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  1. #26
    Lo Zio L'avatar di Calon
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Never_ Visualizza Messaggio
    Mioddio spero proprio di no.
    Lo dico per il fatto che quando si studia all'università lo studio assobe molto tempo, e quindi ci si concentra specialmente sulle materie universitarie, e poi quando si lavora, beh, non c'è molto tempo per "studiare".
    Voglio dire, uno che esce dal liceo, se l'ha fatto bene, ha nozioni di italiano, latino, una lingua straniera, storia, matematica, filosofia, chimica, fisica, biologia, geografia astronomica, storia dell'arte, non è poco.
    Difficilmente si riesce ad avere una visione così ampia delle cose, credo. Certo, magari si sapranno in modo più approfondito alcuni ambiti della cultura, ma altri sarano stati dimenticati, se non si sta attenti.
    Voglio dire, penso proprio che tra 20 anni ricorderò poco di matematica, e sarà stata una cosa volontaria.

  2. #27
    legolas_85
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Questo si avrebbe non se lo studente facesse meglio il liceo, ma se il liceo fosse strutturato in modo da dare queste conoscenze che dalla mia esperienza non è così. Correggendo quello che hai detto, uno che esce dal liceo ha nozioni di italiano, nozioni (non molte) di latino, facili a dimenticarsi spesso per il metodo scorretto con cui vengono insegnate, assolutamente inadeguata la conoscenza della lingua straniera, solo 3 ore la settimana di lingua, e pochissima grammatica, pochissima, anzi nulla, conversazione, solo letteratura spiegata in italiano con qualche (qualche!?) lettura nella lingua da insegnare (comunque questo dipende molto dall'insegnante che uno purtroppo ha, in ogni caso, visti i programmi, viste le ore settimanali, la scuola non da una conoscenza sufficiente di una lingua straniera. Poi se uno la studia per proprio conto quello è un altro discorso...), ti passo la storia, la matematica, fisica, biologia, filosofia, pochissimo la storia dell'arte, in quanto materia sottovalutata e, a meno non capiti il giusto insegnante non la si studia (e anche lì, 1 ora la settimana, che vuoi che si possa concludere??). Come avrai potuto capire ho una bassissima opinione del liceo, che da tutto tranne che una cultura completa. Certo, se uno si è impegnato nonostante tutti i bastoni tra le ruote (rappresentati da insegnanti incompetenti) sa un po' di tutto, e comunque ha imparato ad esprimersi e a formarsi delle opinioni su temi più complicati di ciò di cui i ragazzi discorrono normalmente, ma non è certo una cultura ampia, o comunque lo sarà, ma non è certo omogenea... si sa un po' di quello e un po' di questo, ma spesso si hanno lacune sparse dovute a cattivo insegnamento, scarso impegno, poco interesse e non stimolato etc... per quanto mi riguarda, ad esempio, ho studiato benissimo, grazie ad un insegnante come si deve, la filosofia da kant in poi ma di quella passata so poco e niente grazie ad una insegnante che per due anni ha fatto più assenze che altro e quando era presente non insegnava, quindi come vedi, la conoscenza ampia del liceo è molto variabile, e non dirmi che qui c'entra l'impegno dello studente, in quanto quest'ultimo, anche se diversamente dalla media interessato nello studio e impegnato, comunque nelle materie che non lo interessano, se non c'è qualcuno a stimolare l'interesse c'è poco da fare, si preferisce concentrare l'attenzione su quanto si privilegia.

    L'università conferirà una conoscenza più settoriale, ovviamente, ma almeno da la possibilità di costruirsi comunque, nel campo, un bagaglio di conoscenze solido e approfondito.

  3. #28
    Shogun Assoluto L'avatar di Necronomicon
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Come diamine fa la lingua latina a facilitare lo studio di una lingua non romanza? Qualcuno me lo spieghi

    Comunque il latino viene sempre riscoperto come utile una volta che si esce dal liceo scientifico. Mentre si è lì tutti lo trovano inutile. Lo riscoprirai anche tu fra qualche anno

  4. #29
    PinHead81
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Io ho fatto lo scientifico sperimentale proprio per evitare il latino No vabbè, in realtà era per le ore supplementari di materie scientifiche e considerando il mio attuale ambito lavorativo / laurea, in campo biologico, il latino mi sarebbe stato del tutto inutile (cosa confermata da tutti i miei colleghi che lo studiarono), per quanto sono certo che in molti altri campi possa essere di una certa rilevanza.

  5. #30
    white_hummer
    ospite

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    quindi ad un,si spera, futuro ingegnere meccanico serve a una ceppa?

  6. #31
    Lo Zio L'avatar di Calon
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Ovviamente.

