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Risultati da 1 a 25 di 25
  1. #1
    Lo Zio L'avatar di ToSo
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    Predefinito [20 Marzo] È difficile crescere?

    Ieri sera, al termine della consueta seduta con la mia squadra, ho passato un po’ di tempo negli spogliatoi, facendomi un paio di domande su quanto mi sembri diventato difficile crescere. Ho a che fare con adolescenti non molto più piccoli di me, eppure distanti anni luce da quello che mi ricordo di quel periodo della mia vita. I tempi, inutile negarlo, sono cambiati e con essi le abitudini e l’impostazione di una generazione intera. E la stessa cosa è successa ai videogiochi, almeno a parer mio. Ogni tanto ho la netta impressione che il mondo videoludico sia cresciuto solo ed esclusivamente all’anagrafe, o meglio, che sia semplicemente migliorato nell’aspetto. Non che sia un male, per carità, ma se si escludono quattro o cinque titoli, mi risulta veramente difficile pensare a prodotti “adulti” che non siano considerati tali solamente per la presenza di donnine poco vestite o linguaggio colorito. È come se l’industria avesse paura di implementare un po’ di mondo “reale” all’interno dei nostri bei pixel colorati. E allora come considerare i vari Mafia – The City Of Lost Heaven, Vietcong, Tom Clancy’s Splinter Cell, Raven Shield e compagnia bella? Come delle stupende mosche bianche o come l’esempio da seguire per permettere ai videogiochi di fare un ulteriore salto di qualità? Cliccate sul tasto qui sotto e fatemi sapere cosa ne pensate…

    Intanto, vi auguro buona giornata

  2. #2
    La Nebbia L'avatar di xli
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    mi e' piaciuto moltissimo mafia.
    tuttavia non credo che si debbano rinnegare le origini dei vg e voler per forza trovare tematiche adulte a quello che e' si' una forma d'arte ma anche e soprattutto intrattenimento.

    inoltre molti messaggi possono essere trasmessi senza la crudezza a cui ormai ci ha abituato la tv.

    con questo non voglio dire che e' sbagliato farlo... anzi molti dei giochi piu' 'seri' li ho molto apprezzati...

    puo' essere che con i vg si stia riscoprendo il giusto equilibrio tra crudezza a tutti i costi e per qualsiasi cosa(tipica della tv) e la censura (che per fortuna non riesce a fare tutto quello che vorrebbe sui vg).
    Non vedo questa mancanza di vg seri... magari molti di (pseudo)serio hanno solo l'ambientazione (ma e' cosi' anche per i film no?) e molti altri invece sono piu' fantasiosi...

    non dimentichiamoci da dove sono nati i vg...

  3. #3
    La Borga L'avatar di Kyo Kusanagi
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Buon giorno,
    toccato a te l editoriale oggi è ...
    In effetti ultimamente c è solo una corsa all ultimo ritrovato in fatto di illuminazione della foschia nel campo visivo di 1 KM e il brutto è che ormai in conseguenza di ciò stiamo a scannarsi non sul fatto che il gioco è bello o che non si riesca a passare un certo punto ma su dove è meglio giocarlo su Pc su Console su Palmare e sul telefono.

    E lo dico mentre oggi penso già di andare a prendere Raven Shield, che innovativo ecco non è...


  4. #4
    La Nebbia L'avatar di Lord DaoraNZa
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Forse, se il mondo dei videogiochi fosse troppo simile a quello reale, i videogiochi perderebbero di significato. Secondo me il videogioco, oltre che divertimento, e' "evasione" e "realta' alternativa" a quella con cui ogni giorno ci confrontiamo, e nel momento in cui la realta' di "evasione" divenisse uguale a quella da cui si vuole "evadere", la gente comincerebbe a cercarsi altre alternative.
    Uno delle caratteristiche principali di una buona fetta del mercato dei vg e' che permette di fare esperienze, compiere azioni, esistere ed agire in situazioni, luoghi e tempi a noi poveri mortali preclusi.
    Intendo dire, che gusto c'e' a dover fare il letto, studiare, cucinare e passare lo spazzolone in un videogioco quando uno deve farlo veramente nella vita?
    Probabilmente, se ci fosse data la possibilita' di girare in full plate armati di bastard sword ad ammazzare draghi, goblin, orchi e wiverne non troveremmo lo stesso divertimento nel giocare con giochi dall'ambientazione fantasy.

    ricordando che quanto detto corrisponde a mia personalissima opinione, saluto cordialmente.

