Lettere dal fronte [ tutto l'off topic ]

[scutum 2]

Fra il 3 e il 14 Agosto sono passato di frequente per Taranto, da ponte Punta Penna Pizzione si può vedere l'Arsenale della M.M è possibile che abbia visto ormeggiata la Garibalbi?

Altro dubbio: passando sulla litoranea salentina, vicino a Marina di Pulsano e a St. Maria di Leuca, ho visto disseminati vari punti di osservazioni in cemento armato, abbandonati (simili a questo http://img819.imageshack.us/i/11082010096.jpg/) di che periodo sono? Cosa servivano?

1) Perchè no? Che ne sappia è ancora operativa e tale resterà per ancora molto... Potresti anche aver visto la cavour se l'occhiata è stata "di sfuggita" (non è facile confonderle).
2) la foto non è granchè... Cmq mi pare troppo alto, troppo poco "fortificato" (ed la prima caratteristica contribuisce ulteriormente alla seconda) e con le feritoie troppo grandi per essere un bunker (peraltro pare di vedere scala di accesso esterna al "secondo piano" nonchè ampia porta al piano superiore) litoraneo della II g.m (qualcuno sopravvive)... Pare addirittura fatto di mattoni, in foto...
Saluti

[dukema]

1) credo fosse la Garibaldi perchè la parte del ponte a prua era tutto inclinato, come nella garibaldi, e non sl una parte come la Cavour
2) Quella in foto era l'unica costruzione a due piani, le altre che ho visto, 2 o 3, erano a un piano, semi interrate e grandi per una o due persone, più guardiole che bunker

[scutum 2]

Forse punti di avvistamento come da te ipotizzato ma non si spiega, a questo punto, la scarsa altezza, la "forma" di bunker e il cemento armato, stando a quanto hai visto... Bhò!

[Minus habens]

Auguri di buon anno a tutti!

[Von Right]

Angurie!

[Mikk]

Credo che apprezzerete questa:

Spoiler:

[scutum 2]

[wintermute77]

http://www.msnbc.msn.com/id/41000740

A 92 anni è mancato "Dick" Winters, il comandante della Easy Company di Band-of-brothers-iana memoria.

E mica per vecchiaia...c'è voluto il parkinson...a 92 anni...though as a nail.

R.i.p.

[Von Right]

Che triste notizia.
E' stato un grande.

[scutum 2]

http://www.msnbc.msn.com/id/41000740

A 92 anni è mancato "Dick" Winters, il comandante della Easy Company di Band-of-brothers-iana memoria.

E mica per vecchiaia...c'è voluto il parkinson...a 92 anni...though as a nail.

R.i.p.

E' deceduto anche Bill Millin, meglio noto come "Piper Bill", il 17 agosto 2010.
Fece riecheggiarem sulle spiagge normanne, durante lo sbarco, le note della celebre "Blue Bonnets over the border". Sopravvisse incolume, suonando... Pazzesco.
Pezzi di storia viventi che se vanno...

[scutum 2]

Non siamo stati, in assoluto, "brava gente", ma spesso siamo stati "meno peggio" di molti, anche di chi, poi, ha preteso di darci qualche "lezione morale"... Una bella pagina, una vergogna che se ne sappia tanto poco... Un affronto alla memoria (?) di chi rischiò la vita in quei frangenti.
Notizia apparsa sull'ANSA.

