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  1. #1
    keiser
    ospite

    Predefinito [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Mercoledì scorso l'industria dei videogiochi, nella figura della IDSA (Interactive Digital Software Association) (http://www.idsa.com) si è presentata davanti ad una corte d'appello federale con un documento nel quale afferma che chi fa videogiochi ha gli stessi diritti di libertà d'espressione dei "cinematografari" e degli editori sancita dal primo emendamento, e dichiara l'incostituzionalità del divieto governativo della città di Saint Louis alla vendita di videogiochi violenti ai minori (ricordate? ne parlammo un po' di tempo fa).
    A questo si aggiunge che secondo la IDSA l'ordinanza di St. Louis va oltre il suo obiettivo di proteggere i minori dai giochi violenti, e che il sistema di auto-valutazione dell'ESRB è più che sufficiente per tutelare i più piccoli. Usando un'espressione tipicamente americana, uno degli avvocati dell'IDSA ha affermato che «è come dar fuoco alla casa per fare il maiale arrosto».
    Beh, lasciatemi dire di non essere molto d'accordo con la posizione dell'IDSA. Anzi, faccio proprio fatica a capire il perché di una simile iniziativa. Mi sarei aspettato che l'industria appoggiasse, non osteggiasse questo provvedimento: se il mercato si va giustamente spostando verso tematiche e situazioni più adulte, perché prendersela con norme volte a tutelare (nei limiti di un divieto) chi non può o non riesce a percepire la differenza tra realtà e finzione? I film horror, violenti, pornografici hanno i loro visti di censura; è tanto difficile accettare (o quantomeno auspicare?) una soluzione del genere anche per i videogiochi? Non vedo come una norma a tutela dei minori possa essere confusa con la censura o la privazione della libertà di espressione...

  2. #2
    Il Puppies L'avatar di Hansen
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Mah, che dire? I contendenti possono essere visti come due persone che parlano lingue differenti... sarebbe ora che comincino ad imparare un po' l'uno dall'altro. Risposta molto diplomatica.

  3. #3

    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    keiser ha scritto lun, 17 marzo 2003 11:49
    Mercoledì scorso l'industria dei videogiochi, nella figura della IDSA (Interactive Digital Software Association) (http://www.idsa.com) si è presentata davanti ad una corte d'appello federale con un documento nel quale afferma che chi fa videogiochi ha gli stessi diritti di libertà d'espressione dei "cinematografari" e degli editori sancita dal primo emendamento, e dichiara l'incostituzionalità del divieto governativo della città di Saint Louis alla vendita di videogiochi violenti ai minori (ricordate? ne parlammo un po' di tempo fa).
    A questo si aggiunge che secondo la IDSA l'ordinanza di St. Louis va oltre il suo obiettivo di proteggere i minori dai giochi violenti, e che il sistema di auto-valutazione dell'ESRB è più che sufficiente per tutelare i più piccoli. Usando un'espressione tipicamente americana, uno degli avvocati dell'IDSA ha affermato che «è come dar fuoco alla casa per fare il maiale arrosto».
    Beh, lasciatemi dire di non essere molto d'accordo con la posizione dell'IDSA. Anzi, faccio proprio fatica a capire il perché di una simile iniziativa. Mi sarei aspettato che l'industria appoggiasse, non osteggiasse questo provvedimento: se il mercato si va giustamente spostando verso tematiche e situazioni più adulte, perché prendersela con norme volte a tutelare (nei limiti di un divieto) chi non può o non riesce a percepire la differenza tra realtà e finzione? I film horror, violenti, pornografici hanno i loro visti di censura; è tanto difficile accettare (o quantomeno auspicare?) una soluzione del genere anche per i videogiochi? Non vedo come una norma a tutela dei minori possa essere confusa con la censura o la privazione della libertà di espressione...
    Concordo pienamente con il tuo pensiero anche se secondo me il problema è ben diverso...ad esempio su ogni pacchetto di sigarette c'è scritto che i minori non devono fumare...ma ci sono dei controlli atti ad evitare che i minori fumino?
    Come questo esempio se ne potrebbero fare a milioni...
    Mi viene in mente il bollino verde, giallo o rosso....dà delle indicazioni ma quanti le seguono?
    Va bene la legislazione ma si sa che la legge viene fatta per poterla violare...Si presuppone che dietro ad un minore ci sia una famiglia, penso che potrebbe essere molto più costruttivo insegnare alle famiglie che cosa sia giusto e non a seconda dell'età dei loro figli ed allo stesso tempo fornire supporti ed informazioni al fine di dare delle spiegazioni...Qualche anno fa ho lavorato con i bimbi e vi assicuro che spesso non è così semplice rispondere alle loro domande nel modo più giusto e corretto