    "Share the Fun", Dao

  5. #5
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Obi-Fran Kenobi
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Io penso che se eri nello spogliatoio femminile a pensare, nel frattempo potevi fare qualche foto e postarla!

  6. #6

    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    ah, allora GTA non è reale. E io che avevo deciso di cominciare una nuova vita seguendo lo stile di vita del protagonista......

  7. #7
    L'Onesto L'avatar di cesek
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Bè sono d'accordo con te toso,i titoli che hai citato sono gli ultimi esempi del videogame "reale" però credo anche che questo filone sarà seguito in futuro da molte s.house. L'esperto videogiocatore che ha giocato a doom,dukeN. e quake ha voglia ora di qualcosa di realistico,non più di mostri a 4 teste con 2 bfg per ogni mano. Ha voglia di restarsene dietro ad un albero a sbirciare il nemico,ha voglia di sparare ad una telecamera a circuito chiuso ed entrare senza fare strage di sangue,ecc... Per me è così,ovvio che non lo sarà per tutti.

  8. #8
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    La mia personale opinione è che il videogioco sta compiendo, anche se in tempi più rapidi vista la componente tecnologica predominante, lo stesso percorso delle altre cosiddette arti minori, così come ho espresso al Todeschini in relazione ad un suo editoriale del 14.01.2003, che riporto integralmente
    "Fai bene a rimarcare l'ennesima infelice uscita del politico di turno sulla presunta "crudeltà" dei videogiochi, ma l'affrancamento degli stessi passa anche attraverso le sue parole, che, se non altro in chi come te e chi ti legge un po' ne mastica, genera un sano rimbrotto ed allora si parla di che cosa diavolo è il "videogioco". La mia opinione è che il "videogioco" debba essere considerato alla pari almeno del cinema, della televisione, del fumetto, in quanto espressione artistica dell'uomo. Non sarà l'Arte con la A maiuscola, come ad esempio la pittura, la scultura, la poesia, l'architettura, la narrativa, il teatro, ma pur sempre trattasi di arte. Il problema vero è far capire agli altri che come tutte le forme d'espressione dell'uomo succitate, ve ne saranno di buone, di eccelse, ma anche di mediocri e di pessime. Io vengo da un passato, non ancora sopito di accanito lettore di fumetti e vista la mia età, ho 44 anni, sono cresciuto con personaggi quali Tin Tin, Asterix, Blake e Mortimer, Jeff Hawke, Corto Maltese, La compagnia della Forca, Rip Kirby ed autori quali Moebius, Enki Bilal, Magnus...., l'elenco potrebbe continuare. Come il fumetto il videogioco stenta a scrollarsi di dosso l'immagine di puro e semplice oggetto d'evasione, senza spessore artistico alcuno, solo per ragazzi, come se non si potesse fare arte per loro. Di lavoro ce n'è tanto, ma intanto parliamone, mostriamo agli altri quali alte vette può raggiungere un videogioco, io sono entrato con Half life, di cui ancora gioco ottime Modification in single player, opera di valenti giocatori, disponibili gratuitamente in rete, che non hanno nulla da invidiare a prodotti retail.
    Avrei tante cose ancora da dire, soprattutto sullo stretto legame tra fumetto e videogioco, ma il tempo stringe e devo chiudere, un saluto a te ed al tuo ottimo staff."

