no, ma è tornato un amico da santo domingo e mi ha fatto voglia.
Praticamente da quando è sceso dall'aereo fino al ritorno (1 mese) è stato in pantaloncini e machete
mangiando granchi enormi o aragoste e poi bevendo brugal all'interno del carapace.
Fuck yeah
3 settimane di cagotto
Allora aspetta di partire quando hai 1200 €, così 200 le investi una valigia piena di Dissenten e lo assumi TUTTO prima di partire, (sennò ti fermerebbero alla dogana), dopodichè riprendi a evacuare nel 2030
No ma dico...
N UN CENTRO PARROCCHIALE DI PADOVA
Minorenni ricattano 84enne dopo averlo ripreso al cellulare in giochi sessuali
I due ragazzi (15 e 16 anni) arrestati per estorsione, l'anziano denunciato per molestie su minori
PADOVA - Una brutta storia di sesso pedofilo, adescamento e ricatti in un centro parrocchiale di Padova. Due minorenni di 15 e 16 anni sono stati arrestati dai carabinieri per estorsione nei confronti di un 84enne, a sua volta denunciato per molestie sessuali su minori. I due ragazzini erano entrati in confidenza in un centro parrocchiale di Padova con l'anziano, che vive con la moglie. Dopo aver preso appuntamento a casa sua, lo hanno coinvolto in giochi sessuali ripresi con il telefonino.
RICATTO - Poi però i due giovani hanno minacciato di denunciare l'uomo se non avesse consegnato loro 50 mila euro. Dopo una prima consegna di 4 mila euro in contanti, l'anziano ha denunciato l'estorsione da parte dei due ragazzini ai carabinieri, i quali hanno teso una trappola alla coppia di adolescenti. All'appuntamento per la consegna di ulteriori 3 mila euro, l'anziano si è presentato dopo aver fatto fotocopiare le banconote dai carabinieri, che hanno filmato il passaggio del denaro e, successivamente, bloccato i due ragazzi.
05 marzo 2009
scontro generazionale 2.0
Si vede che oggi non ho voglia di studiare eh... mai postato così tanto in BS nell'ultimo mese
Ma dite che (turismo sessuale a parte) c'è qualcosa da vedere in Estonia?
il monumento alla 20 divisione Waffen SS
beh dicono che ha tra le migliori università del mondo...ma credo che sia l'ultima delle preoccupazioni di chi ci va a fare l'erasmus...chissà come mai...
La capitale della E-Stoni@, Tallin, dovrebbe anche essere una bella città. (Che poi, per un italiano, si traduce in "toh, guardabile")
Tallin è una cittadina con un centro storico molto caratteristico, che merita di essere visitato (tra l'altro i prezzi sono molto onesti rispetto ad altre località del Nord Europa). appena esci un pelino verso la periferia, però, diventa abbastanza diroccata, si notano ancora in modo molto visibile i nefasti effetti della miseria provocata dal comunismo
chi vuole notare meglio questo contrasto però deve andare assolutamente a San Pietroburgo, dove in quattro passi ti puoi spostare da un quartiere con monumenti tra i più belli del mondo alla brutta copia di Scampia. a San Pietroburgo ho visto circolare anche un autobus le cui condizioni di manutenzione nessun occidentale potrebbe mai credere senza vederle. dire che mancavano pezzi di porte e finestrini sarebbe insufficiente per descriverne la fatiscenza
Chiedevo perchè un nostro professore sta organizzando un'alllegra visita guidata ad un carcere estone, con autobus gentilmente fornito dalla polizia penitenziaria
Dato che la visita dovrebbe durare circa tre ore (si spera ) e la "gita" tre giorni mi chiedevo se per il resto valesse la pena.
Cioè, in realtà non è che muoia dalla voglia di infilarmi in una galera ex-sovietica, è più il resto che mi interessa
Tallin è molto bella, specie il centro storico che, nel suo piccolo, ha poco da invidiare a molte città italiane
L'università di Tallin, da quello che ho visto, non mi è sembrata poi particolarmente eccezionale.
