lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
Chiamiamo O'Brien?Inaho ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 20:45
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
a che serve?Inaho ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 20:45
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
non è riabilitativa; è inutile ai fini della confessione; è essenzialmente una vendetta orribile contro un essere...
io sono a favore della pena di morte per la sua asettica efficacia (elimina degli esseri pericolosi che difficilmente si possono definire "umani"), ma non trovo accettabile imporre sofferenza immotivata ad un altro essere.
.. 1984 ?????Dunkan ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:02
Chiamiamo O'Brien?Inaho ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 20:45
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
Un orsacchiotto per il bambino coi baffi laggiù infondopilo ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:05
.. 1984 ?????Dunkan ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:02
Chiamiamo O'Brien?Inaho ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 20:45
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
si ma non calza... in 1984 la tortura è usata per rieducare i dissidenti ideologici (secondo il vecchissimo metodo del bastone e della carota); serviva a spezzare la volontà.pilo ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:05
.. 1984 ?????Dunkan ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:02
Chiamiamo O'Brien?Inaho ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 20:45
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
qui si parla di devianze date da impulsi irrazionali che rimarrebbero sopiti per un certo periodo di tempo ma prima o poi riemergerebbero.
Notorio che la tortura è alla base per il rito di rianimazione delle vittimeInaho ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 20:45
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
Infatti è quello che volevo sottolineare. Torturare un malato di mente, non porterebbe assolutamente a nulla.Fear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:10
si ma non calza... in 1984 la tortura è usata per rieducare i dissidenti ideologici (secondo il vecchissimo metodo del bastone e della carota); serviva a spezzare la volontà.pilo ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:05
.. 1984 ?????Dunkan ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 21:02
Chiamiamo O'Brien?Inaho ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 20:45
lo dici tuFear ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 18:46
la tortura è sempre inutile.
qui si parla di devianze date da impulsi irrazionali che rimarrebbero sopiti per un certo periodo di tempo ma prima o poi riemergerebbero.
Cavia umana per esperimenti. Altro che morte.
che schifo.. la razza umana stà veramente perdendo quello che la distingueva dagli animali..
verissimo.anche se non ritengo un grosso crimine toglierla ai criminali di un certo tipo.ma sono per la galera a vita,quella è una punizione,se non gli scontano tutto.Dunkan ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 13:23
Ma la coerenza non è sempre giusta lello. La legge del "occhio per occhio, dente per dente" è stata abbandonata anni fa, perchè le faide che si aprivano erano infinite.lello_panzieri ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 09:38
hendor ha scritto mar, 18 aprile 2006 alle 22:44
si ma proprio perchè non vengono toccati direttamente, mi impaurisce la loro agghiacciante freddezza!Dunkan ha scritto mar, 18 aprile 2006 alle 21:24
Lo so bene, però posso capire il motivo per cui molti non "investirebbero" nel recupero di un assassino deviato.hendor ha scritto mar, 18 aprile 2006 alle 21:21
la giustizia va fatta oggettivamente. Se ti stuprano la moglie non vengo certo da te a chiedere cosa fare, è ovvio che lo strozzeresti a mani nude....Dunkan ha scritto mar, 18 aprile 2006 alle 21:02
Però è anche vero che, se il danno fosse fatto a te, non saresti di sicuro disposto a spendere un solo centesimo per lui.hendor ha scritto mar, 18 aprile 2006 alle 21:00
Magari il padre lo stuprava da piccolo e lo ha fatto anche tante volte....lello_panzieri ha scritto mar, 18 aprile 2006 alle 20:30
guarda che non ho mai detto di essere fautore della pena di morte come soluzione ultima. farli sgobbare secondo me è molto meglio. e non sgobbare a spaccare pietre, ché non serve.
vedi, il punto non è godere nel vederli morire o meno. se c'è qualcuno che gode di queste bassezze, provo solo compassione e, forse un po' di schifo. il punto che ci distingue radicalmente è questo: qualcuno è disposto a "investire" su un individuo del genere, qualcuno crede che sia il caso di "curare", "riabilitare", etc. Qualcun altro, invece, crede che queste persone perdano qualunque diritto che viene garantito a ogni cittadino.
Qui non parliamo di qualcuno che ha ammazzato qualcun altro perché gli ha stuprato la moglie. Qui parliamo di qualcuno "beyond saving", senza via di ritorno. Se anche tra 40 anni di barbiturici e merd.ate varie ritorna a essere inoffensivo (perché ha il cervello spappolato) non me ne frega una mazza. Non vale l'investimento, non è utile. Io non dico: ammazziamolo, così come non ho niente contro le persone che, loro malgrado, non possono essere "utili". Solo che se l'essere inutile porta ad essere pericoloso e nocivo capirai bene che non vedo perché gli si debba prestare un occhio di riguardo. Hai leso la società? Ora ripara: ci sono lavori lesivi della "dignità umana", necessari. Che li facciano loro, controllati a vista.