  7. #32
    Lo Zio L'avatar di Calon
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da legolas_85 Visualizza Messaggio
    Questo si avrebbe non se lo studente facesse meglio il liceo, ma se il liceo fosse strutturato in modo da dare queste conoscenze che dalla mia esperienza non è così. Correggendo quello che hai detto, uno che esce dal liceo ha nozioni di italiano, nozioni (non molte) di latino, facili a dimenticarsi spesso per il metodo scorretto con cui vengono insegnate, assolutamente inadeguata la conoscenza della lingua straniera, solo 3 ore la settimana di lingua, e pochissima grammatica, pochissima, anzi nulla, conversazione, solo letteratura spiegata in italiano con qualche (qualche!?) lettura nella lingua da insegnare (comunque questo dipende molto dall'insegnante che uno purtroppo ha, in ogni caso, visti i programmi, viste le ore settimanali, la scuola non da una conoscenza sufficiente di una lingua straniera. Poi se uno la studia per proprio conto quello è un altro discorso...), ti passo la storia, la matematica, fisica, biologia, filosofia, pochissimo la storia dell'arte, in quanto materia sottovalutata e, a meno non capiti il giusto insegnante non la si studia (e anche lì, 1 ora la settimana, che vuoi che si possa concludere??). Come avrai potuto capire ho una bassissima opinione del liceo, che da tutto tranne che una cultura completa. Certo, se uno si è impegnato nonostante tutti i bastoni tra le ruote (rappresentati da insegnanti incompetenti) sa un po' di tutto, e comunque ha imparato ad esprimersi e a formarsi delle opinioni su temi più complicati di ciò di cui i ragazzi discorrono normalmente, ma non è certo una cultura ampia, o comunque lo sarà, ma non è certo omogenea... si sa un po' di quello e un po' di questo, ma spesso si hanno lacune sparse dovute a cattivo insegnamento, scarso impegno, poco interesse e non stimolato etc... per quanto mi riguarda, ad esempio, ho studiato benissimo, grazie ad un insegnante come si deve, la filosofia da kant in poi ma di quella passata so poco e niente grazie ad una insegnante che per due anni ha fatto più assenze che altro e quando era presente non insegnava, quindi come vedi, la conoscenza ampia del liceo è molto variabile, e non dirmi che qui c'entra l'impegno dello studente, in quanto quest'ultimo, anche se diversamente dalla media interessato nello studio e impegnato, comunque nelle materie che non lo interessano, se non c'è qualcuno a stimolare l'interesse c'è poco da fare, si preferisce concentrare l'attenzione su quanto si privilegia.

    L'università conferirà una conoscenza più settoriale, ovviamente, ma almeno da la possibilità di costruirsi comunque, nel campo, un bagaglio di conoscenze solido e approfondito.
    Quoto sulla lingua inglese.
    Devo ammettere però che il liceo sono riuscito a farlo benissimo, e senza ammazzarmi affatto di studio (infatti per ingranare all'università temo che mi farò qualche bozzo, ho iniziato medicina e ogni giorno mi rendo conto che non si studia mai abbastanza), grazie soprattutto agli ottimi professori che ho avuto, prendendomi le mie soddisfazioni (100) senza affatto sentirmi frustrato dalle materie studiate (se si eccettua la matematica e parte della fisica).
    Concordo che dipende molto dai professori, ma c'è anche un pizzico di buona volontà.
    Vero che non dà una cultura completa, ma da gli imput per poter approfondire gli argomenti che più interesasano.
    Certo, non è che posso parlare di geologia con un geologo o di storia dell'arte con uno...storico dell'arte, però se si fa bene il liceo si può perlomeno stare a sentire uno di questi due che parlano senza strabuzzare gli occhi quando dicono "metopa" o "puddinga".

  8. #33
    L'Onesto L'avatar di Never_
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Calon Visualizza Messaggio
    Quoto sulla lingua inglese.
    Devo ammettere però che il liceo sono riuscito a farlo benissimo, e senza ammazzarmi affatto di studio (infatti per ingranare all'università temo che mi farò qualche bozzo, ho iniziato medicina e ogni giorno mi rendo conto che non si studia mai abbastanza), grazie soprattutto agli ottimi professori che ho avuto, prendendomi le mie soddisfazioni (100) senza affatto sentirmi frustrato dalle materie studiate (se si eccettua la matematica e parte della fisica).
    Concordo che dipende molto dai professori, ma c'è anche un pizzico di buona volontà.
    Vero che non dà una cultura completa, ma da gli imput per poter approfondire gli argomenti che più interesasano.
    Certo, non è che posso parlare di geologia con un geologo o di storia dell'arte con uno...storico dell'arte, però se si fa bene il liceo si può perlomeno stare a sentire uno di questi due che parlano senza strabuzzare gli occhi quando dicono "metopa" o "puddinga".
    Il fatto è che il liceo, come dici, è il punto di partenza culturale di una persona, per lo meno a livello ipotetico. Invece dire che il diploma rappresenta la massima cultura del singolo, significa che invece che un punto di partenza è un punto d'arrivo.

