che ca22ata immane, non bastava il decreto urbani, vero murphy?
che ca22ata immane, non bastava il decreto urbani, vero murphy?
Il gioco era una schifezza, ma era allineato ai film...hansolo ha scritto mer, 26 maggio 2004 alle 16:26
L'idea della Warner è veramente terrificante!!
Però se guardiamo quello che è stato fatto con Enter the Matrix, che è una schifezza colossale, sono quasi contento.
Il titolo in questione ha venduto una vagonata di copie sicuramente, ma solo perchè c'era scritto Matrix sulla confezione e non per la qualità del titolo.
Ciao
Ho letto che oggi i siti di camera, senato e SIAE (Società Italiana Arraffatori Esosi) oggi sono stati sottoposti a DOD...
[/OT]
Non hanno più ritegno le major, ciò non è assolutamente corretto, ne per le case di sviluppo (che penso cerchino di fare il possibile per fare un bel gioco, non uno brutto) ne per gli utenti che non sapranno più se fidarsi o no dei voti messi nelle riviste...
Mha il mondo sta andando allo sfascio azz
Se è per questo anche ieri e stanno organizzando anche per il 31 sil sito di urbaniJollyroger ha scritto mer, 26 maggio 2004 alle 16:57
Il gioco era una schifezza, ma era allineato ai film...hansolo ha scritto mer, 26 maggio 2004 alle 16:26
L'idea della Warner è veramente terrificante!!
Però se guardiamo quello che è stato fatto con Enter the Matrix, che è una schifezza colossale, sono quasi contento.
Il titolo in questione ha venduto una vagonata di copie sicuramente, ma solo perchè c'era scritto Matrix sulla confezione e non per la qualità del titolo.
Ciao
Ho letto che oggi i siti di camera, senato e SIAE (Società Italiana Arraffatori Esosi) oggi sono stati sottoposti a DOD...
[/OT]
Il sito di Urbani?
Il cerebroleso ha anche un sito? Ah... già... tanto se lo sarà fatto fare gratis da qualcuno pagato da noi...
A mio parere vogliono fare giochi che vendono, non giochi belli: loro mangiano con i soldi che arrivano dalle vendite, non con la "contentezza" dei giocatori...piegen
Non hanno più ritegno le major, ciò non è assolutamente corretto, ne per le case di sviluppo (che penso cerchino di fare il possibile per fare un bel gioco, non uno brutto) ne per gli utenti che non sapranno più se fidarsi o no dei voti messi nelle riviste...
Mha il mondo sta andando allo sfascio azz
A volte le cose coincidono, a volte no...
Beh, se consideri che la pubblicità la troviamo ovunque (manifesti, televisione, riviste) anche quando non la cerchiamo direttamente, mentre la recensione devi andarla a cercare, credo che la pubblicità abbia un effetto decisamente maggiore...maxpay
ok ma a questo punto il discorso si sposta ulteriormente: quanto EFFETTIVAMENTE ha presa la pubblicità? quanto una recensione? quanto una scritta dietro la confezione?
C'è da dire che, mentre la pubblicità (o le scritte dietro alla scatola) è volta ad esaltare il prodotto, la recensione invece è (dovrebbe essere) obiettiva...
Scegli un qualunque titolo di gioco, quante recensioni hai letto? + o - delle volte che hai visto la pubblicità o screenshot su un sito, una rivista, sulla scatola stessa o da un filmato scaricabile in rete?
Secondo me è un po mostruoso; però credo che questo possa spingere i programmatori a spremersi un po di più sui titoli su licenza che di solito sono sempre mancanti di quel qualcosa che il film ti ha mostrato e fatto amare... O sono semplicemente titoli demenziali!
Comunque è un po mostruoso...
La corruzione mi sembra un po esagerata!
a me sembra una gran boiata.. mah
Americani fagocitasoldi......
Mi dà molto da pensare vedere certi comportamenti da parte delle majors. Vogliono attuare quello che hanno fatto con la musica, massimizzare tutto e fregarsene se fa schifo (come giustamente dice Chobin), tanto poi i polli che comprano monnezza inscatolata in contenitori con nomi "altisonanti" all'esterno ci saranno sempre.
Quello che mi fa più schifo è che di polli ce ne saranno veramente tanti.
Stiamo già vedendo da ora che succede ai seguiti di grandi titoli di qualche anno fa, che per coinvolgere sempre più gente vengono trasformati in bidoni colossali (deus ex 2 docet).
Per quanto riguarda i redattori, spero che non si riducano a fare recensioni che sanno di "fedismo" (nel senso che sembrino delle gran leccate come solo Emilio Fede sa fare), ma forse è a questo che puntano quelle majors.