Amici che han fatto l'Erasmus a Tartu dicono che l'università è nella media europea come difficoltà. Che, paragonata a quella italiana, significa che è una baggianata.
come gnoccame dipende dai gusti, ma se ti piace lo stereotipo finlandese vai a nozze. ovviamente, come dappertutto, non ci sono solo fighette ma anche notevoli cofani, anche se il concetto di cesso è un po' diverso da quello nostrano. la cinghialotta di 1.40 con l'attaccatura dei capelli a due cm dalle sopracciglie e i baffi neri là non la trovi sicuro, ma ci sono delle matrone più simili ad un vichingo che ad una donnaChiedevo perchè un nostro professore sta organizzando un'alllegra visita guidata ad un carcere estone, con autobus gentilmente fornito dalla polizia penitenziaria
Dato che la visita dovrebbe durare circa tre ore (si spera ) e la "gita" tre giorni mi chiedevo se per il resto valesse la pena.
Cioè, in realtà non è che muoia dalla voglia di infilarmi in una galera ex-sovietica, è più il resto che mi interessa
A LETTO CON BENITO (COME IN UN LIBRO DI MOCCIA) - L’AMORE totale DELLA “STENOGRAFA” PETACCI PER MUSSOLINI – IL DUCE DOVEVA CHIAMARLA DIECI VOLTE AL GIORNO PER NON FARLA INGELOSIRE - reso pubblico l’anno 1938 del diario dELLA GRAFOMANE claretta…
Mauro Suttora per "Libero"
Povero Benito Mussolini. Nel 1938, anno cruciale della storia mondiale (Adolf Hitler invade l'Austria, conferenza di Monaco), doveva fare dieci telefonate al giorno. E non per lavoro: al Duce toccava chiamare ogni ora la gelosissima amante Claretta Petacci.
È stato appena reso pubblico l'anno 1938 del diario della Petacci. L'Archivio di Stato, infatti, fa passare settant'anni prima di togliere il segreto. «Il diario di Claretta è caratterizzato in prevalenza da considerazioni private», avverte la dottoressa Luisa Montevecchi, funzionario dell'Archivio e responsabile del fondo Petacci.
Per decenni gli storici hanno sperato che quelle carte provassero una trattativa segreta fra il Duce e il premier inglese Winston Churchill, per una pace separata durante la repubblica di Salò o per una resa che salvasse la vita ai gerarchi.
Il diario del '38 non offre rivelazioni politiche, ma dal punto di vista personale quelle pagine sono una miniera. Claretta era una grafomane, riempiva migliaia di fogli. Ma, soprattutto, era innamoratissima del suo Benito.
Una passione febbrile, totale, che ha divorato per anni ogni ora delle sue giornate. Leggendo il diario, si capisce come pochi anni dopo si sia fatta fucilare con Mussolini. Un esito orrendo ma naturale: senza di lui, la sua vita non avrebbe avuto senso.
«Ore 9 e 1/4. Nervosissimo. Hai dormito? Non molto? Io sì, sto meglio con il dito e ho dormito. Ti ho forse svegliata? Sono molto spiacente. Io? Bene. Adesso lasciami lavorare...»
Così inizia il resoconto di una giornata qualunque. È il 4 gennaio '38. Telefonata da palazzo Venezia. L'amor folle di Claretta la fa resocontare parola per parola ogni colloquio con Benito. Tutte le sue giornate - da anni: l'ha conosciuto nel '32, fanno l'amore dal '36 - sono occupate dall'attesa di parlare con lui. E il resto del tempo la Petacci scrive. È una stenografa in presa diretta.
«10 e 1/2. Non esci un poco? C'è il sole, vai che è bello».
«Alle 11. Ancora no? Allora ti chiamerò più tardi. Ma se esci verso mezzogiorno che sole prendi? Va bene».