    Nel bene e nel male, al liceo sai di tutto un ca**o. Ci sono eccezioni ma per la stragrandissima maggioranza delle persone, e soprattutto per la mia esperienza personale, è così.

    Diciamo che il liceo ti da tanti assaggi, ma se vuoi magnare, devi cercare fuori

  9. #34
    white_hummer
    ospite

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Never_ Visualizza Messaggio
    Il fatto è che il liceo, come dici, è il punto di partenza culturale di una persona, per lo meno a livello ipotetico. Invece dire che il diploma rappresenta la massima cultura del singolo, significa che invece che un punto di partenza è un punto d'arrivo.

    Nel bene e nel male, al liceo sai di tutto un ca**o. Ci sono eccezioni ma per la stragrandissima maggioranza delle persone, e soprattutto per la mia esperienza personale, è così.

    Diciamo che il liceo ti da tanti assaggi, ma se vuoi magnare, devi cercare fuori
    vero anche questo,come del resto dimenticarsi buona parte del programma studiato una volta usciti,o magari anche durante l'ultimo anno

  10. #35
    L'Onesto L'avatar di alfio86
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    sono dell'idea che nei limiti del possibile sarebbe buona cosa possedere ampie basi culturali, scientifiche ed umanistiche. detto questo, essendo il tempo a disposizione per l'insegnamento limitato occorre fare delle scelte. e quindi (riferendomi solo al liceo scientifico, che è il tipo di scuola che ho frequentato) trovo che al posto del latino sarebbe molto più utile studiare una seconda lingua straniera, o perlomeno potenziare l'insegnamento di quella che già si studia. magari non servirebbe a niente eh. ma in linea teorica lo trovo più sensato.

  11. #36
    legolas_85
    ospite

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Concordo, soprattutto potenziare quella che si studia. Comunque in linea generica andrebbe riformato un po' tutto l'insegnamento delle scuole superiori, svecchiando i metodi, potenziando le strutture (ma per quello bisognerebbe avere più fondi... ) e dando più importanza alla lingua straniera ed in primis all'inglese. Le altre sono di preferenza dello studente ma l'inglese dovrebbe essere insegnato quasi come seconda lingua nazionale. La sua non-conoscenza preclude moltissime porte, e non sempre si ha il tempo o soprattutto la possibilità di seguire corsi specifici e costosi con (essenziale se si vuole prendere confidenza con la lingua) un periodo all'estero. O almeno io così la penso.

  12. #37
    La Borga L'avatar di Cily
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Thundersword Visualizza Messaggio
    Nessuna traduzione italiana, seppur bella, può rendere APPIENO la bellezza della lingua originale (cosa che, secondo me, vale pure per le lingue vive).
    Togli il secondo me, è così e non posso che quotarti
    Io da buon ragioniere non ho mai fatto un'ora di latino, eppure il tedesco l'ho imparato da zero senza chissà quali handicap rispetto ai latinizzati...
    Certo, ora che col tedesco me la cavo bene e ho cominciato il russo (dove i casi sono 6, e si declinano pure i nomi ) ho avuto meno difficoltà di chi parte da zero, ma non è indispensabile...
    Se ne facciamo un discorso di letteratura allora è tutta un'altra storia, ma io odio la "letteratura" (nel senso scolastico/universitario del termine) a prescindere, quindi non faccio testo

    PS mi piacerebbe sapere cosa significa quell'apoteosi del luogo comune che è il "ti apre la mente": qualunque cosa nuova che studi amplia i tuoi orizzonti, certo qualcosa lo fa di più e qualcos'altro di meno, ma...

  13. #38
    Il Nonno L'avatar di St1ll
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Il latino in se non è utile, serve solo a sviluppare un certo modo di ragionare; di sicuro tra l'altro chi ha studiato il latino conosce benissimo anche l'italiano e la sua grammatica (cosa rara, ultimamente).
    In ogni caso dato l'ingente numero di ore settimanali di studio del latino previste nei liceo classico/scientifico, e dato che l'80% degli studenti che escono dalla scuola dell'obbligo non è in grado di mettere in fila due parole di inglese, a mio avviso sarebbe meglio rendere più serio lo studio della lingua straniera rispetto al latino stesso.
    Ma questa è una mia opinione...

  14. #39

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    ho 33 anni, faccio l'ingegnere (impiantista, settore ospedaliero), e dallo studio del latino ho avuto soltanto benefici.

