Mentre faceva sesso con il proprio compagno ha provato delle sensazioni nuove, per alcuni versi paradisiache. Delle sensazioni che, persino lei, pensava potessero essere un orgasmo più intenso del solito.
I medici le hanno salvato la vita - Quel che sentiva non era però ciò che sembrava. La donna aveva appena avuto un ictus. Dapprima aveva sentito il braccio pesante, poi aveva avuto problemi persino nel tentare di parlare. La causa? Secondo i medici del Loyola University Medical Center di Chicago, che le hanno miracolosamente salvato la vita, l'ictus sarebbe stato probabilmente causato da un insieme di fattori: l'uso della pillola anticoncezionale, un trombo, un difetto cardiaco e, non ultimo, il rapporto sessuale.
Un ictus da sesso - Per gli esperti statunitensi si è trattato di un rarissimo caso di "ictus da sesso". Il piccolo trombo, favorito come anticipato dall'assunzione della pillola, si è formato in una vena della coscia e si è poi spostato raggiungendo l'atrio destro del cuore. Qui, anziché essere pompato fuori, il coagulo è riuscito ad attraversare una piccolissima lacerazione creatasi fra i due atri e, spinto dal battito cardiaco accelerato per via del rapporto sessuale, ha raggiunto il cervello impedendo al sangue di ossigenare un'area del cervello addetta al controllo dei movimenti del lato sinistro del corpo.
Un caso rarissimo - Il compagno, che probabilmente dopo il rapporto si è addormentato, girandosi dal lato opposto, non si è accorto di nulla. La ragazza è stata soccorsa soltanto sei ore dopo. I medici sono tuttavia riusciti a salvarle la vita iniettandole uno specifico farmaco direttamente nell'area interessata dal trombo, accelerandone così l'eliminazione. La donna è stata poi sottoposta ad un secondo intervento chirurgico grazie al quale i medici hanno corretto il difetto cardiaco. Sull'argomento le conoscenze mediche sono rare e frammentarie. Su uno studio pubblicato nel 2004 sugli Archives of Neurology si citano soltanto 4 casi simili: uno ha interessato un uomo di 38 anni mentre gli altri 3 riguardavano tre ragazze di 20 anni.