il diritto di decidere per la propria figlia, perchè è lui ad averla conosciuta intimamente ed a lui spetta il compito di interpretarne la volontà. Non certo alla proterva arroganza del vaticano o di altri

a sfavore. e poi non è così, a ben guardarci.

Guarda caso, quando si tratta di uccidere i genitori hanno tutto il diritto di farlo, mentre quando si tratta di battezzare, criminale!

Fantastico

[Hellvis 2006]

infatti questo è uccidere, si, baddo.
Cioè, se vogliamo parlare facciamolo, ma così francamente no

[Baddo]

è bello non sapere cosa rispondere.

bene, ti vengo incontro, diciamo "decidere di lasciar morire". ti piace di più, perbenista delle mie pantofole?

[Hellvis 2006]

ma che te devo dire, se per te uccidere una persona in coma da 15 anni dal padre equivale a un omicido normale non ci posso fare nulla. E' vero, non so rispondere perchè la domanda è talmente demenziale.

[Ergo The Elf]

Aggiungiamoci pure quest'altra notizia che è un passo in avanti per il riconoscimento dei diritti umani...

Welby: gup, rifiuto cure e' diritto
Depositata motivazione sentenza assoluzione Riccio
(ANSA) - ROMA, 18 OTT - Il rifiuto delle cure e' un diritto costituzionale: questa la motivazione della sentenza sul caso Welby che ha prosciolto il medico Riccio. L'anestesista era stato accusato di omicidio del consenziente. Per il proscioglimento di Welby, il gup ha fatto riferimento all'art.51 del codice penale che disciplina l'esercizio di un diritto e adempimento di un dovere e alla convenzione di Oviedo sui diritti dell'uomo che richiama i principi del consenso libero e informato ai trattamenti sanitari.

[Sarpedon]

La religione cattolica é fortemente incentrata sulla figura un uomo che, per la nostra salvezza, ha patito dolori indicibili ed é infine morto sulla croce.
Apurato questo, non mi stupisco che la Chiesa Cattolica, non concepisca quel "mettere fine alle sofferenze" che sta alla base di molte questioni di eutanasia (volontaria o indotta) come un'atto di pietà, ma lo consideri semplicemente un offesa ai dolori che il Salvatore ha (o avrebbe) patito per la nostra salvezza.
Dopo aver predicato per secoli come la salvezza per l'uomo derivi dal sacrifcio di un uomo, e dal suo percorso di dolore, é veramente difficile concedere la dolce morte come via fuga dalle sofferenze.

[Ronin]

bene, ti vengo incontro, diciamo "decidere di lasciar morire". ti piace di più, perbenista delle mie pantofole?

ho una domanda da farti, sono curioso di sapere come la pensi (il vuoto mi affascina...): perchè secondo te un padre come il padre di quella poveretta intraprende una battaglia per lasciarla morire?

[Hellvis 2006]

La religione cattolica é fortemente incentrata sulla figura un uomo che, per la nostra salvezza, ha patito dolori indicibili ed é infine morto sulla croce.
Apurato questo, non mi stupisco che la Chiesa Cattolica, non concepisca quel "mettere fine alle sofferenze" che sta alla base di molte questioni di eutanasia (volontaria o indotta) come un'atto di pietà, ma lo consideri semplicemente un offesa ai dolori che il Salvatore ha (o avrebbe) patito per la nostra salvezza.
Dopo aver predicato per secoli come la salvezza per l'uomo derivi dal sacrifcio di un uomo, e dal suo percorso di dolore, é veramente difficile concedere la dolce morte come via fuga dalle sofferenze.

guarda, trovo rispettabilissima questa visione della vita: perà è una visione dei cattolici, e non dovrebbero imporla agli altri. Se credono che con il dolore si trovi la salvezza facciano pure, ma lascino alla gente la facoltà di decidere. L'eutanasia non è ovviamente obbligatoria, dunque ognuno deve poter scegliere che strada intraprendere. Io renderei obbligatorio per legge il testamento biologico.

[Baddo]

Ma tu hai delle turbe mentali
secondo me se tipo, convinto che il papa parli a nome della legge statale o di non so che cosa imporla agli altri? Adesso parlare è un'imporre qualcosa? Ma ti rendi conto che non ha(i) assolutamente senso?

@ronin: perchè pensa che stia soffrendo, ovviamente.
il problema è quello che pensa la figlia.

