Č in orbita Cosmo-SkyMed, il primo satellite al mondo interamente duale per scopi civili e militari, completamente realizzato dalla scienza, la tecnologia e il lavoro d'impresa del nostro Paese. Cosmo-SkyMed (Small Satellite For Mediterranean Observation) si č staccato alle 19:34 (ora locale del 7 giugno), le 04;34 ora italiana di oggi, dalla rampa di lancio della base di Vandenberg, in California, dell'aereonuatica militare statunitense. Il satellite č stato portato nello spazio da un razzo Delta2 della Boeing, un vettore lanciato per la prima volta nel 1989 e nato sulla base di un missile concepito nel 1959. Il primo satellite della Constellation of Small Satellite For Mediterranean Observation č quindi regolarmente entrato nella sua orbita circa 58 minuti pił tardi, alle 20;32 ora locale, le 05;32 in Italia, quando cominciava di fatto un nuovo giorno con la maggiore impresa spaziale nazionale.
Ad assistere al lancio a Vandenberg sono arrivati oltre 100 tra scienziati, tecnici e rappresentanti militari del nostro Paese, tutti esperti che hanno reso possibile una missione spaziale che gią si č accreditata come unica per l'osservazione della Terra per la prevenzione dai disastri e la sicurezza strategica.
La missione č costata circa 1.100 milioni di euro nel suo complesso tra progetto, tecnologia, lancio e infrastrutture a terra.
Dopo la partenza di oggi del primo Cosmo-SkyMed si guarda gią al lancio del secondo satellite della costellazione di quattro, prevista per la fine del 2007, a novembre.
A scrutare il nostro pianeta da oggi sarą pertanto un insieme di tecnologie sofisticatissime montate bordo di Cosmo-SkyMed che riprenderanno immagini in tre dimensioni con una precisione pari a un metro e anche meno.
La parte del leone la fa un sensore radar ad apertura sintetica (sar) che lavora in banda X e dotato di un'antenna attiva che rappresenta uno dei gioielli di tutta la missione. L'antenna al momento del lancio era ripiegata in tre pannelli collocati lungo la carrozza del satellite e si spiegherį una volta in orbita dando l'avvio ai 1.300 trasmettitori elementari che la compongono.
La capacitį di memoria a bordo č pari ad oltre 300 Gbit ed č capace di immagazzinare riprese radar di immagini che poi invierį a terra. Tutte queste tecnologie renderanno possibile alla costellazione dei quattro satelliti, una volta completata entro il 2009, fino a 450 riprese al giorno, pari a 1.800 immagini radar nelle 24 ore, immagini che arrivano a terra in forma criptata attraverso un link in banda X.
Cosmo-SkyMed ha gią permesso all'Italia di realizzare degli accordi internazionali nel campo dell'osservazione della Terra, il primo dei quali č con la Francia che integrerą il sistema italiano basato su satelliti radar con due satelliti ottici, mentre una seconda intesa č stata siglata nel campo civile con l'Argentina.
Sono molto contento che questo programma entri nel "vivo" (finchč non c'č qualcosa in orbita, tutte le chiacchere han valore zero), e l'importanza per i nostri militari (per non parlare delle applicazioni civili) sarą molto alta.
E' utile soprattutto la collaborazione con la Francia, secondo la quale gli italiani forniranno ai francesi le immagini radar e i mangialumache fornirano ai mangiaspaghetti le foto dei loro due satelliti ottici. In futuro si pensa di ricorrere per la prossima generazione ad un sistema plurinazionale a livello europeo. C'era un articolo al riguardo su RID di luglio (che grazie alle Poste Italiane mi č arrivato solo due giorni fa AAAARGH!)