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World of Warcraft ha assunto ormai da tempo il titolo di gioco di ruolo on-line multiplayer (MMORPG) più diffuso al mondo, grazie ad un'utenza che ha raggiunto l'impressionante cifra di ben 6 milioni di giocatori (1 milione nei soli Stati Uniti). Giunge dunque nuova ma non inattesa la diffusione di un malware che metterebbe nelle condizioni i soliti malintenzionati di poter utilizzare username e password degli ignari proprietari, con finalità ovviamente economiche.
Furto di account dunque? No, il problema assume connotazioni più subdole, ma in ogni caso fastidiose. Proliferano infatti da tempo offerte illegali di soldi virtuali utilizzati nel gioco in cambio di soldi veri, nell'ordine dei 5-10 dollari per ogni 100 gold utilizzati in World of Warcraft. L'utilizzo di account altrui permetterebbe di spostare capitali "finti" verso account di ignoti, andando a rimpinguare le casse illegali di chi convertità poi soldi in bit in soldi veri.
Il malware sarebbe causa inoltre di blocchi dei sistemi anti-virus e anti-malware in genere, ovviamente per prolungare la permanenza del codice stesso nel PC ospite. I mezzi di contagio sembrano essere i soliti attachment delle mail, ma anche software scaricati attraverso programmi P2P. Le notizie sono ancora frammentarie ed è logico supporre un tempestivo intervento da parte di Blizzard e di molte aziende attive nel campo della sicurezza, ma allo stato attuale delle cose nulla si sa su come contrastare l'eventuale problema (a meno di non prestare temporaneamente i soldi faticosamente accumulati ad un amico fidato che gioca su piattaforma Apple).