«12 e 1/4. Sei ancora lì? Allora esci adesso e prendi almeno un'ora di sole. Sì è vero, non sono stato gentile ma ho molto da fare, moltissimo. Ho anche della gente nella piazza, i romani ecc. Ti tel. alle 3 quando torno qui, amore».
Una scena quasi comica
La scena è quasi comica. Uno degli uomini più potenti del mondo, l'allora 54enne duce, si preoccupa paternamente del sole che deve pigliare la sua 25enne amante preferita. La tempesta di telefonate, si scusa, le spiega che non può stare troppo al telefono a tubare con lei perché deve governare una nazione, e ci sono minuzie come la folla in piazza Venezia che lo reclama al balcone... Ma la chiama ogni ora, anche per dimostrarle che non si è appartato con un'altra.
La prima telefonata pomeridiana da palazzo Venezia è per lei: «Alle 3. Cara, sono di ritorno. Sono nervoso perché al solito credevo di avere poche udienze, invece ne sono spuntate 7-8. Credo però che verso le 6 potrai venire. Dove, quale teatro? No, non mi sento, non ne ho voglia.
Ma nessuno me lo ha proibito. Non dire sciocchezze. Va bene, allora per dimostrarti il contrario ci vengo, benché non mi vada. Ci vedremo a teatro allora, va bene, sei contenta? (...) Verrò per farti piacere e per dimostrarti che non c'è alcuno che me lo proibisca. Addio cara ti tel. fra poco».
«4 e 1/4. Hai fatto bene a ricordarmi del teatro. Così dispongo le mie cose in modo di poterci andare. Perché altrimenti all'ultimo momento sarebbe stato un guaio. Però io rimango sempre dentro al palco - non esco. Non devi salire su, capito? Io non mi muoverò da dentro perché non voglio assolutamente fare spettacolo nello spettacolo. Adesso comincio a ricevere, ne ho diversi: Marinetti, ecc. ecc.»
«Alle 5. Ho tardato perché avevo un lungo colloquio. Non un attimo di sosta. Ti chiamerò al più presto».
«Alle 6 e 1/4. Ho avuto un lungo ‘bottone' con l'ex ministro ungherese, adesso devo vedere Marinetti. Farò presto».
«7 e 1/2. È stato piuttosto lungo, il bottone. Adesso se vuoi che venga a teatro bisogna che mi mandi a casa presto. Devo vestirmi, mangiare e continuare con qualcuno che mi accompagni. Certo, sarò felice di vederti. Non ho mai parlato con quella signora del teatro, vorrei che mi accadesse non so cosa se questo non è vero. Non fare così, sai, perché il mio amore si stanca (io gli avevo detto "Tu mi tratti male perché provi rimorso di avermi tradita").
Ti prego, non essere cerebrale. Tu sei cerebrale, il tuo amore è raziocinante. Non c'è più slancio, non c'è impulso. Pensi troppo, stai attenta a tutto, ricordi tutto. Non c'è impulso (se non fossi impulsiva non ti farei di queste domande, starei attenta a non annoiarti). Va bene, senti, se vuoi che il nostro amore vada sempre bene e non subisca scosse...
Questa sera voglio guardarti con amore. Desidero guardarti con tenerezza. Ho piacere di guardarti e sorriderti con molto amore, hai capito? Sei contenta? Vedrai dai miei occhi che ti amo. Adesso lasciami andare a casa se vuoi che faccia in tempo. (...) Addio cara, ti tel dopo teatro».
Queste parole sono effettivamente pronunciate da Mussolini, o appartengono al delirio fantastico di Claretta? Impossibile saperlo. A teatro il suo resoconto si trasforma in cronaca:
«Alle 9 e 1/4 arrivo perché la macchina non funzionava e resto dietro. Poi entro. Al primo intervallo vado su, passo e scena. Lui sorride, mi guarda. Durante il primo atto mi guarda a tratti. C'è la moglie. Vado su con Marcello [il fratello, ndr], si fa scuro, non lo riconosce perché prima pallido poi rosso.