  9. #9
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Lord DaoraNZa ha scritto gio, 20 marzo 2003 10:57
    Probabilmente, se ci fosse data la possibilita' di girare in full plate armati di bastard sword ad ammazzare draghi, goblin, orchi e wiverne non troveremmo lo stesso divertimento nel giocare con giochi dall'ambientazione fantasy.
    Bellissima osservazione.
    Onestamente anch'io sento la mancanza di tematiche adulte nei videogiochi. E non intendo qualcosa di inerente alla realtà, ma qualcosa che ci illuda e che ci trascini in un mondo anche fantasioso, ma credibile.
    Credo che la scelta delle SH di evitare titoli di spessore sia riconducibile al solito motivo. Non perdere acquirenti. Il giochino te lo comprano sia i ragazzini sia gli ultra 35enni. Qualcosa di più complesso perderebbe forse la prima fascia di età. Non è forse così?

    A questo punto mi rimane da fare una domanda. Possiamo noi videogiocatori pilotare in qualche modo il mercato (escludendo la forma base che è quella dell'acquisto)?

  10. #10
    Il Niubbi L'avatar di DarkPhoenix
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Vitoiuvara ha scritto gio, 20 marzo 2003 11:58
    ah, allora GTA non è reale. E io che avevo deciso di cominciare una nuova vita seguendo lo stile di vita del protagonista......
    O_O
    Meglio nn incontrarti per strada...

  11. #11
    dygez
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?


  12. #12
    Shogun Assoluto L'avatar di nukemall
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    ToSo, quali sono le caratteristiche di un videogioco "adulto"?

  13. #13
    Andrew B. Spencer
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Editoriale interessante...


    Personalmente, mi ha sempre abbastanza disgustato il dilagare del fantasy "tolkeniano", del cyberpunk, ecc. nei videogames.
    Vanno bene i mondi fantastici, ma a volte sembra che i game designer non siano capaci di crearne di propri, senza replicare pedissequamente quei modelli (sempre e solo quelli, du' balle!) offerti da letteratura "di serie B", fumetti, GDR tradizionali, ecc.

    Si possono affrontare tematiche "adulte" e dare dei contenuti alle proprie creazioni anche facendole svolgere in mondi di fantasia, comunque (come ha dimostrato più volte Molyneaux.)



    Mi lascia un po' perplesso il fatto che il ToSo menzioni quasi solo titoli militari e/o basati su corpi speciali...
    OK, quelle trattate da Raven Shield saranno, anzi, sono tematiche "adulte" (in un certo senso), ma allora perché non citare, ad esempio, avventure come Sanitarium, oppure Ico, o un titolo (pur vecchissimo) come Alter Ego della Activision?

    Soprattutto, tematiche adulte sono anche quelle affrontate nei romanzi di Balzac, di Kafka, nel cinema di Fellini, ecc.
    Perché non prendere come riferimento ogni tanto anche questi modelli "elevati", anziché solo Tom Clancy & C.?
    E' un discorso utopistico, difficile e anticommerciale, ma a mio avviso la vera sfida è questa. Se vogliamo crescere.




    Poi, ha ragione chi diceva di non dimenticare le origini, anche se è sbagliato vedere in quell'epoca solo il semplice intrattenimento, ignorando il contenuto "artistico" (di stampo minimalista...) di certe creazioni. L'arte non per forza è legata alla realtà o affronta tematiche adulte.

