Amici e lettori, dopo tanti studi negativi, dopo tante ricerche volte a dimostrare una volta per tutte l'inequivocabile nesso tra videogiochi violenti e comportamenti socialmente instabili, tra il ludo elettronico e la pigrizia cronica, ecco finalmente uno studio universitario il cui risultato afferma che giocare a Counterstrike fa bene! L'esimio professor Talmadge Wright (http://www.luc.edu/depts/sociology/wrigh t.html) ha svolto un'approfondita ricerca (http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/27 44449.stm) sulle strutture e le dinamiche che ruotano attorno al titolo multiplayer più giocato del pianeta, e le sue conclusioni sono le seguenti:
- la strategia e la tattica utilizzate da molti giocatori e clan (leggasi squadre, NdCT) di CS lo rendono più simile ad un gioco di scacchi che ad uno sparatutto;
- i giocatori cercano spesso mosse e formazioni "eleganti" anche dal punto di vista formale, non solo dell'efficacia ai fini dell'incontro
- prodotti come CS si basano sulla fiducia e sulla collaborazione con gli altri, generando forti comunità e contribuendo così alla formazioni di buone amicizie. Il risultato è si tende a giocare con chi si conosce piuttosto che con gli estranei, e le scurrilità che si sentono nel corso di un deathmatch sono dovute principalmente ai forti legami tra i giocatori, che si prendono in giro e scherzano tra loro; per questo motivo, le volgarità e le battutacce si riducono sensibilmente in presenza di sconosciuti.
L'articolo è davvero interessante, e al di là del fatto che parla "bene" di un videogioco, merita sicuramente una lettura (anche se è in inglese)

PS Un grazie di cuore a tutti, ma proprio tutti quelli che ieri hanno scritto per fare gli auguri di compleanno alla piccola Sara! Grazie anche da parte sua!