Avete cancellato veramente Dio dal vostro cuore?

[Somebody]

...thread soprattutto rivolto ad atei e agnostici, insomma a voi miei amati mangiapreti, abortisti e medici non obiettori del forum

Non è la solita domanda: "ma voi infondo un pochino ci credete a Dio oppure no"...anche se potrebbe sembrare...

quel che vi chiedo è se in base alle vostre esperienze di vita, belle ma soprattutto quelle brutte, avete ormai maturato un consapevole e radicato "distacco" dal'idea di Dio nel vostro cuore e nella vostra mente.

O magari vi trovate...inaspettatamente a dirvi in determinate circostanze..."ma forse Dio c'è.....?" oppure "ti prego Dio se esisti aiutami...." .

Nel caso in cui ogni tanto capita che il vostro ateismo\agnosticismo vacilli...questi "ma forse...." come li vivete, me li spiegate?
In che modo pensate a Dio e alla vita eterna in questi "lampi di spiritualità" in cui sentite l'idea di Dio non anomala e totalmente irrazione?
Quanto durano? Un secondo, un giorno? Insomma vi va di raccontarmi i vostri "cedimenti" da"non credenti" a "credenti"?

Mi affascina molto quella fiammella che Dio accende nei nostri cuori e che noi non alimentiamo e facciamo spesso spegnere.
Mi parlate delle vostre fiammelle?

un salutone
Somebody

[Ronin]

boh, se dobbiamo confessarci, confessiamo (però poi mi assolvi ).
sì, ogni tanto ho un cedimento: mi capita di bestemmiare sanguinosamente, quando sono da solo (ma proprio completamente solo) e mi va particolarmente storta, per sfogare la rabbia (per qualche strana ragione, sono gli intoppi imprevisti del computer che più spesso mi scatenano questa cosa; l'ho sempre detto che è una macchina diabolica ).

a dirla tutta, credo che sia un retaggio dell'aver vissuto in veneto tanti anni, dove la bestemmia è un'interiezione tipo il "cioè" dei giovinastri.
dopo mi sento meglio, ma anche peggio, come noto non credo in dio, ma mi dispiace di aver offeso chi ci crede, anche se in effetti chi ci crede non mi sentirà mai (versione mia personale del paradosso zen se un albero cade nella foresta, ha fatto rumore?).

in ogni caso, se intendi il dio cristiano, no, il dubbio non mi sfiora mai, sono assolutamente certo che non può "esserci" (non uso il termine esistere, per la nota questione...).

alle volte però mi capita di domandarmi se il mio ateismo scientista non sia una versione ipertecnologica del caro vecchio animismo.
tutto sommato non mi dispiace affatto, come dubbio.

[Lux !]

quel che vi chiedo è se in base alle vostre esperienze di vita, belle ma soprattutto quelle brutte, avete ormai maturato un consapevole e radicato "distacco" dal'idea di Dio nel vostro cuore e nella vostra mente.

Son stato male da quando ho memoria fino al 2000, il distacco è avvenuto prima a livello emotivo constatando l'inutilità consolatoria della cosa (ovviamente se altri riescono a trovarvi forza e consolazione benissimo per loro che continuino pure, la cosa mi fa piacere) e poi a livello intellettuale trovando altre letture del mondo in cui stavo più comodo.

O magari vi trovate...inaspettatamente a dirvi in determinate circostanze..."ma forse Dio c'è.....?" oppure "ti prego Dio se esisti aiutami...." .

no, simili pensieri non passano per il mio crapino.
Edit: su fronte bestemmie non ne ho mai dette e non passano neppure loro nel mio capino neanche sotto forma di pensieri.

Nel caso in cui ogni tanto capita che il vostro ateismo\agnosticismo vacilli...questi "ma forse...." come li vivete, me li spiegate?
In che modo pensate a Dio e alla vita eterna in questi "lampi di spiritualità" in cui sentite l'idea di Dio non anomala e totalmente irrazione?
Quanto durano? Un secondo, un giorno? Insomma vi va di raccontarmi i vostri "cedimenti" da"non credenti" a "credenti"?