    è una materia che sviluppa la metodicità, ed è più affine alla matematica (e per certi versi perfino alla programmazione) di quanto si sospetti, se ci pensate.
    se si aggiunge che appaga anche le mie aspirazioni culturali, grazie alla stupenda forza retorica dei suoi letterati, il giudizio non può che essere fortemente positivo.

    che però le menti deboli si trovino in difficoltà quando si tratta di capire il sublime, non mi stupisce affatto.
    problemi loro: non lasciare che la loro mediocrità ti condizioni.
    Una delle più antiche leggende metropolitane

  15. #40

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Gil-galad, Re degli Elfi Visualizza Messaggio
    Sapere il latino permette di scrivere meglio in italiano, dato che se hai dei dubbi su come scrivere una parola o coniugare un verbo spesso conoscere l'originale latino ti permette di trovare la soluzione. Inoltre il latino mi è stato molto utile nello studiare la grammatica tedesca, che credo sia l'unica lingua europea ad aver mantenuto casi e declinazioni (anche se hanno giustamente abolito il vocativo e l'ablativo), e quella francese, che come lingua neolatina ne condivide molte impostazioni.
    Dove hai messo Rumeno, Russo e tutte le lingue slave in generale, più in minima parte Svedese, Norvegese, Faroese e Danese? Senza contare il Suomi che non è però indoeuropeo..

  16. #41

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    In questo topic si sono viste accozzaglie di ingoranza e luoghi comuni, ma non lo dico con cattiveria..è la verita

  17. #42
    Shogun Assoluto L'avatar di Absint
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da white_hummer Visualizza Messaggio
    ah ok,allora è pensiero comune che non serva a una beata cippa
    No, sbagliato, assolutamente.
    E' interessante e triste allo stesso tempo vedere come troppa gente non capisca come la matematica, il latino, il greco e qualsiasi altra materia, oltre alla loro applicazione specifica e pratica, e al bagaglio di cultura che ricavi da esse, servano soprattutto a formare la mente, l'intelletto.

    Traduci una versione.
    Capisci tutta una serie di meccanismi.
    Magari questi meccanismi non li utilizzerai mai più, ma la tua mente si è abituata a lavorare, a ragionare, a collegare degli elementi, a cogliere delle sfumature nelle cose.
    Grrr mi mandano in bestia certe cose che sento.
    Siate un po' più profondi nel giudicare le cose!
    Capisco che mentre uno ci si trova a sbattere contro, tra compiti e interrogazioni, ci bestemmia pure (anche io l'ho fatto, sempre) ma bisognerebbe cmq arrivare a capire a un certo punto come un'utilità in quello che si studia e che si apprende c'è sempre.

    Bah.

  18. #43
    white_hummer
    ospite

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Absint Visualizza Messaggio
    No, sbagliato, assolutamente.
    E' interessante e triste allo stesso tempo vedere come troppa gente non capisca come la matematica, il latino, il greco e qualsiasi altra materia, oltre alla loro applicazione specifica e pratica, e al bagaglio di cultura che ricavi da esse, servano soprattutto a formare la mente, l'intelletto.

    Traduci una versione.
    Capisci tutta una serie di meccanismi.
    Magari questi meccanismi non li utilizzerai mai più, ma la tua mente si è abituata a lavorare, a ragionare, a collegare degli elementi, a cogliere delle sfumature nelle cose.
    Grrr mi mandano in bestia certe cose che sento.
    Siate un po' più profondi nel giudicare le cose!
    Capisco che mentre uno ci si trova a sbattere contro, tra compiti e interrogazioni, ci bestemmia pure (anche io l'ho fatto, sempre) ma bisognerebbe cmq arrivare a capire a un certo punto come un'utilità in quello che si studia e che si apprende c'è sempre.

    Bah.
    a mio avviso ha molta più importanza la matematica e l'"effetto" che questa materia ha sulla mente e sulla capacità di ragionare

  19. #44
    PinHead81
    ospite

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Absint Visualizza Messaggio
    Traduci una versione.
    Capisci tutta una serie di meccanismi.
    Magari questi meccanismi non li utilizzerai mai più, ma la tua mente si è abituata a lavorare, a ragionare, a collegare degli elementi, a cogliere delle sfumature nelle cose.
    Vabbè ma messa così vale per qualsiasi materia che non sia meramente nozionistica...allora anche la chimica, la fisica, la matematica ecc ampliano la mente (che poi che vuol dire a conti fatti?); Non dico che il latino sia inutile in senso assoluto per carità, ma per una formazione scientifica la sua utilità tende a zero visto che la tipologia di ragionamenti e meccanismi mentali che si andranno a usare in materie scientifiche sono insiti in esse (e da esse sviluppati/ampliati) senza dover ricorrere al latino come "palestra mentale". Che poi abitui alla metodicità posso anche starci, ma preferisco abituarmi alla metodicità applicandola nel campo scientifico piuttosto che mutuandola da una materia non scientifica per poi traslarla su materie diverse (non so se mi sono spiegato ma vabbè, mi son capito da solo )