  14. #14
    La Nebbia
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Oramai la vita si sta evolvendo e velocizzando fino a quando arriveremo a non poterla più controllare.
    C'è chi vuole farci lavorare fino a 65 anni (meglio che ci obbliga)....voglio vedermi io a 50 e rotti anni a progettare tutto il giorno sul cad....ci sono i wonder boy e girl che stupiscono il mondo intero diventando dei fenomeni nel mondo dello sport, questo perchè?
    Perchè è il dio denaro che detta i tempi, che dice di non stravolgere quello che ora va bene, che dice che l'importante è fare RIDUZIONE COSTI ( e allora taglia di qui e taglia di là e TGM diventa sempre più fine....fino al numero 100 se ti cadeva un TGM sul piede rischiavi veramente grosso ) a scapito di innovare sul serio un prodotto. Io lo vivo, lo sento e questo non volere dare sfogo alla propria immaginazione mi da veramente fastidio.
    E i videogiochi non scappano, anzi ne sono coinvolti ancor di più essendo strumenti di comunicazione e interattività.
    Un videogioco adulto è un videogioco che ti fa diventare bambino, quando qualsiasi cosa ti stupiva e ti apriva lo sguardo e gli orizzonti...ad essere sincero l'ultimo videogioco che mi ha fatto questo effetto è stato Zelda - The ocarina of time, ottimamente emulato per pc (e non sono un fanatico degli rpg, anzi li detesto ).
    Grafica ridicola al cospetto di un splinter cell eppure non volevo più smettere di giocarci e ad ogni passo dell'avventura rimanevo esterefatto da tutto ciò che mi circondava; nessune pareti tonde, nessun dialogo parlato, niente di niente, in completa controtendenza rispetto al mercato eppure è un must have.
    Io rimango della teoria che un gioco è bello quanto più riesci ad immedesimarti nel personaggio......guardate unreal 2 ad esempio...io no ho mai visto una grafica così bella e colorata prima d'ora, ma dopo due livelli ho già la noia che incalza perchè il mio alter ego è scialbo.....max payne è tutto un altro par di maniche e i lettori lo hanno dimostrato lasciandolo in testa alle preferenze per un sacco di tempo.

    Bah...se solo rallentassimo un attimo per poter godere appieno della vita azzz.

    Ciao


  15. #15

    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Ho quasi 27 anni, suono in un gruppo ska-core (www.giornodipaga.it), sono laureato in ingegneria (proprio oggi ho passato l'esame di stato). Se parlo con qualcuno nella mia "passione" dei videogiochi confessando di passare INTERE GIORNATE (sto finendo il servizio civile) davanti ad uno schermo a giocare a Morrowind o qualsiasi altro giocone, tanti coetanei mi guardano con gli occhi stralunati... Non c'è da meravigliarsi se le software house non investono in progetti che possano interessare un pubblico "più adulto".. E' brutto ma è così. E quando parlo di questi videogame non penso solo alla violenza o al sesso, ma a toccare argomenti, a narrare trame più "corpose", intriganti. Brutto diventare vecchi!!!

  16. #16
    Lo Zio L'avatar di ToSo
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Beh, penso di essere stato frainteso, almeno in alcuni punti.

    Io non parlo di videogiochi reali o realistici, ma semplicemente di temi più "adulti". Videogiochi, insomma, maturi.

    Per esempio in un fantasy, che di reale e realistico può puntare ad avere solo la fisica dell'engine (severance ne è un buon esempio), può incorporare al suo interno una trama che si sleghi un po' dal solito discorso "ti hanno rapito la principessa, vai, spaccagli la faccia e torna felice". Tutto qui.

  17. #17

    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    E' quello che intendevo io. Guarda i tuoi coetanei, se sono come i miei al più si fanno una partita a Fifa su una play (nemmeno a winning eleven)... Il videogioco mi sembra ancora visto troppo come strumento di futile evasione. Giocare a Space Invaders o a Mafia per questa gente è differente solo dal punto di vista grafico, non penso si aspetti qualcosa di più per quanto riguarda trama o ambientazione. Sono un po' pessimista e critico, forse, ma la vedo così...
    (anche io gioco a volley, a quando uno sfidone???)

  18. #18
    La Nebbia
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?



    Ho sempre riso all'immagine dell'americano medio che guarda la partita di football con il casco in testa.

    Però qualche volta mi sento come lui che invece del casco indossa un paio di cuffie.