Ha come un urto al cuore, poi pensa, si ricorda e mi sorride guardandomi a lungo. Scendo presto. Al terzo mi trattengo di più ed è contento, mi guarda tanto con tenerezza e amore. (...) Si alza in piedi dietro la moglie e fa per tirarmi un bacio».
«Telefonata, 12 e 3/4. Amore, quanto ti ho guardata. Hai veduto che ti guardavo sempre, ti amavo tanto, mi piacevi tanto. Pensavo: per lei, per questa piccola bambina, per il mio tesoro in questo teatro non ci sono che io. Per lei io solo esisto, sono l'unico. E per me non esiste altra donna che lei. L'unica che mi piaccia, che mi interessi, che ami.
Dentro questo teatro non ci siamo che noi. Cara, amore, mi guardavi tanto. Hai visto come ti sorridevo, ti avvolgevo nella mia tenerezza, ti avviluppavo nel mio amore, e tu lo sentivi. Eri bellissima, mi piacevi tanto. Dimmi che mi ami. Pensavo: questa piccola amante, questa dolce donnina che mi parla e che io adoro, domani sarà tra le mie braccia e io la terrò nel mio cuore.
Amore, hai sentito quanto ti amo. Pensavo che non c'è altra donna che te, dentro e fuori. Ti sono fedele, finalmente tuo, tutto. Clara, amore, sei sola nella mia vita. Dormi con la mia voce, le mie parole d'amore ti servano per dormire tranquilla, serena, fiduciosa nel mio bene immenso. Ti adoro, buonanotte amore. Dormi fra le mie braccia perché ora vieni con me nel mio letto che io ti stringa forte, amore, vieni con me amore, dormi con me, ti adoro».
Sesso a Palazzo Venezia
Il giorno dopo Claretta Petacci va a trovare Mussolini a palazzo Venezia: «5 gennaio 1938. Lo sai amore, ieri sera a teatro ti ho spogliata tre volte almeno. Quando mi sono alzato in piedi dietro a mia moglie sentivo di prenderti. Avevo un folle desiderio di te. Mi dicevo: "Il suo piccolo corpo, la sua carne di cui sono folle, domani sarà ancora mia".
Ti vedevo, e quando sei salita ti sei accorta che ti spogliavo. Ti guardavo, ti svestivo e ti desideravo come un folle. Dicevo: "Il suo corpicino delizioso è mio, tutto mio. Io la prendo, vibra per me, è tutt'uno con il mio corpo". Vieni, ti adoro. Come puoi pensare che io, schiavo della tua carne e del tuo amore, pensi ad altre. Andiamo di là, mi dice».
----------------------------------------
Le donne
Prima bastavano i bigliettini, adesso comandano
----------------------------------------
IL NEMICO DI LADY MACBETH MICHELLE OBAMA? IL RAZZISMO DELL’IMPERO BRITANNICO: IL NONNO FU TORTURATO DAGLI INGLESI IN KENYA – ECCO perché BARACK RESTITUISCE A LONDRA UN BUSTO DI CHURCHILL “PRESTATO” DA BLAIR A BUSH - E MEZZA GRAN BRETAGNA S’INFURIA…
Non toccate il caro vecchio Winston Churchill agli inglesi. Malgrado l'abbiano bocciato alle elezioni subito dopo la seconda guerra mondiale (per poi riportarlo al governo nel 1951), oggi il premier britannico che tenne testa a Hitler è un eroe nazionale per tutti i sudditi di Sua Maestà. E anche per molti americani.
È per questo motivo che alcuni commentatori conservatori non riescono a mandare giù la decisione di Barack Obama di restituire il busto di Sir Winston che Tony Blair "prestò" a Bush subito dopo l'11 settembre e che W. tenne orgogliosamente in bella vista nell'ufficio ovale per tutti gli 8 anni della sua presidenza come simbolo dell'amicizia tra i due paesi.