ROMA - "Eravamo sotto l'occupazione degli italiani. E' stata la migliore cosa che ci sia mai capitata". Con queste parole Lya Quitt ricorda il periodo in cui, in fuga dalle persecuzioni razziali dei nazisti, trovò rifugio a Saint Martin Vesubie a nord di Nizza. Fino al settembre del 1943, insieme a lei, centinaia e centinaia di ebrei vennero ospitati in questo piccolo paese delle Alpi Marittime francesi, finito sotto il controllo del nostro esercito. A raccontarne la storia é il documentario Vacanza dall'Olocausto, che History (canale 407 di Sky) trasmette mercoledì 26 gennaio 2011 alle 21.00 in occasione del Giorno della Memoria.
Il documentario firmato da André Waksman, che la madre portò con sé nella fuga attraverso le Alpi, ricostruisce la storia di circa 1500 ebrei che, scappando dal nazismo, trovarono nel villaggio di Saint Martin Vesubie la protezione dell'esercito italiano. Alla fine del 1942, temendo lo sbarco degli anglo-americani, i tedeschi e gli italiani occupano anche il sud della Francia, che appartiene al governo di Vichy. I nostri soldati gestiscono un'area che va dalle Alpi fino a Nizza e che include anche la Corsica. Molti ebrei, non solo francesi, fuggono nella zona di occupazione italiana per scampare alle persecuzioni dei nazisti: l'atteggiamento delle nostre truppe è infatti di tolleranza. Quegli stessi ebrei italiani, che lì vivono dopo aver lasciato il nostro Paese a causa delle leggi razziali, non subiscono alcun tipo di discriminazione, diversamente dall'Italia. E a Saint Martin Vesubie trovano ospitalità circa 1500 ebrei. Qui si parla francese, italiano, polacco, tedesco e yiddish. La popolazione ebraica si integra perfettamente. Si organizzano partite di calcio. La sera si balla insieme. Le donne imparano le canzoni italiane. I maschi sfidano i nostri soldati in incontri di boxe.
Sorgono una sinagoga e una scuola di formazione professionale per i giovani ebrei. Per dieci mesi si vive in pace. "Non eravamo sotto occupazione - rivela Vincent Gasiglia, abitante di Saint Martin -. Almeno non avevamo l'impressione di esserlo". O come testimonia l'ebreo Walter Marx: "Eravamo contenti di essere là. Era un piacevole cambiamento, dopo essere stati perseguitati per mesi o per anni, essere in un luogo dove ci sentivamo al sicuro". Le autorità tedesche si lamentano della mancata persecuzione da parte del nostro esercito: "Se ora gli italiani difendono tutti gli ebrei di nazionalità straniera - avverte un dirigente delle SS - la continuazione di una politica antisemita è a nostro parere impossibile". In diverse occasione il nostro esercito si rifiuta di consegnare gli ebrei rifugiati, rischiando lo scontro a fuoco con gli alleati. Tale situazione non dura a lungo. Cade il governo Mussolini e Badoglio procede alle trattative con gli alleati per arrivare all'armistizio. Le nostre truppe pensano che la guerra stia giungendo a una conclusione. Arriva l'8 settembre 1943 e lasciano la Francia. A Saint Martin Vesubie invitano gli ebrei a seguirli in Italia, per evitare che finiscano catturati dai nazisti. Non sanno però che l'esercito tedesco sta procedendo all'occupazione del nostro Paese. Comandate da Raimondo Luraghi, futuro partigiano nonché storico di fama internazionale, molti di loro giungono a Borgo San Dalmazzo, vicino a Cuneo. E scoprono che l'intera regione è oramai in mano ai tedeschi. Dei circa 1200 ebrei fuggiti da Saint Martin Vesubie e giunti a Borgo San Dalmazzo, 357 finiscono nelle mani delle autorità germaniche e vengono inviati nei campi di concentramento. Di questi solo 18 ritorneranno vivi.

[scutum 2]

Sempre i soliti, vecchi, "soldoni"...

di Giorgio Raccah (Ansa)
29 dicembre - Un ''gigantesco'' giacimento di gas naturale al largo della costa israeliana, dentro l'area in cui lo stato ebraico ha diritti esclusivi di sfruttamento, apre davanti a Israele una ''nuova era'': l' autosufficenza energetica e perfino l'ingresso, tra diversi anni, nel ristretto club dei paesi esportatori di gas. Le dimensioni del giacimento, denominato Leviatan, e di un altro, denominato Tamar, sono a quanto pare tali che c'e' gia' chi ipotizza il giorno, ancora lontano, in cui potrebbe essere anche il gas israeliano a soddisfare la sete di energia dell' Europa. Intanto i due giacimenti di gas hanno suscitato le gelosie dei vicini di casa. Il Libano, primo tra tutti, che gia' accusa Israele di impadronirsi di gas situato in aree sulle quali Beirut ora rivendica diritti esclusivi. Un'affermazione che Israele respinge seccamente, affermando che i giacimenti sono incontestabilmente in acque israeliane e dichiarando che sara' pronto a difenderli con tutti i mezzi a sua disposizione. Proprio per evitare possibili controversie tra loro Israele e Cipro hanno firmato nelle scorse settimane un accordo che delimita i confini delle aree di diritti economici esclusivi di ciascuno stato. In considerazione dello stato di guerra esistente un accordo analogo col Libano non e' per ora evidentemente possibile. L'intesa israelo-cipriota non e' piaciuta nemmeno alla Turchia, che ha gia' tesi rapporti con Israele e che nega la legittimita' di un accordo che, secondo Ankara, e' stato negoziato senza tenere conto degli interessi della Repubblica di Cipro del Nord (riconosciuta solo dalla Turchia). Non e' piaciuta nemmeno all' Egitto che, a quanto risulta, ha chiesto chiarimenti a Nicosia. L'annuncio dato oggi alla Borsa di Tel Aviv dal consorzio di imprese che hanno scoperto il giacimento Leviatan e' stato quasi trionfale: gli ultimi test indicano che nel sito si trovano riserve di gas naturale pari a 450 miliardi di metri cubi. Il valore stimato e' di 45 miliardi di dollari. E' una stima non definitiva poiche' in considerazione delle dimensioni di Leviatan (325 kmq), saranno necessari ancora altri due test per una valutazione ancora piu' precisa. In ogni caso, hanno detto esperti del settore, e' chiaro che si tratta di un giacimento ''gigantesco'' - sicuramente il piu' grande scoperto nell'ultimo decennio - il cui sfruttamento, grazie alle royalties che lo stato incassera', avra' profondi effetti sull' economia israeliana e probabilmente anche riflessi politici. Gia' si parla, per esempio, di un gasdotto che congiungera' la Grecia a Israele e che potrebbe essere prolungato a Eilat, sul Mar Rosso. Da qui il gas potra' raggiungere i mercati asiatici. E' uno scenario che imporra' enormi investimenti ma i capitali e la volonta' a quanto pare non mancheranno. C'e' inoltre la reale possibilita', a giudizio degli esperti, che sotto i giacimenti di gas possano celarsi pure importanti riserve di petrolio.