    Evasione? Voglia di immedesimarsi in qualcos'altro?

    Fare il salvatore della principessa sembra non piacere a noi adulti. Dico sembra perchè non credo che sia di per se una situazione poco piacevole, credo però sia troppo distante dalla dimensione reale.

    Se la tecnica riuscisse a farci vivere al 100% una situazione simile, salveremmo principesse per tutta la vita.

    Oggi il gioco non basta, ci vuole anche una forte dose di immaginazione, però più aumenta l'età e pù sembra si abbia bisogno di essere supportati dalla tecnica. Perchè se no la molla dell'immedesimazione non scatta.

    Quindi non è il realismo di per se che ci fa divertire ma, in dosi giuste, aiuta a costruire il ponte per il salto di dimensione, e una volta creato il contatto il realismo può gradatamente essere abbandonato.


    Cosa ha Matrix di artistico?

  19. #19
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Cosa ha Matrix di artistico?
    Bè intanto ha un plot eccezzionale, come, secondo il mio modesto parere di accanito amante della science fiction, altri capolavori del cinema quali 2001 odissea nello spazio, Blade runner, Alien, La cosa, solo per citarne alcuni dei più noti. Guarda caso i film citati, per lo più hanno dietro romanzi solidi, altrettanto solide sceneggiature, attori azzeccati, regie egregie, tematiche adulte insomma una mistura riuscita che ha prodotto film unanimemente riconosciuti. Nel mondo dei videogiochi penso sia lo stesso discorso, ma siamo ancora, io credo, indietro, tanto è vero che molti fanno giustamente notare quanto soffrono la loro condizione di videogiocatori verso un mondo che per ignoranza, nel senso della "non conoscenza", li ritiene, nella migliore delle ipotesi, degli adulti poco cresciuti. Per inciso io ho 45 anni suonati, una moglie che non si capacita della mia passione, due figli di 10 e 11 anni, un lavoro da veterinario dirigente presso un Azienda Sanitaria locale. Ora non si può pensare che le tematiche adulte possano a breve prendere il sopravvento, anche se io me lo auguro, ma deve crescere il pubblico, cresere in senso artistico intendo più che anagrafico. Chi produce videogiochi analizza le aspettative del settore, perlomeno le maior lo fanno sicuramente, diamo perciò segnali di gradire tematiche adulte, ricompensando le softwarhouse che ce li danno con l'acquisto, che io ritengo sia il modo più incisivo per farlo, ma anche parlandone tra di noi e con gli altri non videogiocatori, per sconfiggere quell'ignoranza sul nostro mondo.

  20. #20
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Un buon sigarino dannemann di prima mattina spulciando tgmonline(manco fosse un quotidiano) è quello che ci vuole!Poi mi imbatto in un tema che mi piace..'sto topic e non ci vedo più dalla fame...ehm dalla felicità!
    Dunque una mia risposta diretta alla domanda del topic è..sicuramente!Lo dimostra già il fatto che siamo centinaia,migliaia,milioni,miliardi qui a sbavare per i videogiochi nonostante le nostre venerande età!Ma è una cosa che ci piace e quindi ben venga!
    Per quanto riguarda i videogiochi sono d'accordo con i lettori che hanno postato prima di me,ma vorrei porre un altro spunto di riflessione..è possibile che ormai i titoli più belli e coinvolgenti siano quelli inerenti alla realtà(mi riferisco a splinter cell,vietcong,medal of honor,i vari simulatori di volo)perchè non esistono più idee in grado di sfornare titoloni che non hanno niente a che fare con la realtà?Mi sembra che la mancanza di originalità nei videogiochi sia ormai un problema annoso...magari le softwarehouse non avendo niente di meglio da proporre ci accontentano con esperienze sempre più simili alla realtà(fermo restando le ottime realizzazioni tecniche).

