Mentre gli Stati Uniti decidono di NON istituire la lista di indirizzi che non desiderano ricevere spam sul proprio account, per il rischio di fughe e possibili usi maliziosi di suddetto elenco, qui da noi arriva a ciel sereno (oddio, forse sarebbe meglio dire nuvoloso) la prima sentenza che condanna un'azienda italiana che inviava mail pubblicitarie senza il consenso degli interessati. La pena è ridicola, dal punto di vista economico: 1000 euro di risarcimento, 750 di spese legali e la "pubblica gogna" della pubblicazione della sentenza sui principali quotidiani. Quello che importa è però la creazione di un precedente, che come migliaia di film e telefilm ci hanno insegnato, crea legge.
Va anche detto, a onor del vero, che la cosa è andata avanti perchè la casella "infestata" era quella del presidente di una delle numerose associazioni a tutela dei consumatori, che dispone della conoscenza e degli strumenti adatti a portare avanti questo genere di battaglie. Io, che nel mio piccolo ne so veramente poco, non saprei da che parte cominciare. Ho minacciato di rivolgermi al garante un paio di società che - nonostante le mie lamentele e richieste di non mandarmi più fuffa - continuano a inondarmi delle loro proposte, ma a parte questo non saprei da chi andare. Ho denunciato alla Polizia Postale una mail di spam pedopornografico, ma nessuno mi ha mai risposto o fatto sapere che ne è stato della vicenda. Chiedo quindi aiuto a voi, sperando che le risposte aiutino anche altri: come si fa una denuncia al Garante?