Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

[Hellvis 2006]

altra cosa che qualcuno ha fatto notare poco sopra

Spoiler:

all'inizio il traditore minaccia indy col mitra, salvo poi spostarsi nella stessa posizione dei sovietici senza che lui avesse gettato l'arma, annullando così il vantaggio acquisito

[Fox-Astrolfo]

Spielberg è un genio, questo è il miglior film d'avventura degli ultimi anni.
Una spanna sopra a tutto il resto.

[Hellvis 2006]

anche perchè negli ultimi anni non è uscito un film d'avventura degno che sia uno

[Matioski88]

Certo che motivare le proprie affermazioni sarebbe buona prassi.
Il tuo ultimo post, Fox, ha lo stesso valore dell'affermazione "Vacanze di Natale 2000 è il miglior film mai partorito da mente umana", senza motivazioni a suo carico.

[Fox-Astrolfo]

Certo che motivare le proprie affermazioni sarebbe buona prassi.
Il tuo ultimo post, Fox, ha lo stesso valore dell'affermazione "Vacanze di Natale 2000 è il miglior film mai partorito da mente umana", senza motivazioni a suo carico.

Non è proprio la stessa cosa, la mia è un'opinione, e comunque riferita ad un particolare genere, non certo un assoluto.
Le argomentazioni arrivano appena c'ho tempo di scriverle, è che ormai conosco i miei coinquilini di Movie Machine e mi tengo fuori tiro con frasi generiche prima di buttarmi nella mischia.

[Hellvis 2006]

avanti aspettiamo soltanto te!

[Matioski88]

Capisco! Comunque ci tengo a ribadire che non sono la classica persona che critica i film per partito preso (ad esempio, adoro la nuova trilogia di "Star Wars" ed anche il nuovo "Indiana Jones" era riuscito a catturarmi...almeno fino al tragico finale), semplicemente non sono riuscito ad afferrare diversi aspetti della trama, e la cosa, unita a scene non proprio memorabili, ha contribuito a non farmi apprezzare questo nuovo episodio della saga.

[Malaky]

Domanda

Spoiler:

Ma nel finale del terzo lui e il padre non erano diventati immortali bevendo dal Graal?
Il film non l'ho ancora visto, ma leggo che il vecchio jones senior non c'è piu e la cosa mi rende perplesso Se il templare beccamorto ha retto 700 anni non vedo perchè il paparino debba essersene gia andato. Anzi, mi aspettavo che per un senso di continuity l'elemento Grall venisse ripreso o perlomeno citato.

[Fox-Astrolfo]

Domanda

Spoiler:

Ma nel finale del terzo lui e il padre non erano diventati immortali bevendo dal Graal?
Il film non l'ho ancora visto, ma leggo che il vecchio jones senior non c'è piu e la cosa mi rende perplesso Se il templare beccamorto ha retto 700 anni non vedo perchè il paparino debba essersene gia andato.

L'immortalità era solo entro i confini del tempio.

[Alastor_Tiziano]

Io personalmente non mi divertivo si tanto al cinema dal signore degli anelli, poi i gusti so gusti, ma io stasera ho gia prenotato per andarmelo a rivedere per la terza volta !


Adesso voglio un quinto capitolo ! Anzi lo pretendo

[xXweskerXx]

Una cosa non ho capito

Spoiler:

ma perchè tutto quel bordello per prendersi la salma dell'alieno nel magazzino? a che minchia è servito avere il suo corpo? degli alieni già sapevano, visto che la spalko ha detto che in russia ne han trovati 2

[devils_reject]

Film straordinario, certo l'ultima crociata è una spanna sopra gli altri, ma mi ha commosso ugualmente.

Commosso? in che punto? non è una provocazione, sono sinceramente curioso, perché se negli altri c'erano dei momenti dove sembrava tutto perso qua non ne ho visti proprio... o forse intendi commosso perché è un film di indiana jones tanto atteso?

ah altra scena che mi ha fatto ridere involontariamente è quando

Spoiler:

il povero william hurt riacquista la sanità mentale: non si sono neanche sforzati di fargli un fulmine che gli entra in testa o che so io, c'è lui che improvvisamente dice un vaneggiamento dei suoi, ma con un tono di voce un po' più presente e Indiana che gli fa stracontento "BENTORNATO FRA NOI OXLEY!" con tanto di pacca sulla spalla, mentre intorno ci sono gli alieni che stanno caricando la kamehameha, lo stargate che si apre e gli ingranaggi dell'astronave che girano distruggendo le pareti e il pavimento. Probabilmente senza green screen l'avrebbe interpretata un po' meglio

Wesker probabilmente volevano vedere se aveva il teschio di Swarowski o solo grezzo come gli altri

[Malaky]

L'immortalità era solo entro i confini del tempio.