  20. #45
    La Borga L'avatar di defmaka
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Gurdate, con tutta onestà e rispetto verso chi ne ha fatto pure una professione... Vengo cmq dal classico puro e duro, anche io....
    1-Latino e greco non servono di piu' rispetto ad imparare qualsiasi altra lingua, con l'handicap che latino e greco saranno sempre lingue castrate perchè sono lingue non parlate ( e parlare una lingua aiuta molto nel suo apprendimento )
    2-I meccanismi "creativi" che sviluppa un latino o greco ( tutte cose da dimostrare, scusatemi ) sono uguali a quelli sviluppati nell'apprendimento di qualsiasi altra lingua moderna, col vantaggio che le lingue moderne hanno un utilizzo. Soprattutto latino e greco NON aprono la mente di più di una qualsiasi lingua moderna, dato che i meccanismi di apprendimento usati sono gli stessi ( e sta cosa di aprire la mente mi è sempre sembrata una panzanata clamorosa )
    3-Non credo che a nessuna professione aiuti molto sapere l'etimologia delle parole nell'era di internet, dove con due click, se proprio abbiamo l'impellente bisogno di sapere da dove deriva il termine apoplettico, scopriamo tutto.
    4-Storia e letteratura sono stati gia' tradotti milioni di volte da milioni di latinisti e grecisti con fila di note... c'e' ancora qualcosa da dire ?
    5-Esprimersi in italiano meglio... forse deriva dal leggere di più, rispetto a sapere latino e greco ?
    6-E' ovvio che nessuna lingua tradotta riesce a rendere le sfumature di significato. Onestamente,se solo facessimo un paragone tra quante sono le persone che apprezzerebbero di piu' sapere cogliere le sfumature di un cartone animato giapponese e di una commedia latina, avremmo gia' un metro di quanto sarebbe piu' richiesto l'utilizzo di una lingua moderna.

    Quindi, per me, latino e greco rispetto a qualsiasi lingua moderna, perdono a piene mani. Che poi si continui a insegnarli per ragioni storiche e di "cultura" è un altro paio di maniche, fosse per me farei studiare solo letteratura e un altra lingua straniera, semmai.

  21. #46
    La Borga
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Violens Magnus Visualizza Messaggio
    Una delle più antiche leggende metropolitane
    no, dolcezza, pura e distillata esperienza personale. aggiungo che ogni tanto potresti coglierla, qualche occasione di dimostrare che sai anche articolare un ragionamento, invece che uscirtene proprio sempre con affermazioni tanto spocchiose quanto ingiustificate.

    Citazione Originariamente Scritto da PinHead81 Visualizza Messaggio
    Vabbè ma messa così vale per qualsiasi materia che non sia meramente nozionistica...
    no, no, la questione dell'apertura mentale non è solamente dovuta al metodo che il latino ti obbliga ad apprendere (e che DERIVA appunto dal fatto che è un lavoro che si fa scritto, e non parlato), questa è soltanto parte della verità.
    il fatto è che per raggiungere l'eccellenza nella traduzione dal latino, occorre comprendere la cultura latina: occorre comprendere i modi di pensare dell'epoca, l'uso delle parole, il modo in cui la sintassi (e la prosodia) concorreva alla formazione del discorso, le regole dell'oratoria.

    è questo esercizio di immedesimazione che "apre la mente", letteralmente, perchè insegna a comprendere una cultura ALTRA da noi, ed è PROPRIO perchè il latino è una lingua morta, appartenente a una cultura che non c'è più ( eppure così importante, per la nostra), che questo accade; se fosse l'inglese, con la massificazione massmediatica odierna, questo meccanismo non scatterebbe.
    vale anche per il greco antico, naturalmente, solo che l'italiano è talmente affine (per certi aspetti) che gli effetti benefici del latino si fanno sentire anche sulla proprietà di linguaggio, in modo molto più massiccio (inoltre non c'è l'handicap del perder tempo nella comprensione di un altro alfabeto, che invece non aggiunge proprio nulla).

    poi magari, che ne so, può darsi che potremmo studiare anche l'armeno, o il cinese mandarino (ve lo raccomando...), con gli stessi risultati dal punto di vista dell'apertura mentale, epperò di fatto il latino è l'unica lingua in cui tutti questi effetti sono massimizzati, per tacere di quelli storici che non sono affatto trascurabili.

    Citazione Originariamente Scritto da defmaka Visualizza Messaggio
    Gurdate, con tutta onestà e rispetto ...
    apprezzo l'onestà, ma ti sbagli, e pure di grosso.
    1- ho già spiegato con abbondanza che quello che per te è un handicap, in realtà è un merito (ed è il principale responsabile degli effetti positivi); devi inquadrare le cose nella giusta prospettiva: si studia il latino per imparare a capire, non a parlare.

