Ed è veramente strana .
Noi uomini contemporanei/moderni abbiamo una certa idea della religiosità antica greco romana.
era una religione con tanti dei incentrata sui sacrifici per ingraziarsi gli dei, con una funzionalità più che altro politica e un culto esteriore .
Non era una religione della coscienza come il cristianesimo, con professioni di fedi un dialogo diretto tra dio e il credente.
Però Platone nel simposio ci presenta una sacerdotessa di Eros che ha una visione della sua religione di tipo iniziatico e che richiede un conversione al amare per l'amare.
Si sa che c'erano culti misterici ma nel simposio si intravede ciò che si potrebbe definire un culto della coscienza privato un dialogo diretto con il dio.
Forse abbiamo sottovalutato il paganesimo ed esso era in realtà una religione tanto sofisticata quanto le nostre religioni moderne e che richiedeva un coinvolgimento sentito della coscienza?