No, scusa, e questo quando viene detto?
Il cavaliere dice solo che il Graal non deve essere portato fuori dal tempio e bon.

[Hellvis 2006]

Una cosa non ho capito

Spoiler:

ma perchè tutto quel bordello per prendersi la salma dell'alieno nel magazzino? a che minchia è servito avere il suo corpo? degli alieni già sapevano, visto che la spalko ha detto che in russia ne han trovati 2

oddio è vero

malaky, la cosa del tempio è vera, non ti so dire esattamente quando la dicono ma ricordo bene che l'immortalità valeva solo là dentro

[xXweskerXx]

Wesker probabilmente volevano vedere se aveva il teschio di Swarowski o solo grezzo come gli altri

si però ecco entrare cosi negli stati uniti, ammazzare dei soldati, per vedere se l'alieno aveva i cristallini come scheletro roba che ti scatena una guerra

[Vez]

Ieri sera quattro miei amici strafanatici di Indy lo hanno visto, oggi ne hanno parlato uno peggio dell'altro. Boh, forse vado mercoledì, poi vi saprò dire.

Comunque se è davvero la porcata che pare essere... Amaro.

[Malaky]

malaky, la cosa del tempio è vera, non ti so dire esattamente quando la dicono ma ricordo bene che l'immortalità valeva solo là dentro

Ho visto il film un fottìo di volte e questa cosa non l'ho mai notata

Dove/chi lo dice?

E Donovan allora, progettava di farsi casa nel tempio?

[Nevade]

MA che Fox e Fox.
Io aspetto quel caterpillar di Wolverine, quando (se) entrarà qua dentro sarà una maledetto tritacarne

[aries6]

Ho visto il film un fottìo di volte e questa cosa non l'ho mai notata

Dove/chi lo dice?

E Donovan allora, progettava di farsi casa nel tempio?

Se hai il cofanetto in dvd, metti su il terzo (emh, ovvio): cap. 34 1h49m31s

Cavaliere Templare: "Tu hai scelto... con molta saggezza. Ma il Graal non dovrà mai oltrepassare il Grande Sigillo. Codesto è il limite... e il prezzo dell'immortalità."

Donovan, ovviamente, non ne sapeva nulla.

[Fox-Astrolfo]

Capisco! Comunque ci tengo a ribadire che non sono la classica persona che critica i film per partito preso (ad esempio, adoro la nuova trilogia di "Star Wars" ed anche il nuovo "Indiana Jones" era riuscito a catturarmi...almeno fino al tragico finale), semplicemente non sono riuscito ad afferrare diversi aspetti della trama, e la cosa, unita a scene non proprio memorabili, ha contribuito a non farmi apprezzare questo nuovo episodio della saga.

E' perfettamente normale che un film possa non accontentare tutti o arrivare a deludere in alcuni risvolti. Specialmente per un film con un così grande carico di aspettativa (autogeneratasi per prestigio della saga, non certo perchè Spielberg & co. abbiano esagerato con l'hype, di cui hanno fatto un uso pressochè modesto) e anni d'attesa. E' legittimo poi che ognuno abbia la sua opinione, derivata dalla propria personale sensibilità cinematografica nonchè dai propri gusti. Assodato questo, ci tengo a precisare che invece io sono uno di quelli che è rimasto veramente soddisfatto dell'operazione. Ragionando a mente fredda (e con Indy è pressochè impossibile, ma deve essere necessario, prima o poi) si possono trovare difetti a questo come a moltissimi altri film, ma un'opera come questa, un sequel (ma bisognerebbe trovare un nuovo termine che descriva questo recupero e questa modernizzazione delle vecchie glorie, che si avvicina al remake ma coincide più con una rilettura e un adattamento) va giudicata nella sua riuscita, conclamata non dal successo monetario di pubblico o dagli elogi della critica ma dall'equilibrio filologico che riesce a raggiungere. Equilibrio presente in questo Indy dovuto non solo ai classici ingredienti della saga, facili da inserire (scazzottate, inseguimenti, riferimenti culturali ed esoterici, battute, cattivi, ambientazioni esotiche, dilemmi morali) come se si seguissero gli ingredienti di una buona ricetta, ma alla sapienza con cui sono stati miscelati, amalgamati e diretti.
Indiana Jones ridefinì i canoni del buon cinema d'avventura, proprio come il suo personaggio ridefinì l'immaginario: la figura dell'archeologo divenne improvvisamente molto affascinante, perchè coincidente, grazie a Indy, alla perfetta figura di un avventuriero giramondo, figura mitologica da sempre esistente nei racconti che fa improvvisamente ritorno in un mondo e in una società dove la componente avventurosa s'era persa nella banalità del quotidiano e delle frivolezze. Una figura di un cavaliere moderno (sancito dal terzo film, dove il crociato sottolinea l'inadeguatezza degli abiti di Indy per ciò che rappresentava) che ritorna nell'umanizzazione rozza ma elegante, furba e sorniona, intelligente ma impetuosa di Harrison Ford. Un accademico con frusta e capello, cuore e cervello con cui tutti potevano identificarsi e sognare, e sentirsi un po' Indy.