    2-vedi sopra; la cosa dell'aprire la mente ti sembra sciocca perchè, se lo prendi come esercizio meccanico, naturalmente l'effetto non si manifesta: è evidente però che si parla dell'affrontare la materia per raggiungere l'eccellenza, anche la matematica imparata solo per fare le addizioni al supermercato non porta a nessun tipo di cultura scientifica. non puoi valutare mediocre una cosa basandoti sulla mediocrità del modo in cui ti approcci ad essa (o di chi te la insegna).

    3-come sopra: se riduci una cosa a un'interpretazione macchiettistica, poi è ovvio che appare mediocre: ma è la tua visione che è tale, non l'oggetto in sè. ora, se tu non riesci ad apprezzare i vantaggi della formazione classica, ne sono dispiaciuto, ma c'è anche chi li apprezza, e coglie perfino "piacere" (non nel senso erotico del termine, si capisce), quando si rende conto autonomamente della ragnatela di significati che si incrociano tra le parole, il linguaggio e i concetti del pensiero (ragnatela che normalmente chiamiamo cultura). poi vabbè, sapere il latino non è d'aiuto, se lavori in un call center o in catena di montaggio; è d'aiuto se vuoi comprendere meglio la tua cultura e il tuo mondo. se non ti frega niente, non serve a niente, ma il problema sei tu, non la cultura classica.

    4-giusto, giustissimo concetto. pensa quante volte 1+1 sono già stati sommati per ottenere 2. che senso ha imparare a svolgere operazioni matematiche autonomamente, con tutti i calcolatori che ci sono? che senso ha imparare a scrivere, quando c'è un Voice Type Dictation che può farlo per te? Ancora una volta tu trascuri totalmente l'arricchimento (culturale appunto) che può venire dall'essere in grado di leggere e comprendere in modo autonomo. Allora è ovvio che in questo modo il latino non ti dà alcun arricchimento: ma è perchè neghi ogni possibilità di arricchimento; è una tautologia, che deriva dal tuo modo di vedere: non è un ragionamento logico.

    5-altro discorso brillante. impara meglio a giocare a calcio uno che si esercita SOLO facendo dribbling, o uno che si esercita SOLO facendo cross? Non sarà che per una formazione corretta e completa sono utili entrambe le cose? E' così terribilmente avanzato, questo concetto?

    6-non ho molto da rispondere. se quello che è migliore, più utile, più importante, si decide sulla possibilità di penetrazione percentuale nella platea dei "compratori", come se si trattasse di una merce da vendere al supermercato, allora hai certamente ragione.
    con lo stesso concetto, però, i film italiani da insegnare nelle scuole di cinema sarebbero quelli di boldi e neri parenti, invece che di mastroianni e fellini. Sei sicuro?


    alla fin fine, se posso permettermi di chiudere con un discorso generale, la domanda "a cosa serve il latino?" non è altro che la localizzazione, per dir così, della domanda generale "a cosa servono le materie propedeutiche?" (un altro esempio di localizzazione è " a che serve studiare gli integrali multipli all'università, visto che solo lo 0,1% degli ingegneri ne farà uso?").

    La risposta è ovvia, le materie propedeutiche servono ad aprire la strada a studi di altro tipo, cioè servono ad essere propedeutiche a qualcos'altro (de lapalice sarebbe fiero di me).
    ora, se uno non ha bisogno di fare dei passi avanti nel suo percorso culturale (detto senza spocchia: è una scelta da fare), le materie propedeutiche non servono a niente.
    è che noi (intendo noi società civile), si ha la segreta speranza che questo non avvenga.
    Ultima modifica di Ronin; 09-01-08 alle 09:07:54

  22. #47

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    no, dolcezza, pura e distillata esperienza personale. aggiungo che ogni tanto potresti coglierla, qualche occasione di dimostrare che sai anche articolare un ragionamento, invece che uscirtene proprio sempre con affermazioni tanto spocchiose quanto ingiustificate.



    no, no, la questione dell'apertura mentale non è solamente dovuta al metodo che il latino ti obbliga ad apprendere (e che DERIVA appunto dal fatto che è un lavoro che si fa scritto, e non parlato), questa è soltanto parte della verità.
    il fatto è che per raggiungere l'eccellenza nella traduzione dal latino, occorre comprendere la cultura latina: occorre comprendere i modi di pensare dell'epoca, l'uso delle parole, il modo in cui la sintassi (e la prosodia) concorreva alla formazione del discorso, le regole dell'oratoria.