[Von Right]

Ora sarà da ridere...

[dukema]

Ieri sera ho visto il film "Le vite degli altri", mai visto? Ve lo consiglio, molto bello. Guardando il film ho capito di non aver capito una mazza su come funzionava il muro di Berlino. Pensavo che i passaggi da Ovest a Est e viceversa fossero sporadici e che quindi i varchi venissero usati pochissimo. In realtà come funzionava? I cittadini dell'Est potevano andare in Berlino Ovest solo se autorizzati mentre i cittadini di Berlino Ovest potevano andare e tornare dalla parte Est quando volevano?

[scutum 2]

Ieri sera ho visto il film "Le vite degli altri", mai visto? Ve lo consiglio, molto bello. Guardando il film ho capito di non aver capito una mazza su come funzionava il muro di Berlino. Pensavo che i passaggi da Ovest a Est e viceversa fossero sporadici e che quindi i varchi venissero usati pochissimo. In realtà come funzionava? I cittadini dell'Est potevano andare in Berlino Ovest solo se autorizzati mentre i cittadini di Berlino Ovest potevano andare e tornare dalla parte Est quando volevano?

In realtà funzionava che nessuno andava da nessuna parte... Salvo eccezioni e a provarci "abusivamente", "rimanendoci" nella buona parte dei casi...

[Ronin]

beh, nella maggior parte non direi.
in 28 anni ci sono stati circa 5000 attraversamenti, e meno di 300 morti accertati (anche contando i feriti non si arriva a 1000), quindi la probabilità di lasciarci le penne era di circa il 5% (se ci metti quelli che sono semplicemente stati fermati senza ferimento, anche molto inferiore).

[dukema]

Io parlavo di passare legalmente la frontiera attraverso uno dei varchi. Un'occidentale poteva andare da Berlino Ovest e Est e tornare senza grossi problemi? Il viceversa presumo sia falso, altrimenti il muro non l'avrebbero costruito XD

[Ronin]

i passaggi erano controllati ma non del tutto vietati (es. per gli autisti dei passaggi di merci): su wiki trovi la cartina coi varchi, e chi poteva passare nei varchi stessi (in pratica, check point charlie per diplomatici e stranieri, tutti gli altri varchi erano riservati ai berlinesi; ogni varco poteva essere attraversato solo in un senso, o verso est o verso ovest).

[scutum 2]

beh, nella maggior parte non direi.
in 28 anni ci sono stati circa 5000 attraversamenti, e meno di 300 morti accertati (anche contando i feriti non si arriva a 1000), quindi la probabilità di lasciarci le penne era di circa il 5% (se ci metti quelli che sono semplicemente stati fermati senza ferimento, anche molto inferiore).

Bhè, pensavo peggio, decisamente peggio...

[scutum 2]

Parrebbe che la Beretta, aggirando un non meglio precisato vincolo (che avrebe consentito di esportare il fucile automatico solo a Messico e Albania), avrebbe venduto, tramite Malta, una notevole quantità di ARX 160 Alle forze Libiche... Attendo ulteriori informazioni.