Vent'anni dopo i tempi son cambiati. Non solo nel tempo parallelo di Indiana Jones, dove siamo arrivati agli anni '50, ma anche nel nostro, dove dalla fine di un secolo (fra i più atroci dell'umanità) in cui si guardava con fiducia nel futuro, sicuri che il peggio fosse passato, si è passati ad un inizio secolo dove lo smarrimento e la mancanza di certezze sono più forti che mai.
E il parallelo è evidente. Il nemico non è più il male assoluto, conosciuto e assodato dei nazisti, terrificante ma diretto nella sua brutalità. Il nemico è più subdolo: negli anni '50 di Indy è la tanto paventata (quanto fantomatica) minaccia rossa, nel nostro tempo è il nemico creato dagli eventi, dalle paure e inquietudini comuni. Un nemico che abbiamo paura ci cambi poco a poco, di cui non ci accorgiamo e con cui i media e la società giocano. Un nemico che ci cambia senza che ne accorgiamo e che ci fa guardare con sospetto al nostro stesso vicino, timorosi possa fare il doppio (tripro, quadruplo) gioco. Ma anche un periodo di consapevolezza, di disincanto, in cui sappiamo che l'orrore è tanto potente e devastante quanto inaspettato, come la bomba che spazza via una tranquilla città di manichini (in una sequenza da antologia del cinema).

E Indy che guarda il fungo atomico è un immagine di grande potenza a dimostrare il cambiamento dei tempi. (nonchè il mio nuovo sfondo del desktop).

E in tempi in cui la fede è relativa e motivo di contesa apparente, e la cui centralità nella società è crollata drasticamente, è evidente che i cattivi non possono più cercare artefatti di potenza spirituale. La conoscenza (e il potere di controllare la mente), con cui al giorno d'oggi si possono fare cose terrficanti in un batter di ciglio, e che mette l'uomo presuntuoso alla pari di un'entità divina, diventa il vero oggetto ambito della storia: il Teschio di Cristallo non è un potere assoluto o extraumano come l'Arca, non è protettivo o funzionale come le Pietre, non è una salvezza spirituale come il Calice. E' solo una delle teste, fonti di infinità conoscenza di un essere collettivo, personificato in qualcosa di extradimensionale ed extraumano: la scienza e la conoscenza sono extraumane, potentissime nel bene e nel male. Proprio per questo l'uomo che cerchi di bramarla nelle sua totalità soccomberà ad essa. La collettività di un essere alieno rappresenta l'alienazione dell'uomo nella società collettiva. Un potere utile e importante, fonte del più grande dei tesori che è la conoscienza, può derivare solo dalla cultura del passato. Dal non dimenticare mai ciò che si è e stati, e ciò che è stato. Dal ritrovare il nostro "spazio tra gli spazi. Ecco perchè l'essere alieno è un archeologo. Ed ecco perchè il protagonista ideale per raccontare questa storia è un archeologo, il nostro Indy. Che potrebbe apparire appunto un essere alieno in una società sempre più proiettata verso un progresso frenetico e amorale, dove la figura di un eroe solitario, di un'autonomia di pensiero, è sacrificata alla collettività, alla conformità e frenesia, dove la soppressione dell'io diventa violenza, spesso mascherata e insensata.

Ma Indy ritorna a dimostrazione che, se si vuole, la speranza non è ancora persa. Dove anche in questo mondo si può tornare a guardare con distacco e rispetto, con fede e umiltà alla nostra condizione umana. Non a caso Indy si circonda della famiglia. Non a caso gli affetti sono importanti e anche chi è morto (Marcus e Henry Senior) può essere vicino a noi. E anche se invecchiato, l'eroe non perde mai lo smalto.

E il cinema, da sempre specchio della società, ricerca nel passato, in un recupero archeologico consapevole, le sue grandi storie e i suoi grandi eroi. Ecco che le varie epoche cinematografiche vengono scandagliate, sia con l'amore feticista di Tarantino, sia con la rilettura delle storie e dei personaggi che hanno posto precisi tasselli nell'iintroduzione del cinema moderno, da Rambo a Rocky a Indy.