  4. #4
    keiser
    ospite

    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    concordo, tata, e in questo senso le auto valutazioni già andrebbero bene, se è il padre a comprare i giochi al figlio; quanto sarebbe bello un mondo dove (tutti) i genitori si prendono la briga di parlare, spiegare, e perchè no giocare con i propri figli!

    purtroppo non è così, un sacco di genitori se ne fregano e i figli possono comprare quello che gli pare, cosa che non avviene (nella maggior parte dei casi) con i film e le riviste.

    il caso delle sigarette che tu citi ricalca proprio la situazione attuale dell'autocensura operata dalle case: i produttori di tabacco (come quelli di videogiochi) consigliano di non fumare (non comprare giochi violenti) ai minori, ma non esiste un ulteriore controllo oltre questo.

    nel caso di una legge (come per i film vietati o le riviste), oltre al "consiglio" sul prodotto verrebbe a crearsi una regola dello stato che VIETA al commerciante di vendere giochi (o sigarette) ai minori, e lo punisce se non la rispetta. che poi possa andare il cugino più grande a comprare GTA3 al ragazzino di undici anni, beh, questo vale anche con i giornaletti porno, ma non penso che si possa fare molto di più...

  5. #5
    La Borga L'avatar di Kyo Kusanagi
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Sono forse i divieti stessi che almeno negli USA , penso, portino le grandi catene a non voler mettere sugli scaffali giochi marchiati per Adulti.
    Penso che il problema sia tutto lì, visto che sicuramente non esiste come da noi la doppia realtà, della Grossa catena di Supermercati e il Negozietto sotto casa, ma solo dei grandi distributori che potrebbero condizionare in negativo le scelte...

  6. #6
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di maxpay
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    bollini verdi e rossi, scritte sui pacchetti di sigarette e via dicendo...non sono consigli ma sono da intendersi come un semplice "scarico" delle responsabilità.
    i produttori di tabacco lo hanno fatto per evitare ulteriori cause con i consumatori (ce ne sono tante che possiamo annoverare) e le tv utilizzano il bollino come per dire "noi ve lo avevamo detto, poi sono affari vostri".
    a prescindere dall'utilità di questi strumenti però, penso che il punto focale sia proprio l'educazione dei figli come hai detto tu Keiser.
    è però tristemente vero che educare un figlio non soltanto è arduo di per sè ma, se me la consentite, lo è ancora di più in una società che non lascia molto spazio e tempo alla famiglia.

    discorso a parte merita invece la figura del negoziante. a prescindere che si tratti di un piccolo negozio o di un megastore, un pizzico di onestà da parte loro non farebbe male a nessuno....ma mi rendo conto che è chiedere troppo..

  7. #7
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Mi meraviglio Keiser che ti aspettassi che l'industria appoggiasse il provvedimento. Sai quanti potenziali acquirenti perderebbe? Ovvio... i commercianti dovrebbero rispettare il divieto di vendita ai minori... Il mondo fa schifo quanto la mia faccia allo specchio dopo dodici ore di lavoro, non lo impariamo in questo forum, vero?
    L'educazione non è il punto focale in questa discussione, poiché è troppo astratto. L'industria e le associazioni non si possono basare su un dato tanto poco quantificabile quanto modificabile nel corso degli anni al variare delle culture (anche se meritevole di considerazione). E' giusto invece il divieto. Ma una volta discussi con mio zio commerciante a proposito del divieto di vendita ai minori di alcuni prodotti. Mio zio mi sorrise... A voi le conclusioni.
    Saluto.

  8. #8
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Quote:
    Il mondo fa schifo
    beh concetto astratto anche questo visto che il mondo non è qualcosa a sè. purtroppo ce lo siamo costruito noi...

    Quote:
    L'educazione non è il punto focale in questa discussione, poiché è troppo astratto. L'industria e le associazioni non si possono basare su un dato tanto poco quantificabile quanto modificabile nel corso degli anni al variare delle culture (anche se meritevole di considerazione). E' giusto invece il divieto
    un divieto si appoggia pur sempre ad una cultura la quale è per sua natura "cangiante". indi per cui anche il divieto è modificabile nel corso del tempo.
    non potendo partire da presupposti oggettivi, a questo punto penso che la migliore formula sia una legge unita a un minimo di buon senso....ma la risata di tuo zio parla chiaro....

  9. #9
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Quote:
    beh concetto astratto anche questo visto che il mondo non è qualcosa a sè. purtroppo ce lo siamo costruito noi...
    Perfettamente d'accordo, anche se, con tutti i miei difetti, mi sento un po' la voce fuori dal coro.

