Non è un topic per fare il vittimista, ma per cercare di rispondere a una delle mie -ai tempi- semplici curiosità, ma che oggi con l'ennesimo ripetersi della frase uscita dalla bocca dell'ennesimo docente, si è trasformata in una vera e tormentosa questione esistenziale.
Sì perché da quando faccio le elementari, passando ovviamente per medie inferiori, superiori, e sfociando nell'università, immancabilmente capita sempre che, almeno una volta per percorso di studio, ci sia un professore che riferisce alla ciurma di discepoli che la loro classe è la peggiore di tutte, e non solo, probabilmente la peggiore mai capitata in tutta la sua carriera di docente; e lo dice con un tono misto rabbia e delusione che ti fa pensare "uao, fa sul serio."
Com'è poi che questo genere di dichiarazioni meta-formative si palesino sempre in vista di una sessione di esami o prove varie è un'altra costante che fa pensare...
Che ci sia una scuola che insegna ai docenti di fare leva sulla temuta frase per inserire il proverbiale pepe nel fondoschiena degli studenti e motivarli a studiare?
Che la memoria dei professori sia talmente breve da dimentichere ogni volta le esperienze passate e reputare l'attuale come nuova?
che le esperienze passate siano state rimosse perché invece peggiori di quelle attuali?
Oppure effettivamente la nostra società subisce un calo prestazionale ed educativo inesorabile, insito nella nostra natura umana o forse anche solo in quella occidentale, o italiana o regionale, o anzi peggio (per me), racchiusa nella mia sola persona il cui carattere, da me reputato non così anticonformistico o ribelle, finisce invece con l'influenzare inevitabilmente le prestazioni di ogni gruppo didattico cui vengo incontro nell'arco di tutta la vita?
Vi prego ditemi che non sono il solo, ditemi che sono un bravo ragazzo