    è questo esercizio di immedesimazione che "apre la mente", letteralmente, perchè insegna a comprendere una cultura ALTRA da noi, ed è PROPRIO perchè il latino è una lingua morta, appartenente a una cultura che non c'è più ( eppure così importante, per la nostra), che questo accade; se fosse l'inglese, con la massificazione massmediatica odierna, questo meccanismo non scatterebbe.
    vale anche per il greco antico, naturalmente, solo che l'italiano è talmente affine (per certi aspetti) che gli effetti benefici del latino si fanno sentire anche sulla proprietà di linguaggio, in modo molto più massiccio (inoltre non c'è l'handicap del perder tempo nella comprensione di un altro alfabeto, che invece non aggiunge proprio nulla).

    poi magari, che ne so, può darsi che potremmo studiare anche l'armeno, o il cinese mandarino (ve lo raccomando...), con gli stessi risultati dal punto di vista dell'apertura mentale, epperò di fatto il latino è l'unica lingua in cui tutti questi effetti sono massimizzati, per tacere di quelli storici che non sono affatto trascurabili.



    apprezzo l'onestà, ma ti sbagli, e pure di grosso.
    1- ho già spiegato con abbondanza che quello che per te è un handicap, in realtà è un merito (ed è il principale responsabile degli effetti positivi); devi inquadrare le cose nella giusta prospettiva: si studia il latino per imparare a capire, non a parlare.

    2-vedi sopra; la cosa dell'aprire la mente ti sembra sciocca perchè, se lo prendi come esercizio meccanico, naturalmente l'effetto non si manifesta: è evidente però che si parla dell'affrontare la materia per raggiungere l'eccellenza, anche la matematica imparata solo per fare le addizioni al supermercato non porta a nessun tipo di cultura scientifica. non puoi valutare mediocre una cosa basandoti sulla mediocrità del modo in cui ti approcci ad essa (o di chi te la insegna).

    3-come sopra: se riduci una cosa a un'interpretazione macchiettistica, poi è ovvio che appare mediocre: ma è la tua visione che è tale, non l'oggetto in sè. ora, se tu non riesci ad apprezzare i vantaggi della formazione classica, ne sono dispiaciuto, ma c'è anche chi li apprezza, e coglie perfino "piacere" (non nel senso erotico del termine, si capisce), quando si rende conto autonomamente della ragnatela di significati che si incrociano tra le parole, il linguaggio e i concetti del pensiero (ragnatela che normalmente chiamiamo cultura). poi vabbè, sapere il latino non è d'aiuto, se lavori in un call center o in catena di montaggio; è d'aiuto se vuoi comprendere meglio la tua cultura e il tuo mondo. se non ti frega niente, non serve a niente, ma il problema sei tu, non la cultura classica.

    4-giusto, giustissimo concetto. pensa quante volte 1+1 sono già stati sommati per ottenere 2. che senso ha imparare a svolgere operazioni matematiche autonomamente, con tutti i calcolatori che ci sono? che senso ha imparare a scrivere, quando c'è un Voice Type Dictation che può farlo per te? Ancora una volta tu trascuri totalmente l'arricchimento (culturale appunto) che può venire dall'essere in grado di leggere e comprendere in modo autonomo. Allora è ovvio che in questo modo il latino non ti dà alcun arricchimento: ma è perchè neghi ogni possibilità di arricchimento; è una tautologia, che deriva dal tuo modo di vedere: non è un ragionamento logico.

    5-altro discorso brillante. impara meglio a giocare a calcio uno che si esercita SOLO facendo dribbling, o uno che si esercita SOLO facendo cross? Non sarà che per una formazione corretta e completa sono utili entrambe le cose? E' così terribilmente avanzato, questo concetto?

    6-non ho molto da rispondere. se quello che è migliore, più utile, più importante, si decide sulla possibilità di penetrazione percentuale nella platea dei "compratori", come se si trattasse di una merce da vendere al supermercato, allora hai certamente ragione.
    con lo stesso concetto, però, i film italiani da insegnare nelle scuole di cinema sarebbero quelli di boldi e neri parenti, invece che di mastroianni e fellini. Sei sicuro?


    alla fin fine, se posso permettermi di chiudere con un discorso generale, la domanda "a cosa serve il latino?" non è altro che la localizzazione, per dir così, della domanda generale "a cosa servono le materie propedeutiche?" (un altro esempio di localizzazione è " a che serve studiare gli integrali multipli all'università, visto che solo lo 0,1% degli ingegneri ne farà uso?").

    La risposta è ovvia, le materie propedeutiche servono ad aprire la strada a studi di altro tipo, cioè servono ad essere propedeutiche a qualcos'altro (de lapalice sarebbe fiero di me).
    ora, se uno non ha bisogno di fare dei passi avanti nel suo percorso culturale (detto senza spocchia: è una scelta da fare), le materie propedeutiche non servono a niente.
    è che noi (intendo noi società civile), si ha la segreta speranza che questo non avvenga.
    Una notevole marea di (inserisci tu) ben presentate (con un po' di concetti espressi con una certa magniloquenza) e confezionate.

    Con chi mi hai confuso per la spocchia e cose del genere? Inoltre sei sempre teso, datti 'na calmata che a soli 33 anni non fa bene.