[manuè]

una moderna rivisitazione dell'inno sovietico: la madrepatria chiama!

http://www.youtube.com/watch?v=4aFjviMrD7U
http://youtu.be/4aFjviMrD7U

sovietpower... ah! quanto mi manchi

[scutum 2]

Da Analisi Difesa.
L'Italia... E l'articolista pare quasi lamentarsene, evidentemente non sa altro (ove quello che riporta non bastasse...). Tragicomico.

Gianandrea Gaiani
23 maggio- La strage di Nassirya del 12 novembre 2003 non è stata provocata solo dall'azione omicida di un commando di terroristi ma anche dalla sottovalutazione da parte del generale dell'Esercito Bruno Stano, comandante del contingente italiano (su base brigata Sassari) in Iraq ai tempi dell’esplosione della base Maestrale dove avvenne l'esplosione che provocò 26 morti (19 dei quali italiani) e 140 feriti, dei tanti e crescenti preavvisi di allarme che fonti di intelligence avevano lanciato. E la responsabilità del generale si fa "stringente" per non aver adottato le misure di protezione che avrebbero potuto evitare la carneficina o, almeno, contenere le perdite. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 20123. Ad avviso della Suprema Corte - nelle motivazioni depositate il 20 maggio e relative all'udienza con la quale lo scorso 20 gennaio si è aperta la strada al risarcimento per i familiari delle vittime - le difese passive della base italiana erano "colpevolmente inadeguate", e "colpevolmente non innalzate in presenza di un pericolo così alto e così prossimo". Secondo la Cassazione, per ridurre il rischio, bastavano "semplici prudenze", quali "hesco bastion più alti e riempiti con sabbia" (anziché con ghiaia che colpì le vittime), percorsi a serpentina, un'area di protezione e posti di blocco, la chiusura del ponte che portava alla base. Queste misure sarebbero state di "accettabile impatto" anche per la popolazione locale in quanto sarebbero durate poco tempo, "fino al rientro dell'allarme", e dato che c'erano continui contatti tra i comandi locali e quelli italiani sarebbe stata possibile una "fruttuosa collaborazione" in nome della sicurezza. Se queste cautele fossero state adottate, aggiunge la Cassazione, "avrebbero sicuramente ridotto il rischio in sé o ridotto gli esiti del danno perché il camion-bomba sarebbe stato costretto a fermarsi". "L'impiego di un secondo attentatore, oltre il necessario autista del camion, fu previsto dai terroristi - spiega l'alta corte - in funzione di mitragliatore perché era evidente che unico ostacolo poteva essere solo il carabiniere della postazione 'facocero', altrimenti la via era libera fino alla palazzina". Quanto al deposito di munizioni - alcuni proiettili che fecero vittime risultarono esplosi ma non sparati, dunque provenienti da questa 'riservetta' - i supremi giudici osservano che "anche un estraneo alle arti militari rileva l'irresponsabile assurdità della collocazione così esposta di un deposito di munizioni". Per tutte queste ragioni, la Cassazione ha disposto un nuovo processo ai fini risarcitori a carico di Stano, che comandò la base dall'otto ottobre 2003 al giorno della strage e fu prosciolto in appello, confermando il proscioglimento del suo predecessore, generale Vincenzo Lops che comandava il contingente (su base brigata Garibaldi) fino a un mese prima dell’attentato. La decisione costituisce un precedente giuridico potenzialmente in grado di annientare le capacità operative delle forze armate. Quanto comandanti di plotone o di compagnia , cioè tenenti e capitani, potranno condurre in battaglia i propri uomini sotto la minaccia di dover risarcire i parenti dgli eventuali caduti? In fondo non sarà difficile affermare, inn ogni circostanza , non è stato fatto tutto il possibile per ridurre i rischi: nla pattuglia ha imboccato una strada invece di un'altra, i veicoli disponibiili non erano protetti a sufficienza, ...... In guerra i rischi si corrono e gli errori compiuti servono a correrggerli ma non a scongiurare i caduti. Si chiamano “lezioni apprese” ma finora nessuno si era mai sognato di chiedere a un comandante di risarcire di tasca propria i famigliari dei caduti che dallo Stato hanno già ricevuto quanto previsto per chi perde la vita al servizio della Patria...

[frittole]

Basta vedere la dinamica dell'attentato al PRT di Herat per rendersi conto che non c'e' stato nessun "lesson learned" da parte dei nostri...

[Gil-galad, Re degli Elfi]

Di ritorno da Le Bourget. Ottimo show, peccato per le nubi basse che hanno limitato le dimostrazioni sul piano verticale.

[Gil-galad, Re degli Elfi]

Oggi mi è capitato di incrociare sulla tv belga un episodio di The Pacific.
Ci credereste che in francese la serie è diventata "Band of Brothers - l'inferno del pacifico"?