Come risposto sopra, cedimenti non ce ne sono. Rimango comunque aperto all'ipotesi di aver preso una cantonata, trovo sia salutare non pretendere di possedere la verità.

Mi affascina molto quella fiammella che Dio accende nei nostri cuori e che noi non alimentiamo e facciamo spesso spegnere.
Mi parlate delle vostre fiammelle?

un salutone
Somebody

Niente fiammelle

[the_lamb]

Molte volte e in molti modi ho affrontato la questione, salvo poi rendermi conto che data la mia epidermide bianchiccia non mi restava che considerare il sole come un nemico naturale.
Così ora me ne sto sdraiato al di sotto di ogni questione importante, per godermene l'ombra, secondo la via dell'ignavia.

[Somebody]

Molte volte e in molti modi ho affrontato la questione, salvo poi rendermi conto che data la mia epidermide bianchiccia non mi restava che considerare il sole come un nemico naturale.
Così ora me ne sto sdraiato al di sotto di ogni questione importante, per godermene l'ombra, secondo la via dell'ignavia.

Cazzarola, questa è poesia. Mi piace. (pur non condividendo)

un salutone
Somebody

[Ronin]

per godermene l'ombra

a me stare al sole piace.

Spoiler:

è un fatto di carattere, intendo, mica di filosofia.

[Vez]

Bello, mi piace questa discussione


Io sono stato tiepidamente cattolico fino a circa il secondo anno delle superiori, andavo a messa perché costretto, facevo quello scandalizzato quando sentivo bestemmiare e, fondamentalmente, la mia fede era tutta apparenza: dalla terza media mi sono trovato vis à vis con la morte più di una volta, e man mano la mia fede veniva meno, non potendomi dare risposte.

Ora sono felicemente ateo e bestemmiatore, purtroppo talvolta mi capita di avere qualche rigurgito di cristianità, prevalentemente in momenti difficili in cui devo scegliere tra A) pregare dio di aiutarmi B) rimboccarmi le maniche e farmi un mazzo a tarallo. Scegliendo la B.

In merito alla bestemmia ne faccio uso semplicemente perché è la più soave e potente manifestazione di scorno che conosco. Se per la mia educazione dire "tovagliolo" avesse lo stesso potere di un beo, beh, senza dubbio tovagliolerei da mane a sera

[the_lamb]

@Ronin:

è anche un fatto di epidermide
E la filosofia è tanto un fatto di carattere.

[Ronin]

è anche un fatto di epidermide

ci sono anche le creme solari a protezione 70

Spoiler:

anche la scienza moderna, ha un peso mica da ridere, nella questione

[the_lamb]

Ecchissene della questione ^^

[Lux !]

Ora sono felicemente ateo e bestemmiatore, purtroppo talvolta mi capita di avere qualche rigurgito di cristianità, prevalentemente in momenti difficili in cui devo scegliere tra A) pregare dio di aiutarmi B) rimboccarmi le maniche e farmi un mazzo a tarallo. Scegliendo la B.

Riguardo a questo, per come l'avevo capita io, la storia era prima B e poi A. Nel senso che prima fai tutto quel che ti è possibile per risolvere il problema e per la parte che non dipende da te, ti affidi a Dio. Questo metodo l'ho letto da un rabbino, ma penso valga uguale

[maxpay]

bel thread, mi piace.

beh non ho molto tempo per rispondere, però diciamo che per quanto riguarda il mio percorso, come spesso succede, ho vissuto dapprima la fede come semplice abitudine.
poi ho abbandonato del tutto per riavvicinarmi soltanto qualche anno fa.
quando mi sono accorto che l'avvicinamento era dettato da una mistura di senso di colpa e, soprattutto, di paura, ho deciso di essere onesto con me stesso e di ammettere in cuor sereno che non c'è fede in me (tipo frollo ).
quindi ho salutato
l'avvicinamento con le filosofie orientali (leggasi buddismo) mi ha dato quello stimolo in più per cercare di lavorare su me stesso, anzicchè sprecare il mio tempo a congiungere le mani e pregare che non mi succedesse nulla.