In ogni caso la mia risposta è: sì, sono disposto ad investire per curare. Sono vite umane. E se una di queste persone fosse un tuo caro, saresti disposto anche tu...
Solo che a quanto pare se il sangue non è lo stesso nostro, diventiamo dei menefreghisti allucinanti...
no, hendor, spiegami un attimo: la giustizia deve essere fatta in modo OGGETTIVO e se ti stuprassero la moglie strozzeresti il tipo con le tue stesse mani. Ti viene, forse, da pensare che, oggettivamente, una determinata categoria di persone non riescono a meritare altro che "vendetta"?
Sei tu che non oggettivizzi affatto la reazione a determinate azioni, creando una discrepanza tra quel che vorresti e quel che ritieni "giusto".
Quel che ti fa tanto paura, quella freddezza che vedi negli altri, è solo la COERENZA.
E cmq, come è un crimine quello di decidere di togliere la vita ad una persona, allo stesso modo lo ritengo nel togliere la vita al criminale.
In molti casi poi, la morte è troppo rapida, un regalo che non si meritano.
Giusto. Sono malati. Ricordo bene quel che successe in america, quando un buon padre di famiglia, dopo un trauma cranico, divenne un bevitore incallito, picchiava la moglie ed i figli, tradiva e si faceva arrestare un giorno si ed uno no.maci loscuro ha scritto mer, 19 aprile 2006 alle 07:32
non si spendono soldi per rieducare i malvagi,è inutile
Quindi, se uno propone una cura, suggerisco di provare con altri traumi cranici.
Questo caso dimostra la fraglità della natura umana.
per tutti quelli che spingono per la pena di morte, tortura ecc... la rabbia e lo sgomentopossono far scrivere o dire cose che non si pensano realmente. perchè se torturassimo e uccidessimo questa persona mi domando cosa ci distinguerebbe da lui? E così il nostro gesto non renderebbe legittimo il suo? Secondo me è meglio metterlo in una cella di isolamento e lasciarlo là, poichè è evidente che tale soggetto è affetto da pazzia.
*
lo scopo...Dark Frank ha scritto dom, 23 aprile 2006 alle 00:02
perchè se [...] uccidessimo questa persona mi domando cosa ci distinguerebbe da lui?
Spoiler:
metto tra spoiler perchè non sono sicuro di poter parlare di queste cose.
mi viene in mente un esempio per chi conosce la questione Palestinese che dovrebbe aiutare a riflettere:
Lo scopo di Hitler era sterminare la razza cosidetta "inferiore".
Lo scopo del "governo" Israeliano è difendersi dai "terroristi".
Gli Israeliti hanno ragione mentre Hitler era un "pazzo maniaco animale assassino"?
La mia risposta è: No, sono =
senza andare agli eccessi come hai fatto:
io sparo (regolare porto d'armi) ad un rapinatore armato in banca... vengo accusato di omicidio.
un poliziotto spara al rapinatore armato in banca... ovviamente non passa nessun guaio (in teoria).
io chiudo a chiave dentro lo sgabuzzino il ladro che mi è entrato in casa... vengo accusato di sequestro di persona.
lo Stato chiude in prigione un ladro di appartamento.
un'azione va valutata in base allo scopo e a chi la compie.
altrimenti devi essere coerente fino alla fine: perchè io non posso limitare la libertà di qualcuno (sequestrandolo) mentre lo Stato può? chiudiamo le carceri e tutti liberi.
la falla del tuo esempio l'hai scritta lo stesso:
Hitler eliminava gli Ebrei in quanto li riteneva inferiori (che poi era solo una scusa per dare un nemico al popolo su cui indirizzare l'odio);
uno Stato difende i suoi cittadini "innocenti" dai terroristi perchè è il suo compito; lo scopo dello Stato è garantire e proteggere i diritti fondamentali delle persone che accettano le sue leggi.
se ti sfugge la differenza tra Hitler e uno Stato che difende i suoi cittadini, non so che dirti
"Sempre vedeva se stesso come l'autore di una sola azione. Follia io la chiamo: l'eccezione si tramutò per lui in sostanza" (N. by Nietzsche).
Più di uno psicologo comportamentista sostiene che individui del genere siano irrecuperabili (sono più che d'accordo con loro). Io non sostengo la pena di morte. Gradirei solo,in questi casi, non mi si venga a parlare di funzione rieducativa della pena.
perché, mettere uno in una cella di isolamento e lasciarcelo per sempre non è una tortura?Dark Frank ha scritto dom, 23 aprile 2006 alle 00:02
Questo caso dimostra la fraglità della natura umana.
per tutti quelli che spingono per la pena di morte, tortura ecc... la rabbia e lo sgomentopossono far scrivere o dire cose che non si pensano realmente. perchè se torturassimo e uccidessimo questa persona mi domando cosa ci distinguerebbe da lui? E così il nostro gesto non renderebbe legittimo il suo? Secondo me è meglio metterlo in una cella di isolamento e lasciarlo là, poichè è evidente che tale soggetto è affetto da pazzia.