Quest'oggi vi voglio segnalare una interessante lettera che mi ha scritto ieri un lettore, e che solleva un problema alquanto spinoso:
«mi chiedevo se si può fare qualcosa, legalmente intendo, per costringere i producer a non abbandonare un gioco a sé stesso sei mesi dopo l'uscita. Il riferimento è a C&C: General ZH... Gioco sublime ma ahimè totalmente abbandonato. Due patch (una il giorno dopo l'altra!!) un sacco di bug, map hack e cheat a profusione... insomma un calvario per chi ancora lo gioca! Allora mi chiedevo se non esiste qualche ente che monitora il buon funzionamento dei software... insomma se il gioco non è bilanciato non posso dire nulla ma se è pieno di bug sì! È un difetto»!
Che cosa rispondere? Che in un mondo perfetto sarebbe bello poter avere qualche strumento per poter "costringere" gli sviluppatori a curare meglio lo sviluppo dei propri lavori, a continuarne lo sviluppo fino a garantire un prodotto "perfetto" almeno sotto il punto di vista dei bug e dei problemi di funzionamento. Purtroppo non è così: personalmente trovo impossibile anche solo concepire un "ente" supremo che controlli questo genere di cose, perchè la definizione di "buon funzionamento" è talmente ampia da lasciare comunque dei margini di errore e scontenta molta gente.
L'unica risposta pseudo-sensata che mi viene in mente adesso, che poi è la stessa che ho dato al lettore, è di "punire" la software house nell'unico modo concesso a noi poveri consumatori, ossia non comprando più i suoi giochi. Più facile a dirsi che a farsi...