I risultati non sarebbero certo stati un tale successo se a supporto della sceneggiatura non avessero piazzato attori degni di questo nome.
Certo, Heath Ledger merita sul serio un buon 75% delle sconfinate lodi che gli sono state tributate in ogni dove, ma credo sarebbe giusto spostare l'attenzione anche sul sempre affidabilissimo Christian Bale, in questi giorni giustamente preda di un tale rodimento di **** che è finito a corcare di botte mezza famiglia (o almeno quella metà che invece di stare in cucina si trovava inappropriatamente altrove).
Bisogna capirlo: mentre Ledger si divertiva come un pazzo a seguire e a lasciarsi travolgere dalla giusta ispirazione che lo ha illuminato, dedicandosi ad un personaggio che per un attore è l'equivalente di una tela da pittore con un'area di dieci ettari, lui, Bale, era a farsi un **** così per tentare di dare quante più sfumature possibili a Bruce Wayne, a cercare le espressioni per distinguere il Bruce filantropo dal Bruce sciupafemmine superficiale, il Batman con la maschera da quello senza.
Tanta fatica e poi le copertine sono tutte per Ledger? Chi, a quel punto, non avrebbe spaccato la faccia alla madre?
Dai Chris, consolati: tu respiri, l'altro no.