[il Mago di Ot]

il problema è quello che pensa la figlia.

Il padre sostiene che questo era esattamente il pensiero della figlia.

[Baddo]

sostiene Pereira quello che gli pare... e se fosse che è lui che s'è stancato della situazione? non per cattiveria, con tutta la buona volontà e l'amore di un padre... ma non è la figlia che lo dice, in ogni caso.

[Calon]

Ci sono due modi per risolvere la questione:
1) lasciare la situazione così com'è (priva di coscienza)
2)togliere il sondino nasogastrico e lasciarla lentamente morire di stenti per inedia e disidratazione.

[Thundersword]

Buoni con le parole pliz.

[Ronin]

@ronin: perchè pensa che stia soffrendo, ovviamente.
il problema è quello che pensa la figlia.

spiega meglio:
1) quindi sei contro quello che chiede il padre perchè pensi di sapere tu meglio di lui cosa pensa sua figlia?
2) se la figlia avesse lasciato una esplicita volontà di rinunciare al trattamento in caso di coma irreversibile, saresti favorevole a che le staccassero la spina?

Ci sono due modi per risolvere la questione:

chiedo scusa anche a te, oggi sono lento di comprendonio: la soluzione 2) (di fatto ammessa dalla legge) la reputi ammissibile oppure no? e ti sembra o no, inutilmente e stupidamente crudele, che la legge non ammetta una soluzione 3) (cioè quella di venire sedata e eutanasizzata, per rispettare la sua volontà ma non sentire alcun dolore)?

[Baddo]

1) no, penso che nessuno lo possa sapere se non ha lasciato detto niente...
2) direi che non potrei oppormi se non per ideale. Sarebbe poi da stabilire se il come è irreversibile.

[Cado]

Se uno non è d'accordo ad una legge che permette l'eutanasia (nel caso si conoscano le volontà del paziente) ha seri problemi mentali

[Sarpedon]

guarda, trovo rispettabilissima questa visione della vita: perà è una visione dei cattolici, e non dovrebbero imporla agli altri. Se credono che con il dolore si trovi la salvezza facciano pure, ma lascino alla gente la facoltà di decidere. L'eutanasia non è ovviamente obbligatoria, dunque ognuno deve poter scegliere che strada intraprendere. Io renderei obbligatorio per legge il testamento biologico.

Qui bisognerebbe disquisire sulla questione dell'imposizione. Per esempio se Sarpedon ti dice, l'eutanasia é peccato, tu sei libero di impipparti del suo pensiero ma non credo e non spero che tu voglia impedirmi di dirlo. Ora se Sarpedon al posto di essere un pirla qualsiasi fosse un tizio famoso con qualche centinai di milioni di seguaci, tu saresti sempre libero di impipparti del suo pensiero, ma per quale motivo vorresti impedirgli di manifestarlo?

[Ronin]

1) no, penso che nessuno lo possa sapere se non ha lasciato detto niente...

troppo comodo travisare la realtà in questo modo.
da come la infiocchetti sembrerebbe che il padre dica "io sono certo, con le mie capacità medianiche, che mia figlia vorrebbe morire".
il padre dice "mia figlia, quando era cosciente, mi aveva ripetutamente detto che voleva morire".

quindi se tu ti dichiari contrario alle richieste del padre, non sostieni che non si può conoscere la volontà della figlia. sostieni che è un bugiardo, che non ci si può fidare della sua parola di padre, che è una cosa assai più pesante.
MOLTO più pesante, se ci pensi.

2) direi che non potrei oppormi se non per ideale. Sarebbe poi da stabilire se il come è irreversibile.

non puoi nasconderti dietro le parole.
irreversibile=dichiarato tale dai medici.
se io lasciassi scritto di rinunciare al trattamento in caso di coma irreversibile, intenderei questo termine nello stesso senso in cui i medici lo dichiarano.

quindi, per capire del tutto, ci sono ideali che hanno preminenza sulla sofferenza delle persone?

ma per quale motivo vorresti impedirgli di manifestarlo?

ma guarda che nessuno vuole impedirgli di manifestarlo.
quello che vogliamo è che:
1) Sarpedon la smetta di insultare e offendere tutti quelli che non la pensano come lui, dicendo che sono le avanguardie terrene del male e della depravazione assoluta
2) Sarpedon si faccia gli affari suoi: dica la sua opinione, SENZA chiedere leggi che IMPONGANO agli altri divieti senza senso.