[eafkuor]

Molte volte e in molti modi ho affrontato la questione, salvo poi rendermi conto che data la mia epidermide bianchiccia non mi restava che considerare il sole come un nemico naturale.
Così ora me ne sto sdraiato al di sotto di ogni questione importante, per godermene l'ombra, secondo la via dell'ignavia.

scommetti che io sono più "bianco" di te?

[the_lamb]

scommetti che io sono più "bianco" di te?

Un effetto collaterale è l'allergia a qualsiasi forma di gara, per cui no, non scometto.

... e quindi vinco ^^

[eafkuor]

non si vince una scommessa senza scommettere


hai perso

[the_lamb]

non si vince una scommessa senza scommettere


hai perso

Ehhh vabbe'.
Poi, a voler essere precisi, non ho vinto ma nemmeno perso.

[IlCarogna]

quel che vi chiedo è se in base alle vostre esperienze di vita, belle ma soprattutto quelle brutte, avete ormai maturato un consapevole e radicato "distacco" dal'idea di Dio nel vostro cuore e nella vostra mente.

io si,ma non disdegno di mettere la mia idea in discussione se si trovano degli spunti interessanti o un modo diverso per affrontare la questione. Da quando sono diventato ateo però sono sempre le stesse domande che pongo e a cui trovo sempre le solite risposte per me non soddisfacenti.

O magari vi trovate...inaspettatamente a dirvi in determinate circostanze..."ma forse Dio c'è.....?" oppure "ti prego Dio se esisti aiutami...." .

Ogni tanto dico queste frasi come facezia,ma non ci credo realmente.

Nel caso in cui ogni tanto capita che il vostro ateismo\agnosticismo vacilli...questi "ma forse...." come li vivete, me li spiegate?
In che modo pensate a Dio e alla vita eterna in questi "lampi di spiritualità" in cui sentite l'idea di Dio non anomala e totalmente irrazione?
Quanto durano? Un secondo, un giorno? Insomma vi va di raccontarmi i vostri "cedimenti" da"non credenti" a "credenti"?

Mi affascina molto quella fiammella che Dio accende nei nostri cuori e che noi non alimentiamo e facciamo spesso spegnere.
Mi parlate delle vostre fiammelle?

già detto prima, ogni tanto discuto del mio ateismo con qualcuno di credente (amici e parenti),ma si ritorna sempre agli stessi punti.

[dionegro]

Re: Avete cancellato veramente Dio dal vostro cuore?

non lo so, o meglio... non capisco se ho smesso di credere o no.

la fede non penso di averla mai avuta, è un dono troppo grande che non avrei il coraggio di custodire.

sono diversi anni che mi tormento su cosa sia giusto fare... se riavvicinarmi all'ambiente ecclesiastico oppure starmene sulla mia via e credere comunque in Dio ma non nella chiesa. (non mi vanno a genio ipocrisia e molte altre cose)

un sacerdote mi disse che la troppa coreografia distoglie dal vero significato della cerimonia, mai parole più giuste furono dette.
passai svariato tempo a domandarmi il perchè e il percome di molte, molte cose... un giorno mi svegliai e decisi di affrontare la vita giorno per giorno, da solo, abbandonare tutti quei falsi amici che ti girano intorno solo per il loro comodo.

mi isolai completamente in me stesso, in certi momenti è stata davvero dura, ora sono completamente indifferente verso le persone che mi circondano, puro individualismo, vivo male, ma odio avere a che fare con le persone, dipendere da altri o fare dipendere altri da me.

vivrò finchè ne avrò voglia e quando morirò non avrò rimpianti, gli stessi che proverei donando la vita a qualcun'altro.

mi sono dilungato, per farti capire che io ho sbagliato tutto o quasi nella vita, non la considero nemmeno sotto tale punto di vista, usare le persone per il proprio comodo può essere piacevole ma a lungo andare ti logora.

non posso dirti "credi" o "non credere", posso dirti "vivi".
se poi pensi che il bene, il giusto sia adorare un'ente a te superiore (visto da molti sotto questo aspetto) o un'ente a livello paritetico, un padre che ti ha donato l'opportunità di vivere... questo stà a te.

ho cancellato Dio dal mio cuore?

non lo so.