Mutt è la speranza, il possibile erede di quello che rappresenta Indy, nella nostra gioventù.
Gioventù che appare disinteressata e cafona, irrispettosa e incosciente. Ma giustamente ribelle. E stare chiusi in biblioteca non serve a niente se non si conosce il mondo. Indy ribadisce al figlio come sia importante studiare. Ed è così: solo in questo modo si può fare un uso della conoscenza consapevole e impegnato a contrastare l'uso subdolo che ne fa chi è interessato a mantenerci ignoranti.

Insomma Indy è tornato, con una storia forte, che può sembrare frettolosa nel finale (e un po' più di tempo per lo svolgimento non gli avrebbe fatto male) ma che brilla per compiutezza e sostanza.
Un capitolo degno di stare nella saga di Indy, che, come è già stato detto trova la sua ambientazione ideale negli anni '50 della guerra fredda e della paura, degli alieni e dell'atomica ma solo perchè funzionale alla storia che si vuole raccontare. E se dopo vent'anni Spielberg e Lucas hanno sentito la necessità di narrare Indy non è certo per esigenze commerciali. Se così fosse non avremmo avuto tematiche di questo tipo ma un'abientazione magari pretestuosa ad un'avventura più generica.
L'eccezionalità di questa storia è la canonicità della grande qualità di Indy.

E in un colpo solo il ritorno di Indy crea il vuoto: tra il suo ultimo film e questo non pare esserci stato nessun film d'avventura degno di nota.
Indy è sempre stato più avanti: anche quando sembrava essere rimasto indietro in verità stava solo indicando la strada, e stava dicendo a tutte le varie "Mummie", "Tesori", "Codici" e "Tomb Raider" : guardate, io vi aspetto là in fondo. Ma è un percoso che le pallide imitazioni di Indy non porteranno mai a termine, perdendosi in vani tentativi di imitazione.

Il genere avventuroso era già maturo da molti anni, il discorso era solo stato interrotto. E Indy l'ha ripreso.
Ben tornato Indy, nel posto che ti compete: l'Olimpo del Grande Cinema.

EDIT: La scoperta, la curiosità, il sapore della storia, sono lì, intatti come negli altri Indy.

Volevo confermare che il film migliora con la seconda visione.
E l'unità, la collettività positiva forte a cui si fa anche riferimento è la famiglia. Non a caso Indy supera le avversità proprio grazie ad essa. Nel terzo, invece era la paternità (per evidenti paragoni col Graal) la figura importante. (comunque straordinaria la scena della rivelazione della paternità mentre affondano nelle sabbie mobili in questo... )

Il potere di controllo della mente è ora la cosa più ambita negli intenti dei russi, e difatti quale potere pare più minaccioso e attuale di questo?

Infine ho notato accostamenti tra le due immagini, i due lati del potere della conoscenza: il potere distruttivo della bomba atomica e quello costruttivo del portale alieno degli archeologi extradimensionali, tra esplosione ed implosione. E Indy osserva entrambi in due inquadrature speculari e spettacolari.

Infine Indy compie la sua più grande scoperta: la famiglia e l'amore.

[xXweskerXx]

Ho visto il film un fottìo di volte e questa cosa non l'ho mai notata

Dove/chi lo dice?

E Donovan allora, progettava di farsi casa nel tempio?

Lo dice il cavaliere subito dopo che indy beve il graal non dovrà mai uscire da questo il luogo, questo è il prezzo per l'immortalità qualcosa del genere

Edit: ah ecco ti avevano già risposto

[Nevade]

No e che io mi dovrei legge tutta sta pappardella???
Ma manco se mi pagate, se qualcuno ci riesce mi faccia un riassuntino grazie

[Malaky]

Se hai il cofanetto in dvd, metti su il terzo (emh, ovvio): cap. 34 1h49m31s

Cavaliere Templare: "Tu hai scelto... con molta saggezza. Ma il Graal non dovrà mai oltrepassare il Grande Sigillo. Codesto è il limite... e il prezzo dell'immortalità."

Donovan, ovviamente, non ne sapeva nulla.

In effetti una possibile interpretazione è che si riferisca anche all'immortalità in se.
Io l'ho sempre letto in chiave "il prezzo è che il Graal (oggetto) non debba mai lasciare questo luogo, pena la morte di chi ci prova".

Insomma, non si capisce se parla del Graal oggetto datore dell'immortalita o del Graal dono dell'immortalita.

[Malaky]

No e che io mi dovrei legge tutta sta pappardella???
Ma manco se mi pagate, se qualcuno ci riesce mi faccia un riassuntino grazie

Il rapporto è sostanzialmente un 2-1 tra chi dice che è un film del casso e chi dice che è ottimo.

[Fox-Astrolfo]

Il rapporto è sostanzialmente un 2-1 tra chi dice che è un film del casso e chi dice che è ottimo.

Credo si riferisse al mio post, e non è proprio come dici tu, anzi il contrario.