Però ci sono sempre i demo..........
x TGM:
Raga sono anni che vi seguo e non vi perdonerei mai una cosa del genere, o volete una bella letterina all'antrace?!?!?!
ok ma è una distinzione sulla carta. nella pratica quante volte le due cose coincidono?Quote:
C'è da dire che, mentre la pubblicità (o le scritte dietro alla scatola) è volta ad esaltare il prodotto, la recensione invece è (dovrebbe essere) obiettiva...
E' sorprendente come le stesse case cinematografiche che si lamantano del passaparola che, nell'era degli SMS e di Internet, riesce a convincere di non comprare un disco o andare a vedere un film, più di quanto non riesca a persuadere del contrario la pubblicità, adesso si lamentino perchè un videogioco fatto di peste ha venduto milioni di copie.
Forse che il caso di Enter The Matrix non sia la regola e alla fine ci si sia accorti che non si può più rivalutare un lavoro mal fatto usando solo ed esclusivamente la pubblicità? Sperem.
Attenzione Body... Sono subdoli. Sfruttano la regola del "doppio ragionamento". Fanno credere all'acquirente di non voler più valutare un gioco attraverso le vendite, ma sono pienamente coscienti dell'"effetto soggezione" che le recensioni avrebbero.BodyKnight ha scritto gio, 27 maggio 2004 alle 11:22
E' sorprendente come le stesse case cinematografiche che si lamantano del passaparola che, nell'era degli SMS e di Internet, riesce a convincere di non comprare un disco o andare a vedere un film, più di quanto non riesca a persuadere del contrario la pubblicità, adesso si lamentino perchè un videogioco fatto di peste ha venduto milioni di copie.
Forse che il caso di Enter The Matrix non sia la regola e alla fine ci si sia accorti che non si può più rivalutare un lavoro mal fatto usando solo ed esclusivamente la pubblicità? Sperem.
Fare giochi per la "contentezza" dei giocatori?Chobin
A mio parere vogliono fare giochi che vendono, non giochi belli: loro mangiano con i soldi che arrivano dalle vendite, non con la "contentezza" dei giocatori...
Accidenti. Vorrei vivere nel tuo mondo. Dev'essere bellissimo avere a che fare con dirigenti che non guardano al risultato economico di un'attività commerciale.
Sono contrario a questi discorsi. E' ovvio che un'azienda debba considerare in prima istanza il ritorno economico. Fare un gioco bello e desiderato dagli acquirenti ha tanto di concreto quanto poco di poetico.
Non so che lavoro fai, ma se ti è capitato di partecipare a riunioni aziendali volte al raggiungimento di un obiettivo, capirai bene che la linea del traguardo non è il sorriso del cliente, ma il ricavo dato dal sorriso del cliente.
Distinzione sottile che cambia completamente il significato di un'attività.
fare i propri interessi non vuol dire essere subdoli, vuol dire vivere in un mondo capitalista. E io questo l'accetto.
Ma in un mondo capitalista fare i propri interessi può passare ANCHE attraverso l'essere subdoli. La Warner lo sta facendo. Lo accetto anche io, ma non mi piaceBodyKnight ha scritto gio, 27 maggio 2004 alle 11:54
fare i propri interessi non vuol dire essere subdoli, vuol dire vivere in un mondo capitalista. E io questo l'accetto.
p.s.: tra un po' si finisce OT. Me lo sento.
Io credo ci siano 2 modi di vendere qualcosa (indipendentemente da cosa sia la cosa in vendita): il primo è produrre un prodotto che vale e venderlo. Il secondo è produrre qualcosa e venderlo come qualcosa che vale.ilgrillo ha scritto gio, 27 maggio 2004 alle 11:44
Fare giochi per la "contentezza" dei giocatori?
Accidenti. Vorrei vivere nel tuo mondo. Dev'essere bellissimo avere a che fare con dirigenti che non guardano al risultato economico di un'attività commerciale.
Sono contrario a questi discorsi. E' ovvio che un'azienda debba considerare in prima istanza il ritorno economico. Fare un gioco bello e desiderato dagli acquirenti ha tanto di concreto quanto poco di poetico.
Non so che lavoro fai, ma se ti è capitato di partecipare a riunioni aziendali volte al raggiungimento di un obiettivo, capirai bene che la linea del traguardo non è il sorriso del cliente, ma il ricavo dato dal sorriso del cliente.
Distinzione sottile che cambia completamente il significato di un'attività.