    Ripeto, luoghi comuni e ignoranza in tratti di questo topic. Tu non hai l'idea chiara riguardo l'argomento lingue ed il suo apprendimento (con tutto che, forse e ripeto forse, Latino oggi ma solo oggi può in qualche modo aiutarmi, ma a cose fatte)..
    Ultima modifica di Violens Magnus; 09-01-08 alle 14:45:51

  23. #48
    La Borga
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Violens Magnus Visualizza Messaggio
    Con chi mi hai confuso per la spocchia e cose del genere?
    spocchia è (per esempio) rispondere con tre parole prive di argomentazioni a un discorso articolato e lungo migliaia di caratteri.
    esattamente come nel messaggio precedente, per cui nel thread c'erano "accozzaglie di ignoranza e luoghi comuni", senza una parola di spiegazione, come se per il fatto di provenir dalla tua tastiera le parole acquistassero un'aura di indubitabile verità.

    ora io capisco, normalmente bearsi della propria altezzosa superiorità in mezzo ai propri lacchè può anche essere appagante.

    ma su un forum, in mezzo ad estranei, o si partecipa per farsi capire (e allora ci si rimbocca le maniche, e ai poveracci imbottiti di ignoranza e luoghi comuni si spiega la propria posizione) o si fa miglior figura a star zitti.
    allora, se la propria autostima è così traballante dal richiedere il pavoneggio di una superiorità puramente millantata, inutile poi stupirsi se gli altri rispondono scuoiando e impagliando il pavone di cui sopra.

    e cmq io sono calmissimo. se ti vuoi degnare di spiegarti e argomentare il tuo pensiero, se ne discute volentieri. sennò ti si scuoia e impaglia comunque volentieri.

  24. #49

    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    spocchia è (per esempio) rispondere con tre parole prive di argomentazioni a un discorso articolato e lungo migliaia di caratteri.
    esattamente come nel messaggio precedente, per cui nel thread c'erano "accozzaglie di ignoranza e luoghi comuni", senza una parola di spiegazione, come se per il fatto di provenir dalla tua tastiera le parole acquistassero un'aura di indubitabile verità.

    ora io capisco, normalmente bearsi della propria altezzosa superiorità in mezzo ai propri lacchè può anche essere appagante.

    ma su un forum, in mezzo ad estranei, o si partecipa per farsi capire (e allora ci si rimbocca le maniche, e ai poveracci imbottiti di ignoranza e luoghi comuni si spiega la propria posizione) o si fa miglior figura a star zitti.
    allora, se la propria autostima è così traballante dal richiedere il pavoneggio di una superiorità puramente millantata, inutile poi stupirsi se gli altri rispondono scuoiando e impagliando il pavone di cui sopra.

    e cmq io sono calmissimo. se ti vuoi degnare di spiegarti e argomentare il tuo pensiero, se ne discute volentieri. sennò ti si scuoia e impaglia comunque volentieri.
    Mi ricordo certi personaggi di qui, ma vabbè

    Niente comunque..le argomentazioni sono presto dette: se non si ha idea della storia delle lingue, se non se ne è studiate almeno un po', soprattutto di varia appartenza (non necessariamente a scuola, eh) e filogenesi, se non si hanno nozioni di didattica delle lingue e aggiungici pure una (mia) passione (e qua mi riconduco alla loro storia citata poco sopra), sono parole al vento voler dimostrare anche con cose chilometriche (ma la sostanza non cambia) che il latino fa tutto ciò che è stato detto sopra, perchè semplicemente..non lo fa (ed infatti è la tipica sparata del prof di lettere/latino che di mate sa 'na sega). Aggiungici che come te e molti altri anche io ne ho avuto esperienza, non andando tra le altre cose nemmeno così male..

    La storia dei luoghi comuni, effettivamente l'ho messa giù un po' dura
    Ultima modifica di Violens Magnus; 09-01-08 alle 16:10:22

  25. #50
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    Predefinito Re: L'"importanza" del Latino

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    il fatto è che per raggiungere l'eccellenza nella traduzione dal latino, occorre comprendere la cultura latina: occorre comprendere i modi di pensare dell'epoca, l'uso delle parole, il modo in cui la sintassi (e la prosodia) concorreva alla formazione del discorso, le regole dell'oratoria.
    Già, perchè invece per tradurre seriamente ad esempio il tedesco basta babelfish, e non serve conoscere la storia e la cultura tedesca

    è questo esercizio di immedesimazione che "apre la mente", letteralmente, perchè insegna a comprendere una cultura ALTRA da noi
    Per questo basta studiare anche una lingua slava qualsiasi, che con la nostra cultura c'entra una ceppa...

    epperò di fatto il latino è l'unica lingua in cui tutti questi effetti sono massimizzati
    Scusami eh, ma per fare con cognizione di causa un'affermazione del genere dovresti avere studiato tutte le altre lingue, e scusami se questo fatico a crederlo

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