    Quote:
    un divieto si appoggia pur sempre ad una cultura la quale è per sua natura "cangiante". indi per cui anche il divieto è modificabile nel corso del tempo.
    Ho fatto il tuo stesso ragionamento dopo aver pubblicato la mia risposta. Tuttavia anche se il divieto si appoggia a una cultura, è certamente più immediato di uno "studio" dell'educazione contemporanea, ammettendo comunque che il divieto nasce dall'analisi sommaria del comportamento sociale. Spero di essermi spiegato. A volte faccio cortocircuito. Diciamo che il divieto è una soluzione immediata basata su elementi presi dalla società contemporanea.

    In ogni caso, sì... non può fare testo perché è la reazione di un singolo... ma la risata di mio zio la dice lunga. A questo punto sarebbe piacevole sentire l'opinione SINCERA dei commercianti, se ce ne sono tra gli iscritti.

  10. #10
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    [OT] Ah... questi sono i forum che piacciono a me! Ringrazio Keiser e TGMonline, per aver dato "spessore" a uno strumento che molto spesso (non sempre, è giusto dirlo), seppur divertente, perde per strada concetti belli da discutere. Il commento dell'editoriale del giorno è un'idea vincente e stimolante. C'è uno scambio d'idee molto civile e ragionato su settori che ci accomunano: l'informatica e i videogiochi. Poiché ritengo (ma è più una forma di speranza) che non siano soltanto le vendite e la cassa a rendere merito al lavoro dei redattori di TGM, il mio è un ringraziamento sentito che spero possa "nutrire" il keiser e il suo modo di interpretare il suo lavoro. Sono sincero.

  11. #11
    keiser
    ospite

    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    ilgrillo ha scritto mar, 18 marzo 2003 13:32
    [OT] Ah... questi sono i forum che piacciono a me! Ringrazio Keiser e TGMonline, per aver dato "spessore" a uno strumento che molto spesso (non sempre, è giusto dirlo), seppur divertente, perde per strada concetti belli da discutere. Il commento dell'editoriale del giorno è un'idea vincente e stimolante. C'è uno scambio d'idee molto civile e ragionato su settori che ci accomunano: l'informatica e i videogiochi. Poiché ritengo (ma è più una forma di speranza) che non siano soltanto le vendite e la cassa a rendere merito al lavoro dei redattori di TGM, il mio è un ringraziamento sentito che spero possa "nutrire" il keiser e il suo modo di interpretare il suo lavoro. Sono sincero.
    beh... non rimane molto da dire, se non ...

    grazie

  12. #12
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di maxpay
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Quote:
    Diciamo che il divieto è una soluzione immediata basata su elementi presi dalla società contemporanea.
    hai perfettamente ragione.
    l'unica cosa che potrebbe frenare l'applicazione di un divieto [parliamo di una ipotetica situazione nella quale il divieto viene fatto rispettare...] è che la società di oggi non gradisce molto questo tipo di imposizioni. insomma....se vogliamo ritornare al discorso principale, alla fine è quello che è successo no? un semplice divieto ha scatenato la IDSA la quale si è appoggiata a principi filosofici sull'arte e via dicendo solo per giustificare un mancato guadagno...
    disgustorama...

    Quote:
    Ringrazio Keiser e TGMonline, per aver dato "spessore" a uno strumento che molto spesso (non sempre, è giusto dirlo), seppur divertente, perde per strada concetti belli da discutere.
    ehehe su questo andiamo a braccetto! faccio parte di quelli che hanno chiesto al keiser di costituire un forum sull'editoriale
    il motivo? lo hai detto tu stesso! si da spessore e si creano dialoghi e confronti piacevoli
    ovviamente ciò è da attribuire principalmente non ai forumisti ma proprio agli editoriali del keiser, i quali, eccezion fatta per comunicazioni di servizio (come quella di oggi ), costituiscono materiale appetitoso per sane disquisizioni

  13. #13
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [17 marzo] I VIDEOGIOCHI DAVANTI AL GIUDICE

    Quote:
    alla fine è quello che è successo no? un semplice divieto ha scatenato la IDSA la quale si è appoggiata a principi filosofici sull'arte e via dicendo solo per giustificare un mancato guadagno...
    Saggia considerazione. Dunque vogliamo libertà di azione, ma ci lamentiamo della nostra stessa natura senza renderci conto, e anzi condannandole, di aver bisogno di limitazioni. L'essere umano è davvero contorto, niente di nuovo. La discussione sembra terminata qui. Sarebbe bello sentire il parere di alcuni venditori. Fatevi avanti!

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