L'offerta di prolungare il prestito del busto di bronzo creato da Sir Jacob Epstein e proveniente dalla collezione del Governo britannico, è stata presentata dai diplomatici inglesi anche al nuovo presidente, che a metà febbraio con grande sorpresa ha risposto "grazie, ma no, grazie". E oggi la scultura è ospitata nella residenza dell'ambasciatore britannico a Washington.
Una decisione che ha scatenato l'ira di molti, tra cui James Delingpole, del "Daily Telegraph", che oggi pubblica una lunga tirata contro Michelle Obama, ritenuta la vera "mente" dietro il rifiuto, descritta come una vera e propria lady Macbeth, una donna di potere da far invidia alla stessa Hillary Clinton.
Delingpole, sta preparando un libro (crediamo non proprio agiografico) sul neopresidente, intitolato "Welcome to Obamaland", ed è incappato in alcune pubblicazioni giovanili della first lady, che confermano le sue posizioni radical legate ai movimenti di protesta degli afro-americani: "Per quanto Princeton sia liberale e aperta - scriveva - sarò sempre prima nera e poi una studente per loro".
"Non importa la buona fede delle persone, solo quello che sente Michelle", chiosa il giornalista.
Un'altra tesi sempre tratta da un precedente articolo del "Telegraph", legge la decisione di Barack in modo più personale e forse più credibile.
Per il presidente americano, Churchill non viene solo associato alla sfida contro il nazifascismo, ma piuttosto alle persecuzioni coloniali britanniche. Fu infatti durante il suo secondo mandato come primo ministro che la Gran Bretagna soppresse la ribellione Mau Mau in Kenya all'inizio degli anni ‘50. E tra i torturati dal regime coloniale c'era anche Hussein Onyango Obama, il nonno di Barack.
IL BUSTO DI CHURCHILL restituito da Obama
-----------------------------------------------
Man failed again
Ultima modifica di Pkforever; 06-03-09 alle 08:34:19
Occhio che a Tallin dei miei amici hanno preso due di picche grossi come capanne, con tanto di presa per i fondelli incorporata.
E non sono dei tarri, anzi.
Colpa del boom economico.
Ma grazie a questa provvidenziale crisi economica, confido che per metà 2009 l'est europeo torni ad essere riserva di caccia a buon mercato.
Genio!
NAPOLI: METRO', INSTALLATI I WC ANTIFURTO Napoli, 6 mar. - (Adnkronos) - Speciali 'wc antifurto' sono stati installati nelle stazioni della linea 1 della metropolitana di Napoli. A riportare la notizia e' il 'Corriere del Mezzogiorno'. ''Finti idraulici rubavano i precedenti sanitari'', spiega l'amministratore delegato di Metronapoli. I nuovi servizi igienici, costati in tutto un milione di euro, sono autopulenti, monoblocco e fatti d'acciaio. I nuovi bagni sono inoltre a pagamento: per servirsene bisogna inserire 20 centesimi e attendere che la porta d'acciaio si apra. ''Abbiamo installato dei bagni d'acciaio monoblocco: se riescono a rubarli anche cosi', davvero non ho altre risorse per impedirlo'', dichiara con ironia l'ad di Metronapoli.
Geni
e' indice della civilta' dei napoletani, seriamente ultima cosa che mi verrebbe in mente e rubare un baglio pubblico presente in emilia, nemmeno se fosse tutto d'oro
To', è resuscitato il forum...
..o più che altro lo hanno rianimato per l'ennesima volta.
Secondo me è accanimento terapeutico, diciamo a quelli di GayVillage di firmare la liberatoria e farlo morire finalmente.
A proposito dei cessi...
...oramai è una sfida, li ruberanno per principio.
Ultima modifica di caesarx; 09-03-09 alle 10:43:05