  21. #21
    La Nebbia L'avatar di luke_1961
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Be, questo e' un argomento molto complesso: i giochi (penso di qualsiasi tipo), secondo me esistono in quanto danno modo di evadere per un periodo limitato dal mondo reale e dalla vita quotidiana, magari spesso monotona e logorroica.
    Se i giochi simulano troppo la realtà, allora potrebbero non dare piu' la sensazione del diversivo; questo non significa che ci sono alcuni giochi di simulazione (auto, aerei, guerra, ecc.) molto belli che fanno vivere al giocatore delle sensazioni che potrebbero nella vita reale non aver mai la possibilità di provare.
    Concludo: è forse uno di quei classici casi del cane che si morde la coda?


  22. #22
    Andrew B. Spencer
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Il punto è che la trama, in un videogioco, da sola, non basta per trasformare un gioco "da bambini" in uno "da adulti".
    Anche se i videogames "pescano" a piene mani da letteratura e cinema, un videogioco non è nè un film nè un libro.

    Il discorso non può essere slegato, a mio avviso, da quello dell'originalità e della "ricerca": se prendo il solito FPS/RTS/RPG e gli appiccico la trama migliore e più "adulta" di questo mondo, le cose non cambiano di molto.
    Insomma, non basta che i filmati e il testo che scorre ogni tanto sullo schermo e spezza l'azione siano "da adulti", se poi interagisco con un gioco "da bambini".

    Vedere un videogames principalmente e solo come "storia" è riduttivo, in quanto un videogame è principalmente un ambiente narrativo.


  23. #23
    Lo Zio L'avatar di Il  Comandante
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    ToSo ha scritto gio, 20 marzo 2003 10:14
    Ieri sera, al termine della consueta seduta con la mia squadra, ho passato un po’ di tempo negli spogliatoi, facendomi un paio di domande su quanto mi sembri diventato difficile crescere. Ho a che fare con adolescenti non molto più piccoli di me, eppure distanti anni luce da quello che mi ricordo di quel periodo della mia vita. I tempi, inutile negarlo, sono cambiati e con essi le abitudini e l’impostazione di una generazione intera. E la stessa cosa è successa ai videogiochi, almeno a parer mio. Ogni tanto ho la netta impressione che il mondo videoludico sia cresciuto solo ed esclusivamente all’anagrafe, o meglio, che sia semplicemente migliorato nell’aspetto. Non che sia un male, per carità, ma se si escludono quattro o cinque titoli, mi risulta veramente difficile pensare a prodotti “adulti” che non siano considerati tali solamente per la presenza di donnine poco vestite o linguaggio colorito. È come se l’industria avesse paura di implementare un po’ di mondo “reale” all’interno dei nostri bei pixel colorati. E allora come considerare i vari Mafia – The City Of Lost Heaven, Vietcong, Tom Clancy’s Splinter Cell, Raven Shield e compagnia bella? Come delle stupende mosche bianche o come l’esempio da seguire per permettere ai videogiochi di fare un ulteriore salto di qualità? Cliccate sul tasto qui sotto e fatemi sapere cosa ne pensate…

    Intanto, vi auguro buona giornata
    Non penso che i videogiochi progrediscano trattando temi più adulti,le forme d'arte non sono solo violenza e realismo,arte è la capacità di farti immergere in un mondo che non potrà mai esistere,vivere sensazioni che nella vita reale non potrai mai provare,provocare coinvolgimento ed emozione contemporaneamente;per quanto riguarda il progresso dei videogiochi sono anch'io d'accordo sul fatto che per certi versi siano terribilmente regrediti:tanta grafica ma pochissima giocabilità,basta guardare titoli come Final Fantasy X,che è costituito in gran parte di filmati,che secondo me impallidisce di fronte ad un qualsiasi rpg per SNES,ed è totalmente inferiore a prodotti come Dragon quest VII,dotati di grafica quasi 2d,ma molto più immersivi,giocabili,longevi ed emozionanti,d'altronde sono convinto che il non progresso dei videogiochi dipende soprattutto da noi videogiocatori,che continuiamo a preferire la grafica alla giocabilità,incentivando il mercato a produrre sempre giochi graficamente spettacolari,ma poco giocabili,tranne alcuni titoli del calibro di ICO,che alla fine ha venduto molto di meno rispetto a prodotti qualitativamente inferiori,pur essendo uno dei migliori titoli ps2...