[Biffoz]

Come praticamente la totalità di noi sono stato cattolico, perchè "obbligato", sin da piccolo, poi in prima superiore ho iniziato ad usare un minimo di logica ed ora sono agnostico.

In merito alle domande di somebody: no, non mi rivolgo mai a dio, sarei un ipocrita. Non bestemmio nemmeno, per un fattore puramente concettuale, la bestemmia e la preghiera sono agli antipodi ma sono entrambe manifestazioni del credere.

Dio magari esiste anche, non lo so e francamente non mi interessa. Se muoio e mi ritrovo poi san pietro (o maometto, o chiunque altro ) dirò "ops avevo cannato!"

Mi sono allontanato dalla religione per un solo motivo principale: è una cosa studiata per le masse. Magari gesù cristo è esistito ed era realmente il figlio di dio, bello, veramente. Peccato poi sia arrivata la chiesa (o chi per lei) con regolamentazioni strane, uomini che parlavano per bocca di dio, riti e credenze inutili e solamente del tipo "è assurdo e o ci credi o ci credi".

Come già detto nell'altro topic, e anche se somebody s'incazzerà , il fatto che un prete (umano quanto me) possa trasformare realmente il vino in sangue di un dio (e poi tutti allegramente si beva) è semplicemente ridicolo. La religione non ha bisogno di queste caz.zate. Così come non ha bisogno di un papa che si autoproclama infallibile ex-cathedra, e via dicendo... insomma gli esempi di assurdità possono essere milioni.

Se la religione fosse solamente quegli insegnamenti di gesù cristo non solo sarei il primo cattolico, ma il mondo sarebbe molto, molto migliore.

E sono serissimo

[Terenas77]

La mia posizione:



E' possibile che nell' Universo esistano cose o entità che forse potremmo chiamare "dei"....

Ma di sicuro nessuno dei tanti dei creati dell' uomo esiste....su questo non ci piove.
non a caso tutte le religioni terrestri sono uguali, tutte propongono in modi diversi le stesse cose:

1) Risposte facili a vari interrogativi e timori ai quali (per ora ) la scienza non ha ancora dato risposta

2) Controllo delle masse (italia esempio lampante)


3) ognuna di esse si basa su libri stracolmi di contraddizioni e assurdità che per fortuna in larga parte la scienza ha sfatato, e guarda caso, ogni religione si proclama come l'Unica vera....

Niente di più.


Le religioni esistono per la stessa ragione per cui si ha paura del buio......

[Ergo The Elf]

Non trovo inconcepibile l'idea di un'intelligenza ordinatrice, non che questo mi riguardi in alcun modo o possa anche solo lontanamente condizionare ciò che faccio, dico o penso.
Il punto è che trovo inconcepibile dare a quest'idea un nome, un volto, un fine, un'autorità e tutto ciò che gli uomini hanno fatto dagli albori della loro esistenza a, purtroppo, oggi

[Vez]

Riguardo a questo, per come l'avevo capita io, la storia era prima B e poi A. Nel senso che prima fai tutto quel che ti è possibile per risolvere il problema e per la parte che non dipende da te, ti affidi a Dio. Questo metodo l'ho letto da un rabbino, ma penso valga uguale

Questo è quello che andrebbe fatto Vorrei ricordare che c'è gente che lascia morire i figli perché aspetta che il loro dio li guarisca

E sottolineo il fatto che i figli muoiono.


Questo può significare che:

• Non pregavano abbastanza
• Dio li ha ignorati nonostante pregassero adeguatamente
• Dio ha lasciato morire il figlio malato perché ha un piano che noi comuni mortali non possiamo conoscere, e fondamentalmente non deve nemmeno importarci perché noi siamo le sue creature e dobbiamo soltanto adorarlo e ringraziarlo e amarlo come lui ci ama, cosa che ci dimostra facendo ammalare i nostri figli e facendoli morire perché non ascolta le nostre preghiere, o perché pur ascoltandole ha un progetto che noi non possiamo conoscere perché... [loop]
• Dio non esiste e questi genitori sono malati di mente

La risposta logica è una sola, poi ciascuno si scelga quella che preferisce.

