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Consapevoli che l'aumento della popolazione, legata soprattutto al fenomeno dell'immigrazione clandestina, è ormai diventato un dato fisiologico del sistema, abbiamo dato vita ad un vasto piano di costruzione di nuovi penitenziari.
Di essi, 23 sono stati programmati con lo strumento tradizionale delle poste in Finanziaria e realizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture.
Per questa via sono stati aggiudicati i lavori di 4 penitenziari e altri 2, Savona e Rovigo, saranno aggiudicati nei prossimi giorni, per un totale di 2.000 posti.
Poiché questa procedura richiede tempi lunghi, abbiamo ricercato vie innovative, trovandone due: lo strumento del leasing e la costituzione di una società, la Dike Aedifica, che potesse impiegare fondi derivanti dalla dismissione di carceri obsoleti.
Attraverso il primo strumento sono già stati aggiudicati i lavori per l'ampliamento dell'Istituto di Bollate, mentre, invece, sul secondo fronte, la Patrimonio S.p.A., società deputata a valorizzare i vecchi penitenziari, non è ancora riuscita a garantire sufficienti finanziamenti.
Consapevole del fatto che costruire nuovi penitenziari non è una risposta esaustiva, abbiamo agito sul fronte del contenimento del numero dei detenuti.
Atteso che il problema fondamentale è costituito dagli stranieri, abbiamo individuato anche qui strumenti innovativi. Attraverso la Bossi-Fini rimpatriamo, liberi, circa 100 detenuti al mese nei Paesi di origine, e abbiamo stipulato, fatto senza precedenti, accordi con Albania, Bulgaria e Romania al fine di far scontare la pena in patria.
Il bilancio è fino ad ora di 3.890 detenuti espulsi.
Segnalo che il bilancio del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria è passato da 2.312 milioni di euro del 2000 a 2.807 milioni previsti per il 2006.
Ciò significa che un detenuto costa ai cittadini italiani circa 130 euro al giorno, mentre negli Stati Uniti 63 dollari, cioè meno della metà.
A fronte di un organico di 44.000 unità il Corpo di Polizia Penitenziaria ne conta attualmente 43.000. Ciò significa un agente ogni 1,4 detenuti. La media europea è di un agente ogni 3 detenuti, mentre quella degli USA è di un agente ogni 7 detenuti.
Ed ancora, lo Stato spende pro-capite per la salute dei detenuti il doppio che per i cittadini liberi. I suicidi sono passati dall'1,25 per mille del 2001 allo 0,88 per mille del 2005 (dato del 15 dicembre 2005).
Segnalo che l'altro ieri è stato inaugurato il nuovo istituto di Ancona, con ciò il totale di nuovi posti realizzati rispetto al 2001 è di 3.500. Adottando i parametri di massima tollerabilità la capienza è aumentata da 60.000 a 65.000 a fronte di un numero di detenuti pari a 59.500 unità rilevati al 15 gennaio scorso.