C'è differenza, e non è poca: se tu mi vendi un prodotto che vale, io ti comprerò un secondo prodotto. Se mi vendi un prodotto che spacci per prodotto di qualità, mi freghi la prima volta.
Vuoi un esempio? I film sui supereroi. Ho visto il primo al cinema, l'ho reputato una schifezza, mi sono guardato bene dall'andare a vedere gli altri.
Ho visto il miglio verde al cinema, mi è piaciuto e ho comprato il dvd.
In nessuno dei due casi è stato prodotto un film per il mio divertimento, ma in un caso è stato prodotto un titolo che è solo pubblicità, nel secondo un titolo che (a mio parere, si intende) vale.
A suo tempo avevo provato half-life di un amico... Dopo averlo finito l'ho comprato, e penso che comprerò il due; nessuno ha mirato a fare divertire me, ma hanno fatto un prodotto che vale, e credo che lo faranno ancora (in caso contrario, nn prenderò HL3...).
Secondo me, vendi in entrambi i casi, ma solo in uno dei due ti fai dei clienti abituali...
Ma almeno!!! Sto finendo adesso di pagare la macchina, e già comincia a mangiare olio...Gil-galad, Re degli Elfi ha scritto mer, 26 maggio 2004 alle 12:24
Secondo me si arriverebbe a casi di vera e propria corruzione dei redattori da parte delle software House per alzare il rating delle recenzioni
Paolo Besser
Icaros Desktop - following the Amiga experience. On PC.
http://www.icarosdesktop.org
The most dangerous enemy of a better solution is an existing codebase that is just good enough. (E.S. Raymond)
Considerando quanto fosse brutto Enter the Matrix, mi sembra invece che l'idea sia di per sé ottima. In giro adesso ci sono almeno quattro milioni di giocatori delusi. A parte quei pochi 'casual gamer' che, ovviamente, comprano due giochi all'anno solo per quello che c'è stampato sulla confezione. Tornando alle questioni di merito, i critici musicali vengono considerati, i critici cinematografici vengono considerati, i giornalisti sportivi anche... una volta buona che qualcuno dà un Valore effettivo alle parole che scriviamo sulla rivista, me la cassi in questo modo?keiser ha scritto mer, 26 maggio 2004 alle 12:02
Piuttosto esplicito il commento di Jason Hall, CEO di WBI: «l'aumento nelle percentuali ci compensa del danno subito dal "brand" legato al gioco. Se il producer ci consegna un titolo che rispetta le promesse - un grande titolo - allora il problema non si pone neppure». Di diverso parere Bruno Bonnell, CEO di Atari, che non ha incluso questa clausola nel contratto per Enter The Matrix: «abbiamo venduto quattro milioni di copie, 250 milioni di dollari in tutto il mondo. E Warner ci vorrebbe penalizzare perchè non siamo arrivati al 70%? Ma stiamo scherzando»?
Paolo Besser
Icaros Desktop - following the Amiga experience. On PC.
http://www.icarosdesktop.org
The most dangerous enemy of a better solution is an existing codebase that is just good enough. (E.S. Raymond)
beh, in che dire al buon paolone...
non sono d'accordo con te quando dici (indirettamente) che noi non siamo considerati dagli addetti al lavoro del settore nè tantomeno dai lettori, anzi
Sì, ma è un tipo di "considerazione" che di solito non ti paga le bollette, il mutuo, ecc.
dipende dalla testata per la quale lavoriAndrew B. Spencer ha scritto sab, 29 maggio 2004 alle 12:48
Sì, ma è un tipo di "considerazione" che di solito non ti paga le bollette, il mutuo, ecc.
in alcuni casi ti paga questo e anche altro
La maggior parte dei giochi basati su film sono penosi e vendono solo per il successo del film,insomma chi si prende la briga di leggere riviste significa che vuole capire se il gioco in questione è veramente bello e non sifa certo imbambolare dalla scritta "MATRIX" ad esempio,questo genere di giochi punta sulla gente inesperta che valuta un gioco solo da quanto APPARE "figo" e penso che i giochi basati su film continuerebbero a vendere con o senza questa penale che viene partorita solo dall'avidità della Warner Bros e poi mi chiedo chi accetterà mai di sviluppare videogiochi basati su film se dovrebbe essere approvata,chissà forse vale la pena di giocare sull'influenza del film che dovrebbe portare guadagni nonostante la multa da pagare se il gioco non dovrebbe venir approvato dalla critica impegnandosi poco nella sua realizzazione?Senza contare che eventuali tentativi di corruzzione andrebbero fatti dalla casa sviluppatrice visto che anche in caso di voti scarsi la casa produttrice del film verrebbe risarcita comunque.