Ah! Siamo sempre qui a lamentarci dell'efficienza delle Poste Italiane, ma sentite un po' in quale bufera sta per finire il servizio postale del Belgio! Tre delle principali compagnie di pubbliche relazioni di quello stato hanno deciso di intentare causa ai postini belgi, accusati di rubare i videogame destinati alla stampa e farne delle copie illegali. Inutile dire che la decisione di ricorrere agli avvocati è arrivata solo dopo un numero consistente di lamentele, cadute tutte quante nel vuoto.
I giornalisti di settore ricevono spesso copie "full retail", versioni pressochè finali di un titolo, le famigerate "gold", che vengono utilizzate per le recensioni. I postini cattivi avrebbero dunque "intercettato" i pacchetti e copiato il loro contenuto, magari cominciando a farlo girare sulla rete.
Questo, da una parte, mi fa capire per quale motivo i nostri publisher spediscono i pacchetti "critici" via pony express o corriere, anche se la spesa da sostenere è maggiore (un ulteriore vantaggio di questa soluzione sta anche nella rapidità della consegna). D'altro canto, la notizia solleva un problema al quale ammetto di non aver mai pensato più di tanto: la presenza sempre più massiccia di giochi pirata su Internet prima che esca il gioco nei negozi. Di chi è la colpa? I più "sospettati", almeno per quanto mi riguarda, sono sempre stati dei poco onesti programmatori o beta tester, ma a questo punto la rosa si allarga, comprendendo sia i postini che i giornalisti (che possono sempre dire alla software house di non aver mai ricevuto il pacchetto sparito). E la trama s'infittisce! Buon inizio di settimana a tutti!