Per favore però, che nessuno dica che Dio non segue la nostra logica, o che la nostra logica non può penetrare la mente di Dio.

[Para Noir]

quel che vi chiedo è se in base alle vostre esperienze di vita, belle ma soprattutto quelle brutte, avete ormai maturato un consapevole e radicato "distacco" dal'idea di Dio nel vostro cuore e nella vostra mente.

O magari vi trovate...inaspettatamente a dirvi in determinate circostanze..."ma forse Dio c'è.....?" oppure "ti prego Dio se esisti aiutami...." .

Passati i 14-15 anni non mi è mai più successo, relativamente al dio cattolico, che era l'unico di cui potessi aver memoria.

Al momento sono completamente "ripulito" da condizionamenti vari, per cui semplicemente non mi succede mai. O meglio vedi sotto.

Nel caso in cui ogni tanto capita che il vostro ateismo\agnosticismo vacilli...questi "ma forse...." come li vivete, me li spiegate?
In che modo pensate a Dio e alla vita eterna in questi "lampi di spiritualità" in cui sentite l'idea di Dio non anomala e totalmente irrazione?
Quanto durano? Un secondo, un giorno? Insomma vi va di raccontarmi i vostri "cedimenti" da"non credenti" a "credenti"?

Stai parlando di "sensazioni"? No perchè in questo caso non credo cambi quello che uno provi, cambia l'interpretazione che ognuno gli dà. Tu puoi provare le stesse cose che provo io, quanto a "spiritualità" (e bada che un non credente è capacissimo di spiritualità), semplicemente gli diamo interpretazioni diverse. Tu ci vedi la prova dell'esistenza e della vicinanza del tuo dio, io ci vedo cose che succedono nella mia testa. Prendi la meditazione, le sensazioni che si possono provare in determinati stati mentali e via dicendo (rituali, concentrazione che per un religioso può essere preghiera ecc.). Per me tutto ciò non ha niente di soprannaturale, e posso essere portato a sperimentare ed esplorare sulla mia mente gli effetti di tali pratiche. Ma questo non mi porta neanche di striscio a pensare a divinità varie. Però è possibile, anzi ne sono quasi sicuro, che per un religioso come te tali esperienze diano manforte al tuo credo. E' tutto nella nostra testa ed in come siamo portati a reagire. Che conta dalle esperienze ed educazione che abbiamo avuto nella vita, e da come eventualmente abbiamo lavorato su noi stessi.

[skyprof]

...thread soprattutto rivolto ad atei e agnostici, insomma a voi miei amati mangiapreti, abortisti e medici non obiettori del forum

Non è la solita domanda: "ma voi infondo un pochino ci credete a Dio oppure no"...anche se potrebbe sembrare...

ma a quale dio, intanto.

quel che vi chiedo è se in base alle vostre esperienze di vita, belle ma soprattutto quelle brutte, avete ormai maturato un consapevole e radicato "distacco" dal'idea di Dio nel vostro cuore e nella vostra mente.

le mie esperienze c'entrano poco con Dio. porebbero entrare molto nella questione se esista un Dio come quello dei cristiani ad esempio, ma li' sono pronto a scommettere qualsiasi cosa. di fatto, col mio ateismo scommetto l'anima, vedi te.

la questione per me e' semplice: e' semplice perche' non si pone neanche. La domanda "dio esiste?" per me non ha neanche senso.

[Dr.Funk]

Nel caso in cui ogni tanto capita che il vostro ateismo\agnosticismo vacilli...questi "ma forse...." come li vivete, me li spiegate?

Non riesco molto bene a metabolizzare gli stati d'ansia. A volte ho delle paure irrazionali che sfociano in superstizioni di vario genere. Tra cui Dio.
Sono momenti che vivo con lo stesso sentimento di un grasso bambino pacioccoso che si scopre per l'ennesima volta col cucchiaio affondato nel barattolo di nutella.

Per rispondere alla domanda, Dio non l'ho cancellato del tutto, ma sto cercando di farlo. Almeno credo