  24. #24
    Andrew B. Spencer
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Il Comandante ha scritto sab, 22 marzo 2003 14:10

    Non penso che i videogiochi progrediscano trattando temi più adulti,le forme d'arte non sono solo violenza e realismo,arte è la capacità di farti immergere in un mondo che non potrà mai esistere,vivere sensazioni che nella vita reale non potrai mai provare,provocare coinvolgimento ed emozione contemporaneamente;
    Infatti, hai perfettamente ragione.
    Basti pensare che i capolavori di Myiamoto sono difficilmente e immediatamente definibili titoli "da adulti".
    Bell'intervento, Comandante.


    Ora, lasciando perdere un attimo il discorso "arte-videogiochi", dico che PERSONALMENTE preferirei che i videogiochi prendessero maggiormente in considerazione la "vita reale di tutti i giorni".
    Sono un po' stufo di titoli su titoli tutti ad ambientazione militare o con background fantascientifico, fantasy, ecc.
    Mi sa che anche il pubblico la pensa così, visto il successo di The Sims (naturalmente, NON sto auspicando un'invasione di clonazzi di questo titolo... e nemmeno le simulazioni di vita sentimentale che vanno per la maggiore in Giappone! )

  25. #25
    Lo Zio L'avatar di Il  Comandante
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    Predefinito Re: [20 Marzo] È difficile crescere?

    Andrew B. Spencer ha scritto sab, 22 marzo 2003 15:27
    Il Comandante ha scritto sab, 22 marzo 2003 14:10

    Non penso che i videogiochi progrediscano trattando temi più adulti,le forme d'arte non sono solo violenza e realismo,arte è la capacità di farti immergere in un mondo che non potrà mai esistere,vivere sensazioni che nella vita reale non potrai mai provare,provocare coinvolgimento ed emozione contemporaneamente;
    Infatti, hai perfettamente ragione.
    Basti pensare che i capolavori di Myiamoto sono difficilmente e immediatamente definibili titoli "da adulti".
    Bell'intervento, Comandante.


    Ora, lasciando perdere un attimo il discorso "arte-videogiochi", dico che PERSONALMENTE preferirei che i videogiochi prendessero maggiormente in considerazione la "vita reale di tutti i giorni".
    Sono un po' stufo di titoli su titoli tutti ad ambientazione militare o con background fantascientifico, fantasy, ecc.
    Mi sa che anche il pubblico la pensa così, visto il successo di The Sims (naturalmente, NON sto auspicando un'invasione di clonazzi di questo titolo... e nemmeno le simulazioni di vita sentimentale che vanno per la maggiore in Giappone! )
    Grazie
    Quelli di Miyamoto sono capolavori artistici,nulla da eccepire,Zelda è stato uno dei pochi titoli che ha mantenuto,se non migliorato,la giocabilità dall'epoca delle console a 16 bit,quando la grafica ha preso il sopravvento;uno come lui dovrebbe avere vita eterna...
    Difficile e rischioso arrischiarsi nella produzione di giochi innovativi purtroppo,con i costi necessari per produrre un gioco(testimonianza ne è l'unione tra due colossi come Squaresoft ed Enix),un fallimento potrebbe essere fatale,e la soluzione migliore è continuare per le solite strade,salvo poi piacevoli eccezioni,come Animal Crossing che mi piacerebbe molto provare...
    Per quanto riguarda le esperienze di gioco confido tantissimo in "the Sims Online",che se realizzato bene,potrebbe rivelarsi un capolavoro di infinita durata...

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